Libri di Helmuth Plessner
Sul rapporto di mondo e ambiente nell'essere umano
Helmuth Plessner
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2021
pagine: 80
In questo breve saggio Helmuth Plessner discute le innovative posizioni del biologo Jakob von Uexküll in merito a un concetto di “ambiente” inteso come luogo correlato al vivente, e dunque “soggettivo”, valutandone anche l’ampia ricezione all’interno del dibattito culturale del Novecento. Plessner apprezza in particolare lo sforzo di introdurre nell’indagine biologica un punto di vista non psicologistico e non antropomorfico, ma sottolinea al contempo la differenza che si presenta tra il rapporto dell’animale con il suo limitato ambiente di vita e il comportamento dell’essere umano, “aperto al mondo”, creativo, generatore di cultura, benché comunque e sempre vincolato alla dimensione della natura.
I gradi dell'organico e l'uomo. Introduzione all'antropologia filosofica
Helmuth Plessner
Libro: Libro in brossura
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 2019
pagine: XXVI-439
Scritto sotto l'impulso «delle profonde tensioni allora esistenti fra scienze della natura e filosofia», "I gradi dell'organico e l'uomo" (1928) si avventura in una grandiosa impresa di pensiero: «afferrare da un unico punto di vista la graduazione del mondo organico», ossia identificare la «logica della forma vivente» — vegetale, animale e umana — rispetto all'inanimato. La formulazione-chiave a cui perviene Helmuth Plessner è la sostanziale eccentricità dell'uomo all'interno del vivente. Unico tra gli esseri a distanziarsi dall'ambiente e dagli istinti, per compensare questo squilibrio costitutivo e garantirsi una specifica forma di esistenza deve ricorrere all'«aiuto delle cose extranaturali, che scaturiscono dal suo creare». Insomma, l'uomo «è per natura artificiale». Un'idea che risuonerà a lungo nell'antropologia filosofica del Novecento.
Il sorriso. Testo tedesco a fronte
Helmuth Plessner
Libro: Libro in brossura
editore: Inschibboleth
anno edizione: 2018
pagine: 96
Misterioso ed estremamente, eloquente, il sorriso col suo fascino ha stregato poeti, musicisti, scultori e pittori di ogni tempo, ispirando alcune delle opere più straordinarie della cultura mondiale: dalle molte rappresentazioni orientali del Buddha all'etrusco Apollo di Veio; dai ritratti in affresco dell'antichità alla ineguagliabile Gioconda, per sedurre infine l'arte relativamente giovane della fotografia. Al contempo, la sua spontanea insorgenza — talora apparentemente inconsapevole, talaltra pregna della massima concentrazione raziocinante — ha incuriosito scienziati e psicologi. Solitamente viene accostato al riso, come sua forma diminutiva o contenuta. Secondo Plessner, invece, il sorriso appartiene a una specie sui generis di espressione che, proprio per la sua polivalente performatività, non ha nulla a che vedere con il significato antropologico del riso e denota la straordinaria capacità dell'essere umano di allontanarsi da se stesso e assumere maschere.
Antropologia filosofica
Helmuth Plessner
Libro: Copertina morbida
editore: Morcelliana
anno edizione: 2010
pagine: 168
Per Plessner, il fatto che la filosofia non abbia risposte è già una risposta, è la presa d'atto che la complessità della vita non può prevederne di nette e conclusive, se non a discapito del vero. Se risolvere problemi è possibile, sciogliere enigmi non lo è: piuttosto si tratta di riproporli da un'angolazione diversa, alla luce del tempo e dello spazio trascorsi. Uno di questi enigmi riguarda l'uomo. Nei saggi qui tradotti egli tenta per un verso di fornire un fondamento e uno statuto all'antropologia filosofica, delineandone compiti, funzioni, obiettivi, strumenti; per un altro, cerca di far fronte alle obiezioni di fondo avanzate da Martin Heidegger nei confronti di tale disciplina, che rischiarono fin dal principio di minarne alla radice pretese e legittimità. Le due prospettive restano separate e antitetiche, poiché quella di Heidegger resta un'ontologia a cui la vita umana serve da sostegno; quella di Plessner, un'antropologia, che tutt'al più apre alla metafisica. Ma nonostante le strade divergano, entrambe conducono, dall'alto e dal basso, al medesimo punto di contatto, all'uomo absconditus, misterioso e incomprensibile quanto un Dio.
Antropologia dei sensi
Helmuth Plessner
Libro: Libro in brossura
editore: Raffaello Cortina Editore
anno edizione: 2008
pagine: 123
Helmuth Ptessner, uno dei fondatori dell'antropologia filosofica, indaga sulla dimensione corporea della nostra esistenza. Qual è il "senso dei sensi"? Perché la vista risulta più legata alla conoscenza scientifica rispetto agli altri sensi? Cosa succede quando qualcosa viene tradotto da un senso a un altro, da un gesto a un suono, da una parola a un grafico? La principale novità sta nel fatto che si conduce un esame specifico delle diverse modalità sensoriali e delle prestazioni culturali a esse legate, dal rappresentare al danzare, dal parlare al calcolare, facendo chiarezza sui vari modi in cui facciamo esperienza del mondo.
