Libri di Norberto Mazzucchelli

“Poesia dei tre mondi” è l’esito naturale di una passione e del piacere di praticarla ancora oggi, otto secoli dopo la nascita del sonetto, ma questa raccolta di cinquanta poesie origina anche dal desiderio di omaggiare gli interpreti più alti di questa nobile forma artistica, da Dante a Foscolo a Zanzotto, con la speranza che il sonetto venga riscoperto dai poeti dei nostri giorni insieme al gusto per le sonorità create dalla rima e dalla metrica, strumenti espressivi desueti eppure ancor vegeti ed efficaci.

L'autore di questa raccolta di poesie porta in sé una ispirazione istintiva, quasi praticata come un oracolo, e per questo nascosta, profonda, appena sfiorata e tuttavia vigorosa, che dà origine a una architettura poetica originale, in grado di descrivere il groviglio delle vibrazioni che si sprigionano dal suo animo. Così, come se vivesse in un vettore temporale alternativo, il poeta si fa osservatore di un presente invisibile ai più, intraprendendo un viaggio introspettivo, messaggero di valori universali nella sua proposizione di simbologia archetipica. "Rime inesplorate" è una silloge di liriche su temi cari all'autore: la leggerezza, l'arte poetica, l'ansia di eternità, l'amore, la tensione religiosa, la memoria degli affetti e dei luoghi cari, il tempo presente, la felicità nelle piccole cose. L'indagine è condotta su soggetti diversi e ogni poesia si nutre di purezza e di essenzialità, immergendosi nella "parola" che al poeta piace contemplare nel gioco di trasformarla in un coacervo di emozioni e suoni.

"(…) Dal principio di questo assurdo conflitto, che non avrà vincitori ma vedrà soltanto la sconfitta dell’Uomo e della sua umanità, il mondo è indubbiamente cambiato e con esso è cambiato il piccolo mondo che ogni persona porta dentro di sé e, naturalmente, anche il mio: la guerra è penetrata con prepotenza nell’universo ovattato della mia poesia così come è entrata ossessivamente in ogni notiziario del pianeta e si è brutalmente materializzata nelle campagne e nelle città martoriate dell’ Ucraina. Le emozioni suscitate da questo surreale scenario bellico hanno così affiancato le suggestioni poetiche a me più famigliari: la natura, la vita, la scrittura, la pandemia, l’amore (…)" (Dall’introduzione dell’autore).

Mauro è un giovane insegnante che vive con la moglie Clara sulle rive dell’amato lago di Como. Spirito libero dall’animo appassionato, coltiva velleità letterarie sognando di affermarsi come scrittore: per questo, dopo il primo inaspettato successo editoriale, lascia il liceo. Ormai senza lavoro, deve affrontare una crisi coniugale e creativa e trascorre il tempo alla ricerca dell’ispirazione per una buona storia da raccontare. In una sorta di eroica affermazione del proprio diritto a scrivere, finalmente ha un’idea geniale che lo farà giungere a una svolta che mai era riuscito a immaginare.

Cento componimenti per emozionarsi e riflettere sul dono della vita, l’universo della poesia, l’incanto della musica, la grandiosità della natura, il valore dell’amicizia, l’incubo della pandemia, la soavità dell’amore, la bellezza del pensiero, la parabola terrena di Gesù, l’avvicendarsi delle stagioni e altro. Tante diverse tematiche uniformate dal rigore formale di una poesia caratterizzata dal ricorso diffuso alla metrica e alla rima, irrinunciabili strumenti espressivi dell’autore.

Notizie dall'umanità sono quelle che ci arrivano dalle cronache dei nostri giorni segnate da una profonda crisi economica. L’autore di queste poesie si rivolge ad essa con sguardo attento alle implicazioni umane. Ma in questi versi sono riproposte anche tematiche antiche quanto l’uomo: la passione per la letteratura, il bisogno di evasione, il significato del ruolo del poeta, l’amore per la compagna, la dimensione spirituale, la memoria di persone e luoghi cari. Questi temi sono indagati con l’uso diffuso delle rima e della metrica, della musica delle parole.

"Poco dopo mia sorella apparve sulla soglia del bar. Non era cambiata affatto. Il mio cuore prese a sobbalzare come un veicolo che percorre una strada molto accidentata. Non potevo farmi prendere dal panico, non potevo sbagliare se volevo recuperare le mie radici, la mia infanzia, la mia giovinezza, se volevo, in tre parole, ritrovare me stesso".

In una Trento dei giorni nostri, immersa nella natura dei monti circostanti, vive il ventitreenne Aldo, che alterna l'attività di guida alpina a quella di collaboratore in una casa editrice, oltre a essere volontario alla Caritas. Ed è qui che incontra Charlotte, una studentessa senegalese di buona famiglia. Tra i due giovani nasce subito una simpatia che si trasforma presto in qualcosa di più. Le passioni condivise e il reciproco sentimento, fanno sì che l'inizio della relazione sia vissuto in modo pieno e felice. Tuttavia la vita spesso ha progetti differenti e i due giovani scopriranno come le difficoltà lavorative, la comparsa di persone che si credevano ormai fuori dalle rispettive vite e non da ultimo l'ostracismo dei genitori, siano eventualità non troppo lontane. Ma a tutto c'è una risposta, e la più importante è credere in sé stessi e nei propri affetti.