Libri di Andrea Bocchi
Testi volgari ussitani dell'ultimo Trecento e dei primi del Quattrocento
Andrea Bocchi
Libro
editore: Edizioni dell'Orso
anno edizione: 2024
pagine: 324
La Biagia da Decomano. Una commedia fiorentina in versi del primo Cinquecento
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 2023
pagine: 130
Era il 10 novembre 1517, quando, in onore di Lorenzo de Medici, viene rappresentata la "Biagia da Decomano", la prima commedia fiorentina in versi arrivata alla stampa. Da allora, l'esile vicenda del matrimonio tra la ragazzona di campagna e un anziano e scostumato possidente, grazie ai buoni uffici di un prete maneggione e uno zio ruffiano, avrà vita lunga nel corso del Cinquecento, e altre cinque stampe la porteranno tanto in là nel tempo da subire un'ampia censura ispirata dal Concilio di Trento. È questa la prima edizione moderna, accompagnata da un commento, un glossario e una ampia introduzione.
Pratiche di mercatura toscane del Trecento
Andrea Bocchi
Libro: Libro rilegato
editore: Forum Edizioni
anno edizione: 2023
pagine: 448
Le pratiche di mercatura sono testi in volgare che, ad uso dei mercanti e in modo sistematico, raccolgono notizie sulle principali piazze del Mediterraneo: usi commerciali, prezzi e consuetudini relativi ad ogni merce, informazioni monetarie, equivalenze mensurali, dazi e così via. È un tipo di testo caratteristico dell’area toscana che dà informazioni insostituibili sulle relazioni commerciali mediterranee e atlantiche nei secoli XIV e XV. Qui sono pubblicate in forma completa sei pratiche trecentesche ancora inedite (eccetto quella pisana datata 1279) e in buona parte ignote agli studiosi, con descrizione di ogni testimone, indice delle voci notevoli e dei nomi di luogo e di persona. Nell’introduzione si fa il punto sulla ricerca intorno a questo particolare tipo di testi.
Dante, Foscolo, Mazzini. Un progetto per l'Italia futura in un libro clandestino
Libro: Libro in brossura
editore: Quasar
anno edizione: 2023
pagine: 112
Mostra documentaria.
Lo zibaldone Riccardiano 2161. Una pratica di mercatura veneziana del primo Trecento
Andrea Bocchi
Libro: Libro in brossura
editore: Forum Edizioni
anno edizione: 2021
pagine: 304
Il codice 2161 della Biblioteca Riccardiana di Firenze è uno zibaldone mercantile scritto in area veneziana nella prima metà del Trecento. Contiene una pagina di avvertimenti morali, problemi di aritmetica mercantile, qualche nota astrologica, un trattatello di geometria piana e solida e una pratica di mercatura, ossia indicazioni su prezzi, monete e usi commerciali delle piazze di Venezia, Alessandria, Tunisi, Clarenza, Laiazzo e, con inusuale attenzione, di porti pugliesi e albanesi. Lo zibaldone, fino ad ora rimasto inedito, nonostante si tratti di uno dei più antichi documenti mercantili in volgare, non solo veneziani, viene qui pubblicato integralmente con il corredo di annotazioni linguistiche e di un glossario completo.
Ragioni di mercatura. Un rotolo pergamenaceo fiorentino trecentesco di argomento commerciale
Bruno Figliuolo, Andrea Bocchi, Lorenzo Passera
Libro: Copertina morbida
editore: Forum Edizioni
anno edizione: 2020
pagine: 112
Un rotolo di pergamena inedito e sconosciuto, oggi conservato all'Archivio di Stato di Pisa, presenta un quadro originale degli scambi commerciali mediterranei tra l'Armenia anatolica, Cipro, Venezia, la Puglia, le Baleari e le Fiandre. L'ignoto autore seleziona informazioni da diverse altre pratiche di mercatura, che formano non un repertorio, ma un dossier operativo per calcolare i costi di transazioni di lungo respiro secondo una prospettiva veneziana. Se ne presenta qui l'edizione critica corredata da un inquadramento introduttivo e da una schedatura linguistica.
