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Libri di Vincenzo Farinella

Stanze

Stanze

Lino Mannocci, Vincenzo Farinella

Libro: Copertina morbida

editore: Lubrina Bramani Editore

anno edizione: 2015

pagine: 96

A pochi mesi di distanza dalla mostra allestita a Firenze (Galleria d'arte moderna di Palazzo Pitti, marzo-maggio 2015) Lino Mannocci si ripresenta al pubblico italiano con un'antologia di opere centrata su due temi che hanno dominato la sua produzione pittorica dell'ultimo decennio: se nel museo fiorentino era stato esposto un gruppo ristretto, ma memorabile, di tele di grande formato, scelte per intessere un dialogo con le architetture e sculture del Saloncino delle Statue, qui a Bergamo, nella galleria dell'amico e sodale Arialdo Ceribelli, Mannocci torna a prediligere il piccolo formato che sente a lui tanto congeniale, indagando, con sottili varianti e delicati mutamenti di tono poetico, il tema delle nuvole aleggianti, eteree e grandiose, su cieli compressi dai margini del campo pittorico, eppure potenzialmente infiniti, e quello delle stanze disabitate, o abitate da misteriose incorporee presenze, fantasmi della mente codificati in pochi schemi fissi di grande espressività.
20,00

L'eco dei marmi. Il Partenone a Londra: un nuovo canone della classicità

L'eco dei marmi. Il Partenone a Londra: un nuovo canone della classicità

Vincenzo Farinella, Silvia Panichi

Libro: Libro rilegato

editore: Donzelli

anno edizione: 2003

pagine: 154

Da Atene a Londra: l'Ottocento è ai suoi inizi, quando l'ambasciatore inglese a Costantinopoli, Lord Elgin, decide di patrocinare l'impresa di distacco e invio in Inghilterra di gran parte dei rilievi del Partenone. Il viaggio (senza ritorno) dei marmi verso la metropoli della modernità europea si rivela cone qualcosa di più di un trasloco. Esposte provvisoriamente in alcune dimore signorili londinesi, le sculture danno subito adito a un memorabile dibattito sulla loro attribuzione. Dal 1817, anno in cui i marmi del Partenone vengono esposti al pubblico nelle sale del British Museum, i rilievi diventano il massimo simbolo di classicità. Questo libro racconta l'eco di quei marmi nella sensibilità dell'Occidente europeo moderno.
23,00

Raphael. Ediz. francese

Raphael. Ediz. francese

Vincenzo Farinella

Libro

editore: 5 Continents Editions

anno edizione: 2004

pagine: 128

15,95

Raphael. Ediz. inglese

Raphael. Ediz. inglese

Vincenzo Farinella

Libro

editore: 5 Continents Editions

anno edizione: 2004

pagine: 128

15,95

Dipingere farfalle. Giove, mercurio e la virtù Dosso Dossi: un elogio dell'otium e della pittura per Alfonso I d'Este

Dipingere farfalle. Giove, mercurio e la virtù Dosso Dossi: un elogio dell'otium e della pittura per Alfonso I d'Este

Vincenzo Farinella

Libro: Copertina rigida

editore: Polistampa

anno edizione: 2007

pagine: 104

Il signore dell'Olimpo su un trono di nuvole, con le gambe accavallate, vestito con una tunica rossa che gli scende fino ai piedi. Di fronte a lui una tela coperta d'azzurro, per simulare il colore del cielo, dove Giove sta dipingendo delle farfalle che volano ad ali spiegate. Si tratta di Giove, Mercurio e la Virtù (1524), un'opera di Dosso Dossi fra le più poetiche del Cinquecento italiano, "uno dei quadri più affascinanti di ogni stagione" lo ha definito Antonio Natali, interpretato in questo volume da Vincenzo Farinella con inedite argomentazioni. Vi si illumina il nesso tra l'invenzione di Dosso e un dialogo dell'Alberti, l'intercenale Virtus. Ma anche il debito nei confronti delle Immagini di Filostrato Maggiore, da cui il pittore o il suo committente trassero ispirazione per la concezione nuovissima di un Giove nelle vesti di "semplice" pittore. "La pittura è un'invenzione divina": Farinella ipotizza sia stata proprio questa frase ad aver stimolato, con ogni probabilità, l'idea del tutto inedita di rappresentare Giove come un artista all'opera. L'analisi prosegue documentando come il dipinto sia stato realizzato su commissione di Alfonso I d'Este, ipotizzando quindi che nell'immagine del dio vada ravvisata anche un'assimilazione mitologica del duca di Ferrara.
12,00

