Libri di Gianfranco Maraniello
Lawrence Carroll. Keep looking. Ediz. italiana e inglese
Libro: Libro rilegato
editore: artem
anno edizione: 2025
pagine: 236
"Nella mia pittura le forme sono sempre mutevoli, la loro stessa collocazione nello spazio cambia, questa inquietudine di pensiero e di spirito è ciò che in un certo senso rende 'vive' le mie opere e le tiene in movimento [Lawrence Carroll]. A tre anni dalla sua scomparsa, il Madre di Napoli ha dedicato la prima grande retrospettiva museale a Lawrence Carroll. Carroll considerava i suoi lavori presenze fisiche che abitano gli spazi e che incontrano l'osservatore, entrandoci in dialogo. Ogni sua realizzazione mantiene l'imperfezione connaturata all'essere umano, il proprio necessario "ancoraggio al mondo". Realizzata in collaborazione con Lucy Jones Carroll per l'Archivio Lawrence Carroll, a cura di Gianfranco Maraniello, la mostra ha messo in luce il percorso originale di un protagonista della scena artistica nordamericana e internazionale: 80 opere realizzate nel corso di oltre trent'anni di carriera [dal 1985 al 2019], documentate ora con grande respiro grafico in un 'libro d'artista' che privilegia le relazioni delle opere con lo spazio e con i sentimenti. Un 'libro d'artista' di grande formato e respiro grafico ripercorre oltre trent'anni di carriera [dal 1985 al 2019] di un protagonista della scena artistica nordamericana e internazionale: 80 opere esposte nel 2022 nella grande rassegna monografica organizzata al Museo Madre nel 2022.
Giovanni Anselmo
Tacita Dean, Rosalind E. Krauss, Gianfranco Maraniello
Libro: Libro in brossura
editore: Hopefulmonster
anno edizione: 2007
pagine: 268
ll volume, che documenta la mostra curata da Gianfranco Maraniello e Andrea Viliani, propone un percorso attraverso le opere di uno degli artisti più radicali del gruppo dell'Arte Povera. Con la sua ampia documentazione iconografica, il volume ripercorre i momenti fondamentali del cammino artistico di Giovanni Anselmo, partendo dalla documentazione fotografica della mostra che comprende una selezione fra le più importanti opere dell'artista create negli anni Sessanta e Settanta insieme alle opere degli anni Ottanta e Novanta appositamente riallestite per creare un ambiente unitario all'interno della Galleria. Prosegue poi con un approfondimento sui quarant'anni di attività dell'artista (1965-2005), dalle ultime opere realizzate per la mostra all'Ikon Gallery di Birmingham nel 2005 ai lavori storici suddivisi per cicli tematici che caratterizzano la ricerca di Anselmo. Completano la monografia i testi critici di Rosalind Krauss e Gianfranco Maraniello, oltre a una conversazione con l'artista condotta da Andrea Viliani e alla testimonianza/omaggio a Giovanni Anselmo scritta da Tacita Dean. Il volume si chiude con un esaustivo apparato biobibliografico curato da Maddalena Disch.
Luigi Ontani. Ediz. italiana e inglese
Gianfranco Maraniello, Franco La Cecla, Claudio Marra
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: MAMbo
anno edizione: 2009
pagine: 440
Giuseppe Penone. Alberi in versi
Renata Pintus, Gianfranco Maraniello, Carlo Ossola
Libro: Libro rilegato
editore: Giunti Editore
anno edizione: 2021
pagine: 160
Per Giuseppe Penone (Garessio 1947) l’albero è immagine di una giovinezza trascorsa tra i boschi delle Alpi Marittime e perciò frequentata assiduamente negli ormai oltre cinquant'anni di ricerca. L’albero rivela, attraverso la sua crescita a cerchi concentrici, una forma essenziale, strettamente necessaria alla sua stessa esistenza e al suo stesso sviluppo: è saldamente piantato nella terra ma con i rami protesi verso il cielo. Tra gli alberi l'artista predilige le conifere, per il loro tronco resistente alle torsioni e i rami a palco dall’andamento regolare: in pratica, una sintesi formale dell'idea stessa di albero. Per questi motivi l’opera che Penone ha scelto di collocare in Piazza della Signoria, a Firenze, è un abete monumentale. Il tronco e i rami sono stati realizzati in fusione di acciaio inossidabile, avvolta da un reticolo che conferisce all’installazione un senso ascendente: i diciotto elementi che lo formano sono stati modellati in bronzo, con un procedimento di fusione da calchi di bambù. Abete ha anticipato di qualche mese l’apertura della mostra voluta dalle Gallerie degli Uffizi, e rivela l’interesse di Penone per gli aspetti ambientali dell’arte, soprattutto nello spazio urbano dove, secondo l’artista, si sviluppa la continuità tra cultura e natura, tra il tempo della storia e quello della vita, tra passato e presente. La mostra si colloca nell’ambito delle celebrazioni dantesche previste per il 2021. Lo stesso titolo allude al tema dantesco dell'«albero che vive della cima».
