Il tuo browser non supporta JavaScript!
Vai al contenuto della pagina

Libri di Enrico Terrinoni

Leggere libri non serve. Sette brevi lezioni di letteratura

Enrico Terrinoni

Libro: Libro in brossura

editore: Bompiani

anno edizione: 2025

pagine: 176

E se proprio oggi, in questo tempo frenetico, leggere fosse ancora l'avventura più straordinaria che possiamo vivere? Nell'epoca dell'intelligenza artificiale e dei sentimenti compressi in uno schermo, la letteratura custodisce un superpotere raro: continua a spalancare mondi, ad accendere meraviglia, a scavare dove tutto il resto scivola via. E proprio quando il mondo ci invita a stare chini su uno schermo, leggere diventa un gesto ribelle e necessario. Un atto dolce, ma salvifico. Con il carisma di un incantatore, Enrico Terrinoni ci accompagna in un viaggio attraverso la storia della letteratura, svelandone il fascino attraverso sette parole: sogno, infinito, eresia, coscienza, onda, profezia e silenzio. Sette sortilegi, sette bussole per orientarci in un universo fatto di carta e immaginazione. Da Shakespeare a Svevo, da Virginia Woolf a Giordano Bruno, ogni pagina è una scoperta. E no, non serve essere lettori eruditi: questo viaggio è aperto a tutti. A chi divora pagine e a chi inciampa tra le righe. A chi vuole capire meglio il mondo e a chi insegue un'emozione. Perché leggere non è affatto un passatempo innocuo. È un atto di resistenza e libertà. È diventare altri. È diventare di più. Leggere è, ancora e sempre, un modo per sentirsi più vivi.
12,00

Finnegans Wake. Testo inglese a fronte. Volume Vol. 3-4

Finnegans Wake. Testo inglese a fronte. Volume Vol. 3-4

James Joyce

Libro: Libro in brossura

editore: Mondadori

anno edizione: 2019

pagine: LXXII-686

"Libro della notte", prosecuzione del viaggio nell'animo umano iniziato con quel "libro del giorno" che è l'Ulisse, Finnegans Wake è una «suprema sintesi verbale del Creato» costruita attingendo a più di quaranta lingue. La sua traduzione è dunque una ininterrotta sfida, che questo sesto volume porta all'infinita fine, smentendone la presunta "intraducibilità". Negli ultimi capitoli il gigante Haun-Yawn è sottoposto a interrogatorio da Quattro inquisitori; rispondendo con molteplici voci si trasforma in HCE, padre universale ma anche voce ancestrale della storia d'Irlanda. Alle prime luci dell'alba ALP, il fiume di Dublino Anna Liffey, e moglie di HCE, lascia il suo letto per andare a morire nel padre-mare: la sua morte apparente è preludio di una rinascita che porta in sé il germe della resurrezione e dell'insurrezione.
24,00

