Libri di Paola Dècina Lombardi
Surrealismo 1919-1969
Paola Dècina Lombardi
Libro: Libro rilegato
editore: Electa
anno edizione: 2022
pagine: 704
La mostra dedicata a Max Ernst, allestita al Palazzo Reale di Milano dal 4 ottobre 2022 al 26 febbraio 2023, è l'occasione per riproporre in una nuova veste grafica, questo libro di Paola Dècina Lombardi, edito per Oscar Mondadori nel 2008 e ormai introvabile. Il volume è un importante contributo per la conoscenza e la riflessione sul movimento che ha segnato il Novecento coinvolgendo o influenzando i maggiori poeti, artisti, cineasti e intellettuali di almeno tre generazioni. Con un'inchiesta a tutto campo, condotta su documenti, opere e incontri con alcuni protagonisti, scientificamente rigorosa, e al contempo appassionante, l'autrice ricostruisce infatti il mezzo secolo di vita del Surrealismo, ripercorrendo le fasi del dibattito intellettuale e le prese di posizione - dalla poesia all'arte figurativa e al cinema, dalla psicoanalisi alla politica - senza trascurare l'eredità lasciata agli anni Sessanta. Nel libro confluiscono, ben collegati tra loro, gli aspetti teorici, le scelte di campo e le esperienze individuali, accanto ad aperture internazionali e riflessioni sul dibattito più recente. Il volume è accompagnato da una selezione di dodici capolavori del Surrealismo e da un inserto in cui compaiono fotografie e documenti. La copertina raffigura l'opera di André Breton "La main sanglante levée est prisonnière des étoiles", (realizzata per 60 copie del suo Second Manifeste du Surréalisme, 1929) nella composizione realizzata dal rilegatore Paul Bonet.
La donna, la libertà, l'amore. Un'antologia del surrealismo
Libro: Libro rilegato
editore: Electa
anno edizione: 2022
pagine: 608
In occasione della mostra di Palazzo Reale, Milano, dedicata a Max Ernst (4 ottobre 2022 - 26 febbraio 2023), Electa ripropone, in una veste grafica rinnovata, questa esemplare antologia a firma di Paola Dècina Lombardi, edita per Oscar Mondadori nel 2008 e ormai introvabile. Il volume completa Surrealismo 1919-1969. Ribellione e immaginazione, della medesima autrice, e rappresenta un importante contributo per la conoscenza del movimento artistico e letterario che ha segnato il Novecento. Che sia rappresentata come fiore o frutto, bambina o donna fatale, strega o fata, la figura femminile, oggetto di desiderio e di possesso quasi cannibalico, domina l'immaginario e la poesia dei surrealisti. Tra amore romantico d'ascendenza cortese e spirito di fronda trovano ampio spazio l'eros, lo humour e il gioco, la sofferenza dell'abbandono, il disincanto. E anche gli interrogativi e le discussioni su amore e sessualità, perversioni e libertinaggio, rapporto di coppia ed eros che approderanno negli anni Quaranta alla teorizzazione di Breton dell'amour fou. Da Breton, Eluard, Prévert e Queneau a Ungaretti, Delfini e Schwarz, Lorca e Nezval, Césaire e Senghor, Magritte e Man Ray, da Leonora Carrington e Claude Cahun a Joyce Mansour e Pénelope Rosemont, questa raccolta propone un'ampia scelta a livello internazionale di versi, inchieste, prose poetiche e testi in gran parte inediti in Italia. In appendice al volume, la cronologia dal 1919 al 1969 del movimento surrealista e un apparato bio-bibliografico. In copertina Leonora Carrington e Max Ernst in una fotografia di Lee Miller (1937)
Il mio corpo ed io
René Crevel
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2019
pagine: 127
Per il protagonista, in fuga dalla Parigi mondana e dissoluta degli anni Venti, la solitudine, tanto desiderata quanto sofferta, è l'occasione per interrogarsi sul "chi sono io" e sul "come vivere la vita". Il soggiorno in una sperduta località delle Alpi francesi, oltre al tentativo di arginare i segni premonitori della tbc, è l'occasione di una cura interiore nel tentativo di superare il conflitto tra tormento della memoria e abbandono all'oblio. Contro la finzione dei rapporti sociali, l'incertezza di quelli sentimentali e una conflittuale sessualità, il venticinquenne Crevel ricorre alla scrittura in cerca di una riconciliazione tra l'io e il corpo nel segno dell'autenticità e di una morale capace di ricomporre istinto vitale e istinto mortale, lucidità dell'intelligenza e confusione dei sensi. "Il mio corpo ed io" (1925), tradotto per la prima volta in Italia, è la "confessione di un figlio del secolo" che riflette sulla sua sete di vita: del corpo, dell'alcol e della droga, ma anche dell'acqua limpida, dell'azzurro del cielo, delle notti stellate e, soprattutto, di amore, amicizia e scrittura.
Louis Lambert
Honoré de Balzac
Libro: Libro in brossura
editore: L'orma
anno edizione: 2017
pagine: 192
Al collegio degli Oratoriani di Vendôme s’iscrive un nuovo allievo, di umili origini e di scarso rendimento. L’unico ad accorgersi che in quel figlio di poveri conciatori brucia il fuoco del genio è un suo compagno di classe, il quale decide di raccontarne la folgorante storia di ascesa e declino dando così forma a uno dei più singolari romanzi dell’Ottocento. Attraverso la creazione della figura fragile e preziosa del protagonista, Balzac analizzò e sublimò le tendenze più irrazionali e distruttive della propria indole tempestosa. Esemplare parabola di un essere eccezionale, "Louis Lambert" (1832) è infatti anche un’opera di forte impronta autobiografica, dove si rispecchiano le inquietudini spirituali e le aspirazioni filosofiche di uno scrittore che rischiava di essere fagocitato dalla propria stessa grandezza.
