Bertoni: Poesiaedizioni

Agartha 2025-2026 è un’antologia che raccoglie le opere finaliste della prima edizione del Premio Letterario “Agartha” per poesie e racconti inediti. A cura di Cristiano D’Orazio, Bruno Mohorovich e William Bavone, il volume è un viaggio nella poesia e nella narrativa contemporanea italiana. Tra lirismo, introspezione e visioni del quotidiano, le voci dei partecipanti intrecciano temi di amore, perdita, memoria e rinascita. Ne nasce un mosaico di sensibilità che celebra la parola come incontro e cura. Un affresco corale dell’animo umano, sospeso tra emozione e bellezza.

Il volume inaugura un omaggio in due parti dedicato a Mary de Rachewiltz nel centenario della nascita (9 luglio 2025). Raccoglie saggi sul suo corpus poetico italiano, versi a lei dedicati, una lirica inedita e la riedizione di Maschere tirolesi (1957). L’intento è restituire alla poetessa un’identità autonoma, oltre l’ombra paterna, evidenziandone l’originalità e la profondità. Figura appartata ma cosmopolita, de Rachewiltz viene qui riscoperta nel panorama della poesia femminile del secondo Novecento. Un tributo che invita a riconoscerle il posto che le spetta nella letteratura italiana.

"Dissonanze – Una fenomenologia dell’uomo" di Domenico Barillaro è un viaggio poetico e filosofico dentro le crepe dell’esistenza contemporanea. L’autore indaga la perdita della meraviglia e la crisi dell’essere nell’età della Tecnica, opponendo al nichilismo il pensiero critico e la sensibilità poetica. Attraverso liriche dense e visionarie, Barillaro costruisce una riflessione sull’amore, la morte e la resistenza umana come ultimi baluardi di autenticità. Un’opera che intreccia filosofia e poesia per restituire alla parola il potere di pensare e sentire il mondo.

Una raccolta poetica che esplora la materia viva delle parole e della vita quotidiana. Tra elementi chimici, natura e ironia, la poetessa trasforma il foglio in un universo di riflessioni sulla luce, sull’amore e sulla fragilità umana. La poesia diventa gioco, indagine e atto di resistenza, capace di restituire senso alle piccole cose. Un viaggio luminoso e terreno insieme, dove la carta diventa corpo e memoria.

In "Ancora prima. L'amore forte", secondo volume della trilogia poetica di Claudia Tara Catani, l’autrice compie un viaggio vertiginoso tra corpo, spirito e parola. Le poesie, scritte tra il 1980 e il 2020, sono un itinerario dell’anima: confessione, preghiera, canto e rinascita. In esse convivono la bambina muta, la donna che scopre il desiderio, la madre che accoglie e la creatura divina che ama. Catani trasforma la fragilità in forza, il dolore in luce, intrecciando eros e spiritualità, materia e divino, in un dialogo incessante con l’amore assoluto. La sua parola, visionaria e sonora, attraversa il tempo come una liturgia del sentire: ogni verso nasce da una ferita che guarisce scrivendo. Ancora Prima è un diario dell’esistenza che diventa esperienza mistica: la poesia come atto di resistenza e resurrezione, un ponte tra carne e cielo, dove l’amore forte è il filo invisibile che tiene insieme vita, perdita e rinascita.

In Scrivo per te, Lucia Alba offre una raccolta di poesie e frammenti che celebrano l’amore in tutte le sue forme — umano, spirituale, universale. I suoi versi, limpidi e musicali, raccontano la passione e la nostalgia, la tenerezza e la perdita, intrecciando l’intimità personale con uno sguardo aperto sul mondo. Dalla forza del sentimento amoroso alla denuncia civile, dalla devozione materna alla contemplazione della natura, ogni poesia è un atto di verità e di resistenza. L’autrice canta l’amore che consola e ferisce, la vita che si rigenera nella parola, la pace che nasce dal coraggio di sperare. Scrivere, per Lucia Alba, è un gesto necessario: dare voce al silenzio, trasformare il dolore in canto, la fragilità in forza. Scrivo per te è così un diario poetico e universale, dove il “tu” a cui si rivolge diventa l’amato, la madre, la natura, l’umanità intera — e il lettore stesso, chiamato a ritrovare nei versi la propria emozione più autentica.

