Libri di Luca Cerchiari
Miles Davis. Dal bebop all'hip-hop
Luca Cerchiari
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2025
pagine: 352
Personalità iconica, carattere poco incline ai compromessi, uomo orgoglioso delle proprie radici afroamericane, nonché sensibile all’universo femminile e al look individuale e sociale, Miles Davis è stato uno dei musicisti più rappresentativi del ventesimo secolo. Come trombettista ha inventato un suono nuovo e inconfondibile, anche con la sordina; esponente di primo piano del jazz, ha contribuito a definire stili come il cool e il jazz-rock, esprimendosi ai massimi livelli anche nel bebop, nell’hard-bop e nel jazz modale. Collaboratore o leader di maestri come Charlie Parker, John Coltrane, Gil Evans, Bill Evans, Herbie Hancock e Wayne Shorter, Miles Davis ha dato vita a un’arte unica per lirismo, bellezza e profondità emotiva. In questa nuova edizione di un volume ormai classico, Luca Cerchiari ripercorre la vita e la carriera di Miles Davis e fornisce le chiavi per cogliere le sfumature del suo genio e della sua poliedrica umanità.
Frank Sinatra. «The Voice» tra musica e cinema
Luca Cerchiari
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2024
pagine: 384
Francis Albert Sinatra (Hoboken, 1915-West Hollywood, 1998), non è stato solo “The Voice”, ossia uno dei maggiori cantanti di tutto il XX secolo, e nemmeno solo “Ol’ Blues Eyes”, uno degli uomini più affascinanti e carismatici del mondo dello spettacolo nordamericano. La sua vita intensissima resta nella storia per numerose altre ragioni: per la sua parabola ascensionale di italo-americano partito dalla provincia e giunto alla celebrità in ottemperanza alla filosofia del self-made man; per la sua precoce vocazione alla vocalità che ha saputo elevare ai massimi livelli; e ancora per la sua riuscita frequentazione del mondo del cinema; e per la sua ambigua ma comprovata frequentazione di diversi ambiti della società nordamericana, dalla mafia alla politica, con i quali ha intrattenuto rapporti ora conflittuali ora di reciproca convenienza. C’è un Sinatra pubblico, il cantante spavaldo e intonatissimo del repertorio di Broadway e di Hollywood, l’intrattenitore televisivo di successo, l’attore cinematografico non di scuola ma di consumata abilità, e l’apprezzatissimo animatore della vita concertistica nazionale e internazionale. Ma c’è anche un Sinatra privato, quello del primo precoce matrimonio con Nancy Barbato, e della sua rapida rottura, e quello delle numerose altre partner con le quali ha condiviso una vita sentimentale lunga e passionale. Luca Cerchiari compone un ampio affresco e offre un’indagine critica sul lascito artistico e umano di “The Voice”. E indaga, per la prima volta, il suo intenso rapporto professionale e culturale con l’Italia, terra d’origine dei genitori.
Boppin’ with Django. Il be-bop e la chitarra elettrica di Django Reinhardt
Pierre Fargeton
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2025
pagine: 172
Tra i più virtuosi e influenti chitarristi del Novecento, lo “tzigano a Parigi” Django Reinhardt (1910-1953) è stato uno dei primi musicisti europei ad aderire al be-bop, il “jazz moderno” inventato a New York a metà degli anni Quaranta da Charlie Parker, Thelonious Monk, Dizzy Gillespie e altri. Caposcuola del jazz europeo con il gruppo Hot Club de France e inventore del “jazz manouche”, o “gypsy jazz”, Django dimostrò, negli ultimi anni di attività, di non essere riferibile solo a quell’idioma musicale, che pure lo avrebbe reso famoso per sempre. Con la giovane generazione di jazzisti europei che cercavano di affermare il be-bop, Reinhardt diede vita, tra il 1947 e il 1953, a un nuovo e fertile periodo creativo, salvo poi vedere il suo contributo tragicamente interrotto dalla morte improvvisa. In questo libro, attraverso un’ampia e accurata analisi musicale, Pierre Fargeton ripercorre i cambiamenti del linguaggio di Reinhardt alla luce dell’influenza del be-bop, notando peraltro come lo “stile Reinhardt”, pur se aggiornato dall’adozione della moderna chitarra elettrica o dall’uso della batteria nei gruppi, sia rimasto sostanzialmente fedele a se stesso.
