Libri di Nicola Lagioia
Cristo si è fermato a Eboli
Carlo Levi
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2025
pagine: 288
La scoperta del problema meridionale non solo come episodio di una condizione arcaica, intollerabile nella nostra società, ma anche come teatro di una straordinaria civiltà contadina. «“Cristo si è fermato a Eboli” è un cardine della letteratura italiana ed europea. È la scoperta di una diversa civiltà, un “viaggio al principio del tempo”, il racconto di un popolo colonizzato fatto da chi, venuto dalla stirpe dei colonizzatori, si spoglia del proprio privilegio ricevendone in cambio una “lingua nuova”. È un romanzo, un documento, un resoconto, un memoriale, un libro antichissimo sbocciato nel cuore della modernità. Ed è un'evocazione, un discorso corale, un ponte tra mondi non riconciliati. Nessun lettore può inoltrarsi nei suoi capitoli e restare indifferente» (Nicola Lagioia). Con una postfazione di Riccardo Gasperina Geroni. In appendice scritti di Italo Calvino, Carlo Ludovico Ragghianti e Jean-Paul Sartre. Introduzione di Nicola Lagioia.
La ferocia
Nicola Lagioia
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2016
pagine: 411
In una calda notte di primavera, una giovane donna cammina nel centro esatto della strada provinciale. È nuda e coperta di sangue. A stagliarla nel buio, i fari di un camion sparati su di lei. Quando, poche ore dopo, verrà ritrovata morta ai piedi di un autosilo, la sua identità verrà finalmente alla luce: è Clara Salvemini, prima figlia della più influente famiglia di costruttori locali. Per tutti è un suicidio. Ma le cose sono davvero andate cosi? Cosa legava Clara agli affari di suo padre? E il rapporto che la unisce ai tre fratelli - in particolare quello con Michele, l'ombroso, il diverso, il ribelle - può aver giocato un ruolo determinante nella sua morte? Le ville della ricca periferia barese, i declivi di ogni rapida ascesa sociale, una galleria di personaggi indimenticabili, le tensioni di una famiglia in bilico tra splendore e disastro: utilizzando le forme del noir, del gotico, del racconto familiare, scandite da un ritmo serrato e da una galleria di personaggi e di sguardi che spostano continuamente il cuore dell'azione, Nicola Lagioia mette in scena il grande dramma degli anni che stiamo vivendo.
Ulisse
James Joyce
Libro: Libro in brossura
editore: Rizzoli
anno edizione: 2024
pagine: 1024
Apparso a puntate a partire dal 1918, e poi in volume nel 1922, "Ulisse" è il romanzo con cui James Joyce riscrive l’antico per celebrare la vita ordinaria, il singolo dettaglio del quotidiano. Seguendo nella Dublino di inizio secolo le vicende di un gruppo di personaggi – su cui campeggiano Leopold Bloom, Stephen Dedalus e Molly Bloom – durante le ventiquattro ore del 16 giugno 1904, Joyce si concentra su piccoli eventi comuni e triviali, attraverso il cui racconto si schiude però l’ineffabile universalità della vita. Nel complesso intrecciarsi del monologo interiore, Joyce esplora l’identità, la memoria e il desiderio umano, fondendo mitologia, cultura e linguaggio in un viaggio epico della coscienza. In questo modo, il racconto di una giornata qualunque si trasforma in un capitolo della storia millenaria della cultura occidentale, come sottolinea nell’introduzione Paolo Bugliani, curatore di questa nuova edizione accompagnata dalla traduzione di Marco Marzagalli. Un’opera complessa e rivoluzionaria, "Ulisse" contiene in sé più di un libro: è un’esperienza letteraria che sfida e incanta, rivelando i dettagli più intimi e profondi dell’esistenza. Prefazione di Nicola Lagioia.
Tra donne sole
Cesare Pavese
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2020
pagine: X-238
Emancipata, disillusa, intelligente, Clelia, il personaggio che dice «io», è una donna che vive orgogliosamente del proprio lavoro in una ruvida e scontrosa solitudine. Quando da Roma torna a Torino, dove era nata, per allestire, nella città ancora ingombra di macerie, un atelier di moda, si trova immersa in uno straniamento tale che le permette di vedere e giudicare l'irrequieta borghesia dell'immediato dopoguerra, gli intellettuali snob, le ragazze un po' disperate e un po' frivole, con uno sguardo più aperto ma forse anche più cinico. Pavese pubblicò "Tra donne sole" con altri due romanzi brevi, "Il diavolo sulle colline" e "La bella estate", in un volume che ne segnò la consacrazione critica, sancita anche dal Premio Strega del 1950. Introduzione di Nicola Lagioia.