James Joyce. Una vita

James Joyce. Una vita

Edna O'Brien

Libro: Libro rilegato

editore: Einaudi

anno edizione: 2025

pagine: 184

Indiscutibilmente lo scrittore più influente del XX secolo, James Joyce continua ancora oggi a ispirare scrittori, lettori e pensatori. Edna O’Brien si avvicina al maestro come può farlo soltanto un’altra grande scrittrice che arriva dalla stessa terra. Dall’adolescenza di Joyce ai suoi viaggi all’estero, fino alla pubblicazione di “Ulisse”, gli scandali, i processi e oltre, O’Brien ripercorre l’arco di una straordinaria avventura esistenziale e letteraria. Ma raccontando il romanzo di una vita, O’Brien fa i conti anche con il proprio paese, la propria identità di donna, scrittrice e irlandese, regalando inaspettatamente al lettore uno dei suoi libri più intimi e personali. James Joyce, «il suo nome veniva dal latino e significava gioia, ma a volte anche lui dovette pensare che volesse dire il contrario: un ingenuo gesuita sdegnoso del corpo terreno di Cristo, un farfallone, un fastoso fratello cristiano», bardo e cantante, scrittore magnifico. Uomo dai gusti dissipati e dalle contraddizioni madornali, terrorizzato dai cani e dai tuoni ma capace di incutere paura e soggezione in quelli che incontrava, passava il tempo a maledire la società e la Chiesa che pure in qualche modo non poteva abbandonare mai davvero. Il bacio con la lingua di una prostituta, l'Ostia sulla lingua e la tenerezza della madre sarebbero sempre stati i tre simboli intenti a contendersi la sua anima. Edna O'Brien ricostruisce la vita di uno dei giganti letterari del Novecento, restituendogli, con la sua inconfondibile attenzione ai dettagli minuscoli che sempre rivelano le cose più importanti, una dimensione più accessibile, teneramente e meschinamente umana. A partire dall'infanzia, dai personaggi e dalle strade che la memoria rievocherà in “Gente di Dublino”, dalle tante case cambiate, dalla miseria sempre incombente, dal rapporto conflittuale con una madre odiata e amata e un padre umorale e violento ma così simile nel peccato. E poi la rottura con la religione, lui che tutti da bambino vedevano già prete, la gioventù turbolenta, i bordelli, che finiranno idealizzati nelle lunghe pagine dell'“Ulisse”, il periodo da bohémien a Parigi e il ritorno in Irlanda. E ancora la nascita dell'amore con Nora, compagna e moglie fino alla fine, il periodo triestino, la fama e le polemiche letterarie. La biografia di una vita smisurata che si intreccia con una produzione letteraria altrettanto sfrenata e irriducibile a qualsiasi vincolo formale.
19,00

Antologia di Spoon River letto da Claudio Santamaria e Elena Radonicich

Antologia di Spoon River letto da Claudio Santamaria e Elena Radonicich

Edgar Lee Masters

Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio

editore: Emons Edizioni

anno edizione: 2023

L'Antologia di Spoon River, tradotta da Fernanda Pivano e scoperta da Cesare Pavese è stata pubblicata per la prima volta in Italia nel 1963, da allora sono state fatte innumerevoli edizioni; il numero di copie vendute, da autentico bestseller, è straordinario. Dal libro sono stati tratti dischi, riduzioni teatrali, musicali, radiofoniche, televisive e non poteva mancare anche questa edizione in audiolibro letta da due grandi attori del cinema italiano come Elena Radonicich e Claudio Santamaria.
16,90

Lezioni sul «Don Chisciotte»

Lezioni sul «Don Chisciotte»

Vladimir Nabokov

Libro: Libro in brossura

editore: Adelphi

anno edizione: 2025

pagine: 306

Nel 1952 Nabokov viene invitato a tenere a Harvard la seconda parte di un corso di storia della letteratura, che doveva di necessità prendere avvio dal Don Chisciotte. Docente ormai sperimentato, ma sempre anomalo e temerario, Nabokov si premura anzitutto di spiazzare il suo uditorio: liquida in fretta, non senza guizzi beffardi, quelle coordinate storico-letterarie e geografiche che qualsiasi probo universitario riterrebbe essenziali; ridimensiona l’importanza del Don Chisciotte, ascrivibile ai suoi occhi solo al protagonista, che «spicca così magnificamente sulla linea dell’orizzonte letterario»; e, ligio al suo compito di «guida ciarliera dai piedi stanchi», pilota imperiosamente i seicento studenti-turisti verso il clou della visita. Vale a dire la fabbrica del romanzo, la sua architettura, indagata attraverso gli «espedienti strutturali» – dal riuso di vecchi romances ai vividi dialoghi, dal tema cavalleresco alle novelle interpolate – che ne garantiscono la coesione. Con la feroce, minuziosa passione del detective e del filologo, Nabokov si spinge fino a schedare i quaranta episodi in cui Don Chisciotte appare nelle vesti di cavaliere errante per calcolare il numero di vittorie e di sconfitte: esercizio tutt’altro che ozioso, visto che dal risultato – venti e venti, equilibrio perfetto – affiora il «senso segreto della scrittura». Nient’altro, del resto, conta nelle questioni letterarie, nient’altro il buon lettore deve cogliere, se non «il misterioso fremito dell’arte».
25,00

