Libri di Paolo Rosso
Pulvis et orbis
Paolo Rosso
Libro: Libro in brossura
editore: Libero Marzetto
anno edizione: 2024
pagine: 143
Mentre l’umanità si affida alla tecnologia dei viaggi di ultima generazione, un assassino si aggira da tempo immemorabile e, probabilmente, non è solo. Chi è Martine e perché (quasi) tutti la desiderano? Riuscirà il signor Mulino con l’aiuto di Markus nel suo intento filantropico? Con un linguaggio umano ormai in avvitamento su sé stesso, la gente comune, pur utilizzandola, si interroga sulla diffusione della nuova tecnologia, mentre due fratelli sono la voce fuori dal coro e qualche grande del passato ancora appare, qua e là.
Le università nell'Italia medievale. Cultura, società e politica (secoli XII-XV)
Paolo Rosso
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2021
pagine: 347
Le università rappresentano una delle più originali e longeve “novità” introdotte dal Medioevo: in esse si ritrovano sia elementi di continuità con i precedenti centri di alta istruzione e con i saperi del mondo classico greco-latino sia l’esito culturale delle spinte all’associazionismo diffuse in molti segmenti della società urbana. Il volume ripercorre le esperienze universitarie che negli ultimi decenni del XII secolo presero forma nelle dinamiche città dell’Italia centro-settentrionale segnando un riferimento istituzionale e scientifico nel panorama scolastico europeo e concorrendo in modo determinante alla precisazione di un sapere omogeneo e di una percezione di appartenenza a una comune area culturale. Mette in luce le funzioni di raccordo dei flussi internazionali di studenti e di maestri, di definizione di modelli culturali e di pratiche didattiche, di formazione delle élites intellettuali che assegnarono alle università un influente ruolo negli assetti sociali e politici dei luoghi di potere e dei quadri della Chiesa. La storia del pensiero, delle singole discipline, delle realtà politico-sociali costituisce così il fondale che chiude la scena in cui, divise tra vocazione “universalistica” e orizzonte cittadino, agirono le università.
La scuola nel medioevo. Secoli VI-XV
Paolo Rosso
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2018
pagine: 311
Gli uomini di cultura del medioevo intendevano la schola come una formazione (institutio) condivisa, fondata su capisaldi costituiti dalle sue autorità (auctoritates) e organizzata secondo un curriculum. Il volume ripercorre, tra continuità e cambiamento, la storia della scuola dal protagonismo della Chiesa nell'istruzione altomedievale al sempre più articolato quadro di scuole nel basso medioevo, quando, a partire dal XII secolo, nelle vivaci città dell'Occidente latino sorsero le prime università. In questi secoli la scuola non fu solo chiamata a divulgare la cultura "dotta", quella scritta, ma assunse essa stessa il ruolo di centro propulsore di nuova cultura, frutto della complessa mediazione tra i saperi pagani della tradizione classica e quelli cristiani. Il flusso di "intellettuali", di modelli culturali e di libri, che trovò il suo raccordo nei centri di istruzione, concorse così in modo determinante alla formazione di un sapere omogeneo.
Negli stalli del coro. I canonici del capitolo cattedrale di Torino (secoli XI-XV)
Paolo Rosso
Libro
editore: Il Mulino
anno edizione: 2014
pagine: 699
II volume racconta la composizione sociale e la formazione culturale dei canonici del capitolo cattedrale di Torino, chiamati a compiti di assistenza del vescovo nella guida e nel disciplinamento dell'ampia diocesi, nella cura pastorale e nell'amministrazione temporale di un consistente complesso patrimoniale. Il prestigio del ruolo e le rendite economiche che ne derivavano suscitarono l'interesse delle famiglie più importanti della città. L'accesso agli stalli capitolari era però anche un'opportunità di studio, in ambiti utili sia alla carriera ecclesiastica che all'esercizio di attività intellettuali come la docenza nella scuola capitolare e presso la facoltà giuridica dello studio torinese: tracce di questi habitus culturali emergono dalle biblioteche personali dei canonici, qui ricostruite attraverso l'analisi di una documentazione in massima parte inedita. Lo studio dei ceti di appartenenza dei canonici ha permesso di cogliere le dinamiche instaurate tra le oligarchie che occuparono i vertici della società cittadina e l'affermazione di nuovi gruppi: gli aspetti peculiari delle strettissime relazioni tra la comunità canonicale e la società urbana trovarono importanti punti di raccordo proprio nella composizione del capitolo e nello scambio, talvolta molto proficuo, di saperi e di uomini di cultura.
