Libri di Ivan Goncarov
Una storia comune
Ivan Goncarov
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2022
pagine: 454
"Una storia comune" è il primo romanzo che Goncarov scrive, nel 1847, dove già si delineano i temi dell’indolenza rinunciataria e della fatalità che torneranno nel suo più famoso Oblomov. È la storia del giovane aristocratico Aleksandr Aduev che dalle sue terre (ricordate poi come idilliaco paradiso rurale) si trasferisce a San Pietroburgo, dove sogna l’amore pieno e romantico, che viene amaramente smentito, anche nel confronto con il pragmatismo disilluso dello zio Pjotr che lo ospita. Il racconto, tutto impalpabilmente comico, si capovolge a sorpresa nella parte finale. Di questo romanzo il grande Lev Tolstoj dice: «Una delizia, leggetelo tutti... con esso si impara a vivere».
Tre racconti: Un felice errore-Servitori d'altri tempi-Il mese di maggio a Pietroburgo
Ivan Goncarov
Libro: Libro in brossura
editore: Robin Edizioni
anno edizione: 2020
pagine: 200
Con i Tre racconti qui raccolti si intende esprimere l’idea, propria dell’autore, di una letteratura strumento di vita sociale più che creazione d’arte. Un felice errore (1839) è un racconto giovanile, in cui alcuni elementi romantici si fondono con il realismo a cui l’autore voterà la propria scrittura. Servitori d’altri tempi (1889) raccoglie ritratti di quattro domestici che hanno prestato servizio presso Gončarov stesso e si rivela di grande importanza per capire le abitudini di lavoro dello scrittore e la sua opinione riguardo alla situazione della servitù nella Russia a lui contemporanea. Il mese di maggio a Pietroburgo (1891) è un racconto, vicino al genere del disegno fisiologico, che descrive la vita di un grande condominio di San Pietroburgo, presumibilmente lo stesso in cui Gončarov visse fino alla sua morte. Come ha osservato Ettore Lo Gatto nella sua Storia della Letteratura Russa, Gončarov ammalia il lettore grazie a "una lingua e uno stile classici, attraverso il suo temperamento romantico, temprato dalla sua volontà realistica".
Ninfodora Ivanovna
Ivan Goncarov
Libro
editore: Marsilio
anno edizione: 1994
pagine: 168
Un romanzo giallo russo scritto nel 1836 sconosciuto fino a oggi. Una giovane donna denuncia alla polizia la scomparsa del marito. Dopo pochi giorni ne viene ritrovato il cadavere, quasi irriconoscibile. La donna crede, in più occasioni, di rivedere vivo a Pietroburgo l'amato sposo. Alla fine il mistero si svela: l'uomo non è morto, ha assassinato un nobile ricco della cui moglie era diventato l'amante e si è sostituito a lui. Condannato, imprigionato, riesce a fuggire, uccide l'amante e si ammazza davanti agli occhi della moglie.
Oblomov
Ivan Goncarov
Libro: Libro in brossura
editore: Rizzoli
anno edizione: 2006
pagine: 574
"Quante volte la mattina avete avuto quella tipica riluttanza a iniziare la giornata, a slittare il badge, fare la spesa, iscrivervi a un corso di inglese, imparare a usare l'ultimo innovativo oggettino high tech, rassettare la camera da letto, intrattenervi con un collega, un vicino, il vostro portiere? Quante volte la mattina avete avvertito quell'irresistibile sensazione di svogliatezza, pigrizia, immobilità e sotto sotto un senso di mansuetudine e mitezza? In una parola: Oblomov."(Mario Testa)
Oblomov
Ivan Goncarov
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2014
pagine: 576
La vita passa davanti al giovane, ricco Ilia Ilyic Oblomov. Gli passa davanti il benessere, garantito dalla tenuta di Oblomovka, gli passa davanti la quotidianità sempre uguale, spesa spostandosi da un comodo divano all'altro in preda a sterili pensieri astratti. Gli passa davanti la possibilità di dar corpo ai sogni idealistici della gioventù, su sollecitazione del vitalissimo amico Stolz. E gli passa davanti l'amore, incarnato dalla bella e sensibile Olga. In un linguaggio che nulla ha da invidiare alla perfezione di Puskin o al feroce realismo di Gogol', Goncarov dà forma a un universo apparentemente immobile ma in realtà freneticamente vivo di osservazioni, pensieri e annotazioni, sostanziando uno dei massimi capolavori della letteratura russa.
Una storia comune
Ivan Goncarov
Libro: Copertina morbida
editore: Fazi
anno edizione: 2016
pagine: 425
"Una storia comune" racconta le vicende di Aleksandr Aduev, un giovane romantico e sognatore che si trasferisce dalla provincia, dove la madre lo ha sempre coccolato, a San Pietroburgo a casa dello zio Pjotr, un pragmatico capitalista sposato con Lizaveta Aleksandrovna, una bellissima donna molto più giovane. Aleksandr crede nell'amore eterno, nell'amicizia indissolubile e soprattutto si reputa un grande poeta. Lo zio, uno dei caratteri più indimenticabili della letteratura di sempre, cerca di orientarlo verso una visione più realistica della vita. Il romanzo è una vicenda umoristica travolgente, una narrazione serrata intorno allo scontro di due mondi che sembrano in apparenza irriducibili. Il registro di Goncarov è la comicità: un'intelligenza che nasce da Puskin e continua in Gogol' e negli altri grandi del suo tempo. Goncarov è il maestro di una verità che spesso dimentichiamo: la vita deve continuare a nutrirci con qualcosa di intangibile, qualcosa che soltanto il riso sa conservare nell'assurda idiozia delle nostre azioni. Scritto in prosa e versi e pubblicato nel 1847, è il primo libro di una trilogia (a cui seguono il celebre Oblomov e Il burrone). Dimenticato per oltre un secolo a causa della sua mancanza di impegno politico e sociale, il libro viene oggi riscoperto come un grande capolavoro della letteratura russa dell'Ottocento, al pari dei grandi Tolstoj, Dostoevskij, Leskov e Gogol'.
Oblomov
Ivan Goncarov
Libro
editore: Einaudi
anno edizione: 2006
Un provinciale idealista vive a Pietroburgo della rendita di una tenuta dimenticata, nella più assoluta inerzia fisica e psichica. In una camera coperta di ragnatele e di libri ingialliti giace su un divano, dormendo e sognando, stanco e insensibile ai rumori della vita. Oblomov è stato considerato dalla critica l'eroe immortale della pigrizia, prodotto di una generazione viziata e apatica, inerte e priva di volontà, che non ha saputo dedicarsi a quelle riforme di cui necessitava la società russa.