Alfonso I d'Este. Le immagini e il potere: da Ercole de' Roberti a Michelangelo

Alfonso I d'Este. Le immagini e il potere: da Ercole de' Roberti a Michelangelo

Vincenzo Farinella

Libro: Libro rilegato

editore: Officina Libraria

anno edizione: 2015

pagine: XI-1052

Alfonso I d'Este (1476-1534) è un caso esemplare del rapporto strettissimo esistente, nell'Italia rinascimentale, tra mecenatismo artistico e attività politica: il terzo duca di Ferrara non fu solo uno degli indiscussi protagonisti della storia europea, ma anche uno dei più illuminati e originali mecenati delle arti del suo tempo, capace di porre Ferrara al centro della vita culturale italiana, potendo contare su una serie di "artisti di corte" di indiscusso prestigio (Ercole de' Roberti, Antonio Lombardo, Dosso Dossi) e rivolgendosi all'esterno ai massimi protagonisti della maniera moderna (da Raffaello a Fra Bartolomeo, da Michelangelo a Tiziano). Si delinea il profilo di un committente d'eccezione, in grado di unire una profonda passione per le arti alla capacità di piegare pittori, scultori e miniatori ai propri fini politici: così lo studio dei marmi di Antonio Lombardo viene letto come una risposta alla congiura ordita da don Giulio d'Este, le miniature del Libro d'ore di Alfonso I come una testimonianza della vera e propria guerra per immagini ingaggiata con papa Giulio II, mentre il Cristo della moneta di Tiziano diventa un'arma ideologica nel duello che ha contrapposto il duca estense a Leone X.
68,00

Lino Mannocci. Recent works

Lino Mannocci. Recent works

Cristina Acidini, Simonella Condemi, Vincenzo Farinella

Libro: Libro in brossura

editore: Maschietto Editore

anno edizione: 2016

pagine: 56

Vengono presentate all'interno della Galleria d'Arte Moderna di Palazzo Pitti dodici opere recenti di Lino Mannocci. "È una bella e dovuta circostanza quella che vede Lino Mannocci rappresentato da suoi quadri scelti a Palazzo Pitti, in una mostra racchiusa nel cuore del luogo deputato per eccellenza ad accoglierli, il Saloncino delle Statue nella Galleria d'Arte Moderna. Viareggino proiettato nello scenario internazionale anche in forza della metà e più di vita che trascorre a Londra, Mannocci porta con sé un bel disegno e una buona pittura, dove la matita sul foglio e la tela sul cavalletto (e talora, la macchina fotografica indagatrice e curiosa o il ready-made in forma di cartolina manipolata o altro medium) sono gli strumenti di una personalità d'artista che guarda negli occhi e senza soggezione, l'infinita genealogia dei pittori di anni e di secoli fa."
18,00