L'oro del tempo contro la moneta dei tempi. André Breton, piuttosto la vita
Paola Dècina Lombardi
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2016
pagine: 406
Sul filo di importanti corrispondenze inedite anche in Francia, privilegiando alcuni aspetti privati e con un racconto più obiettivo rispetto all'immagine denigratoria del "papa" del surrealismo o a quella mitizzata dall'esegetica surrealista, il saggio di Paola Decina Lombardi ricostruisce le tappe essenziali dell'esperienza umana e intellettuale di Breton. L'opera poetica, saggistica e teorica, le scelte di campo e lo stile di vita testimoniano quanto André Breton abbia inseguito e proposto, pur tra inquietudini e contraddizioni, un ideale di vera vita riconducibile al mito dell'Età dell'oro che - al di là dei risvolti utopici - ha cercato di mettere in pratica con coerenza. L'eco del mito che esaltava le origini dell'umanità, un tempo di innocenza, giustizia, e pace, felicità e abbondanza, si traduceva per lui in un ideale capace di nutrire il desiderio, l'impegno e la speranza di cambiamento, cioè una vita a misura d'uomo, alimentata dall'oro della realtà interiore, ricca del potere della mente, e non dalla moneta di una realtà dei tempi, povera di valore.
César Birotteau
Honoré de Balzac
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2021
pagine: 400
Protagonista assoluto di questo romanzo, che Balzac stesso considerava uno dei suoi capolavori, è César Birotteau: figlio di contadini, è giunto a Parigi da ragazzo in cerca di fortuna e, da garzone di magazzino, è diventato il più ricercato profumiere del faubourg Saint-Honoré, un commerciante rispettato e ammirato. Desideroso di migliorare il proprio status, tuttavia, Birotteau si lascia intrappolare in un inganno fatto di ardite operazioni finanziarie, oscure speculazioni edilizie, giornalismo spregiudicato e pubblicità menzognere. Romanzo sul mondo del commercio e delle banche, ritratto della borghesia ottocentesca, questa "scena della vita parigina" è costruita come una pièce dal ritmo incalzante che alla narrazione delle imprese del protagonista accompagna un magistrale affresco della Francia della Restaurazione.
Il mio corpo ed io
René Crevel
Libro: Libro in brossura
editore: Elliot
anno edizione: 2016
pagine: 127
Per il protagonista, in fuga dalla Parigi mondana e dissoluta degli anni Venti, la solitudine, tanto desiderata quanto sofferta, è l'occasione per interrogarsi sul "chi sono io" e sul "come vivere la vita". Il soggiorno in una sperduta località delle Alpi francesi, oltre al tentativo di arginare i segni premonitori della tbc, è l'occasione di una cura interiore nel tentativo di superare il conflitto tra tormento della memoria e abbandono all'oblio. Contro la finzione dei rapporti sociali, l'incertezza di quelli sentimentali e una conflittuale sessualità, il venticinquenne Crevel ricorre alla scrittura in cerca di una riconciliazione tra l'io e il corpo nel segno dell'autenticità e di una morale capace di ricomporre istinto vitale e istinto mortale, lucidità dell'intelligenza e confusione dei sensi. "Il mio corpo ed io" (1925), tradotto per la prima volta in Italia, è la "confessione di un figlio del secolo" che riflette sulla sua sete di vita: del corpo, dell'alcol e della droga, ma anche dell'acqua limpida, dell'azzurro del cielo, delle notti stellate e, soprattutto, di amore, amicizia e scrittura.
Dialogo tra un prete e un moribondo. E altri testi politici e letterari
François de Sade
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2014
pagine: 140
Aristocratico e giacobino, erotomane dai risvolti perversi e grande erudito, scrittore condannato dalla censura e filosofo riabilitato dal pensiero novecentesco: esistono molti Sade, e la sua verità più profonda, a due secoli dalla morte, rimane ancora sfuggente. Se la prima rivalutazione critica del divin marchese è inevitabilmente passata attraverso il tema dell'erotismo, resta meno noto - soprattutto in Italia - l'altro Sade, l'autore di testi di carattere polemico, politico e letterario. Questo libro propone tre scritti, che corrispondono a forme letterarie e momenti diversi: al "Dialogo tra un prete e un moribondo", professione di ateismo radicale, seguono il discorso "Idea sulla modalità della sanzione delle leggi" e il saggio "Idea sul romanzo", una ricostruzione dell'origine e della natura del genere romanzesco oltre a una riflessione sul ruolo dello scrittore. Si succedono così il libertino aristocratico che espone con arroganza il suo credo; il citoyen rivoluzionario che esalta la sovranità popolare; e infine il recluso, vittima sia dell'Ancien Regime sia del Terrore, che nella scrittura trova una compensazione e un'ultima speranza di libertà. In appendice, con l'intento di riprendere in considerazione la vicenda biografica di Sade e illuminarne gli sviluppi del pensiero, il volume presenta il testamento redatto nel 1806 e un carteggio relativo alla sua detenzione nell'ospizio per condannati e malati di mente di Charenton. Con un saggio di Maurice Heine.