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Libri di Vincenza Pellegrino

Dolore in bellezza. Narrazioni del possibile, nonostante tutto

Dolore in bellezza. Narrazioni del possibile, nonostante tutto

Libro: Libro in brossura

editore: Mimesis

anno edizione: 2025

pagine: 230

"Dolore in bellezza" nasce da un lungo percorso di confronto tra saperi diversi, sviluppato nell’ambito di una rassegna omonima durata dieci anni. Questo saggio dà voce a teorie e pratiche sociali che si oppongono alla depressione disperante che oggi attraversa molte istituzioni. Si interroga sulla capacità di entrare in relazione con le persone ferite, cercando un cammino di soggettivazione attraverso forme narrative della sofferenza e del male che ne rifiutino l’idea di naturalità e irrimediabilità. Il volume si articola attorno a tre principali dimensioni tematiche: la tensione tra dicibile e indicibile nelle biografie individuali e collettive; il confronto tra ciò che appare possibile e ciò che sembra impossibile; la relazione tra possibilità sociale e processi istituenti, cioè come trasformare i desideri collettivi di cambiamento in pratiche concrete. A partire dalla loro esperienza in luoghi sensibili – come i servizi sociali e sanitari, il teatro, il carcere e la scuola – le autrici e gli autori del volume costruiscono una complessa idea di narrazione del possibile, capace di emergere “nonostante tutto”.
20,00

Scuola futura. Dialoghi utopici e generativi sulle relazioni educative

Scuola futura. Dialoghi utopici e generativi sulle relazioni educative

Fabio Vanni, Vincenza Pellegrino

Libro: Libro in brossura

editore: Erickson

anno edizione: 2022

pagine: 91

Gli autori propongono un’agile riflessione, condotta dai punti di vista confinanti della psicologia e delle scienze sociali, sul cambiamento possibile per la scuola, una scuola che non giudichi né escluda, ma accompagni a inserirsi creativamente nel mondo. La scuola italiana e il sistema educativo più in generale sono spesso al centro di prospettive differenti, il più delle volte critiche, talvolta anche mortifere, ma certo il loro valore appare, da qualunque parte lo si consideri, potenzialmente ingente. Un luogo importante ma contestualmente inemendabile dell’immaginario sociale. Per ragionare sul periodo di transizione che stiamo attraversando e sui cambiamenti che s’impongono al sistema di istruzione, Fabio Vanni e Vincenza Pellegrino scelgono la forma del dialogo, per sua stessa natura aperta all’imprevisto e alla contraddizione. Il risultato è una riflessione a due, condotta dai punti di vista confinanti della psicologia e delle scienze sociali, che utilizza la retorica della distopia, così in sintonia con il sentire comune, e quella dell’utopia del desiderio, traendo spunto anche da esperienze alternative. Per provare infine a individuare all’interno della scuola attuale, in un esercizio di concretezza tanto difficile quanto necessario, le minime discontinuità attraverso le quali s’intravede la possibilità di una scuola diversa: che non giudichi né escluda, ma accompagni a inserirsi creativamente nel mondo.
14,00

Futuri. Volume Vol. 16

Futuri. Volume Vol. 16

Libro: Libro in brossura

editore: Italian Institute for Future

anno edizione: 2021

pagine: 200

Il futuro non è uno “spazio vuoto” e può essere “colonizzato”. Le “immagini di futuro” di un individuo come di una comunità o di una organizzazione condizionano e ispirano le azioni di oggi, ma anche i valori, le aspettative e persino le percezioni del presente: di conseguenza, il futuro può anche essere un “terreno di conquista” di forze economiche o politiche attraverso cui indirizzare oggi preferenze, processi sociali o attività degli individui, orientandoli verso orizzonti predefiniti o vaghi scenari purché a beneficio dei soggetti di quelle forze. L’attivazione di una attitudine proattiva nella/con la cittadinanza è indispensabile per mantenere aperti i futuri e le possibilità del bene pubblico: si tratta di democratizzare i futuri e non solo il presente, la società di oggi, i processi di governo attuali. A questo tema è dedicato il n. 16 di Futuri. Tra gli altri argomenti del numero: l’umanesimo tecnologico, l’intelligenza artificiale nel giudizio penale, i voli in microgravità, il futuro della scuola e la conversione ecologica. Il racconto è di Roberta Spagnoli.
12,00