Il loro grido è la mia voce. Poesie da Gaza

Il loro grido è la mia voce. Poesie da Gaza

Libro: Libro in brossura

editore: Fazi

anno edizione: 2025

pagine: 156

La poesia come atto di resistenza. La forza delle parole come tentativo di salvezza. È questo il senso più profondo delle trentadue poesie di autori palestinesi raccolte in questo volume, in gran parte scritte a Gaza dopo il 7 ottobre 2023, nella tragedia della guerra in Palestina, in condizioni di estrema precarietà: poco prima di essere uccisi dai bombardamenti, come ultima preghiera o testamento poetico (Abu Nada, Alareer), mentre si è costretti ad abbandonare la propria casa per fuggire (al-Ghazali), oppure da una tenda, in un campo profughi dove si muore di freddo e di bombe (Elqedra). Come evidenzia lo storico israeliano Ilan Pappé nella prefazione, «scrivere poesia durante un genocidio dimostra ancora una volta il ruolo cruciale che la poesia svolge nella resistenza e nella resilienza palestinesi. La consapevolezza con cui questi giovani poeti affrontano la possibilità di morire ogni ora eguaglia la loro umanità, che rimane intatta anche se circondati da una carneficina e da una distruzione di inimmaginabile portata». Queste poesie, osserva Pappé, «sono a volte dirette, altre volte metaforiche, estremamente concise o leggermente tortuose, ma è impossibile non cogliere il grido di protesta per la vita e la rassegnazione alla morte, inscritte in una cartografia disastrosa che Israele ha tracciato sul terreno». «Ma questa raccolta non è solo un lamento», nota il traduttore Nabil Bey Salameh. «È un invito a vedere, a sentire, a vivere. Le poesie qui tradotte portano con sé il suono delle strade di Gaza, il fruscio delle foglie che resistono al vento, il pianto dei bambini e il canto degli ulivi. Sono una testimonianza di vita, un atto di amore verso una terra che non smette di sognare la liberta`. In un mondo che spesso preferisce voltare lo sguardo, queste poesie si ergono come fari, illuminando ciò che rimane nascosto». Perché la scrittura, come ricordava Edward Said, è «l'ultima resistenza che abbiamo contro le pratiche disumane e le ingiustizie che sfigurano la storia dell'umanità». Per ogni copia venduta Fazi Editore donerà 5 euro a EMERGENCY per le sue attività di assistenza sanitaria nella Striscia di Gaza. Prefazione Ilan Pappé. Con interventi di Susan Abulhawa e Chris Hedges.
12,00

Gente di Dublino

Gente di Dublino

James Joyce

Libro: Libro in brossura

editore: Il Saggiatore

anno edizione: 2024

pagine: 328

“Gente di Dublino” è il grande capolavoro giovanile di James Joyce. L'opera in cui, nella forma del racconto, ha messo a punto la visionarietà che lo ha reso immortale, ora in una nuova traduzione a cura di Fabio Pedone ed Enrico Terrinoni, studiosi e traduttori di lungo corso dell’opera joyciana. È a Trieste, tra i suoi caffè e le sue case in affitto, che James Joyce concepisce gran parte dei quindici racconti che compongono questo libro. Ha poco più di vent’anni, e forse è il bagaglio di esperienze italiane, forse la distanza ormai maturata nei confronti del luogo natio da cui si è autoesiliato, a consentirgli un nitore e una chiarezza di dettagli che renderà la sua opera eterna: un nodo di atmosfere, strade, respiri ed esistenze, capaci di palpi tare come un solo animale sulla pagina. Quelle dei dublinesi qui narrate sono esistenze banali, di personaggi in carne e ossa ma anche simbolo dell’umanità tutta. Vite che affrontano enormi ambizioni e tragedie silenziose, lo svelamento delle false promesse della religione e la vertigine dell’impossibilità, nella maggior parte dei casi, di trovare un senso agli eventi. Esistenze trafitte da una rivelazione che non lascia scampo e da cui non si può tornare indietro. È così per Polly, che è costretta ad attendere seduta sul letto il ritorno della madre, andata a chiedere all’uomo con cui ha una relazione segreta di sposarla; è così per Eveline, che all’ultimo momento non trova la forza di abbandonare tutto e salire con l’uomo che ama sulla nave in partenza per Buenos Aires; è così per Gabriel in «The Dead» (titolo tradotto qui per la prima volta con «Il morto»), che guarda la neve ricoprire la città e l’Irlanda intera mentre constata la propria fine interiore. Ognuno di questi racconti è un ritratto senza eguali della forza vitale umana nella sua lotta contro la paralisi delle convenzioni sociali: una presa di coscienza attraverso la letteratura della nostra condizione di esseri senza grazia, che pur relegati nell’ombra continuano ostinatamente a desiderare.
27,00

