Libri di Roberta Bruzzone
Narcisismo mortale. Il caso di Giulia Tramontano
Roberta Bruzzone, Laura Marinaro
Libro: Libro in brossura
editore: Mursia
anno edizione: 2024
pagine: 240
«A un certo punto Giulia ebbe la certezza di essere stata insieme a una persona diversa da quella che credeva che fosse. A quel punto aveva deciso che si sarebbe definitivamente allontanata da lui.» Come si può pensare, premeditare e realizzare l’omicidio della propria compagna incinta di sette mesi del tuo bambino? In quale contesto psicologico nasce un delitto simile? Queste sono alcune delle domande alle quali risponde il nuovo true crime della coppia Bruzzone-Marinaro e che questa volta si focalizza su una vicenda che ha sconvolto l’Italia: l’omicidio di Giulia Tramontano e del suo piccolo Thiago avvenuto a Senago (Milano) il 27 maggio 2023 per mano di Alessandro Impagnatiello, compagno della vittima e padre del nascituro. Il libro parte dal racconto puntuale dei fatti e del processo fatto dalla cronista Laura Marinaro, per giungere, capitolo dopo capitolo, alla disanima psicologica e criminologica di Roberta Bruzzone della personalità narcisistica overt dell’assassino. Purtroppo la conclusione è dura: il narcisismo può essere mortale. Il testo si propone un intento anche divulgativo e «preventivo» nei confronti di altre possibili vittime.
Delitti allo specchio. I casi di Perugia e Garlasco a confronto
Roberta Bruzzone, Valentina Magrin
Libro: Libro in brossura
editore: Mursia
anno edizione: 2025
pagine: 262
Roberta Bruzzone e Valentina Magrin analizzano due controversi episodi di cronaca nera che hanno catturato l’attenzione dell’opinione pubblica italiana nel 2007: il caso di Garlasco del 13 agosto e quello di Perugia del 1° novembre. Le vicende di Chiara Poggi e Meredith Kercher hanno davvero parecchio in comune. Due storie per molti versi speculari. Le loro vite, ma soprattutto le loro morti si specchiano a vicenda sotto molteplici aspetti, in un gioco di identità e differenze che coinvolge, oltre a loro, i loro assassini, le indagini, i processi e l’implacabile «chiacchiericcio» mediatico. Le tragedie di queste due ragazze si ripetono ogni giorno, così come nelle aule di giustizia, ogni giorno, si celebrano processi che molto spesso non riescono a mettere la parola «fine» nelle coscienze di chi li segue. E allora i delitti di Garlasco e di Perugia sono anche lo specchio della parte più nera della nostra società, fatta di persone per bene e di vite cosiddette «normali».
Patriarcato criminale. Le storie di Saman Abbas, Maria Chindamo e Giulia Cecchettin
Roberta Bruzzone
Libro: Libro in brossura
editore: De Agostini
anno edizione: 2025
pagine: 176
A novembre 2023, due giorni dopo il ritrovamento del corpo della sorella Giulia, Elena Cecchettin ha scritto una lettera aperta che dovrebbe essere marchiata a fuoco nella mente di tutti noi: continuiamo a chiamare “mostro” chi uccide una donna, scrive Elena, ma un femminicida non è un mostro, è un figlio sano di una cultura patriarcale ancora troppo diffusa. Una cultura dalla quale nessuno di noi è davvero immune, nemmeno chi crede di esserlo, per il semplice motivo che ci siamo cresciuti dentro. Lo dimostra il fatto che oggi, nei modernissimi anni Venti di questo secolo, le donne continuano a morire barbaramente quando rifiutano una vita di sottomissione alla volontà degli uomini. È il patriarcato ad armare la mano di questi assassini, ed è per questo che parliamo di Patriarcato criminale. In questo libro quanto mai necessario, Roberta Bruzzone ci porta a prendere coscienza degli stereotipi che, più o meno inconsciamente, scavano dentro ognuno di noi. E poi ci mostra nel modo più duro quanto tali stereotipi siano ancora vivi, attraverso tre storie simbolo di questi ultimi anni. Quella di Saman Abbas, uccisa dalla sua famiglia per aver deciso di sottrarsi al destino che era stato stabilito per lei. Quella di Maria Chindamo, rapita, uccisa e crudelmente fatta sparire per aver detto di no due volte: alla famiglia dell’ex marito e alla ’ndrangheta. E infine quella di Giulia Cecchettin, la cui vicenda ci sbatte in faccia nel modo più scioccante che il patriarcato è ancora vivo, e può colpire chiunque. Le loro storie meritano di restare impresse nella memoria di tutti, perché il compito di cambiare la cultura che le ha uccise spetta a ognuno di noi, nessuno escluso.