Una questione privata
Beppe Fenoglio
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2022
pagine: 208
«È difficile trovare, nella letteratura italiana degli ultimi cento anni, un romanzo in cui amore e guerra, giovinezza e morte si intrecciano in modo così magico». (Nicola Lagioia). Nelle Langhe, durante la guerra partigiana, Milton (quasi una controfigura di Fenoglio stesso) è un giovane studente universitario, ex ufficiale che milita nelle formazioni autonome. Eroe solitario, durante un'azione militare rivede la villa dove aveva abitato Fulvia, una ragazza che egli aveva amato e che ancora ama. Mentre visita i luoghi del suo amore, rievocandone le vicende, viene a sapere che Fulvia si è innamorata di un suo amico, Giorgio: tormentato dalla gelosia, Milton tenta di rintracciare il rivale, scoprendo che è stato catturato dai fascisti... Con parole precise e vere, con commozione e furia, Fenoglio fa risuonare la più bella tra le storie d'amore possibili e impossibili.
La città dei vivi
Nicola Lagioia
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2022
pagine: 472
«Tutti temiamo di vestire i panni della vittima. Viviamo nell'incubo di venire derubati, ingannati, aggrediti, calpestati. Preghiamo di non incontrare sulla nostra strada un assassino. Ma quale ostacolo emotivo dobbiamo superare per immaginare di poter essere noi, un giorno, a vestire i panni del carnefice?» "Le parole di Nicola Lagioia ci portano dentro il caso di cronaca più efferato degli ultimi anni. Un viaggio per le strade buie della città eterna, un'indagine sulla natura umana, sulla responsabilità e la colpa, sull'istinto di sopraffazione e il libero arbitrio. Su chi siamo, o chi potevamo diventare. Nel marzo 2016, in un anonimo appartamento della periferia romana, due ragazzi di buona famiglia di nome Manuel Foffo e Marco Prato seviziano per ore un ragazzo più giovane, Luca Varani, portandolo a una morte lenta e terribile. È un gesto inspiegabile, inimmaginabile anche per loro pochi giorni prima. La notizia calamita immediatamente l'attenzione, sconvolgendo nel profondo l'opinione pubblica. È la natura del delitto a sollevare le domande più inquietanti. È un caso di violenza gratuita? Gli assassini sono dei depravati? Dei cocainomani? Dei disperati? Erano davvero consapevoli di ciò che stavano facendo? Qualcuno inizia a descrivere l'omicidio come un caso di possessione. Quel che è certo è che questo gesto enorme, insensato, segna oltre i colpevoli l'intero mondo che li circonda. Nicola Lagioia segue questa storia sin dall'inizio: intervista i protagonisti della vicenda, raccoglie documenti e testimonianze, incontra i genitori di Luca Varani, intrattiene un carteggio con uno dei due colpevoli. Mettersi sulle tracce del delitto significa anche affrontare una discesa nella notte di Roma, una città invivibile eppure traboccante di vita, presa d'assalto da topi e animali selvatici, stravolta dalla corruzione, dalle droghe, ma al tempo stesso capace di far sentire libero chi ci vive come nessun altro posto al mondo. Una città che in quel momento non ha un sindaco, ma ben due papi. Da questa indagine emerge un tempo fatto di aspettative tradite, confusione sessuale, difficoltà nel diventare adulti, disuguaglianze, vuoti di identità e smarrimento. Procedendo per cerchi concentrici, Nicola Lagioia spalanca le porte delle case, interroga i padri e i figli, cercando il punto di rottura a partire dal quale tutto può succedere".
