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Libri di G. Pontiggia

Miraggi. Liriche musicali

Miraggi. Liriche musicali

Giacomo Panicucci

Libro: Copertina morbida

editore: Minerva Edizioni (Bologna)

anno edizione: 2022

pagine: 87

Se per alcuni il confine tra poesia e canzoni d'autore è labile, ciò vale ancora meno per questa raccolta dove i Miraggi sono già testi nati per essere musicati perché, come dice lo stesso Panicucci: il soffio poetico è invisibile e circola dove vuole. E qui circola, in un'alternanza di chiaroscuri, tra solitudini e solarità, in una dimensione contemplativa, a tratti spirituale, in continuo dialogo con i classici e le tradizioni, se pure in cerca di una modernità forgiata dalle domande universali dell'uomo. Scevra dai tecnicismi, se non quelli legati all'uso delle assonanze e delle reiterazioni, questa poesia trova il suo nucleo fondante nella ricerca di un rapporto armonioso con la natura, nell'idea che ancora sia possibile salvarsi attraverso l'arte, nella convinzione che dall'opera di grandi maestri, quali Leopardi e Dante, si possa attingere per la rivelazione di quei misteri legati alla filosofia poetica, su cui continuare a riflettere se il sole e la luna non ci negano la loro voce, se il poeta non smette di essere testimone del suo tempo e di cantare: Ora al viandante che di qui passasse, forse/apparirebbe l'ombra del poeta che un tempo/sorrideva e poi si perse nella selva oscura/dell'inquietudine...
10,00

La dimora insonne

La dimora insonne

Daniela Pericone

Libro: Copertina morbida

editore: Moretti & Vitali

anno edizione: 2020

pagine: 94

«"Nel tuffo conta lo stile / la cima è l'ardore": giunta al suo sesto libro, Daniela Pericone continua a serbarsi fedele all'idea di una poesia baluginante, preziosa, a volte oscura e impervia, fatta di metafore ventose e severe, di immagini misteriose, di barocche accensioni, di grumi di suoni che si caricano di un senso remoto e dimenticato, di slanci improvvisi che sembrano spezzare la trama ordinata dei giorni e immettere in un mondo di visioni pure, protette dalla scorza, forte e intensa, delle parole. Una poesia fitta di corrispondenze e di trame epifaniche, e che pure affonda nella concretezza dello sguardo e del sentire, ricca com'è di vita quotidiana, di piccoli eventi naturali e umani, che devono però essere interpretati, ricondotti a un loro segreto originario, svelare un destino. Per questo La dimora insonne è un libro in cui le apparizioni si alternano alle sconfitte, le visioni ai naufragi: quel che si impone è il movimento della parola che sollecita forme più alte di verità, proprio come la terra, nella stagione invernale, "impetuosa reclama / il crepitare della brace / ancora viva, arroventata", covando le sue radici e sovvertendo il potere del gelo. Una poesia di grazia e ardore, povertà e magnificenza, che richiede lettori pazienti, capaci di mettersi in ascolto, e che per questo non delude: il lettore di questa Dimora insonne è posto infatti all'altezza dell'autore stesso, di una parola che lo guida poesia dopo poesia, e si fa soffio, vento, pioggia, "scorta d'oro" verso le regioni della notte e della vita.» (Giancarlo Pontiggia)
10,00

Manet e gli altri. Scritti d'arte

Manet e gli altri. Scritti d'arte

Stéphane Mallarmé

Libro: Copertina morbida

editore: Medusa Edizioni

anno edizione: 2004

pagine: 128

15,50

Tutte le poesie

Tutte le poesie

Maria Luisa Spaziani

Libro: Libro rilegato

editore: Mondadori

anno edizione: 2012

pagine: CXVI-1864

II Meridiano presenta tutte le raccolte poetiche della Spaziani. Dopo la raccolta d'esordio, "Le acque del sabato" (1954), caratterizzata da una spiccata tensione lirico autobiografica e dalle suggestioni delle avanguardie europee, in "Luna lombarda" (1959), "Il gong" (1962), "Utilità della memoria" (1966), "L'occhio del ciclone" (1970) nel dettato poetico della Spaziani si stagliano passioni costanti; le cose concrete, i volti e i paesaggi del mondo, la gioia dei sensi e dei sentimenti, degli amori e dei disamori si fondono in un impasto caldo e affabile con le tessere della sua prolifica memoria letteraria - che attinge sia alla letteratura classica che a quella moderna, alla grande poesia europea (Montale su tutti), al teatro francese dal Rinascimento al Novecento. Le ultime raccolte - da "Geometria del disordine" (1981, Premio Viareggio) a "La stella del libero arbitrio" (1986) alle recenti "Poesie della mano sinistra" - testimoniano il passaggio a una scrittura via via più diaristica, "impura" e aforistica, il lato insomma più sapienziale e ironico della sua ispirazione.
80,00