Un viaggio psichedelico tra poesia, visioni e immagini surreali. Tommaso Buglioni trasforma la sua esperienza di tatuatore e pittore in versi che graffiano e incantano. Paesaggi cosmici, città immaginarie e sentimenti estremi si intrecciano in un flusso allucinato e potente. Ogni poesia è un test di Rorschach: il lettore vi riflette le proprie paure, ossessioni e desideri. Un libro che non descrive, ma trascina: un trip lisergico da vivere parola dopo parola.

Questa nuova silloge di Fabrizio Cavallaro, sostanzialmente si divide in due parti. Le poesie cosiddette “amorose” (che però contengono la cifra della caduta, dell’inganno, della trappola anche dei sensi: del “calappio” appunto) e una seconda parte in cui il poeta continua il perenne dialogo poetico-personale con la madre morta recentemente, a cui egli era e rimane struggentemente legato.

Essere stata madre e per mestiere scrivere la vita. Tanto si è avuto e perduto. In queste liriche torna un canto materno compreso nel profondo, desiderato, evocato da una parola che rammenta la giovinezza, il tepore del latte dato alle proprie creature accolte al seno. L’allegria di giocare con loro in giorni segnati dalle abitudini, all’ombra del giogo fantastico imposto dalla scrittura, ladra d’ogni pensiero e sentimento. La poesia per buona ventura corregge l’errore, sorregge colei che in dono offre questi versi ai propri figli, a ogni figlio di una mamma mondo.

In "E tutto tace" Simonetta Lucchi intreccia poesia, memoria e riflessione in un percorso intimo e universale. Le sue parole attraversano stagioni dell’anima, ricordi d’infanzia, presenze care e dolori taciuti, restituendo voce a ciò che è stato dimenticato o perduto. I versi evocano paesaggi, persone e momenti sospesi nel tempo, in una continua ricerca di senso e bellezza. La poesia diventa qui un rifugio e una rivelazione, dove la parola si fa carezza, sussurro, grido sommesso. Ogni componimento è un frammento d'esistenza che si ricompone nella memoria collettiva. Lucchi dà forma al silenzio, ascoltando ciò che resta “quando tutto tace”. Un libro intenso e malinconico, che consola e interroga, abbracciando lettori di ogni età con la sua delicata verità.

Come scarabei è una raccolta poetica intensa e luminosa, che esplora il tema della trasformazione come via di rinascita e resistenza. Ispirata al simbolismo dello scarabeo egizio, la poesia diventa qui uno strumento di guarigione, memoria e scoperta del sé. Maria Grazia Verde attraversa con voce limpida e vibrante i grandi temi dell’esistenza: la malattia, la perdita, l’amore, l’identità, la famiglia e il radicamento alla terra d’origine. Ogni verso è un frammento di luce che si posa sul dolore per renderlo sopportabile, ogni componimento è un passo in un cammino di consapevolezza. La lingua, lirica e profonda, si fa corpo vivo, fragile e potente. Un inno alla resilienza, alla femminilità e alla capacità umana di mutare e rinascere. Un’opera che consola e accende, come un sole che sorge dopo la notte.

Ci sono parole che scorrono leggere come brezza e altre che scavano in profondità, lasciando segni indelebili nell’anima. L’essenza delle parole di Brunilde Habibi è un viaggio poetico che attraversa le emozioni, svelando le mille sfumature dell’amore, della nostalgia, del desiderio e della rinascita. Ogni lirica è un frammento di vita, un respiro sospeso tra ricordo e speranza, tra sogno e realtà. (Dalla prefazione di Marco Canonico)