Intorno al jazz. Dall'etnologia alla popular music
Luca Cerchiari
Libro: Libro in brossura
editore: Bompiani
anno edizione: 2016
pagine: 684
C’era una volta il jazz, ma adesso non c’è più. C’è molto di più: le vicende creative e i relativi studi hanno delineato, da alcuni decenni, un’area musicale sconfinata, della quale il jazz è soltanto la cosiddetta punta dell’iceberg. Dunque, non più il jazz, ma intorno al jazz. Sintesi di tradizioni orali e colte di tre continenti connessi dall’Oceano Atlantico (l’Europa, l’Africa e l’America), le molteplici espressioni sonore riferibili alla definizione di “civiltà musicale afro-americana” hanno messo in relazione, nell’arco di cinque secoli, individui e collettività, ambiti religiosi e profani, strumenti e concetti. Questo saggio illustra in modo preciso e appassionante le diverse anime del jazz. La definizione di questo genere (esito di fonti solo apparentemente antitetiche, dal folklore britannico al Romanticismo, dai poliritmi africani al rock), coinvolge anche le componenti semio-antropologiche di tutta la musica afro-americana (quali l’inedita ritualità del Carnevale, la “drammaturgia” della tratta schiavistica, la centralità dell’espressione vocale). Il testo, che spazia da Scott Joplin a Keith Jarrett, dai blues agli spirituals, dai songs alla fusion, dal samba al raggae, dalla mbira africana alle tastiere elettriche, offre inoltre riflessioni su temi quali la neovocalità di Frank Sinatra, le origini dell’editoria e della critica jazzistica, il repertorio europeo del jazz, il caso straordinario della polistrumentista e danzatrice Valaida Snow.
Curci Editori Musicali 1860-2010, i primi 150 anni
Luca Cerchiari
Libro: Libro rilegato
editore: Curci
anno edizione: 2011
pagine: 158
Il lavoro dell'editore rappresenta una delle componenti essenziali della vita musicale e dello spettacolo, ma è venuto accentuando la sua importanza nel corso dell'Ottocento, fino a diventare il perno di un sistema che coinvolge didattica, prassi esecutiva, mercato e diritto d'autore. L'Italia è stata sino al 1900 una delle prime nazioni al mondo nell'ambito dell'editoria musicale, ma ha poi ceduto il passo ai grossi gruppi industriali euroamericani e giapponesi. Con una bella, rara eccezione: la Curci, che invece oggi festeggia 150 anni di vita, con un libro che ne ripercorre le tappe fondamentali. Nata a Napoli e inizialmente impegnata nella vendita degli strumenti musicali, l'impresa dei Fratelli Curci, divenuta poi editrice, ha saputo cogliere i segni dei mutamenti epocali in atto, sviluppando un'intensa attività produttiva nell'ambito della musica classica così come di quella popolare. Fantasia napoletana e senso degli affari meneghino, emblematica sintesi di una nazione, la storia della Curci è una storia italiana in cui cultura, pensiero, spirito imprenditoriale e responsabilità civile si coniugano in un unico obiettivo, ancora oggi perseguito con fierezza, talento e passione.
Miles Davis. Dal bebop all'hip-hop
Luca Cerchiari
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2013
pagine: 348
Miles Davis (1926-1991) è uno dei massimi protagonisti del jazz moderno e contemporaneo, e in senso generale di tutto il Novecento sonoro. Non c'è novità stilistica che non l'abbia visto fra i principali protagonisti, se non fra gli ideatori. Davis è stato un maestro della tromba, che suonava con lirismo incomparabile, e un improvvisatore di genio assoluto; un uomo dal talento sconfinato ma anche dal carattere difficile, ambizioso ed esigentissimo; un collezionista di donne bellissime e intense, ma anche una persona profondamente legata alle sue radici afroamericane. È stato un punto di riferimento della vita jazzistica, e più in genere musicale e sociale, dal dopoguerra all'epoca della collaborazione con Gil Evans e John Coltrane, dagli anni del jazz-rock alla sua finale assunzione in una sorta di pantheon mediatico. Questo libro è lo strumento ideale per carpirne i segreti, apprezzando tutte le sfumature del suo talento e della sua straripante umanità.