Emancipatory Social Science. Le questioni, il dibattito, le pratiche

Emancipatory Social Science. Le questioni, il dibattito, le pratiche

Libro: Libro in brossura

editore: Orthotes

anno edizione: 2020

pagine: 206

Focalizzandosi sui nessi tra riflessioni teoriche ed esperienze di ricerca empirica di tipo espressamente partecipativo, collaborativo, collettivo, il volume intende offrire una visione d’insieme sullo stato della ricerca nell’ambito della Emancipatory Social Science, riflettendo la varietà di prospettive, approcci e strumenti utilizzati. I contributi qui raccolti attraversano percorsi di ricerca eterogenei – dal carcere ai movimenti sociali antirazzisti, dal mondo della precarietà all’interno dell’accademia alle migrazioni postcoloniali –che condividono una scelta metodologica precisa: la ricerca scientifica come pratica collettiva ed emancipatoria.
20,00

Futuri testardi. La ricerca sociale per l’elaborazione del «dopo-sviluppo»

Futuri testardi. La ricerca sociale per l’elaborazione del «dopo-sviluppo»

Vincenza Pellegrino

Libro: Libro in brossura

editore: Ombre Corte

anno edizione: 2020

pagine: 167

In questo volume, dedicato al tema del futuro come “prodotto culturale”, Vincenza Pellegrino discute i risultati della ricerca sociale attuata attraverso la rivisitazione del metodo “Future Lab”. Si tratta di un tipo di ricerca-azione di lunga durata, basata sulla alternanza tra stimoli art-based, brainstorming collettivi e argomentazioni a base tematica, che favorisce un passaggio collettivo dal risentimento a forme di critica sociale. Nello specifico, la ricerca coinvolge diversi gruppi di giovani chiamati a immaginare l’evoluzione del presente in chiave prima distopica e poi utopica, per discutere infine quali trasformazioni possano “gettare ponti” verso i mondi auspicati. Ne emerge un immaginario complesso, ma espresso con rappresentazioni ricorrenti tese al superamento delle “crisi” prodotte dell’economia tardo capitalista. Vengono evocati ad esempio nuovi ordini post-statuali, forme di cittadinanza globale come diritti/doveri d’accoglienza; nuove istituzioni democratiche più propriamente “g-locali”, con la federazione tra città-stato; forme di co-gestione concreta e quotidiana delle istituzioni, a partire da una scuola “orizzontale”, da nuove forme di social housing basate sulla convivenza tra generazioni e così via. Costrutti complessi – ritenuti solitamente appannaggio di élite intellettuali e rimossi dal dibattito pubblico e mediatico – rivelano invece un immaginario sul “dopo-sviluppo” vivo in questi giovani, che nutrono forti aspirazioni a un mondo migliore. Prefazione di Vando Borghi. Postfazione di Claudio Conte.
15,00

Futuri possibili. Il domani per le scienze sociali di oggi

Futuri possibili. Il domani per le scienze sociali di oggi

Vincenza Pellegrino

Libro: Libro in brossura

editore: Ombre Corte

anno edizione: 2019

pagine: 226

Questo libro affronta il tema del futuro come "prodotto culturale", ossia come insieme di rappresentazioni su quanto potrà accadere domani, e in particolare sulle possibilità di miglioramento della condizione umana. È questa, oggi, una sfida non da poco. Viviamo tempi incerti, in cui la narrazione del Progresso, che aveva accompagnato le generazioni precedenti, appare sempre meno credibile (troppi conflitti, troppe diseguaglianze, troppi disastri ambientali). Ma proprio a partire da questa crisi, Vincenza Pellegrino avanza l'ipotesi che le aspirazioni a un futuro migliore per tutti — non solo per sé — siano ancora vive e diffuse tra le giovani generazioni, anche in forme nuove, e che la loro rimozione dal dibattito pubblico sia sintomo di una specifica dinamica politica. Assumendo questa prospettiva, il libro prende dunque in esame le categorie utilizzate dalla teoria sociale che si occupano del "futuro", a partire dalle forme classiche della utopia e della distopia, ancora oggi rintracciabili nell'immaginario collettivo come reazione alla vita frenetica e precaria. Alla fine, emerge un quadro della nostra epoca come specifico terreno di lotta tra forme di futuro moderne agonizzanti e nuove forme di futuro, di lotta tra ciò che è "probabile" e ciò che è "possibile".
19,00

