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Libri di Piergiorgio Bellocchio

Armance

Armance

Stendhal

Libro: Libro in brossura

editore: Garzanti

anno edizione: 2021

pagine: 224

Anche se il titolo rende omaggio alla protagonista femminile, il personaggio principale del romanzo è Octave de Malivert, ventenne appena uscito dall'École polytechnique che alterna cupezze ad astratti furori. La sincera amicizia che egli nutre per una cugina sua coetanea, Armance de Zohiloff, si trasforma presto in un sentimento più profondo. Armance e Octave rifiutano i valori del loro mondo, la buona società parigina all'epoca della Restaurazione, e aspirano a una vita autentica, ma più forti del loro amore saranno convenzioni, fraintendimenti e ostacoli, a cominciare dallo scabroso segreto che Octave custodisce: il giovane è impotente, una condizione che Stendhal lascia solo intuire in un capolavoro di allusioni e reticenze. Pubblicato nel 1827, Armance è il primo romanzo del grande narratore francese. Al suo apparire provocò nei lettori una vera crisi di rigetto per i tratti enigmatici del protagonista ma soprattutto per i molti elementi di novità: l'audacia dell'autore nel farsi storico dei suoi tempi, la capacità di cogliere i conflitti della realtà sociale e, soprattutto, uno stile diretto e disadorno lontano da ogni enfasi eroica e sentimentale.
9,00

Barnaby Rudge

Barnaby Rudge

Charles Dickens

Libro: Libro in brossura

editore: Garzanti

anno edizione: 2022

pagine: 832

Barnaby Rudge è un uomo buono e ingenuo, un «idiota» dal cuore puro, assetato di sole e di vita. Attraverso il suo sguardo e la voce di Grip, l'inseparabile corvo parlante che ispirerà E.A. Poe, Dickens racconta il contrastato amore tra il protestante Edward Chester e la cattolica Emma Haredale in una piccola comunità alle porte di Londra dove la Storia fa la sua irruzione con le sanguinose sommosse antipapiste del 1780 che per giorni sconvolsero la città e le campagne circostanti. Primo dei due romanzi storici di Dickens (l'altro, Racconto di due città, è dedicato alla rivoluzione francese), Barnaby Rudge (1841) mette a fuoco le diverse facce della violenza: quella personale, nella rievocazione di un misterioso delitto accaduto molti anni prima, la cui ombra ancora si allunga sulla sorte dei personaggi; quella delle istituzioni, attraverso la figura del boia, pretesto per l'autore per condannare la pena di morte; ma soprattutto quella collettiva della folla, che è la vera, grande protagonista del romanzo: una massa inferocita di uomini senza volto guidati da un cieco fanatismo. E proprio in questo intreccio tra folla e follia sta per Dickens l'amara chiave di lettura della Storia.
19,00

Diario del Novecento

Diario del Novecento

Piergiorgio Bellocchio

Libro: Libro in brossura

editore: Il Saggiatore

anno edizione: 2022

pagine: 616

Quante pagine servono per contenere un secolo? Per più di quarant’anni il critico Piergiorgio Bellocchio ha tenuto un diario in cui ha raccolto appunti di lettura e confessioni, analisi e ritagli di giornali, foto e immagini di ogni tipo: una mole disorganica di riflessioni sul contemporaneo che è arrivata a riempire nel tempo oltre duecento quaderni. Una sconfinata sequenza di pagine nella quale è tracimato tutto ciò che ha catturato la sua attenzione, dai necrologi di sconosciuti agli annunci pubblicitari, dalle recensioni di film alle citazioni dai Vangeli, in una totale commistione di alto e basso, centrale e marginale che rappresenta una summa della sua riflessione intellettuale. “Diario del Novecento” è una selezione ragionata dei suoi taccuini; una miscellanea di immagini e testi da cui si può ricavare una lettura quanto mai inedita e originale del XX secolo. Tra letteratura e politica, storia e filosofia, momenti privati ed eventi pubblici, ogni pagina di quest’opera si riempie di un disordine che è tale solo in apparenza; di una vertiginosa sequenza di accostamenti inusuali –ma mai fortuiti–,all’interno della quale ci si può muovere a piacimento avanti e indietro come un flâneur, da Marcel Proust a Giorgio Morandi, da Collodi a Tangentopoli, da Marlon Brando a Mussolini, da Umberto Eco a Bernardo Bertolucci, da Pasolini a papa Giovanni Paolo II, dall’arte contemporanea al trash, dalla riflessione sulla lingua alla crisi della sinistra, dal viso etereo di Alida Valli alle rughe di una contadina. In quest’opera-testamento, Piergiorgio Bellocchio strappa, ritaglia e incolla pezzi di presente assemblandoli con sguardo critico in una forma nuova: un’immagine del Novecento composta dai volti, dalle parole, dai gesti, dalle fotografie, dai disegni, dalle sequenze di chi lo ha attraversato. Un affascinante resoconto personale di una storia collettiva.
35,00

