Carocci: Ist. Gramsci Emilia Romagna
L'Europa degli altri. Comunisti italiani e integrazione europea (1957-1969)
Mauro Maggiorani
Libro
editore: Carocci
anno edizione: 1999
pagine: 332
Giunto tardi all'appuntamento con l'europeismo, il Partito comunista italiano ha poi combattuto con convinzione questa battaglia, sino a far coincidere la propria azione con quella tenacemente federalista di Altiero Spinelli; traguardo straordinario per un partito che aveva interpretato il processo comunitario in chiave atlantica e antisovietica. Quali ragioni indussero il Pci ad abbandonare la linea dell'aprioristico rifiuto nei confronti delle iniziative sovranazionali occidentali? Muovendo da questo interrogativo l'autore ricostruisce il viaggio dei comunisti italiani incontro alla realtà europea nel periodo compreso tra l'istituzione della Cee (1957) e l'ingresso della prima delegazione comunista al Parlamento di Strasburgo (1969). Anche in virtù dell'esperienza comunitaria il Pci muterà i propri riferimenti culturali dando vita a un progetto politico teso ad accogliere la logica europeista e a farsi accettare come forza democratica e di governo. Un volume originale che, proseguendo nella direzione indicata dieci anni or sono da Severino Galante (Il Partito comunista italiano e l'integrazione europea. Il decennio del rifiuto: 1947-1957), dà voce non solo ai vertici del partito, ma anche al mondo intellettuale, ai giornalisti e ai rappresentanti della sinistra giovanile, ai sindacalisti della Cgil e agli aderenti al Movimento dei partigiani della pace. Singoli e gruppi che, in non rare occasioni, si sono fatti portatori di posizioni autonome rispetto alla linea ufficiale del partito.
Il Novecento come visione. Dal simbolismo a Campana
Giorgio Zanetti
Libro
editore: Carocci
anno edizione: 1999
pagine: 256
I saggi che compongono questo volume prendono le mosse dagli arabeschi poetici dell'estetismo per illuminare alle origini il lato magico o estatico della letteratura italiana del nostro secolo, interrogandone gli autori e gli interpreti critici più significativi, là dove le immagini, la musica e la parola si incontrano mirabilmente. L'analisi della ricerca sofferta d'una sintesi delle arti e dell'opera d'arte totale tocca Dino Campana, e la sua poesia fantastica tra visivo e visionario, ma anche Gabriele d'Annunzio, il suo amico Angelo Conti e i futuristi italiani.
La morale comunista. Pubblico e privato nella rappresentazione del PCI (1947-1956)
Sandro Bellassai
Libro
editore: Carocci
anno edizione: 2000
pagine: 384
Per lunghi anni i temi della famiglia, della morale, delle identità di genere e della vita quotidiana sono rimasti sullo sfondo del dibattito ideologico e dell'elaborazione teorica del Partito comunista italiano. In realtà, tali questioni assumono una rilevanza non secondaria alla luce del tentativo comunista di radicare il proprio sistema di valori nel tessuto vivo della società italiana del dopoguerra, e perseguire così un'egemonia morale oltre che politica e culturale in senso lato. Con una prefazione di Aldo Agosti.