Libri di S. Napolitano
La gelosia. Profili di un affetto fondamentale
Libro: Copertina morbida
editore: Alpes Italia
anno edizione: 2020
pagine: 229
Nel gennaio del 1921 Freud cominciava a discutere con gli allievi più fedeli idee che avrebbero trovato forma in uno dei pochi lavori di cui fu dichiaratamente soddisfatto: di alcuni meccanismi nevrotici nella gelosia, nella paranoia e nell'omosessualità. Nonostante la tardiva conquista di un titolo significativamente condiviso, la gelosia è presente sin dall'inizio nell'indagine psicoanalitica: nei luoghi del complesso nucleare, l'edipo, ma non solo. La sua ricorrenza e le considerazioni che sollecita inducevano un lettore come Binswanger a commentare così alcune pagine del "caso Schreber": "la gelosia sembra essere in grado di fornirci le più profonde intuizioni sulla vita psichica normale e patologica". Cosa è divenuto questo affetto fondamentale nella ricerca psicoanalitica post freudiana? Riprendendo uno schema adottato per il "problema del transfert", accanto a nuove traduzioni del testo di Freud e di due scritti di J. Riviere, insieme alla prima proposizione in italiano di un estratto da La jalousie amoureuse di Lagache, questo volume propone capitoli di rassegna critica sull'evoluzione della ricerca psicoanalitica, unitamente a scritti di commento e di approfondimento.
Psicoanalisti in seduta. Glossario clinico di psicoanalisi contemporanea
Libro: Copertina morbida
editore: Alpes Italia
anno edizione: 2018
pagine: 349
La psicoanalisi è innanzitutto un'esperienza clinica intima e i concetti che essa elabora hanno un oggetto particolare: sono concetti che puntano a riafferrare i fenomeni specifici che si dipanano nello spazio singolare di una cura, quando un paziente parla e un analista ascolta. E a questa dimensione che il glossario si dedica: mostrare insomma come gli analisti pensano con i concetti di cui si dotano per accompagnare coloro che gli affidano un momento della loro vita interiore. Questo non è pertanto né un dizionario, né un vocabolario di psicoanalisi, che, come tutti quelli già esistenti, collocherebbe le nozioni classiche all'interno dell'apparato freudiano e la loro traiettoria all'interno delle differenti discipline di pensiero. Al contrario, ogni singolo contributo, appoggiandosi ad un frammento di cura, illustra come questo o quel concetto fanno sorgere delle prospettive impreviste. Ogni contributo costituisce così una testimonianza del lavoro di pensiero che sgorga dai concetti elaborati da Freud in poi per organizzare nel quotidiano la riflessione clinica. Questo glossario immerge il lettore nell'incessante va e vieni che, dalla clinica alla teoria, guida la riflessione dell'analista.
Il problema del transfert 1895-2015
Daniel Lagache
Libro: Copertina morbida
editore: Alpes Italia
anno edizione: 2016
pagine: 440
Il volume è una rassegna, articolata in 2 sezioni, della letteratura psicoanalitica sul problema del transfert. La sezione 1 è la traduzione italiana del Rapport sul transfert pronunciato da Daniel Lagache nel 1951 alla XIV Conferenza degli Psicoanalisti di Lingua Francese, una delle più complete e "trasparenti" (Laplanche) mappature del problema: l'intero corpus freudiano (dagli Studi sull'isteria al Compendio di psicoanalisi), i lavori di Abraham, Ferenczi, Klein, A. Freud e di molti altri ancora (Rank, Reich, Reik, Alexander, Nunberg, Strachey, Macalpine, Jung...) sono ripercorsi da Lagache con grande attenzione, alla ricerca delle tracce cliniche e teoriche del transfert. La sezione 2 è un aggiornamento della mappa disegnata da Lagache dal 1951 ad oggi, nel contesto della letteratura psicoanalitica in lingua inglese, francese e italiana. Il materiale bibliografico rinvenuto consiste in circa 1800 lavori, sono segnalati al lettore decennio dopo decennio, in 7 capitoli. I lavori di rassegna sono intervallati da 5 scritti dedicati al contributo offerto al problema del transfert da altrettanti maestri della psicoanalisi: M. Klein, J. Lacan, D. W. Winnicott, W. Bion, J. Laplanche.
Il senso della storia. Intellettuali nella Calabria moderna e contemporanea
Libro: Libro in brossura
editore: Ferrari Editore
anno edizione: 2015
pagine: 224
Il volume, articolato in tre sezioni, ciascuna di essa contenente due o tre saggi, ricostruisce e ripercorre le tappe evolutive della storiografia del Mezzogiorno, attraverso gli approcci teorici di alcune figure chiave che hanno animato il dibattito culturale dal Cinquecento al XX secolo. Ogni scheda è un frammento di storiografia o il fulmineo ritratto di un intellettuale di un'epoca. Da Gabriele Barrio a Girolamo Marafioti, da Giovanni Fiore a Francesco Antonio Grimaldi, da Michelangelo Grisolia a Francesco Mastroti, Biagio Miraglia, Salvatore Mitidieri fino a Paolo Cinanni, si va a tracciare un disegno storico del pensiero, per tentare di comprendere il senso più profondo della temporalità.