Il disco. Musica, tecnologia e mercato dal positivismo al web
Luca Cerchiari
Libro: Copertina morbida
editore: Odoya
anno edizione: 2014
pagine: 265
Dopo un periodo di declino, dovuto all'emergere e alla massiccia diffusione del formato digitale, il disco in vinile vive ora una rinata popolarità, con vendite che in Gran Bretagna hanno raggiunto picchi impensabili fino a pochi anni fa. Senza questo rivoluzionario supporto la storia della musica sarebbe sopravvissuta solo in parte. Nato fra Europa e Stati Uniti nel contesto della rivoluzione industriale e del grande sviluppo della ricerca scientifica e tecnologica, il disco si è rapidamente affermato come uno dei contributi più rilevanti del Novecento, simbolo di un pensiero capace di coniugare in un oggetto senza frontiere arte e scienza, ricerca grafica e ubiquità del suono riprodotto e dell'ascolto. Questo saggio, il primo in Italia dedicato a tutti gli aspetti del disco e l'unico a ripercorrere tutte le teorie su di esso, traccia la storia di un supporto in continua evoluzione (dal cilindro di cera di Edison al brevetto di Berliner, dal microsolco al CD) anche in ragione delle decisive interazioni con i generi musicali, la rete dei media, il sistema produttivo, gli eventi bellici e sociali. Un testo rigoroso quanto divulgativo che sa proporci anche curiosità, vicende e genealogia dei protagonisti del settore (inventori, produttori, tecnici), sottolineando il valore del disco come bene culturale e come oggetto di studio e di archiviazione e conservazione, oltre che come prodotto industriale.
Storia del musical. Teatro e cinema da Offenbach alla musica pop
Luca Cerchiari
Libro: Libro in brossura
editore: Bompiani
anno edizione: 2017
pagine: 576
Una delle forme di spettacolo più originali e affascinanti dell'età contemporanea, il musical, ha ottenuto la sua consacrazione mondiale con l'avvento del cinema sonoro, ma non tutti sanno che è essenzialmente un genere teatrale. Gli albori di questo "spettacolo totale" reso celebre da Broadway risalgono alla civiltà newyorkese di fine Ottocento e al melting pot interetnico dal quale ha preso forma, ma anche ai legami con il vecchio continente: l'opera buffa francese di Jacques Offenbach, l'operetta viennese di Johann Strauss e Franz Lehar, il music hall e la commedia musicale del West End londinese. In questo saggio documentato e aggiornato è tracciato il percorso storico più che secolare - da The Black Crook a Jesus Christ Superstar, da Florenz Ziegfeld a West Side Story, dal valzer alla musica pop - di un genere che come nessun altro ha saputo fondere alla perfezione la parola cantata e recitata, la musica e la danza. E che autori come Cole Porter, i fratelli Gershwin e Richard Rodgers e Oscar Hammerstein II - e interpreti straordinari come Ginger Rogers e Fred Astaire - hanno fatto amare al pubblico di tutto il mondo.
Un secolo di jazz. La creatività estemporanea-A century of jazz. Impromptu creativity
Libro: Libro in brossura
editore: Skira
anno edizione: 2017
pagine: 173
Il 26 febbraio 1917 l'Originai Dixieland Jass Band, un complesso di NewOrleans guidato dal trombettista italo-americano Dominic "Nick" LaRocca, incideva a New York per la casa Victor il primo disco della storia del jazz intitolato Livery Stable Blues. Di fatto, con la nascita dell'incisione di musica jazz, si apre una nuova era. Nel centenario dalla prima incisione jazz viene qui presentato un patrimonio visivo di grande vivacità attraverso cover, manifesti, locandine, cartoline e copertine di libri, oltre a grammofoni dell'inizio del 1900, strumenti musicali, spartiti ed edizioni divenute celebri, foto di momenti e personaggi significativi e frames. Per elaborare la veste grafica di cover e poster raffinati e innovativi nelle loro soluzioni cromatiche e compositive, vengono coinvolti grafici e artisti di livello internazionale, che hanno una vera e propria passione per il nuovo genere musicale: da Josef Albers a Max Huber, da Andy Warhol a Niklaus Troxler.
