Libri di Maurizio Piseri
I lumi e l'«onesto cittadino». Scuola e istruzione popolare nella Lombardia teresiana
Maurizio Piseri
Libro: Libro in brossura
editore: Scholé
anno edizione: 2022
pagine: 345
Scarse, mal distribuite, tenute a capriccio da maestri, il più delle volte tanto improvvisati quanto incompetenti. Questa fu la realtà delle scuole popolari lombarde nel Settecento. Una realtà su cui verrà a incidere, nel 1775, la riforma di Giovanni Bovara. Da allora, maestri abilitati previo esame e assunti per concorso, uniformità di metodi, di contenuti didattici, di disciplina, di orari diventeranno sempre più una costante del sistema educativo della Lombardia austriaca, con largo anticipo rispetto al resto d’Italia e di buona parte d’Europa. Ma la riforma partiva dalla scuola per andare oltre la scuola. L’istruzione popolare era collocata al centro di una progettualità sociale indirizzata all’arricchimento, pur nel quadro di una sostanziale immobilità di classe, della coscienza e della sensibilità civile di sudditi ormai diventati cittadini. Si individuava così nella scuola uno degli strumenti prioritari nella realizzazione di quel pubblico bene che, nel diventare vessillo ideologico della monarchia asburgica, si ergeva a principio giustificatore dei diritti di intervento dello Stato nella vita quotidiana dei cittadini. In questo lavoro, oltre a ripercorrere, alla luce di nuovo materiale documentario e delle nuove metodologie storiche, i percorsi che portarono alla realizzazione della riforma, si è così voluto ricostruire anche il clima politico, culturale e sociale che li ispirò.
I diari di Pietro Zani. Vita e pensieri di un maestro nella Lombardia dell'Ottocento. Volume Vol. 1
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2018
pagine: 1076
Con questi volumi si offrono alle stampe i diari superstiti del maestro bresciano Pietro Zani (Prato 1780–Sabbio Chiese 1868). Si tratta di un apparato documentario di raro valore per organicità ed estensione dei temi, in grado di offrire una molteplicità di chiavi di lettura in un’ottica di ricerca e di testimonianza storica. I ricordi personali, la quotidianità di una comunità montana, la sua cultura materiale, le sue passioni, le sue paure di fronte a guerre e malattie, formano la trama che si intreccia con l’ordito delle grandi vicende sociali e politiche dell’Europa del XIX secolo, filtrate e mediate dalla sensibilità e dalla cultura, sospesa tra il mondo rurale e il mondo urbano, del maestro del villaggio. I diari sono corredati da saggi che offrono alcune chiavi di lettura degli scritti di Pietro Zani, affrontando solo alcune delle molteplici prospettive di studio offerte dai manoscritti, la cui pubblicazione, accanto alla valorizzazione della cultura storica di un territorio, potrà costituire una fonte preziosa per futuri studi di storia socioculturale, di storia dell’educazione e di storia sociale.
La scuola primaria nel Regno Italico. 1796-1814
Maurizio Piseri
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2017
pagine: 464
Il lavoro ha per oggetto la ricostruzione del sistema educativo popolare e primario nell'Italia napoleonica, con riferimento ai territori entrati a far parte del Regno Italico (1805-1814). Lo spoglio delle inchieste scolastiche realizzate dalle amministrazioni cisalpine e italiche tra il 1797 e il 1814 ha permesso la costruzione di un ricco apparato statistico in grado di offrire analisi dinamiche dell’offerta e della domanda di istruzione tanto pubblica che privata, dei salari e della condizione sociale e civile dei maestri, della tipologia e della qualità della didattica. All’analisi statistica si è affiancato lo spoglio dei ricchi apparati documentari offerti dalle corrispondenze tra viceprefetture, prefetture e amministrazione centrale. L’importanza di tali fonti è andata oltre la possibilità di ricostruire i quadri istituzionali entro i quali si svolgono le vicende della scuola primaria italica. Esse si sono rivelate un supporto fondamentale sia per precisare i fenomeni delineati dalle elaborazioni statistiche sia nell'offrire conferme ad ipotesi suggerite, ma lasciate indeterminate, dal dato quantitativo. Il volume, per la prima volta in Italia, offre una serie di dettagliati quadri statistici di un sistema educativo di vasta scala dell’Italia preunitaria.