Fumo sulla città
Alessandro Leogrande
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2022
pagine: 288
Taranto è spesso al centro della cronaca nazionale, simbolo profondo delle contraddizioni del Mezzogiorno d'Italia e delle sue sconfitte. Città di vicoli, mare, gente proveniente da altre lande del Sud, città di fabbriche e di periferie, città di cattiva politica e di sogni di riscatto spesso abortiti: un mondo complesso che si lascia difficilmente afferrare. La parabola di Cito - ex picchiatore fascista, telepredicatore, condannato per concorso esterno in associazione mafiosa, divenuto a furor di popolo sindaco dopo il crollo della Prima Repubblica - anticipa per molti versi la stagione berlusconiana e mostra l'altra faccia di un'idea di sviluppo segnata dall'industrializzazione pesante. Alessandro Leogrande ha osservato, scrutato, raccontato. Ha scritto con rabbia e amore un libro che lascia il segno, un viaggio a tappe che si concentra su alcuni momenti nevralgici degli ultimi vent'anni di cittadinanza, fino alla calda estate del 2012. Un reportage che narra senza sconti un pezzo di territorio italiano diventato lo specchio dell'intera Europa, di come in pieno ventunesimo secolo si lotta per coniugare salute e lavoro, la salvaguardia del territorio e il valore della vita stessa. Prefazione di Nicola Lagioia.
Un sabato, con gli amici
Andrea Camilleri
Libro: Libro in brossura
editore: Sellerio Editore Palermo
anno edizione: 2024
pagine: 192
Un sabato, con gli amici è il romanzo più sorprendente di Camilleri, pubblicato per la prima volta da Mondadori nel 2009. Non è un giallo. Anche se l'ingombro di un cadavere non manca, con gli interrogativi che pone, in margine a un finto quanto torbido tentativo di ricatto. E neppure difetta, il non giallo, di una forte tensione narrativa: subito inaugurata in copertina da quel segnale d'allarme dato dalla virgola del titolo che rende quanto meno ambigua, se non micidiale, la qualifica di amicizia. Il romanzo è spietato. Per esso, Camilleri ha dismesso gli estri umoristici e i colori del vigatese. Il non riscattabile teatro degli orrori gli ha imposto un italiano asciutto: veloce, affilato e freddo; addirittura raggelante. Volutamente imprecisata è l'ubicazione della storia. La città non ha nome. È astratta da ogni referenza. È solo il luogo della composizione, in un variare di interni borghesi (completati da una garçonnière condivisa), di un susseguirsi di dialoghi come in scene di teatro: con scarne didascalie, che rendono agevole il transito al racconto. Sono sei gli amici: tre uomini e tre donne in carriera. Hanno trascorso insieme gli anni di liceo e università. Formano adesso una comitiva esclusiva, rinsaldata da un lussuriare sostenuto dal cinismo e dall'ipocrisia; oltre che da un convulso ricambio di letti, che disegna un puzzle da ricomporre e continuamente aggiornare. La viziosità ha derive di depravazione, profondamente segnata com'è da infanzie violate o da traumi mai seppelliti. Gli amici si danno un appuntamento settimanale. È la rimpatriata del sabato sera. Per una volta, coinvolgono nel rito un compagno da tempo dato per disperso. L'ospite è scomodo, socialmente diverso. È gay dichiarato e comunista. Non ha soldi. Deve arrangiarsi. E soprattutto detiene fotografie pesantemente compromettenti per un componente del sodalizio. Viene trovato morto. Era caduto accidentalmente, sporgendosi ubriaco dal parapetto del terrazzo, si convenne. Il provvido tonfo aveva liberato la trista brigata, chiusa e refrattaria che, indisturbata, poteva continuare a ravvolgersi su sé stessa. Ma chi aveva dato la spinta, se spinta c'era stata?
Cronosisma
Kurt Vonnegut
Libro: Libro in brossura
editore: Minimum Fax
anno edizione: 2016
pagine: 250
Nel 2001 l'universo viene colpito da una crisi di autostima e decide di non espandersi più bensì di contrarsi, tornando indietro di dieci anni. Teoricamente la grande occasione che l'umanità attende da sempre: ripercorrere il passato per non commettere più gli stessi errori. Tutti però ripeteranno ogni azione, pronunceranno perfino le stesse parole e quindi sconteranno le stesse pene. E quando, passato il decennio per la seconda volta, il tempo ricomincia a muoversi, l'umanità, assuefatta a non esercitare il libero arbitrio, vivrà una crisi ancora più profonda. Toccherà a Kilgore Trout, scrittore di fantascienza e alter ego dell'autore in diversi suoi romanzi, cercare di far rinsavire la popolazione. In Cronosisma—unione di fiction e autobiografia e ideato appositamente per essere l'ultimo romanzo della sua carriera—Vonnegut propone una critica tragicomica della società contemporanea, imbrigliata in schemi preconcetti e capace, di fronte alla libertà, di reagire soltanto con il panico. Citazioni visionarie, memorie e satira rendono Cronosisma un'opera in bilico tra l'ironia e la malinconia.