Lo livero de l'abbecho. Volume Vol. 1
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2018
pagine: 532
Il "Livero de l’abbecho" e il "Primo amastramento de l’arte de la geometria", conservati nel manoscritto 2404 della Biblioteca Riccardiana, sono in buona parte un volgarizzamento dell’opera di Fibonacci, il "Liber abaci" (1226), redatto in volgare perugino agli inizi del secolo XIV. Il manoscritto rappresenta in maniera emblematica lo sforzo (e le difficoltà) di tradurre in un linguaggio diffuso non solo le parole ma anche le concezioni e le tecniche presentate nel gran libro di Fibonacci: insomma ritrae la concreta fondazione di una matematica pratica (e dunque volgare) finalizzata in primo luogo alle necessità di gestione e rendicontazione di un’impresa commerciale e finanziaria del Trecento. Di fatto, il testo documenta una fase precocissima della formazione di un linguaggio tecnico sia matematico sia commerciale, rappresentando bene la complessità del volgarizzamento: il confronto con i passi del "Liber abaci" – trascritti nella seconda fascia di apparato – consente di misurare lo sforzo e anche i rischi dell’operazione, che fonda di fatto un nuovo linguaggio tecnico (destinato a costituire un incalcolabile vantaggio per l’espansione commerciale italiana in aree meno attrezzate) ma al prezzo di radicali semplificazioni e di diffusi errori. La presente edizione fornisce una analitica introduzione alla complessità dei dati codicologici, paleografici, notazionali e testuali, il testo completo e annotato del Livero e dell’Amastramento e, nel secondo volume, un esame linguistico di questo importante documento.
Il volgarizzamento pisano del Liber peregrinationis di Riccoldo da Monte di Croce
Andrea Bocchi
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2017
pagine: 208
Il domenicano Riccoldo da Monte di Croce si recò come pellegrino e missionario in Terrasanta e poi fino a Baghdad tra il 1288 e la fine del secolo; tornato a Firenze, in Santa Maria Novella, scrisse diverse opere sui culti e sui costumi dei popoli orientali. Dal suo resoconto di viaggio e dalla lettera di lamentazione che figura scritta negli splendidi giardini sul Tigri, tra i cristiani catturati a San Giovanni d'Acri, fu tratto nel corso del Trecento il volgarizzamento pisano che qui si pubblica con commento linguistico e glossario.
Francesco Griselini. Teatro
Andrea Bocchi
Libro
editore: Youcanprint
anno edizione: 2015
pagine: 600
Al veneziano Francesco Griselini (1717-1787) capitò di precedere Carlo Goldoni nella direzione del teatro che allora si chiamava San Luca e oggi porta il nome del grande commediografo. A seguito di questo incarico (e malgrado l'insuccesso delle sue prime rappresentazioni) Griselini scrisse cinque commedie, e cioè: la commedia di carattere "Il marito dissoluto" (1752), la prima commedia italiana esplicitamente dedicata alla massoneria "I Liberi Muratori" (1754), la tragicommedia metateatrale "Socrate filosofo sapientissimo" (1755), la turcheria "La schiava del serraglio dell'Agà de' Giannizzeri in Costantinopoli. Commedia turca" (1756) e infine la fortunata "Reginella o La virtuosa di musica" (1756), presto trasformata in opera buffa di successo europeo, che il giovane Mozart ebbe occasione di ascoltare. Questa è la prima edizione completa del teatro griseliniano, esemplata sulle stampe controllate dall'autore e corredata di un quadro completo della tradizione.
Il glossario di Cristiano da Camerino. Introduzione, edizione sinottica dei testimoni di Assisi, Fabriano, Fermo, Firenze, Londra e indici delle forme
Andrea Bocchi
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: libreriauniversitaria.it
anno edizione: 2015
pagine: 994
A Cristiano da Camerino, maestro di grammatica noto da documenti perugini del 1389, viene attribuito un vocabolario latino-volgare di quasi 5.000 lemmi, di cui sono rimaste cinque copie manoscritte databili tra la fine del Trecento e l'inizio del Cinquecento, oggi ad Assisi, Fabriano, Fermo, Firenze e Londra. Si tratta quindi di un corpus lessicografico tra i più vasti e sistematici del volgare, quasi un ponte tra i grandi lessici enciclopedici medievali e i vocabolari a stampa; ogni singola copia poi è caratterizzata da una patina dialettale differente, che informa sui dialetti antichi marchigiani, umbri, toscani ed emiliani. L'edizione completa nasce dall'ambizione di razionalizzare le numerosissime varianti portate dai manoscritti del vocabolario, vale a dire di un testo costituzionalmente disponibile all'aggiunta, allo spostamento, all'omissione di lemmi singoli o in serie; di ricostruirne la successione originaria secondo un ordinamento onomasiologico che va dalle cose celesti agli edifici e alle attività umane fino agli animali selvatici; di presentarne quindi, grazie agli indici delle forme volgari e latine, un testo criticamente fondato ma consultabile con estrema facilità.