Lettere a diverse cospicue persone 1843-1848
Ferrante Aporti
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2016
pagine: 168
Il volume offre alle stampe i due copialettere di Ferranti Aporti conservati presso l'archivio fiorentino dell'INDIRE. I due autografi, che contengono scritti in gran parte inediti dell'educatore mantovano, sono collocati in un arco temporale di particolare interesse quale fu quello degli anni immediatamente precedenti al 1848. Gli scritti svelano nuovi e importanti squarci sulla figura di Aporti educatore, oggi al centro di un forte e rinnovato interesse storiografico, e offrono testimonianze rilevanti al fine di precisare i contenuti e gli scopi della sua proposta educativa e del suo impegno civile e politico.
La grammatica nel villaggio. Le scuole latine in Lombardia da Maria Teresa a Napoleone
Maurizio Piseri
Libro: Libro in brossura
editore: Unicopli
anno edizione: 2012
pagine: 223
Quali erano i significati sociali, culturali, identitari del latino nelle campagne lombarde tra età delle riforme ed età napoleonica? In quali forme e attraverso quali canali era soddisfatta la domanda di istruzione latina? Sono alcune delle domande cui offre risposte il presente volume. Esso non si limita a ricostruire la rete delle scuole di latinità e il destino loro assegnato dalle riforme scolastiche asburgiche e dalle politiche napoleoniche, ma ha voluto focalizzarsi sui rapporti tra scuola latina e comunità così da permettere l'estensione dell'analisi storica su più livelli: le politiche governative di limitazione delle scuole latine nelle campagne, le resistenze delle comunità alle politiche centrali, il dibattito politico e culturale sul latino e sulle scuole di latinità, i significati e i valori sociali attribuiti al latino nelle campagne, le dinamiche della domanda e dell'offerta di istruzione latina. Non di meno si è voluto dedicare uno spazio ai maestri di latinità; dalla loro condizione salariale e sociale alla loro formazione didattica e culturale.
L'alfabeto in montagna. Scuola e alfabetismo nell'area alpina tra età moderna e XIX secolo
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2012
pagine: 224
I contributi raccolti e prefati da M. Piseri, affrontano, sulla base di ricerche originali e delle ultime interpretazioni dei fenomeni di alfabetizzazione, il tema dell.insegnare/apprendere a leggere e a scrivere tra XVII e XIX secolo nell'arco alpino. Diffusione e caratteri delle scuole, frequenza e sue caratteristiche, quadri istituzionali, maestri e modelli didattici, ruolo di fattori socioeconomici sono i temi e gli interrogativi che si propongono al lettore, nell'intento di impostare il problema di una "alfabetizzazione alpina". Lo sforzo, originale, è di tipo ermeneutico così da evitare letture solo quantitative, esclusivamente antropologiche, sociologiche, economiciste, ideologiche. Il paesaggio umano che contiene scuole, strategie ed esiti di apprendimenti di competenze nel leggere e nello scrivere, è di tale complessità a cui solo un ritorno ad una storia regionale e locale può dare risposte. Né si può parlare di un unico alfabetismo: "esistono più alfabetismi", entro un'area alpina ancora permeata dai modi della cultura popolare europea individuata e interpretata da Bachtin. Questa è una delle tesi del Curatore del volume, e i saggi raccolti lo confermano, in via diacronica e comparativa per territori.
L'alfabeto delle riforme. Scuola e alfabetismo nel basso cremonese da Maria Teresa all'unità
Maurizio Piseri
Libro
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2002
pagine: X-330
Ferrante Aporti nella tradizione educativa lombarda ed europea
Maurizio Piseri
Libro
editore: La Scuola SEI
anno edizione: 2014
pagine: 256
Obiettivo del volume è dimostrare come il pensiero di Aporti fosse completamente svincolato dai fermeti della pedagogia liberale e si inserisse nella continuità di una più che secolare opera di promozione dei valori religiosi, etici e sociali dell'individuo. Una tradizione educativa che vide coinvolte correnti rigoriste tanto cattoliche quanto protestanti e che ebbe nella Lombardia una delle espressioni più prolifiche di idee e di iniziative.