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Libri di Renata Broggini

Passaggio in Svizzera. L'anno nascosto di Indro Montanelli

Passaggio in Svizzera. L'anno nascosto di Indro Montanelli

Renata Broggini

Libro: Copertina morbida

editore: Feltrinelli

anno edizione: 2021

pagine: 248

14 agosto 1944, frontiera italo-elvetica: tre uomini e due donne arrivano al posto di guardia di Novazzano, chiedono asilo in Svizzera. Tra loro vi è Indro Montanelli, "evaso" dal carcere di San Vittore. Comincia così, come per altre migliaia di fuorusciti, l'esilio elvetico di Montanelli che, negli anni, ha ricordato spesso il soggiorno ticinese. Traendone spunto per sottolineare il suo antifascismo, comprovato dai mesi di carcere, e la sua militanza nella Resistenza. E denunciare i fuorusciti che a Lugano gli avevano voltato le spalle, a suo giudizio senza una vera ragione. Tuttavia lo ha sempre fatto in modo vago, con dettagli che andavano modificandosi nel tempo. Questo saggio ripercorre proprio il periodo trascorso in Svizzera da Montanelli, ricostruendolo attraverso carte d'archivio, lettere, testimonianze e un paziente lavoro di ricomposizione dei tasselli sparsi di un mosaico diverso da quello consegnatoci dal suo protagonista. Un quadro che rivela elementi nuovi e un'inedita chiave interpretativa dell'intero iter biografico di Montanelli.
12,00

I sentieri della memoria nel locarnese 1939-1945

I sentieri della memoria nel locarnese 1939-1945

Renata Broggini, Marino Viganò

Libro: Libro in brossura

editore: Armando Dadò Editore

anno edizione: 2018

pagine: 196

18,50

Rotary Club Lugano 1929-2014. Una pagina di storia luganese

Rotary Club Lugano 1929-2014. Una pagina di storia luganese

Renata Broggini, Marino Viganò

Libro: Copertina morbida

editore: SEB (Chiasso)

anno edizione: 2015

pagine: 112

18,00

Centrotrentanni. Società Svizzera Milano 1883-2013
40,00

Il villaggio Svizzero. Una iniziativa della Confederazione per la popolazione di Milano 1945-1959

Il villaggio Svizzero. Una iniziativa della Confederazione per la popolazione di Milano 1945-1959

Renata Broggini, Roberta Ramella, Giorgio Uberti, Marino Viganò

Libro: Libro rilegato

editore: Hoepli

anno edizione: 2022

pagine: 248

Il volume ricostruisce la storia del Villaggio svizzero di Milano, testimonianza dell'antico legame tra la Svizzera e l'ospitale città di Milano. Nel popolare quartiere di Baggio è esistito, dal 1945 al 1959, il cosiddetto Villaggio svizzero, un insediamento provvisorio di quaranta casette prefabbricate, regalo del Dono svizzero per le vittime di guerra, inteso a ospitare chi nei bombardamenti del 1943-1945 aveva perso tutto. A questo capitolo di storia milanese gli autori hanno dedicato una specifica indagine, basando la narrazione degli eventi su un attento studio dei documenti di archivio, raccolti in appendice. Perché, quando, come il Villaggio venga ideato, delineato, fabbricato sono domande che implicano, infatti, un'ampia gamma di risvolti: dai problemi urbanistici della Milano ferita, al contributo della Confederazione, fino alla ricostruzione materiale e morale dell'Europa. Al racconto scritto si intreccia poi una narrazione per immagini grazie agli scatti del fotografo Federico Patellani sull'installazione e la vita della piccola comunità di senzatetto.
29,90

