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Libri di Paolo Cornaglia

I giardini e il parco del Castello di Agliè (1624-1940). Dall'impianto formale al disegno paesaggistico

I giardini e il parco del Castello di Agliè (1624-1940). Dall'impianto formale al disegno paesaggistico

Libro: Libro in brossura

editore: Olschki

anno edizione: 2025

pagine: 320

Il complesso di Agliè costituisce forse il tassello più prezioso del sistema di palazzi e giardini di corte che circonda l’antica capitale sabauda. Grande residenza dei San Martino d’Agliè, poi passata ai Savoia, vede, nei secoli, lo stratificarsi di diverse idee di rapporto con la natura, dall’impianto del giardino formale seicentesco d’impronta franco-italiana, alla creazione del parco settecentesco su modelli francesi per mano del parigino Michel Benard, fino alle modifiche paesaggistiche ottocentesche su disegni di Xavier Kurten, a cui seguono gli apporti dei giardinieri Mosè Mauri e Antonio Capello, nonché dell’architetto Luigi Canina. Le ricerche effettuate hanno fornito una grande quantità di nuovi documenti e disegni, consentendo finalmente di scrivere la “vera storia” di uno dei più complessi episodi del sistema delle Residenze Reali Sabaude. Ad Agliè, infatti, ogni intervento si lega ai precedenti, modificando ma anche confermando alcuni punti saldi, pur in una visione innovata: il risultato è un’eredità di relazioni raffinate tra palazzo, terrazze, giardini, parco e tenuta, gestite da scaloni, scalinate, rampe, fontane, punti di vista e prospettive. Un patrimonio ricco e perfettamente conservato, illuminato dal fascino intatto delle epoche che ha attraversato.
39,00

Géza Aladár Kármán e Gyula Ullmann, architetti a Budapest e nell’Ungheria storica (1895-1915)

Géza Aladár Kármán e Gyula Ullmann, architetti a Budapest e nell’Ungheria storica (1895-1915)

Paolo Cornaglia, Zsuzsanna Ordasi

Libro: Libro in brossura

editore: Quodlibet

anno edizione: 2024

pagine: 216

L’opera comune degli architetti ungheresi Géza Aladár Kármán (1871-1939) e Gyula Ullmann (1872-1926) ha dovuto attendere a lungo per essere collocata adeguatamente nella storiografia architettonica. A cavallo tra Otto e Novecento, Budapest conobbe un periodo di grande fermento, durante il quale diverse generazioni di architetti rendono la città non solo una capitale al pari di Vienna, ma una metropoli europea. Il volume è composto da una serie di saggi di inquadramento, da schede specifiche sulle architetture, arricchite da disegni di progetto e immagini dello stato attuale, e da un saggio di sintesi su quanto realizzato nell’Ungheria storica. La tipologia delle opere, sia realizzate sia presentate ai concorsi, è molto varia e comprende sinagoghe, ville, edifici residenziali, banche, caserme, sedi di assicurazioni, grandi magazzini. Il contributo di Karman e Ullmann va considerato come una delle varianti del Szecesszió ungherese, non rivolta all’arte popolare magiara, come nel caso dei capiscuola Ödön Lechner e Béla Lajta ma, soprattutto, al gusto internazionale e «imperiale» di Otto Wagner.
32,00

Il giardino francese alla corte di Torino (1650-1773). Da André Le Nôtre a Michel Benard

Il giardino francese alla corte di Torino (1650-1773). Da André Le Nôtre a Michel Benard

Paolo Cornaglia

Libro: Libro in brossura

editore: Olschki

anno edizione: 2021

pagine: 236

I giardini, per quanto affidati ai tempi lunghi della natura, possiedono un carattere effimero non dissimile da quello della decorazione d'interni: soggiacciono alla volontà di rinnovo della committenza e alla necessità di presentarsi attenti alle novità del gusto. L'obiettivo di questa indagine è dare visibilità a ciò che è invisibile, ricostruendo l'arte e lo sviluppo di quegli spazi nel tempo, attraverso dati e disegni che adesso si possono trovare solo negli archivi. Esempi di influenza francese - non esclusiva piemontese, ma qui meglio che altrove oggettivata in creazioni che traducono e trasformano architetture, stili e atmosfere - i giardini della corte torinese sono espressione di una cultura e di una sensibilità che tiene conto del contesto locale e delle sue caratteristiche. Il periodo preso in esame (1650-1773) tra il ducato di Savoia e Il regno di Sardegna, racconta molto bene la circolazione delle idee in Italia e in Europa.
33,00