L'uomo. Una questione aperta
Helmuth Plessner
Libro: Libro in brossura
editore: Armando Editore
anno edizione: 2007
pagine: 112
Helmut Plessner, filosofo e sociologo tedesco, è stato uno dei fondatori dell'antropologia filosofica contemporanea. Nei brevi saggi proposti in questo volumetto egli si interroga sui compiti, i temi e i limiti dell'Antropologia Filosofica, tirando di volta in volta bilanci provvisori di un percorso mai concluso e riconfermando l'imperscrutabilità del suo oggetto: l'uomo.
Studi di estesiologia. L'uomo, i sensi, il suono
Helmuth Plessner
Libro: Libro in brossura
editore: CLUEB
anno edizione: 2007
pagine: 171
Questo volume documenta un significativo punto di incontro tra estetica e antropologia, restituendo lo sviluppo di quella che Helmuth Plessner ha elaborato come "estesiologia dello spirito", con una particolare attenzione all'esperienza del suono. Il volume è organizzato in base a criteri tematici. Nella prima parte sono raccolti saggi in cui si definiscono i paradigmi generali dell'estesiologia in quanto logica dell'"aisthesis"; nella seconda si approfondisce più specificamente l'esperienza musicale, che rivela in maniera esemplare il nesso che sussiste tra oggetto percepito e soggetto percipiente, tra ciò che si ascolta e l'ascoltatore. L'immagine dell'uomo che se ne ricava implica la considerazione del corpo vivente e della complessione di corpo e mente, direttamente sintonizzata con il mondo nella sua consistenza qualitativa, quale elemento che si pone al di là della dicotomia tra esterno e interno, tra sensibilità e sensatezza, gettando una luce critica sulla tradizione filosofica della modernità.
Il riso e il pianto. Una ricerca sui limiti del comportamento umano
Helmuth Plessner
Libro: Libro in brossura
editore: Bompiani
anno edizione: 2000
pagine: 272
L'autore intraprende una dettagliata analisi del riso e del pianto, collocandola nel contesto dell'antropologia filosofica dove l'uomo è tutto unitario in cui fisico e psichico non sono che aspetti diversi di una inscindibile realtà naturale. Il riso e il pianto sono solo manifestazioni reattive che danno espressione somatica al vissuto di opposti stati fisici o interiori? Non si danno forse anche casi in cui si ride nel dolore o si piange di gioia? Si tratta allora di semplici 'errori di espressione', di momenti di 'confusione'?
I gradi dell'organico e l'uomo. Introduzione all'antropologia filosofica
Helmuth Plessner
Libro: Libro in brossura
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 2006
pagine: XXVI-412
L'antropologia filosofica di Plessner nega il pervicace soggettivismo secondo il quale "colui che pone le questioni filosofiche e il prossimo esistenziale di se stesso" è parte dal presupposto che l'uomo non sia "né il più prossimo né il più lontano da se stesso". Una condizione eccentrica all'interno del vivente che sottrae l'essere umano all'univocità biologica del comportamento e determina la sua forma di vita come essenzialmente artificiale, aperta alla plurivocità della seconda natura. La domanda, di tono kantiano, sulle sue condizioni di possibilità implica un allargamento della prospettiva e conduce a esiti originali, a una sorta di cosmologia dell'organico in generale, ritenuta indispensabile a ogni teoria distintiva dell'esperienza umana.
Potere e natura umana
Helmuth Plessner
Libro: Copertina morbida
editore: Manifestolibri
anno edizione: 2006
pagine: 156
Questo libro è un piccolo classico della filosofia politica del Novecento. L'autore, che è stato uno dei principali esponenti dell'antropologia filosofica, si confronta con le tesi di Carl Schmitt sulla natura del potere e con l'esperienza tragica e potente della crisi della democrazia weimariana e dell'avvento del dominio totalitario.
I limiti della comunità. Per una critica del radicalismo sociale
Helmuth Plessner
Libro
editore: Laterza
anno edizione: 2001
pagine: 180
Nel 1924 Plessner presenta un testo di polemica contro il mito della comunità e contro le sue possibili degenerazioni illiberali e totalitarie. Attraverso un'analisi del rapporto comunità-società, Plessner afferma la necessità di metter mano a un'immagine etico-politica più equilibrata dell'individuo e del potere. Una riflessione sui problemi inerenti la costruzione dell'identità politica, elaborata negli anni della Repubblica di Weimar, ma ancora attuale di fronte al riemergere delle questioni etniche e dei dibattiti sull'identità nazionale.