Eugenio Balzan 1874-1953. Una vita per il «Corriere», un lascito per l'umanità

Eugenio Balzan 1874-1953. Una vita per il «Corriere», un lascito per l'umanità

Renata Broggini

Libro: Libro rilegato

editore: Rizzoli

anno edizione: 2014

pagine: 481

La vita di Eugenio Balzan è la storia romanzesca di un uomo che dal nulla seppe creare un impero Nato nel 1874 nel Polesine da una famiglia di proprietari terrieri che perderà tutto nell'inondazione dell'Adige del 1882, Balzan intraprese la strada del giornalismo inviando corrispondenze locali all'"Arena", il quotidiano di Verona. Giunse a Milano nel 1897 e fu assunto al "Corriere della Sera", dove da correttore di bozze divenne cronista e nel 1901 si guadagnò la prima pagina grazie a un clamoroso reportage sulle tristi condizioni degli italiani che emigravano in Canada. Sotto la direzione dei fratelli Albertini, che ebbero modo di apprezzare le sue formidabili doti di organizzatore, diventò, a ventotto anni, potentissimo direttore amministrativo e successivamente comproprietario, contribuendo in prima persona alla crescita e alla diffusione del "Corriere". Quando, dopo l'avvento del fascismo, gli Albertini furono costretti a vendere le loro quote di proprietà, Balzan rimase per otto anni al suo posto, ma nel 1933 si autoesiliò all'improvviso in Svizzera, dove condusse vita ritirata a Zurigo, non senza soccorrere altri esuli italiani nel 1943-45. Morì a Lugano nel 1953. L'unica sua figlia, Lina, realizzò l'aspirazione del padre di creare una grande opera sociale e umanitaria, istituendo nel 1956 la Fondazione e il Premio Balzan, di prestigio paragonabile al Nobel.
21,00

Franco Brenni. Un diplomatico ticinese nelle sfide del XX secolo

Franco Brenni. Un diplomatico ticinese nelle sfide del XX secolo

Renata Broggini

Libro

editore: Hoepli

anno edizione: 2013

pagine: 324

Funzionario federale, diplomatico, Franco Brenni - nato a Bellinzona il 3 agosto 1897, morto a Zurigo il 5 marzo 1963 - ricopre per la Confederazione elvetica ruoli e incarichi rivelatisi, ogni volta, assai più impegnativi di quanto la funzione lasciava prevedere, mettendo a frutto tradizioni famigliari e formazione. Figlio di Gilardo, patrizio di Salorino, di ceppo liberale, e di Paolina Cioccari, di Osco, conservatrice, educato in scuole cattoliche, già durante gli studi a Friburgo si distingue per attivismo e militanza nelle associazioni del Partito conservatore: collaboratore di "Popolo e Libertà" dal 1918, cofondatore della "Lepontia friburgensis" nel 1915, della "Guardia Luigi Rossi" nel 1923, viene quindi eletto deputato al Gran consiglio del Canton Ticino nel 1924. Avvocato e notaio a Bellinzona, richiesto al Dipartimento politico federale a Berna, svolge lo stage al consolato di Svizzera a Milano nel 1926. Richiamato a Berna nel 1928, traduttore alla Polizia degli stranieri, segretario personale dal 1930 del consigliere federale Giuseppe Motta, capo Dipartimento, è inviato a Napoli nel 1935 quale direttore della "Scuola svizzera" e vi resta come console sino al 1940. Incaricato d'affari ad Atene, nella Grecia sotto occupazione italo-tedesca dal 1941, è nominato console generale a Milano nel 1942, l'anno critico del conflitto tra l'Asse e le Nazioni Unite.
20,00

Passaggio in Svizzera. L'anno nascosto di Indro Montanelli

Passaggio in Svizzera. L'anno nascosto di Indro Montanelli

Renata Broggini

Libro: Copertina morbida

editore: Feltrinelli

anno edizione: 2007

pagine: 233

14 agosto 1944, frontiera italo-elvetica, 11 del mattino: tre uomini e due donne arrivano al posto di guardia di Novazzano. Sono fuggiaschi, chiedono asilo in Svizzera. Tra loro Indro Montanelli. È "evaso" dal carcere di San Vittore. Comincia così, come per altre migliaia di fuorusciti, il suo "esilio" elvetico. Nel corso della sua lunga esistenza il giornalista ha ricordato spesso i motivi del rifugio in Svizzera e alcuni episodi sgradevoli del soggiorno ticinese. Da quelle esperienze, anzi, ha tratto spunto per sottolineare la sua militanza nella Resistenza, denunciare i fuorusciti che a Lugano gli avrebbero voltate le spalle, giudicare in modo severo il movimento partigiano, appellandosi anche al suo antifascismo comprovato dai mesi di carcere e all'ostracismo subito a suo giudizio senza una vera ragione proprio in Svizzera. Ma lo ha sempre fatto in modo vago, con dettagli via via modificati nel tempo. Questo libro ripercorre quel periodo, ricostruito attraverso carte d'archivio, lettere, testimonianze e un paziente lavoro di ricomposizione dei tasselli sparsi di un mosaico diverso da quello consegnateci dal suo protagonista. Un quadro che rivela elementi nuovi e un'inedita chiave interpretativa dell'intero iter biografico di Montanelli.
16,00