Guerra, pace e Brexit. Il lungo viaggio dell'Irlanda

Guerra, pace e Brexit. Il lungo viaggio dell'Irlanda

Riccardo Michelucci

Libro: Libro in brossura

editore: Odoya

anno edizione: 2022

pagine: 288

Divisa arbitrariamente in due dal governo britannico all’inizio del Novecento, da oltre un secolo l’Irlanda vive in bilico tra la pace e la guerra. Nel 1998 l’accordo di Belfast ha sancito la conclusione del conflitto e inaugurato una nuova fase storica, ma con la Brexit si sono aperti nuovi scenari di rischio che hanno accelerato processi impensabili fino a poco tempo fa. Questo libro ci conduce in un viaggio a ritroso nel lungo dopoguerra irlandese attraverso gli sguardi e le voci dei protagonisti del processo di pace, dei sopravvissuti e dei principali esponenti della politica e della cultura. Vent’anni di cronache e reportage, di rivelazioni e testimonianze raccolte da uno dei più profondi conoscitori italiani dell’Irlanda. Un caleidoscopio di piccole e grandi storie utili a comprendere le ferite di un paese che resta ancora diviso e a rivelare il cuore di tenebra di una terra segnata dal sangue e dalla resistenza ma ricca di ideali e di utopie possibili. Con uno sguardo al futuro e a una riunificazione che appare sempre più vicina. Prefazione di Enrico Terrinoni.
20,00

Il ritratto di Dorian Gray

Il ritratto di Dorian Gray

Oscar Wilde

Libro: Libro in brossura

editore: Mondadori

anno edizione: 2021

pagine: 276

«Ci ho messo molto di me. Basil Hallward è come ritengo di essere; Lord Henry è come il mondo ritiene che io sia; Dorian è come vorrei essere – in altri tempi, forse». "Il ritratto di Dorian Gray" è forse l'opera in cui Oscar Wilde si è maggiormente riconosciuto. La storia è quella di un bellissimo giovane, Dorian Gray, che riesce a conservare intatte gioventù e avvenenza, nonostante le dissolutezze cui si abbandona: è infatti un suo ritratto, tenuto nascosto, a invecchiare al suo posto. Accolto dalla critica vittoriana con scandalo e furiose polemiche, il romanzo costituisce una sorta di manifesto del decadentismo europeo, e ancora di più una summa della "filosofia" wildiana. Non c'è solo la ricerca della sensazione intensa e rara, la fede nel piacere come unica guida e nella supremazia dell'artista su ogni convenzione. L'esule irlandese Wilde – «figlio di una patriota, dileggiato dalla grettezza di un popolo che mai lo adottò, e anzi, lo mise alla berlina, lo condannò ai lavori forzati, lo bandì», come scrive Enrico Terrinoni nell'introduzione – critica la società, quella britannica in particolare, dal punto di vista estetico, morale e sociale, e la pone come esempio non da imitare ma da rifuggire. La sua è prima di tutto la battaglia dello spirito e dell'immaginazione contro l'etica utilitaristica. L'estetismo esasperato del "Ritratto di Dorian Gray", con la sua lingua raffinata – e affilata – ai limiti dell'artificio, è solo una superficie: quando parla di arte, di musica, di letteratura, infatti, Oscar Wilde sta parlando di politica, sta parlando di come cambiare il mondo. In nome di quei valori di bellezza, cultura, umanità, che ha incarnato e difeso con la propria esistenza "vissuta come un'opera d'arte".
13,00