Società, culture e istituzioni di una regione europea. L'area alpina occidentale fra Medioevo ed Età moderna
Pierpaolo Merlin, Francesco Panero, Paolo Rosso
Libro: Libro in brossura
editore: Marcovalerio
anno edizione: 2013
pagine: 452
L'area alpina occidentale considerata coincide con la macroregione che attorno ai massicci del Mercantour/Argentera, del Pelvoux, del Gran Paradiso, del Monte Bianco/Monte Rosa e delle Prealpi del Delfinato e della Savoia - si sviluppa lungo l'asse nord/sud che collega Ginevra a Tolone e quello est/ovest tracciabile fra Torino e Grenoble. Per tutto il Medioevo i costanti contatti fra i due versanti alpini sono assicurati dai valichi che già nell'Antichità mettevano in comunicazione le località delle Alpi occidentali con la Cisalpina e le Gallie. Soltanto nel corso dell'Età moderna e con un'accelerazione tra Sei e Settecento, la nuova stagione politica, economica e culturale inaugurata in Europa dall'azione accentratrice dei principi, allenta progressivamente la struttura del territorio di matrice medievale. Il nascente assolutismo persegue infatti la continuità territoriale, favorisce la polarizzazione su una città capitale in area subalpina, punta alla difesa dello Stato con moderni apparati difensivi sui confini.
Rotulus legere debentium. Professori e cattedre all'Università di Torino del Quattrocento
Paolo Rosso
Libro: Copertina rigida
editore: Dep. Subalpina Storia Patria
anno edizione: 2012
pagine: 256
Studio e poteri. Università, istituzioni e cultura a Vercelli fra XIII e XIV secolo
Paolo Rosso
Libro: Copertina rigida
editore: Zamorani
anno edizione: 2010
pagine: 320
La fondazione di una università è sempre il risultato di una convergenza di aspetti culturali e di progetti politici. Gli attori della convenzione stipulata a Padova nel 1228 tra i delegati del comune di Vercelli e i rappresentanti della corporazione degli studenti, che portò per alcuni decenni all'attività di una università nella città, furono molteplici: non solo il comune, tra i più importanti dell'Italia settentrionale, ma anche le autorità politiche superiori (l'impero e poi i Visconti, nell'ultima fase) e le istituzioni ecclesiastiche cittadine. Questo saggio ricostruisce l'impianto istituzionale assunto dallo Studium generale in una fase ancora sperimentale dell'organismo universitario, e il suo ruolo come centro di formazione per gli esponenti delle maggiori famiglie cittadine e della piccola nobiltà rurale e urbana cui si aggiunsero, dalla metà del Trecento, anche le dinastie dell'antica nobiltà che aspiravano a esercitare le professioni intellettuali, in particolare quelle giuridiche, andando in buona parte a costituire una importante componente dell'area di reclutamento dei quadri delle amministrazioni laiche ed ecclesiastiche.
Cultura e devozione fra Piemionte e Provenza. Il testamento del cardinale Amedeo di Saluzzo (1362-1419)
Paolo Rosso
Libro: Copertina rigida
editore: Soc. Studi Stor. Archeologici
anno edizione: 2007
pagine: 163
Documenti per la storia dell'Università di Pavia nella seconda metà del '400. Volume Vol. 2
Agostino Sottili, Paolo Rosso
Libro
editore: Cisalpino
anno edizione: 2002
pagine: LXXIV-484
Un neo sulla guancia sinistra di Dio. «Imperfezione», una parola che riesce a conciliare scienza e fede
Paolo Rosso
Libro: Libro in brossura
editore: ilmiolibro self publishing
anno edizione: 2025
pagine: 64
Dio si scopre "imperfetto" specchiandosi nell'uomo creato a Sua immagine. Allora non puo che amarlo, perdonarlo, aiutarlo! Questo pensiero nasce dalla ricerca di conciliazione fra due verita apparentemente contrastanti: la Scienza e la Fede cristiana. L'imperfezione viene valorizzata da una prospettiva comune per queste due visioni della nostra mente: motore primo del Cosmo, artigiana dell'Evoluzione, indispensabile per la nostra liberta e causa della misericordia divina. Una provocazione e un invito a cogliere, per quanto possibile, i doni di questo 2025 giubilare.