Libri di Carla Benedetti
Modi di attribuzione. Filosofia e teoria dei sistemi
Rino Genovese, Carla Benedetti, Paolo Garbolino
Libro
editore: Liguori
anno edizione: 1989
pagine: 280
Pasolini contro Calvino. Per una letteratura impura
Carla Benedetti
Libro: Libro in brossura
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 2022
pagine: 240
Ci sono autori che, da soli, riassumono un'epoca. E altri che, se messi a confronto, la rivelano ancora meglio. Pasolini e Calvino reagirono in maniera antitetica ai nuovi scenari della tarda modernità, e le loro opposte soluzioni ci mostrano in azione i dilemmi che ancora ci coinvolgono. Qual è la forza della parola poetica nell'epoca della comunicazione mediatica? L'ironia o la parola diretta? «Descrivere il mondo» o «gettare il proprio corpo nella lotta»? A partire dagli anni sessanta, sia Pasolini che Calvino attraversano una crisi produttiva che li spinge a una metamorfosi radicale. Non è solo Calvino a mutare stile da un'opera all'altra, con i suoi proverbiali «cambiamenti di rotta». Anche Pasolini passa attraverso una sperimentazione incessante, disseminata di «abiure»: cerca una via d'uscita dalla logica imprigionante dell'arte moderna, di cui, come Calvino, sente acutamente l'estenuazione. Questo saggio del 1998, ora ripresentato con una nuova prefazione dell'autrice, ha segnato una svolta negli studi letterari italiani. Le possibilità per la letteratura non erano solo quelle incarnate dal tardo Calvino, e diventate egemoni in quegli anni. C'erano anche quelle paradossali, performative, e ancora poco comprese di Pasolini, intrise di un'urgenza sentimentale e di un senso tragico della storia, tuttora all'altezza del drammatico nostro tempo.
Giuseppe Bartolini. Bestiario. Dipinti 1999-2006
Carla Benedetti, Guido Mazzoni
Libro: Copertina morbida
editore: Lubrina Bramani Editore
anno edizione: 2006
pagine: 160
Disumane lettere. Indagini sulla cultura della nostra epoca
Carla Benedetti
Libro: Copertina morbida
editore: Laterza
anno edizione: 2011
pagine: 220
"L'umanità intera oggi sta facendo un 'esperimento' sui propri limiti di specie. A me pare che sia proprio questa esperienza dei limiti dell'uomo a ridare ai saperi umanistici, dopo decenni di autodichiarata perdita di ruolo, una posizione cruciale nel mondo contemporaneo, altrettanto decisiva di quella che compete alle scienze. Più che un ruolo è una sfida, la massima: la possibilità di riaprire il gioco. La possibilità di creare strutture di pensiero e di giudizio che funzionino come dei 'correttivi' rispetto a quelle che ci stanno portando verso una catastrofe annunciata. La possibilità di elaborare proiezioni potenti dell'umano dotate di una forza agente e capaci di rimettere in movimento energie da tempo addormentate o paralizzate": con lo stile brillante e provocatorio che caratterizza Carla Benedetti, questo volume prende in esame alcuni dei fenomeni che secondo l'autrice hanno portato la cultura tutta, quella italiana in particolare, ad avere uno sguardo distruttivo e apocalittico sul mondo. Benedetti imputa questo declino all'imperare del linguaggio televisivo, alla scelta di prediligere la quantità alla qualità della scrittura, al tono ironico usato anche a sproposito, all'uso dell'anonimato in rete, che cancella ogni responsabilità. Per andare controcorrente è necessario tornare a pensare la cultura come invenzione e creazione del singolo, come uso di una parola 'non convenzionata' che sfugga alle gabbie predisposte dall'odierno ordine del discorso.
Oracoli che sbagliano. Un dialogo sugli antichi e sui moderni
Carla Benedetti, Maurizio Bettini
Libro: Copertina morbida
editore: Effigie
anno edizione: 2016
pagine: 194
C'è qualcosa nelle antiche civiltà greca e romana che può avere un valore per noi oggi? Da questa domanda si avvia il dialogo tra Maurizio Bettini, studioso del mondo antico, e Carla Benedetti, studiosa del mondo contemporaneo. Sotto gli alberi del campus dell'università di Berkeley passano in rassegna modi di pensare e di agire che l'evoluzione moderna ha scartato, ritenendoli superati. Eppure potrebbero aiutarci a correggere le nostre mentalità, in apparenza più evolute, o forse soltanto più irrigidite e astratte. Si mettono a confronto gli oracoli e i sondaggi; l'onirocritica e la psicoanalisi, con i loro modi opposti di leggere i sogni; la pluralità degli dèi e il dio esclusivo dei monoteismi, causa di conflitti che gli antichi non conoscevano; cosa sia per noi la depressione e cosa fosse per i romani. Si parla di natura umana, che per noi è immutabile, mentre era molto più fluida per gli antichi, tanto da ammettere la metamorfosi. Queste e tante altre potenze dimenticate si riaffacciano con intatta freschezza, offrendoci prospettive inattese e benefiche.
