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Libri di Massimiliano Boni

Una ferita italiana? 9 ottobre 1982: attentato alla Sinagoga di Roma

Una ferita italiana? 9 ottobre 1982: attentato alla Sinagoga di Roma

Massimiliano Boni, Roberto Coen

Libro: Libro in brossura

editore: Belforte Salomone

anno edizione: 2022

pagine: 332

Prefazione di Alberto Cavaglion.
30,00

«In questi tempi di fervore e di gloria». Vita di Gaetano Azzariti, magistrato senza toga, capo del Tribunale della razza, presidente della Corte costituzionale

«In questi tempi di fervore e di gloria». Vita di Gaetano Azzariti, magistrato senza toga, capo del Tribunale della razza, presidente della Corte costituzionale

Massimiliano Boni

Libro: Libro in brossura

editore: Bollati Boringhieri

anno edizione: 2022

pagine: 352

Gaetano Azzariti (Napoli 1881 - Roma 1961) fu magistrato del Regno, segretario per la revisione dei codici delle colonie e segretario particolare dei ministri Scialoja e Mortara nell’Italia liberale giolittiana. Potente direttore dell’Ufficio legislativo per tutta l’epoca fascista, consigliere di Corte d’Appello e presidente di sezione della Cassazione, dopo l’emanazione delle leggi razziste del 1938, che contribuì a redigere, divenne anche presidente del Tribunale della razza. Alla caduta del fascismo, fu brevemente ministro di Grazia e Giustizia durante il governo Badoglio. Dopo la guerra, sottoposto a procedimento di epurazione, riuscì a sottrarsi alla richiesta di messa a riposo e anzi venne cooptato da Palmiro Togliatti nel Ministero di Grazia e Giustizia, dove contribuì a scrivere l’amnistia per i reati fascisti del 1946. Dal 1957 fu giudice della Corte costituzionale repubblicana, diventandone presidente l’anno dopo e fino alla morte. In tale veste redasse la storica sentenza n. 1 della Corte, e fu protagonista di aspri scontri con i primi governi repubblicani. Gaetano Azzariti è stato dunque un uomo in grado di attraversare la storia del nostro paese sempre in posizioni di primo piano e di passare indenne attraverso tutti i cambiamenti più traumatici, dal regime liberale alla dittatura fascista, e da questa alla democrazia. Onorato da una via a lui dedicata a Napoli e da un busto al palazzo della Consulta, la sua vicenda iniziò a fare scandalo nel 2015; in seguito, la via venne cancellata e intitolata a una bambina ebrea deportata, mentre il busto venne rimosso, ufficialmente per restauro. Il nodo centrale era, naturalmente, il Tribunale della razza e il ruolo del magistrato nel regime fascista. In questo libro, Massimiliano Boni mette in luce per la prima volta, grazie anche a documenti inediti, la vicenda paradigmatica di Azzariti, uomo di apparato, la cui carriera inesorabile lo vide sempre ai vertici, inamovibile al mutare degli eventi, ogni volta proteso verso nuovi traguardi, raggiunti a costo di tanti silenzi e compromissioni.
26,00

Il figlio del rabbino. Lodovico Mortara, storia di un ebreo ai vertici del Regno d’Italia

Il figlio del rabbino. Lodovico Mortara, storia di un ebreo ai vertici del Regno d’Italia

Massimiliano Boni

Libro: Libro in brossura

editore: Viella

anno edizione: 2018

pagine: 302

Brillante avvocato, acclamato universitario, potente magistrato, ambizioso politico, Lodovico Mortara (1855-1937) ha attraversato da protagonista buona parte dell’età liberale, prima che i colpi del fascismo portassero al crepuscolo un intero establishment. Figlio del rabbino di Mantova, nato cittadino austriaco, Mortara si affermò come maestro della procedura civile del nuovo Stato unitario, fino a diventare presidente della Cassazione romana, ossia “primo magistrato d’Italia”. A lungo amico intimo di Nitti, nel suo primo governo ne divenne ministro Guardasigilli. Anche se la morte gli evitò di subire la persecuzione delle leggi razziali, lo stesso non fu per la sua famiglia, tra cui il figlio Giorgio, statistico di fama internazionale, e la figlia Nella, libera docente in fisica sperimentale all’Università di Roma. Una sezione a parte, infine, è dedicata all’ebraicità di Mortara, e ai suoi rapporti con il mondo ebraico italiano, di cui fu, anche nei momenti di maggiore e aspro dissenso, uno dei più importanti esponenti dell’epoca.
28,00