Il giardino del Palazzo Reale di Torino (1563-1915)

Il giardino del Palazzo Reale di Torino (1563-1915)

Libro: Libro rilegato

editore: Olschki

anno edizione: 2019

pagine: 254

Il Giardino Reale di Torino, ridisegnato da André Le Notre nel 1697 ma nato nel 1563, quando Torino diviene capitale dello Stato sabaudo, è inserito nel 1998 nella lista Unesco. Committenti, progettisti e artisti di rilievo ne caratterizzano le vicende sino al 1915, quando l'attuale viale 1° maggio lo separa in due parti. Tutte queste fasi sono oggetto della ricerca documentata in questo volume voluta dai Musei Reali e svolta da un gruppo di studiosi del Politecnico di Torino.
69,00

Guida ai cortili di Torino

Guida ai cortili di Torino

Paolo Cornaglia

Libro: Libro in brossura

editore: Il Quadrante

anno edizione: 2015

pagine: 145

Se i cortili di Roma sono caratterizzati dalle fontane o dai reperti archeologici che li adornano e quelli di Milano dalla ripetuta soluzione dei portici a colonne architravate; se i cortili di Napoli si distinguono per le grandi scale barocche poste a fondale e quelli di Genova per i giardini e i ninfei legati alla particolare orografia del luogo, i cortili di Torino sono essenzialmente fattori urbani e non semplici elementi propri di ogni palazzo. È un carattere che Charles Nicolas Cochin, artista e viaggiatore francese a Torino nel 1749, coglie con precisione: "Il fondo del cortile, che si vede dalla strada, è sempre decorato architettonicamente, sovente secondo un gusto teatrale". Pensati in diretto rapporto con lo spazio pubblico, aperti allo sguardo del passante e ornamento della città, i cortili di Torino si caratterizzano quindi per una specificità legata al procedere pianificato degli ampliamenti urbanistici. Paolo Cornaglia individua fra le strade più belle del centro storico alcuni percorsi che tengono conto sia delle fasi di sviluppo urbanistico cittadino sia di una caratterizzazione tipologica e funzionale dei vari edifici, consapevole che un cortile rappresenta spesso un fondale che, incorniciato dalle aperture, dischiude una prospettiva sapiente e inusuale.
14,50

Benedetto Alfieri

Benedetto Alfieri

Paolo Cornaglia

Libro: Libro in brossura

editore: CELID

anno edizione: 2015

pagine: 32

Secondo volume della collana "Il Mondo della Corte", questo profilo di Benedetto Alfieri (1699-1767) presenta la carriera e le opere del successore di Filippo Juvarra nella carica di primo architetto del re di Sardegna. Attivo per Carlo Emanuele III, Alfieri interpreta con forza i nuovi caratteri del periodo in cui si trova a operare, il pieno Settecento. Se l'opera del predecessore esprimeva l'ingegno, l'invenzione, l'alto profilo al servizio di una nuova idea di regno, la sua sostanzia la perfezione, la professionalità, l'adeguatezza delle soluzioni alle esigenze. Dallo Studio Regio di architettura escono i più bei disegni di progetto, raccolti in album preziosi. Ad Alfieri si devono la Cavallerizza e il Teatro Regio in Torino quest'ultimo assurto a modello europeo -, la facciata della Cattedrale di Ginevra e i completamenti dei cantieri juvarriani, che hanno dato loro il volto a tutti oggi noto: si pensi al Belvedere a Venaria Reale, o alla copertura con il cervo a Stupinigi. Attraverso il suo contributo, raggiungono vette altissime di raffinatezza i decori nelle sale dei palazzi di corte e della nobiltà, dei quali uno dei massimi esempi è il salottino ottagonale del palazzo Isnardi di Caraglio a Torino.
6,00