Eugenio Balzan 1874-1953. A biography

Eugenio Balzan 1874-1953. A biography

Renata Broggini

Libro

editore: Hoepli

anno edizione: 2007

pagine: 128

La biografia, in lingua inglese, del giornalista divenuto direttore amministrativo per trent'anni (1903-1934) del "Corriere della Sera", quotidiano giunto al massimo delle tirature sotto la sua guida. Nato in una famiglia di possidenti veneti decaduta, dopo un'adolescenza difficile e impieghi saltuari approda al giornalismo, riesce a entrare al "Corriere" degli Albertini" e si afferma come personaggio di spicco nella Milano degli anni '10 e '20. Usciti di scena gli Albertini nel 1925 su pressione di Mussolini, anche Balzan viene attaccato da gruppi di potere fascisti e lascia il "Corriere" ritirandosi a vita privata in Svizzera. Qui dopo l'8 settembre 1943 soccorre profughi politici italiani anche tramite l'esposizione della sua collezione di dipinti sull'800 italiano. Muore improvvisamente a Lugano il 15 luglio 1953. Con l'ingente capitale ereditato, l'unica figlia Lina per onorare la memoria del padre istituisce la Fondazione Internazionale Eugenio Balzan per iniziative a carattere culturale, scientifico e umanitario mediante l'assegnazione di premi.
14,00

Frontier of hope. Jews from Italy seek refuge in Switzerland 1943-1947

Frontier of hope. Jews from Italy seek refuge in Switzerland 1943-1947

Renata Broggini

Libro

editore: Hoepli

anno edizione: 2004

pagine: 542

Negli anni dell'occupazione tedesca dell'Italia migliaia di ebrei italiani, europei e apolidi, costretti ad abbandonare la proprie case per evitare la deportazione, tentarono di attraversare clandestinamente il confine italo-svizzero per trovare rifugio in territorio elvetico. L'autrice ricostruisce, sulla base di documenti conservati in archivi svizzeri e italiani e grazie a testimonianze scritte e a colloqui diretti con i protagonisti, le drammatiche vicende di queste famiglie dal momento della fuga all'inatteso ritorno a casa. Grazie al lavoro di ricerca dell'autrice il volume traccia un quadro ampio e documentato della questione dei rifugiati ebrei e offre importante materiale inerente la storia del XX secolo.
25,00

Eugenio Balzan 1874-1953. Una vita per il «Corriere», un progetto per l'umanità

Eugenio Balzan 1874-1953. Una vita per il «Corriere», un progetto per l'umanità

Renata Broggini

Libro

editore: Rizzoli

anno edizione: 2001

pagine: 475

La vita di Eugenio Balzan è come quella di un Angelo Rizzoli o di un Arnoldo Mondadori, la storia romanzesca di un uomo che dal nulla seppe creare un impero. Nato nel Polesine da una famiglia di proprietari terrieri impoveriti da un'inondazione dell'Adige, Balzan giunse a Milano e fu assunto al "Corriere della Sera", dove da correttore di bozze divenne cronista e poi, a ventotto anni, potentissimo direttore amministrativo e comproprietario. Quando, all'avvento del fascismo, gli Albertini furono costretti a vendere le loro quote, Balzan rimase per otto anni al suo posto, ma nel 1933 si autoesiliò in Svizzera, dove morì nel 1953.
18,59

Terra d'asilo. I rifugiati italiani in Svizzera (1943-1945)

Terra d'asilo. I rifugiati italiani in Svizzera (1943-1945)

Renata Broggini

Libro

editore: Il Mulino

anno edizione: 1993

Dopo l'8 settembre 1943 ai valichi del confine italo-svizzero si affolla la moltitudine di quanti tentano di sottrarsi alle drammatiche conseguenze degli eventi che stanno decidendo le sorti dell'Europa. Alla Svizzera tocca il non facile compito di affrontare questo vero e proprio esodo di massa. Grazie agli spazi e agli strumenti di espressione offerti con libertà dagli ospiti svizzeri, l'esperienza dell'esilio fu un laboratorio di idee, di confronto e di dibattito per la formazione di gran parte della classe dirigente chiamata a edificare l'Italia repubblicana.
25,82

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