Opere poetiche. Testo francese a fronte

Opere poetiche. Testo francese a fronte

Paul Valéry

Libro: Copertina morbida

editore: Guanda

anno edizione: 2012

pagine: 521

Quando Paul Valéry pubblica il suo primo libro di versi, la "Jeune Parque" (1917), ha ormai quarantasei anni: strana età per un esordiente che si era sentito vocato alla poesia fin dalla prima adolescenza e che, fra il 1887 e il 1892, aveva scritto un gran numero di versi estetizzanti e simbolisti, molti dei quali apparsi sulle più note riviste del tempo. Tutta colpa della crisi vissuta nella nuit de Gènes (1892), quando Valéry delibera per sé un nuovo e meno doloroso programma di vita? In lui il desiderio della poesia aveva sempre dovuto combattere con la potenza dello spirito, lo spirito nudo e fiero il cui vantaggio è quello di restare perennemente in sé, privo di volgarità e di errore. Il silenzio pubblico di Valéry, equilibrato in segreto dall'enorme lavoro dei Quaderni, nasce da questa brutale constatazione: il potere di fare è più eccitante di ogni creazione. Wagner, Poe, Mallarmé resteranno per sempre i phares di ogni suo pensiero; ma ogni suo pensiero si sarebbe consumato, per anni, nell'analisi di quei poteri che Valéry detestava e amava in egual maniera. Che cos'è la poesia? Rispondendo, Valéry farà capire di amarla in quanto fonte e non fiume, una Castalia così pura da restare per sempre sotterranea. Ed ecco spiegato, in parte, il destino del poeta, amato dalle avanguardie come dall'ermetismo fiorentino: egli potè apparire, contemporaneamente, come Orfeo e come Mefistofele... Introduzione di Maria Teresa Giaveri.
30,00

La nuova Justine

La nuova Justine

François de Sade

Libro: Libro in brossura

editore: Guanda

anno edizione: 2013

pagine: 787

Justine e Juliette, figlie adolescenti di un agiato banchiere parigino, restano improvvisamente orfane e senza un soldo. Juliette decide allora di prostituirsi e raggiunge presto successo e fortuna, mentre Justine, fedele ai saldi principi morali in base ai quali è stata educata, rimane vittima delle peggiori atrocità e delle violenze più inaudite. Ultima delle tre versioni pubblicate della storia di Justine, questa è la più vasta, un gigantesco affresco, il capolavoro di Sade romanziere. Scritta negli anni tempestosi della Repubblica, vide la luce nel 1797. Qui la parola si mette al servizio di una immaginazione impegnata in una pratica di supremo eccesso: il mondo, nella "Nuova Justine", è un immenso carcere dove vittime e carnefici si riconoscono in un inesauribile gioco di distruzione e di oltraggi.
18,00

Il canone letterario. Strumenti. Per le Scuole superiori

Il canone letterario. Strumenti. Per le Scuole superiori

Hermann Grosser

Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio

editore: Principato

anno edizione: 2009

pagine: 96

4,30

Opere poetiche. Testo a fronte

Opere poetiche. Testo a fronte

Paul Valéry

Libro

editore: Guanda

anno edizione: 1989

pagine: 528

22,00

I volti di Hermann Hesse

I volti di Hermann Hesse

Libro

editore: Fondazione Mondadori

anno edizione: 1993

pagine: 107

9,30

Il cimitero marino e altre poesie. Testo originale a fronte

Il cimitero marino e altre poesie. Testo originale a fronte

Paul Valéry

Libro

editore: TEA

anno edizione: 1995

pagine: 95

5,16

La nuova Justine o le disavventure della virtù

La nuova Justine o le disavventure della virtù

François de Sade

Libro

editore: TEA

anno edizione: 1997

pagine: 787

E' l'ultima e la più ampia delle tre versioni che lo scrittore successivamente e febbrilmente redasse. Ne è risultato il capolavoro indiscusso di Sade. E' un inesauribile, perverso gioco di prevaricazioni e oltraggi, all'interno del quale le due parti, vittime e carnefici, sono prigioniere del proprio stesso ruolo. E' la storia della virtù violata dalla forza della trasgressione. E' il dramma dell'uomo lacerato dalla perenne insoddisfazione, che inesorabilmente lo porta al proprio annientamento. I veri protagonisti di questo romanzo sono la certezza del nulla, la tragica solitudine del libertino, l'impersonalità del crimine commesso.
8,26

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