Still alive. 33 storie di chi ha vissuto e vinto la lotta contro il cancro. Ediz. italiana e inglese
Ugo Pastorino, Gianfranco Maraniello
Libro: Copertina rigida
editore: Skira
anno edizione: 2010
pagine: 176
33 storie di pazienti che hanno vissuto e vinto una lotta che sembrava impossibile contro il cancro, interpretate da 23 artisti della fotografia. Tutta l'arte, al pari della filosofia e della religione, si offre sotto il segno del mistero della morte e della condizione umana al suo cospetto. Dalla monumentalità antica a Caravaggio, da Brueghel a Damien Hirst, non c'è momento della storia dell'arte in cui il senso della vita non sia stato affrontato a partire dal suo epilogo o in vista di un superamento di questo. In tale prospettiva l'arte ha spesso camminato a fianco della medicina, diventando a volte essa stessa "cura", come dimostrano le esperienze sempre più diffuse di "arte terapia". A 33 casi clinici risolti sono stati abbinati 23 "artisti-fotografi" che hanno conosciuto gli ex pazienti, ne hanno appreso le vicende e "scrutato l'animo". In alcuni casi sono nate amicizie e, grazie alla disponibilità di ciascuno, è avvenuto che da tutti gli incontri si originassero altrettante opere fotografiche.
Matthew Day Jackson. In search of... Ediz. italiana e inglese
Gianfranco Maraniello, Steve Pulimood, Martin J. Sherwin
Libro: Libro rilegato
editore: MAMbo
anno edizione: 2011
pagine: 264
Gilberto Zorio. Ediz. galiziana, spagnola e inglese
Gianfranco Maraniello, Gilberto Zorio
Libro: Libro in brossura
editore: MAMbo
anno edizione: 2011
pagine: 396
Franco Guerzoni. Archeologie senza restauro
Gianfranco Maraniello
Libro
editore: Skira
anno edizione: 2015
pagine: 112
Robert Morris. Scritti, film, video. Catalogo della mostra (Rovereto, 23 luglio-6 novembre 2016)
Libro: Libro in brossura
editore: Electa
anno edizione: 2017
pagine: 210
Robert Morris realizzò il suo primo film. Influenzato da John Caqe', il film, uno studio sui quattro elementi, usava una serie di procedure casuali per determinare la durata di ogni ripresa, la relativa sequenza e il movimento della cinepresa. Morris iniziò a dedicarsi al cinema nello stesso periodo in cui si cimentava con la performance, cercando in entrambi un modo per allontanarsi dalla pittura e affrontare un linguaggio scultoreo che articolasse un'esperienza della visione temporale e multidirezionale. Come ha detto Maurice Berger, questa esperienza non solo consentiva "al sé percipiente [di] valutare certi aspetti della propria esistenza fisica", ma "permette[va] di dar forma allo spazio interiore del sé'", proponendo "lo spazio stesso come un'estensione del sé".
Eliseo Mattiacci
Libro: Libro in brossura
editore: Electa
anno edizione: 2017
pagine: 122
Dopo le mostre personali di Giuseppe Penone e Robert Morris, la stagione espositiva del Mart, Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto, propone un ambizioso progetto dedicato all’opera di Eliseo Mattiacci. In un ideale passaggio di testimone fra artisti della medesima generazione, il progetto prosegue la ricognizione sull'origine e sulle forme della scultura contemporanea. Aperta al pubblico dal 2 dicembre 2016 al 12 marzo 2017 l'esposizione è frutto di un dialogo aperto fra l'artista e gli spazi del Museo. Negli ampi ambienti della sede roveretana del Mart una selezione di lavori, per lo più di grandi dimensioni, ripercorre l'intera carriera di Eliseo Mattiacci. Opere significative degli esordi come Locomotiva (1965), Tavole degli alfabeti primari (1972), 7 corpi di energia (1983), introdurranno alcune prove della maturità che per complessità e misura sono altrimenti di difficile esposizione come Motociclista (1981), La mia idea del cosmo (2001) o Piattaforma esplorativa (2008). I saggi critici di Gianfranco Maraniello, Daniela Lancioni e Tommaso Trini delineano l’arco della produzione dell’artista mentre le opere principali sono oggetto di documentatissimi testi di approfondimento.
Giuseppe Penone. Alberi in versi. Ediz. inglese
Renata Pintus, Gianfranco Maraniello, Carlo Ossola
Libro: Libro rilegato
editore: Giunti Editore
anno edizione: 2021
pagine: 160
Per Giuseppe Penone (Garessio 1947) l’albero è immagine di una giovinezza trascorsa tra i boschi delle Alpi Marittime e perciò frequentata assiduamente negli ormai oltre cinquant'anni di ricerca. L’albero rivela, attraverso la sua crescita a cerchi concentrici, una forma essenziale, strettamente necessaria alla sua stessa esistenza e al suo stesso sviluppo: è saldamente piantato nella terra ma con i rami protesi verso il cielo. Tra gli alberi l'artista predilige le conifere, per il loro tronco resistente alle torsioni e i rami a palco dall’andamento regolare: in pratica, una sintesi formale dell'idea stessa di albero. Per questi motivi l’opera che Penone ha scelto di collocare in Piazza della Signoria, a Firenze, è un abete monumentale. Il tronco e i rami sono stati realizzati in fusione di acciaio inossidabile, avvolta da un reticolo che conferisce all’installazione un senso ascendente: i diciotto elementi che lo formano sono stati modellati in bronzo, con un procedimento di fusione da calchi di bambù. Abete ha anticipato di qualche mese l’apertura della mostra voluta dalle Gallerie degli Uffizi, e rivela l’interesse di Penone per gli aspetti ambientali dell’arte, soprattutto nello spazio urbano dove, secondo l’artista, si sviluppa la continuità tra cultura e natura, tra il tempo della storia e quello della vita, tra passato e presente. La mostra si colloca nell’ambito delle celebrazioni dantesche previste per il 2021. Lo stesso titolo allude al tema dantesco dell'«albero che vive della cima».