Calabria geo-antropica
Giuseppe Isnardi
Libro: Copertina rigida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2014
pagine: 166
Un'accurata analisi sul campo quella di Giuseppe Isnardi, che con dovizia di particolari e una conoscenza diretta del territorio calabrese maturata in anni di frequentazione, ci proietta nei più intimi aspetti geografici, storici, culturali e sociali di una Calabria che ha tanto da offrire e anche tanto da migliorare. Della Calabria Isnardi non racconta solo povertà e arretratezza ma, attraverso la conoscenza diretta, vissuta e maturata in costante dialogo con uomini e istituzioni ci regala uno studio approfondito degli aspetti geografici e antropologici. Dal 1921 al 1928, Isnardi riporta la propria personale esperienza vissuta nel catanzarese e nella Calabria come direttore delle scuole primarie, e dove ritorna nel 1938 come incaricato del Congresso Geografico Italiano. Un uomo che per tutta la vita ha incanalato le proprie energie in opere di recupero e valorizzazione dei territori e della cultura calabrese.
Sepolcri nolani
Pietro Vivenzio
Libro: Copertina morbida
editore: Il Mulino
anno edizione: 2012
pagine: 285
Questo studio individua nella ricostruzione delle vicende biografiche ed intellettuali di Pietro Vivenzio (Nola, 1754-1835) una linea interpretativa utile a seguire le complesse evoluzioni storico-politiche e culturali della Napoli tra Sette ed Ottocento. Dall'analisi degli inediti "Sepolcri Nolani", di cui si propone per la prima volta un'edizione critica introdotta e commentata, emerge l'interessante fisionomia di un savant meridional in piena sintonia con le contraddizioni del suo tempo, eppure capace di eccellenti intuizioni. Saldamente introdotto per vincoli familiari nell'entourage borbonico ed attivamente partecipe della République des Lettres, Vivenzio seppe concepire un coerente e globale progetto culturale centrato su un rapporto di assoluta reciprocità tra l'evidenza dei reperti musealizzati nella straordinaria collezione antiquaria di famiglia e l'elaborazione teorica delle proprie multiformi acquisizioni. Finì tuttavia vittima delle sue stesse ambizioni intellettuali, nello stridente contrasto tra il fulgido scintillio delle frequentazioni cortigiane e cosmopolite di fine secolo, all'interno delle quali maturarono i presupposti di una strategia politico-culturale comunque ardita ed ambiziosa, e le restrizioni che seguirono i conati rivoluzionari e l'occupazione francese ai primi dell'Ottocento, a secondare significativamente la declinante parabola della dinastia borbonica, mai più in grado di replicare i fasti della prima età ferdinandea.
Scambi e confronti su modi dell'arte e della cultura, tra Italia e Polonia
Libro: Copertina morbida
editore: L'Arca e L'Arco
anno edizione: 2010
pagine: 208
In Calabria durante il fascismo. Due viaggi inchiesta
Hélène Tuzet, Jules Destrée
Libro: Libro rilegato
editore: Rubbettino
anno edizione: 2008
pagine: 148
La Calabria dei primi anni del fascismo è una regione alle prese con enormi problemi: la miseria delle campagne, l'emigrazione, la malaria, l'analfabetismo. Nel travagliato sviluppo dell'istruzione di base e nella battaglia contro la malaria, si distinse l'attività dell'ANIMI, l'associazione nazionale per gli interessi del Mezzogiorno d'Italia, fondata due anni dopo il sisma del 1908. Hélène Tuzet, giovane francese appena laureata, affronta nel 1928 le difficoltà di un viaggio in Calabria e Sicilia per verificare la condizione delle scuole primarie create dall'ANIMI nelle estreme regioni del Mezzogiorno. Due anni dopo, nel 1930, un importante uomo politico belga e noto rappresentante del movimento socialista europeo, Jules Destrée, intraprende in macchina il periplo della Calabria, dove già era stato negli anni dieci, curioso di conoscere i cambiamenti che nel frattempo potevano averla interessata anche alla luce della politica del fascismo. Si tratta di due resoconti che entrano nella carne viva di una regione affascinante per la sua storia e le sue memorie, entusiasmante per le suggestioni della natura e del paesaggio, gratificante per l'ospitalità e la generosità della sua gente, ma nello stesso tempo impossibilitata in quei decenni dal trovare autonomamente la via di uno sviluppo che colmasse almeno in parte il divario con le regioni più progredite del paese.
Viaggio in Calabria
Charles Didier
Libro: Libro in brossura
editore: Rubbettino
anno edizione: 2008
pagine: 106
Il viaggio di un romantico nella Calabria del 1830, di cui sono protagonisti assoluti il "viandante" Charles Didier e la straordinaria natura della regione: altera e terrifica, suggestiva e ammaliante. Una natura che si popola di personaggi e vicende del mondo classico, ma anche dell'umanità calabrese contemporanea, con la quale Didier non disdegna mai il dialogo e di cui coglie e comprende sia l'emarginazione sociale ed economica, sia i fermenti politici che la vedono protagonista non secondaria delle vicende risorgimentali italiane, seguite con attenzione dallo scrittore svizzero francese per la parte relativa al Mezzogiorno. Una descrizione di paesaggi e atmosfere nel più autentico spirito del romanticismo, ma anche una relazione che registra sottotraccia, come un sensibile sismografo, alcuni aspetti politico-sociali della Calabria pre-unitaria. Introduzione di Saverio Napoletano.