Frocio e basta. Pasolini, Cefis, Petrolio
Carla Benedetti, Giovanni Giovannetti
Libro: Copertina morbida
editore: Effigie
anno edizione: 2016
pagine: 455
"Questo libro racconta il doppio depistiggio che si è dispiegato attorno all'omicidio di Pasolini: uno volto a sviare le indagini, l'altro a tenere nascosti alcuni contenuti-chiave di 'Petrolio', il romanzo che Pasolini stava scrivendo quando fu ucciso. Quel brutale massacro resta perciò uno dei buchi neri nella notte repubblicana e una delle vergogne della cultura italiana, che per tanti anni ha accreditato la ricostruzione ufficiale del delitto. Pasolini viene ucciso probabilmente per la medesima ragione del giornalista Mauro De Mauro, fatto sparire nel 1970. Erano andati entrambi troppo vicino alla verità sull'omicidio di Mattei e si preparavano a divulgarla, accusando Eugenio Cefis, successore di Mattei alla presidenza dell'Eni e presunto fondatore della P2. Pasolini fa di Cefis un personaggio centrale di 'Petrolio', che incarna in modo esemplare la 'mutazione antropologica della classe dominante' e l'avvento di quel nuovo Potere finanziario e multinazionale che ci ha condotti alla cattiva società di oggi, corrotta e di ceto. Egli intendeva inserire nel cuore del romanzo alcuni discorsi di Cefis, che avrebbero raccontato con chiarezza ciò che stava accadendo in Italia. Quei discorsi erano tra le carte di 'Petrolio', ma i curatori dell'edizione postuma non hanno ritenuto opportuno inserirveli."
Pédé, et c’est tout. «Pétrole» ou le dessous cachés du meurtre de Pasolini
Carla Benedetti, Giovanni Giovannetti
Libro: Libro in brossura
editore: Éditions Mimésis
anno edizione: 2017
pagine: 185
La letteratura ci salverà dall'estinzione
Carla Benedetti
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2021
pagine: 136
«Un libro colmo di importanti intuizioni sui dilemmi dell'arte e della letteratura in un'era di crisi planetaria» (Amitav Ghosh). Per stimolare un radicale cambiamento di rotta di fronte ai rischi dell'Antropocene basterebbe mettersi nei panni di chi vivrà dopo di noi. Farsi cioè «acrobati del tempo» – afferma Carla Benedetti, citando Günther Anders. Ma non è così semplice. C'è resistenza a guardare lontano nel futuro. L'empatia scatta per i viventi di oggi, non per quelli che devono ancora nascere. Occorre una metamorfosi. E cosa c'è di più potente della parola per mutare il nostro modo di ragionare e di sentire? Le opere del presente e del passato, da Omero a Amitav Ghosh, formano un campo di forze capace di liberare energie che portano in un'altra direzione. Dove l'economia, il diritto e la politica continuano a fallire, forse la letteratura e la filosofia potranno salvarci dall'estinzione.
Pasolini integrale
Gianni Borgna
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2022
pagine: 240
L'opera di Pier Paolo Pasolini riletta dalle prime poesie in friulano fino a Salò, per delineare una biografia intellettuale che abbraccia e ricompone i diversi ruoli rivestiti nel corso di una vita: il poeta e il regista, il critico e il narratore, lo scrittore corsaro e il testimone-profeta del suo tempo. Gianni Borgna riesce così a mostrare l'intima coerenza di un corpus complesso e ramificato, e a restituirci un Pasolini «integrale», libero dalle distorsioni ideologiche e dai fraintendimenti a cui è andata incontro la sua figura. Il saggio, ultimato dall'autore poco prima della sua scomparsa e curato da Carla Benedetti, unisce l'ampiezza di visione a una scrittura limpida e diretta, proponendosi come testo di riferimento per la conoscenza dell’intellettuale. Ma a guidare la ricerca di Borgna c'è soprattutto una passione, umana e civile, che trova nell'opera di Pasolini una lucida analisi del presente e il seme di una resistenza possibile. Note a cura di Massimiliano Malavasi.
Una trappola di parole. Lettura del «Pasticciaccio»
Carla Benedetti
Libro
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 1987
pagine: 126
Pasolini contro Calvino. Per una letteratura impura
Carla Benedetti
Libro: Libro in brossura
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 1998
pagine: 203
Attraverso un confronto non imparziale tra i due autori più rappresentativi della letteratura italiana della seconda metà del Novecento, il saggio affronta con forte impegno critico il problema generale del ruolo della letteratura in un'epoca che sembra darne per scontato l'esaurimento. Entrambi alle prese con la crisi della modernità e con il «crollo delle poetiche», Calvino e Pasolini incarnano due diversi esiti del postmoderno in Italia: uno edulcorato e perfettamente integrato nell'istituzione letteraria; l'altro decisamente in conflitto con essa. Sintetizzando l'evoluzione complessa dei due autori, si tratta da una parte, del chiudersi nella dimensione tutta letteraria della variazione stilista e dell'«effetto di apocrifo» - che è l'esito lucidamente scelto da Calvino, in definitivo omogeneo con la tradizione delle patrie lettere. Dall'altra c'è invece l'uscita drammaticamente paradossale dal «recinto della letteratura», fin quasi a realizzare il cortocircuito di vita e opera nella "performance" della propria morte. Per l'«impurità» che Pasolini introduce nel gioco letterario, alcuni dei maggiori critici odierni lo espellono dal mondo della poesia, negando la qualità della sua opera. Senza chiudersi nella controversia, il libro reagisce a questa espulsione in nome di un'idea di letteratura più inquieta e aperta al possibile.
L'ombra lunga dell'autore. Indagine su una figura cancellata
Carla Benedetti
Libro
editore: Feltrinelli
anno edizione: 1999
pagine: 240
Si tratta di un'opera di critica contemporanea di teoria e di estetica. Sotto i nostri occhi sfilano Barthes e Foucault, gli strutturalisti, Adorno e Benjamin, Jakobson e i formalisti, Bateson e i decostruzionisti, la semiotica e il New Criticism, Gadamer e Jauss. Niente a che vedere con una semplice fotografia della situazione di fine millennio sullo stato delle scienze letterarie: l'autrice mette in gioco tutte le istanze dei movimenti artistici del Novecento, e tutto ciò che in essi c'è di più vivo.