Riportando tutto a casa
Nicola Lagioia
Libro: Copertina morbida
editore: Einaudi
anno edizione: 2011
pagine: 326
Giuseppe ha i capelli rossi, i brufoli e un'inesauribile riserva di denaro nel portafoglio. Vincenzo invece è bello e tenebroso, come ogni antagonista che si rispetti. Il terzo amico è quello che racconta: l'occhio inquieto che registra con caustica, millimetrica precisione la vertigine dei loro quindici anni, la lunga inerzia del liceo, il precipizio dentro l'età adulta. Siamo a Bari, e sono gli anni Ottanta. Assassinata l'era delle ideologie, le strade sono piene di ottimismo, le televisioni commerciali stanno ridisegnando la mappa dei desideri, "qualcosa di molto simile alla follia meteorologica percorre l'economia del nostro piccolo paese". Il tempo è rapido, vorticoso, illuminato dal bagliore non del tutto estinto dei tanti risparmi inceneriti. Ma sotto quelle ceneri ci sono altri soldi che bruciano dalla voglia di passare di mano in mano. Eppure, via via che i tre ragazzi affrontano la vita, risulta evidente che le cose non sono così semplici. A dispetto delle loro case sempre più lussuose, a dispetto dell'ascesa dei padri (un imprenditore ossessionato dalla scalata sociale, un principe del foro, un ex meccanico dai molti talenti che ha preso denaro in prestito dalle persone sbagliate), a dispetto delle madri - o delle matrigne - che consumano i tacchi davanti alle vetrine, il radar dei loro occhi adolescenti registra vibrazioni inaspettate.
La città dei vivi
Nicola Lagioia
Libro: Copertina rigida
editore: Einaudi
anno edizione: 2020
pagine: 472
«Tutti temiamo di vestire i panni della vittima. Viviamo nell'incubo di venire derubati, ingannati, aggrediti, calpestati. Preghiamo di non incontrare sulla nostra strada un assassino. Ma quale ostacolo emotivo dobbiamo superare per immaginare di poter essere noi, un giorno, a vestire i panni del carnefice?» "Le parole di Nicola Lagioia ci portano dentro il caso di cronaca più efferato degli ultimi anni. Un viaggio per le strade buie della città eterna, un'indagine sulla natura umana, sulla responsabilità e la colpa, sull'istinto di sopraffazione e il libero arbitrio. Su chi siamo, o chi potevamo diventare. Nel marzo 2016, in un anonimo appartamento della periferia romana, due ragazzi di buona famiglia di nome Manuel Foffo e Marco Prato seviziano per ore un ragazzo più giovane, Luca Varani, portandolo a una morte lenta e terribile. È un gesto inspiegabile, inimmaginabile anche per loro pochi giorni prima. La notizia calamita immediatamente l'attenzione, sconvolgendo nel profondo l'opinione pubblica. È la natura del delitto a sollevare le domande più inquietanti. È un caso di violenza gratuita? Gli assassini sono dei depravati? Dei cocainomani? Dei disperati? Erano davvero consapevoli di ciò che stavano facendo? Qualcuno inizia a descrivere l'omicidio come un caso di possessione. Quel che è certo è che questo gesto enorme, insensato, segna oltre i colpevoli l'intero mondo che li circonda. Nicola Lagioia segue questa storia sin dall'inizio: intervista i protagonisti della vicenda, raccoglie documenti e testimonianze, incontra i genitori di Luca Varani, intrattiene un carteggio con uno dei due colpevoli. Mettersi sulle tracce del delitto significa anche affrontare una discesa nella notte di Roma, una città invivibile eppure traboccante di vita, presa d'assalto da topi e animali selvatici, stravolta dalla corruzione, dalle droghe, ma al tempo stesso capace di far sentire libero chi ci vive come nessun altro posto al mondo. Una città che in quel momento non ha un sindaco, ma ben due papi. Da questa indagine emerge un tempo fatto di aspettative tradite, confusione sessuale, difficoltà nel diventare adulti, disuguaglianze, vuoti di identità e smarrimento. Procedendo per cerchi concentrici, Nicola Lagioia spalanca le porte delle case, interroga i padri e i figli, cercando il punto di rottura a partire dal quale tutto può succedere".