Arianna: Sibille
L'albero di gelso
Gaetana Anna Maria Restivo
Libro: Libro in brossura
editore: Arianna
anno edizione: 2021
pagine: 280
«"L’albero di gelso" è un racconto autobiografico. L’Albero è il simbolo attorno al quale si sviluppa la storia di due giovani innamorati, della loro famiglia, del loro paese, intrecciando una trama di ricordi che legano passato e presente inesorabilmente nell’ordito della stessa tela. C’è tutto il cammino di una famiglia, dagli anni ’50 ad oggi, con una riflessione sugli effetti positivi del boom economico e lo sgretolamento e la decomposizione di questi nell’era della globalizzazione. I simboli, gli archetipi non sono altro che immagini con cui il nostro inconscio si esprime e dà messaggi. L’albero rappresenta l’essenza della persona, il suo sé. Quelle radici che mia madre conosceva a metà ma sentiva così fortemente avvinghiate a quel luogo e alle persone che l’hanno amata e che lei ha amato.»
Lettere a Maria Occhipinti
Libro: Libro in brossura
editore: Arianna
anno edizione: 2018
pagine: 168
Il concorso di scrittura epistolare "Da questo luogo, da questo tempo", dedicato di anno in anno a una donna siciliana, è destinato agli studenti delle scuole superiori di Sicilia e nasce da un’idea di Fulvia Toscano, direttrice artistica di Naxoslegge, di Carmela Maria Lipari, dirigente scolastico dell’I. S. “Caminiti-Trimarchi” e di Marisa Messina, responsabile della Biblioteca delle donne del Liceo “Caminiti” di Giardini Naxos, in collaborazione con la casa editrice Edizioni Arianna. La prima donna a cui è stata dedicata la I edizione 2017 è Maria Occhipinti, “una donna di Ragusa”. Alle 10 lettere selezionate dalla giuria sono state abbinate 10 relative risposte scritte dalle autrici siciliane Nancy Antonazzo, Licia Cardillo, Marinella Fiume, Daniela Gambino, Marilina Giaquinta, Gabriella Gullotta, Clelia Lombardo, Dora Marchese, Gabriella Vergari, Lina Maria Ugolini, che hanno indossato i panni di Maria Occhipinti. Il libro contiene anche una testimonianza di Marilena Licitra Occhipinti, figlia di Maria.
Vaneddi. Memorie ed emozioni della mia Ballarò
Serena Lao
Libro: Libro in brossura
editore: Arianna
anno edizione: 2016
pagine: 120
È insito nell'uomo il desiderio, conscio o inconscio, di riappropriarsi, anche solo col ricordo, di quel fascinoso momento dell'esistenza chiamato fanciullezza e tutto ciò che è legato a tale periodo assume contorni felici e spensierati, anche se non sempre ciò corrisponde a verità. Palermo appartiene ai palermitani, anche a me che l'amo con i suoi pregie i suoi difetti. Io, raccontando Palermo, racconto parte di me e della mia vita. La mia Palermo è semplice e popolare e si sviluppa attorno all'antico Mercato di Ballarò, rione dove sono nata e dove ho emesso il primo vagito.
Donne di zagara
Santa Franco
Libro: Copertina rigida
editore: Arianna
anno edizione: 2016
pagine: 176
C'era una volta il pane. U pani i casa i na vota a Ganci
Santina Paradiso
Libro: Libro rilegato
editore: Arianna
anno edizione: 2015
pagine: 64
"Il pane è il simbolo della semplicità ma è anche un prodotto della tecnica e della cultura, non esistendo in natura. Gangi è uno dei borghi più belli d'Italia, abbarbicato sulle Madonie, a pochi passi dai Nebrodi, i monti dedicati a Dioniso, e da Enna, patria della fanciulla Kore e di Demetra, dimora dell'Ade e di Persefone." (Nino Arrigo, autore della prefazione)
La gonna dei fascisti
Maria Cristofalo
Libro: Libro rilegato
editore: Arianna
anno edizione: 2015
pagine: 160
"Il pregio di questo libro di Maria Cristofalo consiste nel suo essere testimonianza diretta e non filtrata da nessun intento volutamente letterario o storiografico o sociologico. È un prodotto esemplare dell'atavica, naturale, esigenza di raccontare, da parte di una madre, non solo ai figli e alle figlie, la propria vita trascorsa prima del suo matrimonio che ha consentito loro di poter venire al mondo, ma, ai nipoti, ai parenti, ai conoscenti e, perché no?, al mondo intero, anche gli avvenimenti del dopo. (...) Se fosse un quadro lo chiameremmo di sicuro naif, per dire pittura innocente, primitiva, non appartenente ad alcuna scuola, che raffigura la realtà in maniera ingenua. Pittura di autodidatta, di artista originale, che comunque suggestiona con la sua bellezza. 'Nei giorni stabiliti dovevamo presentarci con la gonna nera e camicetta bianca. È stata la mia insistenza, piangevo, mi rivolgevo con mia mamma, non veniva possibile comprarmi una gonna, nel frattempo arriva mio papà dal lavoro...'." (dalla nota introduttiva di Arianna Attinasi)