Ed Gein. Il macellaio di Plainfield
Ruben De Luca
Libro: Libro in brossura
editore: Newton Compton Editori
anno edizione: 2025
pagine: 288
A lui si rifanno personaggi indimenticabili e agghiaccianti come Norman Bates in Psycho o Buffalo Bill nel Silenzio degli innocenti, e la sua figura disturbante ha ispirato canzoni, romanzi, opere d'arte. Eppure Ed Gein, il “macellaio di Plainfield”, non è stato uno dei serial killer più prolifici della storia: le vittime accertate furono soltanto due. Ma ciò che la polizia ritrovò nella sua fattoria nel Wisconsin – maschere facciali in pelle umana, cadaveri riesumati e squartati, ossa usate per costruire oggetti domestici, teste e organi sessuali di donne conservati come macabri trofei – fu così sconvolgente da scolpire per sempre il suo nome nell'immaginario collettivo. Ruben De Luca ricostruisce con rigore scientifico e sensibilità narrativa la vita, i delitti e il mito di Ed Gein, illustrando il profilo psicologico e le radici delle sue perversioni, su tutte il rapporto morboso con la madre Augusta, bigotta e severissima. Arricchito da documenti originali inediti in Italia – relazioni psichiatriche, verbali d'interrogatorio, rapporti autoptici – il libro intreccia criminologia, psicologia e cultura pop, mostrando come l'orrore possa annidarsi anche in un insignificante contadino di provincia e indagando il fascino oscuro che Ed Gein continua a esercitare. Prefazione di Roberta Bruzzone.
L'epoca della rabbia. Ragazzi che uccidono all'ombra di Narciso
Roberta Bruzzone
Libro: Libro in brossura
editore: Rai Libri
anno edizione: 2025
pagine: 240
Sono davvero numerosi, negli ultimi anni, i casi di giovanissimi coinvolti in brutali omicidi, commessi senza un movente evidente, o quantomeno con moventi non “tradizionali. Ragazzi che uccidono loro coetanei, da soli o in gruppo, che con fredda premeditazione mettono in atto stragi familiari. Questi gravi episodi di cronaca nera testimoniano il profondo senso di inadeguatezza che questi giovani si trovano a vivere, che spesso cova a lungo alimentando rabbia e angoscia, fino a sfociare in un narcisismo che diventa patologico. Roberta Bruzzone prende in esame alcuni delitti che hanno dominato le prime pagine dei media nazionali, per raccontare il lato oscuro dei ragazzi che uccidono nella cosiddetta "epoca della rabbia".
