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Libri di Stefano Carrai

La Divina Commedia. Inferno

La Divina Commedia. Inferno

Dante Alighieri

Libro: Libro in brossura

editore: Giunti-Barbera

anno edizione: 2021

pagine: 352

L’elegia è il tono prevalente nella prima cantica del poema, che mette in scena i tormenti dei condannati alla morte perenne. Le descrizioni delle loro fisionomie e delle loro tribolazioni infernali hanno sempre un che di patetico... La condizione abissale non lascia spazio che alla disperazione e al rimpianto, a meno di non possedere l’orgoglio inestirpabile di un Farinata degli Uberti. E già Francesca, nel quinto canto, aveva pronunciato un lamentoso ricordo predicato elegiacamente come un raccontare piangendo. Lo stesso marchio di fabbrica elegiaco tornerà ad essere esibito nell’episodio dove l’effetto lacrimevole tocca il suo culmine, cioè in quello del conte Ugolino. Introduzione Stefano Carrai.
9,50

L'Alighieri. Rassegna dantesca. Volume Vol. 46

L'Alighieri. Rassegna dantesca. Volume Vol. 46

Libro: Libro in brossura

editore: Longo Angelo

anno edizione: 2016

pagine: 160

20,00

I precetti di Parnaso. Metrica e generi poetici nel Rinascimento italiano
20,00

Il caso clinico di Zeno e altri studi di filologia e critica sveviana

Il caso clinico di Zeno e altri studi di filologia e critica sveviana

Libro: Libro in brossura

editore: Pacini Editore

anno edizione: 2009

pagine: 160

14,00

La letteratura a Siena nel Quattrocento
15,00

Dante e l'antico. L'emulazione dei classici nella «commedia»

Dante e l'antico. L'emulazione dei classici nella «commedia»

Stefano Carrai

Libro: Libro rilegato

editore: Sismel

anno edizione: 2012

pagine: 169

42,00

Il tempo che non muore

Il tempo che non muore

Stefano Carrai

Libro: Libro in brossura

editore: Interlinea

anno edizione: 2012

pagine: 92

Una plaquette, quella di Stefano Carrai, che, come scrive Luigi Surdich, "si propone come esordio poetico sorprendente, di assoluta qualità, ancor più rimarchevole perché le risorse di singolarità espressiva e originalità formale spiccano al cospetto di un patrimonio tematico di consolidata frequentazione", che è quello, principalmente, degli affetti e dei ricordi. "Il tempo che non muore" è, infatti, il tempo che racchiude l'esistenza privata, ma anche quello degli altri e quello della storia collettiva. Il poeta tenta quindi di ricomporre la frantumazione delle esperienze e di proporre non solo indicazioni di sopravvivenza, ma di persistenza e di accoglimento nella durata. E questo percorso si nutre in modo esclusivo di materiale del vissuto, in una dialettica continua tra universo individuale e mondo esterno, in coerente rispetto di una nozione della poesia come evento sempre strettamente legato all'esperienza: "che è il solo modo di recuperare situazioni, figure, presenze care e potere laicamente, nell'atto del congedo e nel persistere dell'adesione alla memoria, di non caricarsi della colpa di chi resta e di non dire per sempre addio". Con una nota Luigi Surdich. Edizione a tiratura limitata.
12,00

Dante elegiaco. Una chiave di lettura per la «Vita nova»

Dante elegiaco. Una chiave di lettura per la «Vita nova»

Stefano Carrai

Libro: Libro in brossura

editore: Olschki

anno edizione: 2014

pagine: 122

Il volume intende rinnovare l'esercizio critico sulla "Vita nova" puntando direttamente l'attenzione su una serie di questioni aperte o mai affrontate, a cominciare dal problema dell'inquadramento del testo dal punto di vista del genere e del conseguente stile adottato dal suo autore; sicché il volume stesso viene a dare una lettura complessiva dell'operetta dantesca e a ridisegnarne il profilo critico nei termini di un testo di stile programmaticamente elegiaco.
13,00

