Libri di Sergio Rebora
Carlo Bossoli (1815-1884). Pittore giramondo tra le corti reali e il magico Oriente. Catalogo della mostra (Mendrisio, 20 ottobre 2024-23 febbraio 2025)
Libro: Libro in brossura
editore: Dario Cimorelli Editore
anno edizione: 2024
pagine: 200
Il volume, dedicato a Carlo Bossoli (1815-1884), accompagna la mostra presentata dalla Pinacoteca cantonale Giovanni Züst di Rancate e intende riproporre al pubblico un artista che affonda le proprie radici biografiche nella storia del Cantone Ticino, ma opera anche fuori dalla Svizzera, dapprima in Crimea e poi soprattutto a Milano e a Torino, conquistando immediatamente una straordinaria notorietà e innumerevoli prestigiose commissioni grazie alla qualità della sua sofisticata pittura a tempera. Il taglio monografico del libro ricostruisce, in una successione cronologica, l’opera dell’interprete e rinnovatore della tradizione della veduta, che viaggia e soggiorna tra l’Europa e il Medio Oriente, portando a termine una intensa e variegata produzione artistica.
1894 Segantini al Castello
Sergio Rebora
Libro: Copertina morbida
editore: Biblioteca d'Arte
anno edizione: 2014
pagine: 24
Il museo negato. Cento opere dalla Pinacoteca civica di Monza
Paolo Biscottini, Sergio Rebora, Giovanni Sannazzaro
Libro
editore: Tranchida
anno edizione: 1994
pagine: 183
Domenico Valinotti. Protagonista della pittura di paesaggio in Piemonte
Sergio Rebora, Francesco Sottomano
Libro
editore: Fabiano
anno edizione: 2000
pagine: 128
Umberto Ravello (1881-1917). La natura inquieta
Alessia Schiavi, Sergio Rebora
Libro: Copertina morbida
editore: Museo Borgogna
anno edizione: 2014
Giuseppe Mentessi. Pittore, docente, filantropo (1857-1931)
Libro: Libro in brossura
editore: Viella
anno edizione: 2024
pagine: 244
Trapiantato dalla originaria Ferrara a Milano nell’ultimo quarto dell’Ottocento per studiare all’Accademia di Brera e dedicarsi alla pittura, Giuseppe Mentessi (1857-1931) diventa un personaggio di riferimento nel vivace ambiente culturale progressista cittadino del tempo. In parallelo alla sua affermazione artistica e al suo lungo impegno nella didattica, egli sviluppa anche un forte spirito di condivisione delle istanze del socialismo umanitario ambrosiano, partecipando generosamente alle iniziative promosse da Luigi Majno ed Ersilia Bronzini come l’Unione femminile nazionale, di cui è uno dei fondatori, e l’Asilo Mariuccia. Il volume intende rivisitare e riproporre la figura di Giuseppe Mentessi attraverso tre segmenti – il pittore, il docente e il filantropo – grazie alle preziose carte dell’archivio personale dell’artista, giunto all’Unione femminile, che di recente ne ha promosso un attento riordino.
Il Novecento verso il contemporaneo. Luoghi e tendenze dell'arte tra il Lario e la Brianza
M. Angela Previtera, Sergio Rebora
Libro: Libro rilegato
editore: Cattaneo
anno edizione: 2015
pagine: 208
Dipingere al femminile 1840-1940. Storia e immagini di donne pittrici tra la Brianza e il Lario
M. Angela Previtera, Sergio Rebora
Libro: Libro rilegato
editore: Cattaneo
anno edizione: 2015
pagine: 248
Immagini nel tempo. Fotografi e fotografia a Varese tra '800 e '900
Libro: Libro in brossura
editore: Scalpendi
anno edizione: 2017
pagine: 192
Il volume raccoglie gli studi effettuati in occasione delle operazioni di riordino della fototeca dei Musei Civici di Varese e ripercorre le vicende della fotografia a Varese negli anni successivi all’unità nazionale fino alla Seconda guerra mondiale. La ricostruzione storica, affidata a Sergio Rebora e a Giorgio Sassi, ha potuto giovarsi innanzitutto dei rari ma utili contributi bibliografici dei risultati delle indagini effettuate per l’occasione su fonti perlopiù inedite o non più frequentate da tempo. È infatti stato eseguito uno spoglio sistematico delle guide commerciali cittadine conservate presso la Biblioteca Civica di Varese e, soprattutto, dei giornali storici locali.
