Libri di Francesco Ghia
Principio Apocatastasi. La vita restituita come postulato di una filosofia morale
Francesco Ghia
Libro: Libro in brossura
editore: Morcelliana
anno edizione: 2024
pagine: 704
Dall'originario significato astronomico, il termine “apocatastasi” passa a indicare, entro una visione ciclica della storia, la teoria per cui, alla fine dei tempi, tutte le creature saranno reintegrate nell'ordine armonico voluto da Dio al momento della creazione. Si accende così la speranza in una salvezza universale, che non cancella la tragicità e il peccato dell'esistenza individuale, ma la riabilita in un più ampio orizzonte di senso, nel giorno in cui Dio sarà «tutto in tutti». Dal mondo antico e tardo-antico (in particolare con Origene) ai pensatori del Novecento, tra religione, filosofia e letteratura, il volume ricerca le tracce dell'apocatastasi e i fondamenti che autorizzano a farne il cardine della filosofia morale. Di fronte all'attuale crisi ecologica e allo spettro della distruzione del pianeta, la questione dell'apocatastasi si fa ineludibile e si ripropongono gli interrogativi che questo principio, provocatoriamente, suscita: esistono colpe tanto gravi da meritare una pena eterna senza possibilità di redenzione? Può convertirsi all'amore, dopo la morte, chi in vita lo ha ostinatamente rifiutato? È ancora possibile riparare al male dopo eventi come la Shoah?
Thomas More e la sua Utopia. Studi e ricerche
Libro
editore: Olschki
anno edizione: 2018
pagine: 198
Testo capitale del Rinascimento e dell’intera tradizione filosofica e culturale europea, Utopia di Thomas More continua, a cinquecento anni dalla sua pubblicazione, a essere oggetto di numerosi studi e di diverse interpretazioni e, soprattutto, a porre interrogativi di natura etica, politica e religiosa. I saggi contenuti nel volume si concentrano su vari aspetti del capolavoro di More, indagandone in particolare il rapporto con le fonti e la fortuna attraverso i secoli.
Etica e storia in Jellinek. La fondazione religiosa dei diritti umani
Francesco Ghia
Libro: Copertina morbida
editore: Il Mulino
anno edizione: 2017
pagine: 260
In linea con la tradizione della filosofia classica tedesca dei vari Kant, Fichte, Schelling, Humboldt e Hegel, anche il «giurista filosofo» tedesco Georg Jellinek (1851-1911) è profondamente convinto che l'essenza dell'individuo sia un'essenza storica. Se l'intimo carattere del mondo storico consiste nella libertà del singolo, della sua volontà e della sua responsabilità, la storia delle istituzioni sociali e politiche, ovvero la «Dottrina dello Stato», è per lui storia della progressiva affermazione di un principio d'individualità: il mondo classico ancora non conosceva l'istanza di autonomia avanzata dall'individuo nei riguardi dello Stato ed è con il Medioevo e con l'età moderna che si fa strada l'idea di una sfera di libertà dell'individuo di fronte alla quale lo Stato ha il dovere di autolimitarsi. Da qui, il nesso inscindibile che lega etica e storia nel pensiero di Jellinek. Un nesso che questo studio si prefigge di indagare soprattutto in riferimento ai grandi temi dell'origine dei diritti pubblici soggettivi e della fondazione dei diritti umani, che per Jellinek non è di carattere politico, bensì religioso.
Ascesi e gabbia d'acciaio. La teologia politica di Max Weber
Francesco Ghia
Libro: Libro in brossura
editore: Rubbettino
anno edizione: 2010
pagine: 336
Il termine "teologia politica" non compare mai, in forma esplicita, nell'opera di Max Weber (1865-1920). Tuttavia, il suo uso pare legittimo quando solo si pensi all'importanza che assume, nel pensiero weberiano, la secolarizzazione di concetti teologici ai fini della comprensione e spiegazione di nessi e contenuti della vita sociale, politica, economica e giuridica. Non a caso, dunque, Cari Schmitt - il filosofo politico che nel Novecento ha "sistematizzato" il concetto di teologia politica - ha definito Weber "lo storico che porta avanti la teologia politica". L'accezione che si intende dare in questo studio al sintagma "teologia politica" non vuole comunque rinviare solo alla analogia istituita da Weber, mediante la sua disamina del processo di razionalizzazione e disincanto della società occidentale post-illuministica, tra concetti teologici e concetti politici. Essa mira anche a tratteggiare le linee di un'indagine che veda in Max Weber un interlocutore provocante e inquieto per la problematica della sopravvivenza del religioso nella nostra cultura contemporanea.