Io non ci sto più. Consigli pratici per riconoscere un manipolatore affettivo e liberarsene
Roberta Bruzzone
Libro: Libro in brossura
editore: De Agostini
anno edizione: 2020
pagine: 303
Tutti, prima o poi, abbiamo a che fare con un manipolatore affettivo: qualcuno che dice di tenere a noi, ma finisce per farci fare sempre quello che vuole. Il pensiero corre subito al partner, certo, ma il manipolatore può essere anche un genitore, un fratello, un amico, un capo… Come riconoscerlo? Facile, è qualcuno per il quale non siamo mai abbastanza: abbastanza belli, abbastanza bravi, abbastanza brillanti… uno che in un modo o nell’altro mette sempre se stesso al centro dell’universo e riesce ad avere sulla nostra vita più influenza di quanto vorremmo. Vi viene in mente qualcuno? Probabilmente sì, perché siamo circondati da manipolatori, ma spesso non sappiamo (o non vogliamo?) riconoscerli. Roberta Bruzzone, che in tanti anni di carriera come profiler ha imparato a individuare al volo queste persone tossiche, ci spiega tutte le tecniche per riconoscerle, per difenderci e ritrovare libertà e serenità.
Il lato oscuro dei social media. Nuovi scenari di rischio, nuovi predatori, nuove strategie di tutela
Roberta Bruzzone, Emanuele Florindi
Libro: Copertina morbida
editore: Imprimatur
anno edizione: 2016
pagine: 192
"Oggi di fatto il 42% dell'intera popolazione mondiale è online. E non sono tutte brave persone. La cronaca nera sempre più spesso ci racconta vicende che mostrano con quanta rapidità e facilità ciò che avviene sui social media può trasformarsi in una vera e propria scena del crimine. Quale protezione è possibile contro chi usa questo genere di sistemi contro di noi? Quali sono i principali rischi che si possono correre? E come possiamo difenderci e difendere le persone che ci stanno a cuore? Questo testo contiene una serie di consigli utili per sopravvivere nella giungla dei social media, popolata da varie tipologie di nuovi predatori e di nuove potenziali vittime, per evitare che un clic di troppo possa trasformarsi nell'ennesima tragedia che poteva essere evitata." (Roberta Bruzzone). Truffe online, cyberstalking, cyberbullismo, pedopornografia e furti d'identità: un crimine su cinque viene commesso in rete, facendo leva su una poco elevata percezione del rischio e una labile tutela della privacy. Dopo aver fatto chiarezza sui pericoli che si celano in rete e aver compiuto una panoramica sul mondo di internet, questo manuale insegna ad applicare tecniche di gestione della propria immagine social, riconoscere la subdola dipendenza affettiva nell'epoca di Facebook, proteggere i più piccoli attraverso strategie di parental intelligence, e tutelare la propria privacy con consigli pratici, suggerimenti di autodifesa e indicazioni sulle autorità a cui rivolgersi in caso di difficoltà.
Delitti allo specchio. I casi di Perugia e Garlasco a confronto oltre ogni ragionevole dubbio
Roberta Bruzzone, Valentina Magrin
Libro: Copertina morbida
editore: Imprimatur
anno edizione: 2017
pagine: 224
Chiara e Meredith non si conoscevano e probabilmente, se anche la vita fosse stata con loro più generosa, se avessero potuto evitare l'ineludibile destino di morte che le attendeva, a tradimento, in un giorno qualunque, non si sarebbero mai incontrate. Eppure le vicende che, loro malgrado, le hanno viste protagoniste hanno davvero tanto in comune. Due storie per molti versi speculari. Due giovani ragazze proiettate verso il futuro, due vite spezzate apparentemente molto diverse, almeno fino a quell'atroce, quanto precoce epilogo. Appartengono a loro le prime immagini che si riflettono l'un l'altra in questo labirinto di specchi nel quale le autrici entreranno per cercare di fare chiarezza su due degli episodi più neri della cronaca del nostro paese. Torneranno sulla scena del crimine, ripercorreranno le indagini svolte analizzando i fatti in modo oggettivo, depurandoli dalle scorie delle false insinuazioni e delle (troppe) parole buttate al vento. E cercheranno di spiegare perché, talvolta, alcune scelte processuali sono scelte obbligate per tentare di porre rimedio alle inevitabili conseguenze di clamorosi errori investigativi, così come certe condanne o certe assoluzioni possono essere "giuste" anche se lasciano dubbi e non rispecchiano in pieno la realtà dei fatti.
