Libri di Thornton Wilder
Il ponte di San Luis Rey
Thornton Wilder
Libro: Libro in brossura
editore: Sellerio Editore Palermo
anno edizione: 2023
pagine: 248
Un capolavoro del Novecento, un romanzo che nella trama avventurosa si addentra nella morale, nella filosofia, nella religione. Il 20 luglio 1714 il più bel ponte del Perù lungo la strada tra Lima e Cuzco crolla senza alcun preavviso, trascinando nel baratro cinque persone che lo stavano percorrendo. Si salva un attimo prima Frate Ginepro che ossessionato dallo strano destino decide di indagare nella vita segreta dei cinque e trovare una traccia che spieghi il loro coinvolgimento nella sciagura. Scritto nel 1927 con «l'asciuttezza conseguita dagli autori consapevoli della consistenza del materiale narrativo» (come lo descrive Roberto Alajmo nella Prefazione) tanto che Indro Montanelli additava questa ricchezza di contenuti unita alla fresca agilità della lingua a modello di scrittura per i suoi giornalisti. L'idea che muove la trama è folgorante: un giorno d'inizio XVIII secolo, il ponte più bello di tutto il Perù sulla strada tra Lima e Cuzco, intrecciato dagli Incas con tralci di vimini, si ruppe. In quel momento vi transitavano cinque persone, tutte morte. Come tutti gli abitanti del mondo dei defunti, presto passarono nell'ordinario oblio, tranne che per il testimone oculare del disastro. Era un vecchio monaco ottimista, Fra' Ginepro, convinto della coincidenza e della identità tra la realtà e il bene, pronto a professare ai suoi fedeli che ogni cosa è a fin di bene. E quell'«atto puro di Dio», il taglio del ponte, poteva essere l'occasione di una «matematica» dimostrazione: «se c'è un disegno preciso alla base dell'universo, lo si può scoprire in quelle vite così repentinamente troncate». Così «nacque in lui la decisione che lo tenne occupato per sei anni»: indagare nelle vite di quelle cinque vittime, per dimostrare attraverso le loro esistenze la giustizia di Dio, «catalogando migliaia di episodi, aneddoti e testimonianze». E tanto folgorante è l'idea della trama, quanto la domanda che c'è sotto alla ricerca di Fra' Ginepro è davvero la domanda delle domande: «O viviamo per caso, e per caso moriamo; o viviamo secondo un piano e secondo un piano moriamo».
L'ottavo giorno
Thornton Wilder
Libro: Libro in brossura
editore: Elliot
anno edizione: 2014
pagine: 384
Ambientato agli inizi del XX secolo, questo grande classico segue le vicende di due famiglie, gli Ashley e i Lansing, i cui destini vengono a intrecciarsi più volte, spesso in modo drammatico, durante un arco di tempo che risale alla metà dell'Ottocento per arrivare fino alla Seconda guerra mondiale. In una cittadina mineraria dell'lllinois, John Ashley è accusato di aver ucciso il suo amico Breckenridge Lansing con un colpo di fucile. Dichiaratosi innocente, Ashley viene processato con un procedimento farsa e condannato a morte, ma riesce a fuggire durante un trasferimento. Il delitto senza un castigo segnerà la vita dei membri delle due famiglie, un peccato originale che inseguirà le generazioni nel tempo e nei luoghi più remoti, dal Cile alla Russia, in una lunga sequela di vendette, rancori ed equivoci fino all'imprevedibile esito finale. Pubblicato nel 1967, il libro segnò il clamoroso ritorno di Wilder alla narrativa dopo circa ventanni di silenzio, ottenendo un grande successo di pubblico e numerosi premi. Un'opera complessa nella struttura narrativa, costruita con numerosi salti temporali, dalla prosa vivace e di grandi ambizioni spirituali, "L'ottavo giorno" è una profonda riflessione sulla miseria e il caos della condizione umana. Prefazione di John Updike, postfazione di Tappan Wilder.
La cabala
Thornton Wilder
Libro: Copertina morbida
editore: Tre Editori
anno edizione: 2012
pagine: 180
Un giovane americano a Roma entra in contatto con un misterioso gruppo dell'alta società chiamato La Cabala, i cui membri sembrano godere di straordinari poteri che evocano un mondo mitico e scomparso...
La piccola città
Thornton Wilder
Libro: Copertina morbida
editore: Sillabe
anno edizione: 2015
pagine: 110
Premio Pulitzer 1938, "Our Town" è un viaggio introspettivo nella vita di ciascuno di noi. I personaggi, simboli dell'umanità più che individui, ci conducono, tramite l'onniscente Direttore di scena, a Grover's Corners, cittadina del New Hampshire, simbolo anch'essa dell'intero universo. "La vita che capita una volta sola, il suo flusso quotidiano in tempo reale, e guanto impossibile sia notarla, goderla e ricordarla, mentre si sta vivendo."
L'ottavo giorno
Thornton Wilder
Libro: Libro in brossura
editore: LIT Edizioni
anno edizione: 2013
pagine: 384
"All'inizio dell'estate del 1902, John Barrington Ashley di Coaltown, un piccolo centro minerario dell'Illinois meridionale, venne processato per l'uccisione di Breckenridge Lansing. Giudicato colpevole, venne condannato a morte. Cinque giorni dopo, all'una del mattino di martedì 22 luglio, sul treno che lo conduceva all'esecuzione capitale, John Ashley sfuggì ai suoi custodi...". Così inizia "L'ottavo giorno", uno dei più bei romanzi di Thornton Wilder (vincitore del National Book Award nel 1968), al quale lo scrittore lavorò tra il 1962 e il 1963 in una sorta di esilio volontario nella cittadina di Douglas, in Arizona. Il romanzo si snoda lungo un arco di tempo che va dal 1845 fino alla Seconda guerra mondiale, seguendo e incrociando le drammatiche vicende degli Ashley e dei Lansing, le due famiglie piagate dalla sventura, in una lunga serie di vendette trasversali, dolori equivoci e brucianti rancori di cui le mogli e i figli, inermi testimoni dell'accaduto, rimarranno irrimediabilmente vittime nel corso degli anni fino all'imprevedibile, drammatico esito finale. Un sorprendente romanzo noir e al tempo stesso una struggente, profonda riflessione sulla fatale indecifrabilità del destino degli uomini. Prefazione di John Updike, postfazione di Tappan Wilder.