Le «favole antiche» di Piero di Cosimo

Le «favole antiche» di Piero di Cosimo

Libro: Libro in brossura

editore: Officina Libraria

anno edizione: 2025

pagine: 96

Le Storie dell’umanità primitiva di Piero di Cosimo (1462-1522) rappresentano indubbiamente uno dei cicli pittorici più originali e sconcertanti del Rinascimento italiano: si tratta di una serie di pannelli pensati quasi sicuramente per decorare l’abitazione di Francesco del Pugliese (c. 1460-1519), facoltoso mercante e uomo politico fiorentino di idee repubblicane. In queste tavole, senza confronti almeno fino alla fine dell’Ottocento, Piero di Cosimo ha raccontato per immagini la storia evolutiva della civiltà umana, basandosi tuttavia non sul canonico libro della Genesi, ma su una serie di fonti letterarie classiche tra cui spicca il De rerum natura di Lucrezio, da poco riscoperto. Poema pericoloso, fu giudicato «lascivo» ed «empio» per le sue tesi razionalistiche ispirate dalla filosofia epicurea e ben presto messo all’Indice. La storia dell’uomo in questa serie di tavole evolve a partire da una condizione brutale e primitiva, giungendo gradualmente - grazie anche alla decisiva scoperta del fuoco - a uno stadio più evoluto fino a culminare nel pannello finale, in cui è mostrato un vero e proprio trionfo delle arti rinascimentali ispirate all’antico. Emerge così in tutta la sua originalità la figura di Piero di Cosimo, artista isolato, eccentrico e bizzarro, ma al tempo stesso capace di dialogare con la cultura umanistica più aggiornata del suo tempo e di anticipare, in alcuni suoi dipinti, la teoria dell’evoluzione e le scoperte della moderna paleoantropologia.
15,00

Ovidio. Amori, miti e altre storie. Catalogo della mostra (Roma, 17 ottobre 2018-20 gennaio 2019)

Ovidio. Amori, miti e altre storie. Catalogo della mostra (Roma, 17 ottobre 2018-20 gennaio 2019)

Libro: Libro in brossura

editore: artem

anno edizione: 2018

pagine: 312

A Ovidio spetta un posto speciale fra i grandi poeti della civiltà antica. Le sue metamorfosi, le storie di dèi e di eroi, di efebi e ninfe, restano impresse, con la potenza delle invenzioni senza tempo, nell'identità collettiva "archetipa" che ancora alimenta la nostra immaginazione. Furono i monaci nel medioevo a copiare i suoi versi, anche i più audaci, per salvarli dall'oblio. Ovidio è stato l'interprete, talvolta il creatore, di miti immortali: la doppia natura di ermafrodito, narciso condannato alla vanità, la sfida di Niobe all'Olimpo, Icaro e Fetonte vittime della audacia temeraria. Le sue creature hanno ispirato per duemila anni, a partire dal XIII secolo, pittori, scultori, incisori, ceramisti... Lucido interprete della Roma contemporanea, Ovidio regala ai posteri un trattato giocoso sull'amore profano, l'ars amatoria, i luoghi propizi per gli amanti, i trucchi e gli inganni della seduzione, gli stratagemmi per dare inizio e porre fine all'avventura erotica.
39,00

The Domus Aurea Book. Ediz. inglese

The Domus Aurea Book. Ediz. inglese

Vincenzo Farinella

Libro: Libro in brossura

editore: Electa

anno edizione: 2020

pagine: 256

“La storia della Domus Aurea è la storia della creazione, in una manciata di anni, di uno dei più grandi e fantastici sogni architettonici della storia e poi, dopo la condanna, la distruzione e l'oblio calati su questo sogno imperiale, della romanzesca riscoperta di un mondo dimenticato”. (Vincenzo Farinella). La reggia di Nerone è un monumento visionario, decorato con mostri, animali fantastici e scene mitiche tratte dai poemi omerici che compongo un immaginario coloratissimo e seducente. La parte di questa sontuosa ostentazione del potere sopravvissuta alla damnatio memoriae che seguì la morte dell'imperatore, è quella costituita dal padiglione sul Colle Oppio, su cui si sono impostate le fondamenta delle nuove Terme di Traiano. Il volume si apre con un ritratto di Nerone, una figura di principe-artista la cui complessità si può solo intuire tra le righe di una tradizione biografica violentemente ostile. Seguono, nell'ordine, le vicende dell'edificio, tra riscoperte (nel Quattrocento) e nuove condanne (post concilio di Trento), un'indagine il filone dello stile “delle grottesche” da Raffaello fino ai giorni nostri e un capitolo finale, sui legami con l'immaginario dell'arte contemporanea. Le immagini che accompagnano i testi, come in tutti i volumi di questa collana, spaziano dai dipinti ottocenteschi alle mappe ai reperti archeologici, e, insieme alle citazioni, e restituiscono al lettore un'immagine non convenzionale e al tempo stesso rigorosa della storia di questo monumento grandioso. Edizione in lingua inglese.
28,00