Un seme di umanita. Note di letteratura

Un seme di umanita. Note di letteratura

Piergiorgio Bellocchio

Libro: Libro in brossura

editore: Quodlibet

anno edizione: 2020

pagine: 272

«Mettendo insieme questi scritti» su autori che vanno da Casanova a Kubrick, e includono fra gli altri Stendhal, Dickens, Flaubert, i grandi narratori russi dell'Ottocento, Herzen, Hagek, Isherwood, Céline, Edmund Wilson, Orwell, Bòll, Pasolini, Fenoglio, Bianciardi, Mon-taldi, Pampaloni, «mi rendo conto che la parzialità delle mie scelte non è stata del tutto casuale: essa individua o indica molte mie reali preferenze. Anche se alcuni sono stati commissionati da editori per collane economiche, cosa che spiega la forma e il taglio delle pagine su Casanova, Stendhal, Dickens, Flaubert o il romanzo russo, la necessità di un'esposizione piuttosto didascalica la trovo tuttavia a me congeniale oltre che doverosa (e da essa mi sono distaccato solo in parte in altri testi). Benché con il passare degli anni la scrittura d'invenzione mi abbia interessato progressivamente meno a favore di scritture diaristiche, memorialistiche, storico-politiche, l'occasione editoriale mi ha sollecitato a tornare a certe mie passioni del passato: il risultato è perciò non di critica letteraria in senso rigoroso, ma comporta la tendenza a leggere di preferenza quella narrativa che illumina aspetti della storia sociale, verso i quali mi indirizzavano anche alcuni dei critici da cui mi è sembrato di imparare di più, come Edmund Wilson, Lukàcs, Adorno, senza dimenticare la saggistica di scrittori come Baudelaire, Proust, D.H. Lawrence, Orwell, Fortini... Più che dall'invenzione sono sempre stato attratto dalle testimonianze personali e dirette, dal giornalismo di reportage e dall'autobiografia». (Piergiorgio Bellocchio)
19,00

La certosa di Parma

La certosa di Parma

Stendhal

Libro: Libro in brossura

editore: Garzanti

anno edizione: 2019

pagine: 432

Il giovane Fabrizio del Dongo sogna la gloria e l'amore. Dopo Waterloo, smaltita l'infatuazione per Napoleone, si rifugia a Parma presso una zia, la duchessa di Sanseverina, che lo ama di un sentimento non del tutto innocente e gli rivela le ipocrisie della politica e le astuzie del cortigiano. Inviso alla corte dispotica e oscurantista che governa la città, l'indomito Fabrizio abbraccia la carriera ecclesiastica senza abbandonare quella di libertino e senza rinunciare alla ricerca della felicità, trascinato in un vortice di avventure - tradimenti, veleni, condanne, evasioni - che si placherà alla fine nel silenzio della certosa, dopo aver scoperto e perduto con Clelia l'amore vero. «Il più bel romanzo del mondo», come lo definiva Calvino, fu dettato da Stendhal nel 1838 in soli 52 giorni. È l'opera della maturità che riassume, attraverso quelle del protagonista, passioni e nostalgie dell'autore: il mito dell'Italia, gli ardenti e illusori entusiasmi della giovinezza, la sconfitta delle aspirazioni nel confronto con la realtà gretta e ottusa. Introduzione di Piergiorgio Bellocchio.
12,00