Budapest. Architettura, città e giardini tra XIX e XX secolo

Budapest. Architettura, città e giardini tra XIX e XX secolo

Paolo Cornaglia

Libro

editore: CELID

anno edizione: 2014

pagine: 136

Il volume (nato all'interno dell'atelier di Composizione e storia del progetto condiviso con Silvia Gron nell'ambito del corso di studi in Architettura presso il Politecnico di Torino) esplora il vorticoso sviluppo urbano e architettonico della città di Budapest tra 1867 e 1918, indagato sotto vari aspetti: i piani urbanistici, la struttura dei parchi pubblici, la creazione di un Palazzo Reale come "corona della città" e punto panoramico privilegiato, il rispecchiarsi della nazione nelle innovazioni legate all'Esposizione nazionale del 1896 (tra le quali la prima metropolitana dell'Europa continentale), il rapporto tra modernità e identità nazionale nell'architettura dei padiglioni ungheresi alle Esposizioni internazionali. La trattazione si snoda attraverso una serie di saggi in parte inediti, in parte già pubblicati, prevalentemente per i tipi di Celid, e due contributi di Kristóf Fatsar (Università Corvinus, Budapest) e Zsuzsa Ordasi (Università Pannon, Veszprém). In chiusura si propongono sei itinerari di architettura, pensati come una vera e propria guida alla città, indirizzata non solo a un pubblico di esperti, ma a chiunque sia interessato a conoscere meglio la capitale ungherese.
16,00

Giuseppe Battista Piacenza e Carlo Randoni. I reali palazzi fra Torino e Genova (1773-1831)

Giuseppe Battista Piacenza e Carlo Randoni. I reali palazzi fra Torino e Genova (1773-1831)

Paolo Cornaglia

Libro: Copertina morbida

editore: CELID

anno edizione: 2013

pagine: 288

Da sempre nella storiografia critica le figure degli architetti Giuseppe Battista Piacenza (1735-1818) e Carlo Randoni (1755-1831) sono associate; ne è causa un'impresa che è rimasta una pietra miliare nelle vicende dell'aggiornamento del gusto in Piemonte: l'allestimento, nel Palazzo Reale di Torino e in altre residenze di corte, degli appartamenti per i duchi d'Aosta nel 1788-1789. L'esame della loro attività, svolta singolarmente o in coppia, illustra un lungo capitolo delle vicende architettoniche e decorative promosse dalla corte: dall'esordio di Piacenza nel castello di Chambery, ai lavori nelle residenze di Torino, Moncalieri, Venaria Reale, Rivoli (a tardo Settecento), all'attività nei palazzi piemontesi divenuti "imperiali" in epoca napoleonica e in area parmense, al riallestimento di appartamenti in Torino dopo la Restaurazione. In questo secondo periodo si colloca l'opera più importante di Randoni, la riprogettazione di palazzo Tursi in Genova come nuova reggia sabauda, per Vittorio Emanuele I. La particolare congiuntura, in coda a un Ancien Régime in cui tanto era stato costruito, indirizza spesso l'attività dei due architetti al progetto degli interni, molti ancora visibili, altri documentati attraverso l'analisi dei cantieri e la presenza dei disegni conservati negli archivi.
28,00

Guida ai cortili di Torino

Guida ai cortili di Torino

Paolo Cornaglia

Libro: Copertina morbida

editore: Anteprima Edizioni

anno edizione: 2003

pagine: 140

12,00

Il grande libro dei cortili a Torino-The big book of courtyards in Turin

Il grande libro dei cortili a Torino-The big book of courtyards in Turin

Dario Lanzardo, Chiara L. M. Occelli, Paolo Cornaglia

Libro: Libro in brossura

editore: Lindau

anno edizione: 2002

pagine: 236

Il libro, composto da oltre 130 immagini a colori, ritrae i cortili dei palazzi torinesi. Le immagini sono introdotte da tre brevi saggi, e seguite da una serie di 92 schede che ricostruiscono dettagliatamente la storia degli edifici fotografati.
60,00

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