La scienza incerta e la partecipazione. L'argomentazione scientifica nei nuovi conflitti ambientali

La scienza incerta e la partecipazione. L'argomentazione scientifica nei nuovi conflitti ambientali

Libro: Libro in brossura

editore: Scienza Express

anno edizione: 2013

pagine: 184

Scienza incerta, un paradosso per il senso comune e non solo. Una scienza della probabilità, una scienza che prospetta scenari complessi rispetto a questioni complesse, una scienza che vede gli esperti contrapporsi tra loro nella formulazione di tali scenari. Alla formulazione “scienza incerta” il libro accosta quella di “scienza conflittuale”, poiché essa è applicata a conflitti sociali e politici all’interno dei quali l’argomentazione politica si fa determinante.No Inceneritori, No TAV e altri movimenti agiscono forme di critica sociale proprio in nome di una verità forte e superiore,che si mostra indiscutibile, come lo sono ad esempio le argomentazioni di tipo sanitario. In questo caso, la “verità scientifica” pare sopperire alla scomparsa delle argomentazioni politiche di tipo normativo-valoriale che caratterizzavano l’epoca delle ideologie. Osservando e valutando diversi casi locali di mobilitazione, il libro analizza i processi di innovazione politica caratterizzati dalla presenza di auto-formazione e di expertise scientifica, e presenta tutto l’interesse di una sfida alle precedenti forme di elaborazione politica nelle democrazie occidentali.
16,00

Tecnologie dell'istruzione e dell'apprendimento
14,50

L'Occidente e il Mediterraneo agli occhi dei migranti

L'Occidente e il Mediterraneo agli occhi dei migranti

Vincenza Pellegrino

Libro: Libro in brossura

editore: Unicopli

anno edizione: 2009

pagine: 204

L'Occidente appare ai migranti marocchini come un universo di "potenzialità invecchiate", incapace di mettersi alla ricerca attiva di nuove forme di governo della realtà, sempre più aggressivo. I migranti non si sentono sicuri in Europa, né d'altra parte lo sono mai stati prima di arrivarvi. Essi muovono alla ricerca di una collocazione (culturale oltre che materiale) che non riescono (e forse non possono) trovare, soffrono della mancanza di spazio simbolico (non possono dire la loro sul mondo) e soffrono del consumo di rappresentazioni altrui (dell'islamofobia mediatica, ad esempio). Eppure, la nuova capacità di guardare alla storia coloniale e di elaborarla, e il fatto che i migranti guardino all'Occidente come "a casa" pur vedendone le fatiche e le mistificazioni in modo più consapevole rispetto agli europei, permettono loro di intuire percorsi alternativi a questa modernità.
15,00

Follie ragionate. Il male e la cura nelle parole dei pazienti psichiatrici

Follie ragionate. Il male e la cura nelle parole dei pazienti psichiatrici

Vincenza Pellegrino

Libro: Libro in brossura

editore: UTET Università

anno edizione: 2012

pagine: 245

Sul male mentale, soprattutto quando si manifesta nelle forme più severe, grava un pregiudizio che porta a ritenere difficile, se non impossibile, raccogliere discorsi sensati. Il folle ha smarrito la propria presenza - si pensa comunemente - ed è incapace di legare fra loro passato, presente e futuro. Come asserisce Mario Cardano nella sua prefazione al volume, "Follie ragionate" sfida e vince questo pregiudizio: mostra come "il folle sragioni molto meno di quanto si creda". In questo libro il male mentale è affrontato attingendo alle parole, alle metafore, alle narrazioni di chi ha attraversato questa condizione e di chi da anni convive con il proprio malessere mentale. Tutto ciò colloca il contributo di Vincenza Pellegrino all'interno di una consolidata tradizione di ricerca, quella delle illness narratives, e tuttavia cerca di integrarne i diversi approcci in un'unica opera di studio. Analizzando le testimonianze di uomini e donne gravati da anni da disturbi severi, Vincenza Pellegrino infatti combina in modo convincente tecniche di ricerca qualitative e quantitative, senza indulgere nella retorica della triangolazione che attribuisce all'adozione di "metodi misti" un valore in sé o una garanzia di oggettività, ma mostrando bene l'efficacia della loro combinazione. Infine, in questo modo, la sofferenza e la cura psichiatrica possono essere ri-comprese all'interno del complesso universo simbolico dei pazienti e ripensate grazie a essi.
22,00

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