L'Alighieri. Rassegna dantesca. Volume Vol. 44

L'Alighieri. Rassegna dantesca. Volume Vol. 44

Libro: Libro in brossura

editore: Longo Angelo

anno edizione: 2015

pagine: 184

20,00

Boccaccio e i volgarizzamenti

Boccaccio e i volgarizzamenti

Stefano Carrai

Libro: Libro in brossura

editore: Antenore

anno edizione: 2017

pagine: 68

Boccaccio fu traduttore di classici e lettore curioso e attento di alcune fra le più brillanti traduzioni di testi antichi o tardo-antichi. La vivace presenza dei volgarizzamenti nella testura delle sue opere induce a rivedere la valutazione della loro ricezione. I lettori erano affascinati dall'emulazione del mondo antico e dalle ambientazioni anticheggianti del racconto ma non padroneggiavano gli strumenti linguistici per attingere direttamente ai classici. Ed è per soddisfare le esigenze di questo pubblico semicolto che lo scrittore ricorre alla mediazione dei volgarizzatori. Il fatto che tenesse aperti sullo stesso tavolo - come parrebbe - testo latino e versione volgare ce lo fa intravedere dunque in cerca di uno stile "latineggiante". Le “Heroides” ovidiane di Filippo Ceffi e la “Consolatio” boeziana di Alberto della Piagentina furono determinanti per la sua ispirazione, sul piano inventivo e della ricerca di una forma moderna per testi che miravano ad ammantarsi di antico, specie per la “Comedia delle ninfe fiorentine” e l'”Elegia di madonna Fiammetta”.
9,90

L'autografo di A mia moglie e altri studi di filologia e critica sabiana

L'autografo di A mia moglie e altri studi di filologia e critica sabiana

Stefano Carrai

Libro: Libro in brossura

editore: Scuola Normale Superiore

anno edizione: 2025

pagine: 193

Questo libro riunisce alcuni studi sulla poesia di Umberto Saba accomunati, oltre che dall’oggetto dell’indagine, dal taglio della riflessione o della ricerca: filologico o di ricostruzione storica ed erudita sui testi, sulla cultura e sull’ambiente del poeta. Essi si raccolgono intorno a una preziosa scoperta di carattere documentario, che non a caso dà il titolo al volume stesso e lo apre: il ritrovamento dell’autografo, rimasto fino a oggi sconosciuto, di A mia moglie, una delle poesie più celebri di Saba. I saggi successivi cercano di far emergere certe specificità del percorso sabiano anche attraverso il confronto con l’arte e il pensiero di amici come Italo Svevo e Virgilio Giotti, che si prestano bene a fare da reagente. L’ultimo studio, ripercorrendo l’amicizia con Giacomo Debenedetti, ne mette a fuoco l’esperienza critica su Saba, fondamentale per l’affermarsi del poeta nel panorama italiano.
10,00

Saba

Saba

Stefano Carrai

Libro: Libro in brossura

editore: Salerno Editrice

anno edizione: 2017

pagine: 296

Nato a Trieste, «città di traffici e non di vecchia cultura, varia di razze e di costumi», Umberto Saba ha attraversato la prima metà del secolo partecipando delle sue vicende intellettuali e politiche senza mai omologarsi alle mode del momento, mantenendo una rotta peculiare dovuta al carattere della propria formazione e all'autenticità di fondo della propria poetica. Paradossalmente trascurato a paragone di altri rispetto ai quali e stato inferiore solo quanto a capacità autopromozionale, aspettava da tempo una messa a punto che ne aggiornasse il profilo biografico e la fisionomia di poeta e prosatore. Una trattazione complessiva, che tiene conto di tutti i progressi fatti dalla critica negli ultimi decenni, sia sul piano filologico sia su quello dell'analisi metrico-stilistica e della contestualizzazione storico-culturale dei testi, si propone ora al lettore per conoscere meglio e apprezzare finalmente uno dei classici del nostro Novecento. La sua vena ha influenzato un filone di poesia in apparenza facile e leggero, minoritario ma non per questo meno vivo, da Betocchi e Penna a Caproni e Bertolucci. Personaggio difficilmente gestibile e imprevedibile, deliberatamente provocatore, il suo ruolo nel quadro della letteratura italiana resta principalmente quello del poeta del Canzoniere, ma un posto di rilievo ha anche lo scrittore di Scorciatoie e raccontinì, di Storia e cronistoria del Canzoniere e di Ernesto.
18,00

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