Filosofia del minimalismo. La musica e il piacere della ripetizione
Alessandro Carrera
Libro: Libro in brossura
editore: Casa Musicale Eco
anno edizione: 2018
pagine: 135
L'età d'oro del minimalismo va dalla metà degli anni Sessanta alla fine degli anni Ottanta. È l'arco di tempo nel quale compositori come La Monte Young, Terry Riley, Philip Glass, Steve Reich e John Adams perfezionano una musica basata su brevi cellule tonali o modali, incessantemente ripetute e progressivamente modificate. È anche l'epoca in cui la poetica del minimalismo si fa strada in una zona intermedia tra musica d'arte e popular music attraverso l'opera di compositori concettuali quali Brian Eno e Alvin Lucier, e performance artist come Laurie Anderson. Il minimalismo realizza nei fatti, immediatamente e quasi gioiosamente, una critica radicale al formalismo seriale o aleatorio degli anni Cinquanta e Sessanta. È, a suo modo, l'ingresso del postmoderno in musica, una seducente compresenza di arcaismo e avanguardismo che sembra azzerare le pretese di un progresso negli stili, e che necessita di una "filosofia della musica postmoderna" così come le avanguardie del Novecento avevano dato spunto a una "filosofia della musica moderna". Come forza propulsiva, il minimalismo classico è oggi invecchiato, ma ha disseminato ovunque le sue tracce, in particolare nell'elettronica e nella techno. Questo libro ripercorre le origini di un movimento che, marginale come sembrava, ha di fatto cambiato il volto alla musica. Ma ha anche l'ambizione di fornire una teoria del particolare piacere fornito dalla ripetizione in musica, collegandolo a un'ampia visione filosofica che attraversa tutta la modernità. Prefazione di Luca Cerchiari.
Django Reinhardt. Una leggenda manouche fra cinema e jazz
Giandomenico Curi
Libro: Libro in brossura
editore: Casa Musicale Eco
anno edizione: 2018
pagine: 416
Django Reinhardt è un personaggio unico, zingaro, emblematico, che continua ad attrarre musicisti, scrittori e critici musicali. Il cinema si occuperà di lui solo dopo la sua morte avvenuta nel maggio del 1953. Da allora non l'ha più abbandonato. Giandomenico Curi, autore radiofonico e televisivo, saggista e regista cinematografico, in mezzo ad una bibliografia internazionale, ripensa il genio di Django a partire dal cinema.
Jazz e fascismo. Dalla nascita della radio a Gorni Kramer
Luca Cerchiari
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2019
pagine: 178
La musica jazz e il fascismo, in Italia, si sono diffusi quasi simultaneamente. A partire dagli anni Trenta, il regime mussoliniano ha sviluppato nei confronti di questo genere musicale una crescente avversione, al punto da finire a osteggiarlo con norme e divieti: il jazz era visto come una minaccia, una pericolosa moda d’oltreoceano che rischiava di avvelenare la purezza della tradizione italiana. Nonostante censure e incomprensioni, il pubblico (grazie alla sua diffusione radiofonica e discografica e all’attività dei primi importanti jazzmen italiani, tra i quali Gorni Kramer e Natalino Otto) ha invece dimostrato di apprezzarlo particolarmente e di coglierne la portata di indiretta avversione ideologica al regime. Questo saggio di Luca Cerchiari, basato su una vasta documentazione storiografica e musicologica, analizza la contraddittoria ma sorprendente penetrazione del jazz in Italia nel suo periodo di massima repressione. Il volume propone inoltre gli isolati ma acuti scritti sulla musica afro-americana di Filippo Tommaso Marinetti, Massimo Mila e Alfredo Casella ed è arricchito da un’intervista a Romano Mussolini, figlio del Duce, pianista jazz di professione.