The Domus Aurea Book

The Domus Aurea Book

Vincenzo Farinella

Libro: Libro in brossura

editore: Electa

anno edizione: 2020

pagine: 256

“La storia della Domus Aurea è la storia della creazione, in una manciata di anni, di uno dei più grandi e fantastici sogni architettonici della storia e poi, dopo la condanna, la distruzione e l'oblio calati su questo sogno imperiale, della romanzesca riscoperta di un mondo dimenticato”. (Vincenzo Farinella). La reggia di Nerone è un monumento visionario, decorato con mostri, animali fantastici e scene mitiche tratte dai poemi omerici che compongo un immaginario coloratissimo e seducente. La parte di questa sontuosa ostentazione del potere sopravvissuta alla damnatio memoriae che seguì la morte dell'imperatore, è quella costituita dal padiglione sul Colle Oppio, su cui si sono impostate le fondamenta delle nuove Terme di Traiano. Il volume si apre con un ritratto di Nerone, una figura di principe-artista la cui complessità si può solo intuire tra le righe di una tradizione biografica violentemente ostile. Seguono, nell'ordine, le vicende dell'edificio, tra riscoperte (nel Quattrocento) e nuove condanne (post concilio di Trento), un'indagine il filone dello stile “delle grottesche” da Raffaello fino ai giorni nostri e un capitolo finale, sui legami con l'immaginario dell'arte contemporanea. Le immagini che accompagnano i testi, come in tutti i volumi di questa collana, spaziano dai dipinti ottocenteschi alle mappe ai reperti archeologici, e, insieme alle citazioni, e restituiscono al lettore un'immagine non convenzionale e al tempo stesso rigorosa della storia di questo monumento grandioso.
28,00

Raffaello e la Domus Aurea. L'invenzione delle grottesche

Raffaello e la Domus Aurea. L'invenzione delle grottesche

Vincenzo Farinella

Libro: Copertina morbida

editore: Electa

anno edizione: 2020

pagine: 272

Una scoperta avventurosa, uno straordinario alfabeto figurativo, un luogo mitico come la Reggia di Nerone, una nuova passerella sospesa ad opera di Stefano Boeri: 5 ingredienti per un evento memorabile, la mostra Raffaello e la Domus Aurea, di prossima apertura. Dalle pagine del catalogo emerge l'eccezionale storia della riscoperta della pitture antica sepolta nelle grotte dell'originaria Domus Aurea di Nerone e la sua interpretazione ad opera del grande pittore. Una storia che comincia intorno al 1480, quando alcuni pittori, tra i primi Pinturicchio, Filippino Lippi e Signorelli, si calano nelle cavità del colle Oppio - definite appunto grotte - per recarsi, alla luce delle torce, ad ammirare le decorazioni pittoriche - da allora chiamate "grottesche" - di antichi ambienti romani. Intorno alla metà del secondo decennio del Cinquecento, fu però proprio Raffaello a comprendere a fondo la logica dei sistemi decorativi della residenza neroniana, riproponendoli organicamente, grazie alle sue profonde competenze antiquarie, in numerosi capolavori ricordati in questa esposizione, a cominciare dalle Stanze Vaticane. Questa straordinaria invenzione si dipana dalla mano del genio di Urbino per i secoli a venire, fino al XX secolo: dalla scoperta, all'invenzione di Raffaello, alla diffusione delle grottesche in Italia e in Europa tra XVII e XIX secolo, fino alla loro interpretazione, coi medesimi aspetti onirici, ad opera dei Surrealisti.
39,00

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