Artemide: Galatea
In movimento! Sprachen, Generationen, Politiken. Gegenwartsliteratur im euromediterranen Kontext
Libro: Libro in brossura
editore: Artemide
anno edizione: 2025
pagine: 238
L'eterno burocrate tra mito e realtà. Funzionari e impiegati nella letteratura austriaca
Alessandra Schininà
Libro: Copertina morbida
editore: Artemide
anno edizione: 2022
pagine: 128
La figura del burocrate riflette non soltanto i cambiamenti storici e sociali dell'Austria dalla fase asburgica a quella contemporanea ma anche lo scontro tra psicologie e desideri individuali da un lato e società organizzata dall'altro. Nei ritratti di funzionari e impiegati qui presentati gli autori - Grillparzer, Musil, Roth, Kafka, Doderer, Werfel, Soyfer, Wolfgruber, Menasse, Röggla - proiettano inoltre la propria affine condizione di soggetto scrivente che si serve di carta e penna per interagire con il mondo esterno. A volte ridicoli, a volte tragici, i Beamten letterari sono sempre alla ricerca di un ordine privato e pubblico che può significare pace e sicurezza, ma anche sfociare nell'assurdo e nell'arbitrio.
Ulivi in fiamme
Alexander Sacher-Masoch
Libro: Copertina morbida
editore: Artemide
anno edizione: 2019
pagine: 141
Nel romanzo "Ulivi in fiamme" Alexander Sacher-Masoch (pronipote del più famoso Lcopold) rielabora le proprie esperienze di profugo austriaco nella Jugoslavia, in seguito invasa da tedeschi e italiani durante la seconda guerra mondiale. Scritto nel 1943 durante la permanenza dell'autore sull'isola di Korcula (Curzola), e poi rielaborato nel dopoguerra, il romanzo fu pubblicato solo nel 1956 e riedito nel 1994. La sua originalità risiede nel fatto di trattare un argomento poco indagato dalla letteratura e dalla storia, l'occupazione della costa dalmata da parte delle truppe italiane e il rapporto con la popolazione locale e i profughi.
Immagini e identità urbane tra modernità e postmodernità
Libro: Libro in brossura
editore: Artemide
anno edizione: 2018
pagine: 140
Il volume raccoglie una serie di articoli dedicati all'analisi sociopolitica e all'immaginario letterario dello spazio urbano, da quello metropolitano a quello periferico delle "piccole città". I singoli casi e testi sono il punto di partenza per riflessioni in chiave comparata sull'organizzazione e rappresentazione della città moderna e contemporanea vista nella sua multidimensionalità. I processi di modernizzazione, il rapporto con la tradizione, le sfide e le ansie della globalizzazione, l'adattamento ai cambiamenti politici, le relazioni tra centro e periferia sono tra i principali temi toccati.
Das Meer im Blick. Betrachtungen der performativen Künste und der Literatur
Libro: Libro in brossura
editore: Artemide
anno edizione: 2018
pagine: 240
La collana Galatea raccoglie studi sulla storia, la letteratura e le arti dei paesi del Mediterraneo e dell'Europa centrale nell'ottica del confronto e dello scambio interculturale, dello sconfinamento, delle corrispondenze e divergenze, della circolazione delle idee. Esiste infatti, contrariamente ad una immagine troppo semplicistica e diffusa, un profondo legame storico e culturale tra Mitteleuropa e area mediterranea.
Johann Nestroy e le fonti europee del suo teatro
Federica Rocchi
Libro: Copertina morbida
editore: Artemide
anno edizione: 2018
pagine: 285
Johann Nestroy (1801-1862) è il principale protagonista di una gradualmente dalla tradizione popolare, inizia ad avvicinarsi alle forme tipiche della drammaturgia moderna. La rilevanza di onesto aurore e di eminenti letterati austriaci come Karl Kraus, Jura Soyfer e Ödon von Horváth, o anche, varcando i contini, di drammaturghi come l'inglese Tom Stoppard e lo statunitense Thornton Wilder. Il teatro di Nestroy ha poi una notevole influenza anche su autori a noi contemporanei come Elfriede Jelinek e Peter Turrini. In questo volume, l'opera di Nestroy viene presentata attraverso un'analisi del processo creativo di riadattamento di opere preesistenti. Lo studio delle fonti dell'autore ha poi permesso di individuare le relazioni intessute con la letteratura austriaca ed europea, partendo dalla tradizione a lui precedente fino a giungere alla sua contemporaneità.
L'Austria e il Mediterraneo. Peregrinazioni e sconfinamenti tra realtà e immaginario
Libro: Libro in brossura
editore: Artemide
anno edizione: 2017
pagine: 200
Il Mediterraneo, come luogo mitopoietico e di indagine esistenziale e storica, è stato e continua ad essere per tanti autrici e autori austriaci un punto di riferimento costante che coinvolge l'interazione tra memoria individuale e collettiva, la percezione della realtà e la sua rappresentazione, la propria posizione in un mondo dai confini mobili. L'elemento estetico si intreccia con quello sociale e psicologico, intorno ai motivi del viaggio, della fuga, dei movimenti di andata/ritomo, della ricerca e intermediazione, della dialettica tra mare e terraferma. Le quattro sezioni in cui è suddiviso il volume rappresentano in questo senso le diverse stazioni di una "navigazione" che dalle Alpi e dalle pianure dell'Europa centrale arriva agli estremi confini del bacino Mediterraneo e persino oltre. Le corrispondenze e le differenze di approcci dei contributi qui raccolti, che riguardano, tra gli altri, Bachmann, Bernhard, Kafka, Zweig, Musil, Jelinek, suggeriscono un'idea mobile e aperta di Europa e di letteratura.
Visioni asburgiche del Mediterraneo. La Sicilia nell'equilibrio metternichiano (1812-1824)
Giovanni Schininà
Libro: Libro in brossura
editore: Artemide
anno edizione: 2017
pagine: 256
Nell'epoca precedente e successiva al Congresso di Vienna l'Impero d'Austria fu tra i principali artefici del nuovo equilibrio europeo, compresa la dimensione mediterranea. Il volume trae spunto dalle vicende politiche e diplomatiche relative alla Sicilia di quegli anni per affrontare, sulla scorta di un ricco apparato documentario di fonte austriaca, il progetto, coltivato dalla casa asburgica e soprattutto dal principe Metternich, di affermare un ruolo di potenza euro-mediterranea. La questione siciliana tra il 1812 e il 1824 risulta infatti un elemento non secondario nella visione e negli atteggiamenti delle élìtes asburgiche in merito all'intesa con la Gran Bretagna, alle forme del predominio in Italia e alla tutela contrastata nei confronti del Regno delle Due Sicilie. La diplomazia viennese, pur senza riuscire a porvi rimedio comprese ben presto che i limiti del governo del Regno borbonico e la sua divisione in due nazioni poco amalgamate avrebbero potuto costituire il punto debole del sistema egemonico austriaco nella penisola italiana. La tematica costituzionale, il tipo di forma monarchica prediletta e i moti del 1820-21 diventano in tale contesto la chiave di lettura della continua oscillazione tra riformismo e repressione che accompagna il passaggio dall'età napoleonica all'età della "restaurazione".