Oltre abita il silenzio. Tradurre la letteratura

Oltre abita il silenzio. Tradurre la letteratura

Enrico Terrinoni

Libro: Copertina morbida

editore: Il Saggiatore

anno edizione: 2019

pagine: 220

Saggio eretico di teoria della traduzione, avventura donchisciottesca nelle infinite possibilità del linguaggio, atto d'amore per la letteratura di lingua inglese, James Joyce in primis: "Oltre abita il silenzio" è il distillato alchemico di decenni passati a strettissimo contatto - amicale, amoroso, doveroso - con l'opera del dublinese per eccellenza, che Enrico Terrinoni conosce come pochissimi altri in Italia. Tradurre Joyce significa spingersi dove nessun traduttore si è mai spinto, alle estreme propaggini della parola, dove la lingua corteggia un silenzio che non è afasia, bensì infinita potenza creativa. D'altronde, in inglese, fra word e world non c'è che una lettera di differenza, una lettera per nulla morta; e lì si gioca la partita. Da questa esperienza nasce una considerazione che, pur nella sua apparente semplicità, è rivoluzionaria: siamo esseri traducenti, tutto in noi è traduzione. Traduciamo il mondo nella nostra mente e noi stessi nel mondo, traduciamo sentimenti in idee e idee in parole, traduciamo persino, a volte, prigionieri da un carcere all'altro. E se il linguaggio è una gabbia che ci arresta, solo traducendo possiamo forzarne le sbarre ed essere liberi. Ne fuoriesce un'idea nuova della letteratura, la quale corrisponde non a quanto avviene sulla pagina, nel rincorrersi delle parole di inchiostro, bensì all'energia creatrice che si libra, e si libera, dalla pagina per balzare al di là, oltre, dove abita il silenzio. Per inseguire questa idea di traduzione e di letteratura, Enrico Terrinoni sublima la forma saggio e ne fa svaporare ogni rigidità: labirintico e rocambolesco, "Oltre abita il silenzio richiede una lettura a perdifiato, in caduta libera, come Alice quando capitombola nel mondo del Bianconiglio. Lasciate ogni preconcetto o voi ch'intrate: in queste pagine non c'è rispetto che non sia irriverente. Il lettore che sta al gioco - play, in inglese, è giocare ma anche creare, come dimostrano i plays di William Shakespeare - non troverà più nulla di innocente nell'atto di aprire un libro e iniziare a leggere: un gesto semplice, quotidiano, automatico, eppure magico, potente: un gesto elettrico, un gesto-lampo che - come nel Frankenstein di Mary Shelley - dà vita dove prima non c'era che materia inerte.
24,00

Irlanda. Un romanzo incompiuto

Irlanda. Un romanzo incompiuto

Enrico Terrinoni

Libro: Libro in brossura

editore: Aguaplano

anno edizione: 2018

pagine: 112

Tutta l’Irlanda – terra di poesia, di santi e di saggi, come ricordava Joyce – è un magnifico invito alla lettura e alla vita. Enrico Terrinoni, che dell’autore di Ulysses e Finnegans Wake è spericolato traduttore, raccoglie in questo libro alcuni fra i suoi numerosi scritti e articoli dedicati all’Isola di Smeraldo. Dai poeti più celebrati come W.B. Yeats e Seamus Heaney, ai romanzieri più visionari e incendiari – Bram Stoker, Jonathan Swift, Oscar Wilde – fino ai contemporanei come Barry McCrea e Colum McCann. Ma parlare di letteratura irlandese vuol dire, inevitabilmente, parlare anche di politica, religione, utopie, in un intreccio di storie che attraversano scioperi e rivolte, radicalismi, l’indipendenza, i ruggiti turbocapitalistici della Tigre Celtica e le mille affascinanti e cruciali contraddizioni di un popolo.
12,00

Inserire il codice per il download.

Inserire il codice per attivare il servizio.