Divina creatura. La donna e la moda nelle arti del secondo Ottocento. Catalogo della mostra (Rancate, 15 ottobre 2017-28 gennaio 2018)
Libro: Libro in brossura
editore: Silvana
anno edizione: 2017
pagine: 263
Nel secondo Ottocento la donna, protagonista del suo tempo anche al di fuori delle mura domestiche, cerca di costruire un’immagine di sé seducente, alla cui elaborazione contribuiscono, in singolare unità di intenti, il sarto e l’artista. La moda, infatti, trova da sempre un riscontro visivo nelle arti figurative, che diventa ancor più evidente nel periodo preso in esame: pittori e scultori registrano con estrema attenzione la complessa varietà di abiti, calzature, copricapi, acconciature, gioielli, decori. Raccontano questo fenomeno opere firmate da celebri autori – tra cui Antonio Ciseri, Tranquillo Cremona, Giuseppe De Nittis, Giacomo Favretto, Adolfo Feragutti Visconti, Giacomo Grosso, Luigi Rossi, Vincenzo Vela, Federico Zandomeneghi – che permettono di seguire l’evoluzione del linguaggio formale in un suggestivo dialogo con quindici abiti datati tra il 1860 e il 1905 realizzati da atelier italiani e stranieri, come la celebre sartoria parigina Worth. Ideale collegamento tra arte e moda sono poi i ventagli d’artista, oggetti di appassionato collezionismo da parte delle dame dell’epoca, di cui si presenta una selezione che culmina negli esemplari di Giovanni Segantini e Gaetano Previati. Alla contessa Carolina Maraini-Sommaruga, protagonista del mondo della filantropia e protettrice delle industrie femminili in Italia e nel Cantone Ticino, immortalata da molteplici pittori quali Vittorio Corcos e Giovanni Boldini, è dedicato infine un ricco affondo monografico.
Tra simbolismo e futurismo. Gaetano Previati
Chiara Vorrasi, Sergio Rebora, Monica Vinardi, Elisabetta Staudacher
Libro: Libro in brossura
editore: Fondazione Ferrara Arte
anno edizione: 2020
Mogano ebano oro! Interni d’arte a Genova nell’Ottocento da Peters al Liberty
Libro: Libro in brossura
editore: Scalpendi
anno edizione: 2020
pagine: 336
Negli spazi del Teatro del Falcone, da sabato 29 febbraio a domenica 5 luglio 2020, Palazzo Reale presenta una grande mostra dedicata alla produzione di mobili a Genova nell’Ottocento e, insieme, alle arti applicate, al gusto per l’arredo di interni e – più in generale – alla società del periodo. L’Ottocento in Liguria è ancora oggi un campo di ricerca che, rispetto ad altri, riserva nuove scoperte e, di conseguenza, continue gratificazioni, pur restando sicuramente meno rappresentato nelle maggiori esposizioni d’arte che la città ha voluto dedicare alle tappe salienti del suo passato. Interesse e qualità attestati proprio da questa mostra che, per la prima volta, riunisce la produzione della migliore ebanisteria a Genova e sul territorio ligure dall’inizio del dominio sabaudo al primo Novecento. Una mostra non convenzionale, dunque, che peraltro sfiora appena, attraverso il cospicuo lavoro di ricerca che la precede, la punta di un iceberg. La mole di materiali e di documentazione emersa è infatti tanto vasta da far intendere si tratti solo di un avvio che, c’è da auspicare, indurrà a riconsiderare temi e questioni ribaltando la prospettiva dalla quale si sono finora osservati.