Canto di Natale

Canto di Natale

Charles Dickens

Libro: Libro in brossura

editore: Garzanti

anno edizione: 2016

pagine: XVII-128-96

Ebenezer Scrooge, arido e spilorcio finanziere londinese, odia il Natale. Lo considera - anzi - tempo perso, e un ostacolo al proprio arricchimento. Ma la notte della Vigilia, dopo una giornata passata alla scrivania senza nulla concedere all'atmosfera festosa che lo circonda, riceve la visita di tre spiriti: quello del Natale passato, quello del Natale presente e quello del Natale futuro. Nel corso di un fantastico viaggio che farà rivivere a Scrooge tutte le tappe della propria vita e intravedere un ben misero futuro, gli spiriti riusciranno ad aprire i suoi occhi a sentimenti di generosità e amore. Il Canto di Natale non è però solo una favola a lieto fine. È anche uno degli esempi meglio riusciti di critica sociale di Dickens, oltre che una delle più famose e commoventi storie sul Natale.
6,00

David Copperfield

David Copperfield

Charles Dickens

Libro: Libro in brossura

editore: Garzanti

anno edizione: 2002

pagine: XXV-928

Lasciai l'Inghilterra, senza sapere, neppure allora, quanto fosse grave il colpo che dovevo sopportare. Lasciai tutti coloro che mi erano cari e fuggii; e credetti di avere già sopportato la mia pena e che fosse passata. Come un uomo su un campo di battaglia può ricevere un colpo mortale senza rendersi conto di essersi ferito, così io, quando rimasi solo col mio indisciplinato cuore, non avevo idea della ferita con la quale dovevo lottare. Questa consapevolezza mi raggiunse non d'un tratto ma a poco a poco, a grano a grano...
14,50

Diario. 1985-1993

Diario. 1985-1993

Piergiorgio Bellocchio, Alfonso Berardinelli

Libro: Copertina morbida

editore: Quodlibet

anno edizione: 2009

pagine: 855

"La decisione di fare insieme una nuova rivista e di chiamarla 'Diario' nacque nel 1984. Si trattava di prendere atto del cambiamento dello scenario sociale e politico, contro la falsa coscienza di una sinistra che si immaginava immune dal contagio della cultura dominante, convinta di aver conservato una sua diversità culturale, come se la società italiana non aspettasse altro che di essere guidata e salvata. Per molti anni, se non per decenni, il marxismo aveva monopolizzato la critica della società, mettendo in ombra una serie di autori che ci parvero invece estremamente utili per capire sia il passato che le trasformazioni in atto. Autori che andavano secondo noi riletti senza troppe cautele interpretative e istruzioni per l'uso: pubblicammo innanzitutto Kierkegaard e Leopardi, cui seguiranno nei numeri successivi Baudelaire, Herzen, Thoreau, Tolstoj, fino ad autori eterodossi del Novecento come Simone Weil e Orwell. Il numero dieci, nel 1993, fu l'ultimo. In realtà, avremmo potuto continuare a lungo con la nostra 'opera a puntate', con il nostro giornalismo inattuale, semplicemente sviluppando e ripetendo, come avviene normalmente in ogni rivista militante. Ma la nostra era stata un'impresa letteraria, più precisamente 'diaristica': quello che soprattutto valeva per noi era l'aver scritto, senza riferimenti politici e in solitudine, contro il mito della politica, la nuova classe media universale e lo strapotere delle comunicazioni di massa." (Riproduzione fotogarfica integrale)
46,00

Scompartimento per lettori e taciturni. Articoli, ritratti, interviste

Scompartimento per lettori e taciturni. Articoli, ritratti, interviste

Grazia Cherchi

Libro

editore: Feltrinelli

anno edizione: 1997

pagine: 288

Dalla fine degli anni Settanta, per quasi un ventennio Grazia Cherchi ha consigliato o sconsigliato la lettura delle novità offerte dall'editoria italiana. Ma la passione dei libri di Grazia Cherchi non si limitava alle recensioni: per anni, infatti, si è esercitata nella attività di lettrice, di editor, di consulente editoriale.
10,33

Dalla parte del torto

Dalla parte del torto

Piergiorgio Bellocchio

Libro

editore: Einaudi

anno edizione: 1997

pagine: 193

9,30

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