A pista fredda. Il delitto di Nada Cella
Roberta Bruzzone, Margherita Di Biagio, Emiliano Boschetti, Laura Genovesi, Roberta Gentileschi
Libro: Copertina morbida
editore: Imprimatur
anno edizione: 2018
pagine: 224
Non è ancora finita. Lui (o lei) non è ancora riuscito a farla franca. Del resto non esistono delitti perfetti, solo delitti impuniti. Quindi mettiamoci al lavoro e ripartiamo, ancora una volta, da dove tutto è avvenuto. Torniamo sulla scena del crimine. Analizzando le migliaia di pagine riguardanti l'omicidio di Nada Cella, si potrebbe arrivare a pensare che molto sia stato fatto, che ogni pista sia stata seguita con scrupolo, che ogni indagine possibile sia già stata effettuata. Che, insomma, non ci sia altro da fare. Ma si tratta di un'impressione che svanisce molto rapidamente se ci si addentra con la dovuta attenzione all'interno di quelle carte, come hanno fatto gli autori di quest'opera. Ci sono ancora molte domande a cui è possibile fornire una risposta coerente. Domande rimaste sospese tra i fili di un'indagine che, giorno dopo giorno, si è trasformata in una complessa matassa da sbrogliare. E allora cerchiamo di rimettere tutti i pezzi di questo complesso puzzle al loro posto. Poi ci concentreremo sulle tessere mancanti e tenteremo di colmare l'abisso che ci separa dal consentire ai familiari di Nada di avere, finalmente, verità e giustizia.
Segreti di famiglia. Il delitto di Sarah Scazzi. Le prove, i depistaggi e le lacrime di plastica
Roberta Bruzzone, Filomena Cavallaro, Giuseppe Centonze
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2013
pagine: 368
"Di Sarah Scazzi si continuerà a parlare a lungo. La vicenda, tra le più controverse nella cronaca recente del nostro Paese, è stata costantemente seguita, commentata e interpretata, da Roberta Bruzzone che in questo libro compie un viaggio meticoloso e preciso all'interno delle prove e delle contraddizioni sia del caso giuridico, che dei suoi controversi protagonisti." (Salvo Sottile. Giornalista, scrittore e conduttore televisivo) "Per chi fa il mio mestiere, Roberta Bruzzone è un punto di riferimento, è la tua prima telefonata. Le sue analisi sono sempre schiette, appassionate, cristalline. Mai scontate o banali. Puoi anche non essere d'accordo, ma dal confronto con lei esci più lucido." (Carmelo Abbate. Giornalista per il settimanale "Panorama" e scrittore" "Il caso che ha sconvolto l'Italia e ha cambiato per sempre la cronaca nera in un libro-dossier preciso e dettagliato che si legge come un romanzo." (Alessandra Gavazzi. Giornalista per il settimanale "Gente")
Processo Meredith: giustizia perfetta?
Francesco Paolo Maresca
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2016
pagine: 130
Quella mattina l'avvocato Maresca si stava preparando un buon caffè. Era così concentrato verso quell'azione quotidiana che lo squillo del telefono lo fece sobbalzare. Un attimo dopo si trovò catapultato dentro una delle vicende più scottanti e controverse degli ultimi anni: il delitto di Perugia. Avrebbe infatti dovuto difendere la famiglia di Meredith Kercher, la ragazza morta in circostanze poco chiare nel suo appartamento nel capoluogo umbro. Questo libro è il racconto del lungo e doloroso percorso del processo Meredith: da quel giorno in cui l'avvocato Maresca entrò nell'appartamento di via della Pergola 7 pensando subito "che quella casa fosse il perfetto scenario per un omicidio", fino al 27 marzo 2015, data della sentenza di assoluzione senza rinvio dei due imputati Raffaele Sollecito e Amanda Knox.