Il ponte di San Luis Rey
Thornton Wilder
Libro: Libro in brossura
editore: Elliot
anno edizione: 2013
pagine: 151
Nel 1714 il ponte di San Luis Rey, che per oltre un secolo è stato la più importante via di collegamento per gli abitanti di Lima e Cuzco, crolla improvvisamente, provocando la morte di cinque persone. Un frate che si accingeva ad attraversarlo rimane sconvolto dalla tragedia e inizia a porsi delle domande che assumono sempre più un carattere morale e religioso: si è trattato di una terribile fatalità o di un disegno divino? Chi erano quei cinque e perché si trovavano proprio in quel luogo e a quell'ora? La sua curiosità lo porterà a cercare di ricostruire la vita delle vittime, per capire se avessero qualcosa in comune, qualcosa per cui poter azzardare una giustificazione per l'accaduto. Inevitabilmente, l'impresa non porterà risposta alle eterne domande sulla condizione umana e sulla morte, temi cari allo scrittore americano che con questo romanzo vinse il Premio Pulitzer nel 1928. Un classico ora riproposto in una nuova traduzione e con una postfazione di Tappan Wilder.
L'ottavo giorno
Thornton Wilder
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2012
pagine: 384
"All'inizio dell'estate del 1902, John Barrington Ashley di Coaltown, un piccolo centro minerario dell'Illinois meridionale, venne processato per l'uccisione di Breckenridge Lansing. Giudicato colpevole, venne condannato a morte. Cinque giorni dopo, all'una del mattino di martedì 22 luglio, sul treno che lo conduceva all'esecuzione capitale, John Ashley sfuggì ai suoi custodi...". Così inizia "L'ottavo giorno", uno dei più bei romanzi di Thornton Wilder (vincitore del National Book Award nel 1968), al quale lo scrittore lavorò tra il 1962 e il 1963 in una sorta di esilio volontario nella cittadina di Douglas, in Arizona. Il romanzo si snoda lungo un arco di tempo che va dal 1845 fino alla Seconda guerra mondiale, seguendo e incrociando le drammatiche vicende degli Ashley e dei Lansing, le due famiglie piagate dalla sventura, in una lunga serie di vendette trasversali, dolori equivoci e brucianti rancori di cui le mogli e i figli, inermi testimoni dell'accaduto, rimarranno irrimediabilmente vittime nel corso degli anni fino all'imprevedibile, drammatico esito finale. Un sorprendente romanzo noir e al tempo stesso una struggente, profonda riflessione sulla fatale indecifrabilità del destino degli uomini. Prefazione di John Updike, postfazione di Tappan Wilder.
Idi di marzo
Thornton Wilder
Libro: Copertina morbida
editore: Sellerio Editore Palermo
anno edizione: 2010
pagine: 318
"Nel 1948 Thornton Wilder, versatile scrittore americano di romanzi e commedie di successo, pubblicò "Idi di marzo": un romanzo epistolare o, se si vuole, documentario, che si propone di ricostruire l'ultimo anno della vita di Cesare e culmina nella scena dell'uccisione di lui in Senato, ad opera dei celebri "congiurati" il 15 marzo del 44 a.C. Libro "documentario" s'è detto. Infatti l'ambizione di Wilder è di costruire un racconto unicamente attraverso la sequenza di lettere o frammenti di lettere o di "lettere-diario", come talvolta l'autore definisce questi falsi documenti. L'interesse dominante di questo autore, come del Claudio di Graves, o delle Vite immaginarie (1896) di Marcel Schwob è l'aspetto scandaloso dello stile di vita della élite sociale tardo-repubblicana. Si potrebbe indicare un elemento che differenzia nettamente il romanzo storico ottocentesco da questi esperimenti novecenteschi. Per lo più il romanzo storico ottocentesco racconta direttamente la grande storia, nella quale ad un certo punto immette, fa entrare in scena, personaggi fittizi. Così accade da Walter Scott a Manzoni, da Hugo a Tolstoj. Invece nei romanzi storici novecenteschi, specie questi che hanno come oggetto l'antichità classica, la "manipolazione" creativa investe gli stessi personaggi storici; è il dato storico che viene trasformato ed i personaggi storici diventano essi stessi loquacissimi attori del romanzo." (dalla nota di Luciano Canfora)
Idi di marzo
Thornton Wilder
Libro
editore: Sellerio Editore Palermo
anno edizione: 1995
pagine: 232
Se Cesare è un grande condottiero lo è in quanto sa spingere fino in fondo una meditazione lucida sulla libertà e le sue illusioni, con quella stessa volontà e intelligenza che, in tutto il libro, viene attribuita al poeta Catullo. Il rapporto tra il poeta e il dittatore, centrale per tutto il lungo racconto che accompagna l'ultimo anno di vita di Cesare, si svolge come un confrontarsi di ragioni diverse, ma che trovano entrambe la propria verità su una superiore coscienza che sa i propri limiti: che è poi, sembra suggerire Thornton Wilder, parte del fascino e del segreto del potere.