Libri di Anna Scattigno
Vite, carte, memorie. Archivi di donne in Toscana. Volume Vol. 1
Libro
editore: C&P Adver Effigi
anno edizione: 2025
pagine: 310
Religioni e società. Rivista di scienze sociali della religione. Volume Vol. 106
Libro
editore: Fabrizio Serra Editore
anno edizione: 2023
pagine: 132
Le parole della convivenza
Vittoria Franco, Anna Scattigno, Emilia D'Antuono, Franca Maria Alacevich
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2020
pagine: 120
È possibile la convivenza umana senza gesti di bontà, di solidarietà, di apertura agli altri? Com’è potuto accadere che atteggiamenti di tolleranza, di ascolto reciproco, di rispetto delle differenze di opinioni, di accoglienza vengano qualificati come “buonismo”, termine ormai considerato addirittura denigratorio? Quattro autrici, con interessi diversi, affrontano l’argomento con l’intento di ridare senso a parole – come bontà, misericordia, solidarietà, legame sociale – che in un’epoca di “cattivismo” dilagante rischiano di diventare desuete o relegate ad ambiti circoscritti, e che invece vanno riportate dentro le relazioni interpersonali e sociali, se non vogliamo che prevalgano egoismi e indifferenza verso gli altri.
Scritture carismi istituzioni. Percorsi di vita religiosa in età moderna. Studi per Gabriella Zarri
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 2018
pagine: 630
Divisa nelle sezioni Scritture, Carismi, Istituzioni, questa raccolta di scritti, che coinvolge alcuni tra i più importanti studiosi contemporanei di storia moderna e storia del cristianesimo, si concentra sotto molteplici punti di vista sulla vita religiosa tra XVI e XVII secolo, offrendo nuovi importanti spunti di riflessione.
Di generazione in generazione. Le italiane dall'Unità a oggi
Libro: Libro in brossura
editore: Viella
anno edizione: 2014
pagine: 404
Pensato come riflessione critica sul ruolo che le donne hanno avuto nel processo di costruzione dell'Italia unita come soggetti attivi e come proiezioni dell'immaginario collettivo, il volume è costruito secondo una sequenza di "generazioni brevi", affrontate ciascuna attraverso un suo tratto caratterizzante, affiancando un quadro generale al profilo di una o più figure che ne hanno impersonato la specificità: Giannina Milli, Erminia Fuà Fusinato, Matilde Serao, Maria Montessori, Margherita Sarfatti, Nilde Iotti, Tina Anselmi, Carla Lonzi. Una articolazione per blocchi ventennali - le "generazioni brevi" appunto - permette di rappresentare al meglio alcune scansioni di fondo della presenza delle donne in quanto soggetti ed emblemi del processo di nazionalizzazione: processo che, soprattutto sul fronte femminile, ha stentato a diventare di massa e che risulta fortemente segnato dalla tensione tra affermazione dei diritti (individuali e collettivi) e pratiche di controllo volte a modellare pensieri, progetti di vita, comportamenti delle donne e, con esse e attraverso di esse, di tutto il paese. Nell'ultima parte, attraverso un ventaglio di riflessioni, il volume dà voce alle contraddizioni in atto nel nuovo secolo, che valorizzano la soggettività delle giovani ma ne imbrigliano la proiezione sul futuro.
Sposa di Cristo. Musica e comunità nei «Ratti» di Caterina de' Ricci. Con il testo inedito del XVI secolo
Anna Scattigno
Libro
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 2011
pagine: 288
Il femminismo degli anni Settanta
Libro: Libro in brossura
editore: Viella
anno edizione: 2005
pagine: XVIII-256
Negli anni '70 il femminismo fu in Italia una pratica politica diffusa, che trasformò la coscienza e la vita di migliaia di donne; i suoi caratteri variarono molto da una città all'altra rispecchiandone le differenze di storia sociale, politica e culturale. Generazioni e memorie diverse analizzano i percorsi che hanno caratterizzato il vissuto di quella stagione: dal corpo e dalla sessualità al rapporto tra personale e politico, alla reinvenzione della vita quotidiana, ai nessi con i temi sociali e i soggetti politici. Ne emerge la proposta di una 'rilettura' del femminismo che pone domande sulla sua difficile trasmissione, sul suo carattere di storia incompiuta, sulle prospettive dei nuovi femminismi in una scena contemporanea mutata.