Il museo delle penultime cose

Il museo delle penultime cose

Massimiliano Boni

Libro: Copertina morbida

editore: 66thand2nd

anno edizione: 2017

pagine: 373

In un futuro non troppo lontano, tutti i sopravvissuti alle deportazioni nazifasciste sono ormai scomparsi e l'Italia è scossa da un rigurgito antisemita. In un clima ostile, Pacifico Lattes, giovane studioso del museo della Shoah di Roma, prepara un'importante mostra sugli ultimi superstiti ai campi di concentramento. Il suo minuzioso lavoro di archiviazione e conservazione però, svolto per anni dietro a una scrivania, sembra improvvisamente crollare di fronte alla notizia della possibile esistenza di un sopravvissuto ancora in vita: tra le mura di una casa di riposo di Tor Sapienza, infatti, ce Attilio Amati, novantottenne aspro e taciturno custode di un segreto all'apparenza inconcepibile. Dall'incontro tra Attilio e Pacifico, dapprima scettico nei confronti di un vecchio il cui nome non compare sulle liste dei deportati, inizia una ricerca difficile e ostinata, un confronto serrato che porterà entrambi a riconoscersi nella dolorosa esperienza dell'altro. Un gioco inestricabile di scambi e silenzi che nasconde una drammatica «scelta di Sophie», un terribile segreto legato alla travagliata esperienza del lager.
18,00

Leopardi e «La Ronda». Alcune riflessioni critiche

Leopardi e «La Ronda». Alcune riflessioni critiche

Massimiliano Boni

Libro: Libro in brossura

editore: Firenzelibri

anno edizione: 2013

pagine: 160

"Ristampo in questo mio soggetto moderatamente (almeno spero) polemico, scritto qualche anno fa ed edito dall'Editore Tamari di Bologna, in difesa del leopardismo dei rondisti e che era da tempo esaurito. È evidente che ho ristampato il soggetto perché lo credo ancora valido. Naturalmente sarà poi l'eventuale lettore a giudicare questa mia, alquanto arrischiata, 'credenza'." (L'autore)
10,00

La parola ritrovata

La parola ritrovata

Massimiliano Boni

Libro: Libro in brossura

editore: Giuntina

anno edizione: 2006

pagine: 287

Giugno 1976. Andrea Albini, 26 anni, romano, è un impiegato del Comune di Roma. Convive con Anna, laureanda in architettura. Andrea è iscritto al PCI e alla CGIL, frequenta la sezione del partito vicino a piazza Bologna. La sua vita quotidiana però è rosa da un tarlo, che nasce dal passato dimenticato dalla propria famiglia. Andrea, infatti, è il nipote di una donna di cui nulla si dice in casa, e di cui lui solo sa che durante il fascismo si convertì al cristianesimo. Inizia così un percorso di recupero della propria identità, con la richiesta di ritorno fatta alla comunità ebraica di Roma, in cui dovrà cercare di superare gli ostacoli che incontra.
15,00

Io Tiberio. Capriccio in forma di dialogo tra storia e fantasia
9,00

Arlecchineschi. Appunti per ritratti o pirandellianamente ritratti da farsi. Cardarelli, Alvaro
12,00

Guido Gozzano e la poesia italiana del Novecento e altre note

Guido Gozzano e la poesia italiana del Novecento e altre note

Massimiliano Boni

Libro: Libro in brossura

editore: Firenzelibri

anno edizione: 1983

pagine: 280

15,00

Ungaretti e Petrarca con altre occasioni critiche

Ungaretti e Petrarca con altre occasioni critiche

Massimiliano Boni

Libro: Libro in brossura

editore: Firenzelibri

anno edizione: 1976

pagine: 180

15,00

L'Alfieri e la rivoluzione francese. Con altri scritti alfieriani

L'Alfieri e la rivoluzione francese. Con altri scritti alfieriani

Massimiliano Boni

Libro: Libro in brossura

editore: Firenzelibri

anno edizione: 1974

pagine: 167

10,00

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