L'arte come professione. L'estetica di Max Weber
Francesco Ghia
Libro: Copertina morbida
editore: Edizioni dell'Orso
anno edizione: 2004
pagine: 270
Il fascino del potere
S. Farian Sabahi, Alberto Maggi
Libro
editore: Il Margine
anno edizione: 2016
pagine: 64
Il teologo racconta il potere di Gesù, che non è imposizione di forza ma amore-servizio. L'autorità, quella vera, quella secondo la visione di Dio, non s'impone ma propone; non dirige la vita altrui, non prende decisioni per gli altri ma li aiuta a maturare. La storica descrive l'evoluzione della cultura e della politica islamica, nelle sue contraddizioni, dai tempi del Profeta ai nostri giorni, concludendo con un antico detto della saggezza musulmana: "Un principe senza giustizia è come un fiume senz'acqua".
Alexander Langer. Il mite lottatore. Vita e idee di un profeta verde, un ABC
Florian Kronbichler
Libro
editore: Il Margine
anno edizione: 2016
pagine: 208
Alexander Langer, sudtirolese di lingua tedesca, è nato nel 1946 nel profondo nord di Sterzing/Vipiteno, attraverso le esperienze nella gioventù francescana e in Lotta continua, diventa uno dei leader dei Verdi italiani. Ed europei, con l'approdo al Parlamento di Strasburgo. Le cento battaglie di un nonviolento, la sua testimonianza in prima linea contro la guerra di Bosnia, la scelta di stare dalla parte dei deboli sulla scia di don Milani e padre Balducci, la sofferenza personale di fronte alle contraddizioni della politica e della storia, fino alla morte sulle colline fiorentine, nel 1995, a 49 anni d'età. Il combattente inerme si è sentito sconfitto, impotente. Ma ha lasciato un biglietto ai mille amici: continuate in ciò che era giusto. E lo è ancora. Esce con una nuova introduzione, il ritratto di Langer di Florian Kronbichler (Was gut war. Ein Alexander-Langer-Abc, Raetia 2003). L'autore è un giornalista, e oggi deputato di Verdi-Sel, che lo conosceva molto bene. E ne racconta la storia, le idee, le vittorie e le sconfitte di uno dei politici più anomali, geniali e amati del secondo Novecento.
L'utopia
Tommaso Moro
Libro
editore: Il Margine
anno edizione: 2016
pagine: 232
Il filosofo e viaggiatore si chiama Itlodeo, colui che racconta menzogne... L'isola esplorata Utopia, che può significare sia la contrazione di "Eutopia", luogo felice e ottimo, sia la storpiatura di "Outopia", luogo che non c'è... Il governatore dell'isola è Ademo, il senza popolo. La capitale Amauroto, la città invisibile. Il fiume che la percorre è l'Anidro, il privo d'acqua... È Utopia di Tommaso Moro, un "libello" aureo e ironico, dedicato alla ricerca di quale sia la forma migliore di governo. Un'opera che sta per compiere cinquecento anni (è stata pubblicata nel 1516), ma che non ha perso nulla della sua originaria freschezza, vitalità e forza visionaria. Un manifesto per tutti gli inguaribili sognatori della "città ideale", in cui siano bandite la sopraffazione, la diseguaglianza e l'intolleranza. Un luogo che non si trova sulle cartine geografiche, ma che esiste nella mente e nei cuori di chi si impegna a farla vivere.