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Libri di M. Pezzella

Pio XII e gli ebrei. L'archivista del Vaticano rivela finalmente il ruolo di papa Pacelli durante la Seconda guerra mondiale

Pio XII e gli ebrei. L'archivista del Vaticano rivela finalmente il ruolo di papa Pacelli durante la Seconda guerra mondiale

Johan Ickx

Libro: Copertina morbida

editore: Rizzoli

anno edizione: 2022

pagine: 416

Il 2 marzo 1939 il cardinale Eugenio Pacelli veniva eletto papa, e dieci giorni dopo saliva al soglio pontificio con il nome di Pio XII. Fu dunque suo il compito - tutt'altro che semplice - di guidare la Chiesa negli anni terribili della Seconda guerra mondiale. A conflitto finito, Pacelli fu salutato come il salvatore di Roma dallo scempio dell'occupazione nazista: politici di primo rango e influenti personalità del mondo ebraico ne elogiarono il comportamento e l'operato. Di lì a poco, però, quella visione cambiò radicalmente. Prima la stampa sovietica poi la celebre pièce teatrale "Il vicario" lo descrissero all'opinione pubblica sotto tutt'altra luce. Cominciò a serpeggiare la cosiddetta «accusa del Silenzio», che voleva Pio XII omertoso rispetto all'orrore dei campi di concentramento e in buona sostanza complice dei nazisti. Dove stava la verità? Cosa sapeva davvero il papa delle atrocità commesse durante la guerra? Quanto erano fondate le ricostruzioni che parlavano di uno scambio epistolare tra lui e Roosevelt per prevenire l'escalation della guerra, di reti segrete per supportare la fuga dei perseguitati dal regime, di battesimi improvvisati volti a salvare migliaia di ebrei dalla deportazione? Da allora le valutazioni su Pio XII non si sono più ricomposte, e ciclicamente le discussioni sulla sua controversa figura tornano a infiammarsi. Così, deciso a spiegare le azioni del suo predecessore, papa Francesco ha da poco desecretato i documenti a riguardo. Johan Ickx lavora da più di due decenni negli archivi della Santa Sede, e oggi dirige l'Archivio Storico della Sezione per i rapporti con gli Stati della Segreteria di Stato: chi meglio di lui, dunque, può raccontarci cosa dicono quelle carte, e fare finalmente chiarezza? Affidandosi alle sole testimonianze documentali autentiche, l'autore di questo libro ricostruisce per noi le vicende che videro protagonisti Pacelli e i suoi più stretti collaboratori, il celebre Bureau, dipingendo una serie di ritratti tanto vividi quanto accurati. E provando a fare luce su uno dei grandi misteri irrisolti della Seconda guerra mondiale.
15,00

War. Come la guerra ha plasmato gli uomini

War. Come la guerra ha plasmato gli uomini

Margaret MacMillan

Libro: Copertina rigida

editore: Rizzoli

anno edizione: 2021

pagine: 360

«La guerra non è un'aberrazione, un evento da dimenticare il più in fretta possibile. Né è semplicemente assenza di pace, ossia di normalità». Molti di noi hanno l'impressione che, dalla fine della Seconda guerra mondiale a oggi, il mondo abbia vissuto un lungo periodo di pace pressoché ininterrotta. Eppure, in quei decenni non c'è stato un solo momento in cui, in qualche angolo della Terra, non si sia combattuto. La verità è che la guerra ci accompagna sin dai primordi della storia e può essere definita come la più organizzata di tutte le attività umane. Ha plasmato istituzioni, valori, idee, lingue. Ha influenzato l'economia, la scienza, il progresso tecnologico e la ricerca medica. Ha ispirato, nel bene e nel male, poeti, scrittori, drammaturgi, musicisti, pittori e registi. Senza i conflitti armati non avremmo conosciuto la penicillina, l'emancipazione femminile, i radar o i missili. Considerata per millenni un elemento ineliminabile della vita dell'uomo, solo a seguito dei due conflitti mondiali la guerra è stata unanimemente bollata come il male assoluto. Oggi, come ci ricorda Margaret MacMillan, «non prendiamo la guerra abbastanza sul serio. Preferiamo distogliere lo sguardo da un tema spesso tetro e deprimente, ma è un errore». Attraverso un viaggio lungo millenni, che parte dall'aggressività dei nostri antenati preistorici e arriva fino ad Al Qaeda, l'autrice ci racconta perché la guerra è un orizzonte inevitabile per le comunità umane. E tenta di rispondere alle domande che da sempre si pongono storici e filosofi: a quale momento nello sviluppo dell'umanità risalgono i primi scontri organizzati? È la natura umana che ci condanna a combatterci l'un l'altro? Riusciremo a liberarci totalmente dalla guerra? Attingendo agli insegnamenti del passato, la MacMillan ci mostra i molti volti della guerra, spiegandoci come ha determinato il nostro presente, la nostra visione del mondo e l'idea stessa che abbiamo di noi.
20,00

La piaga dei gabbiani

La piaga dei gabbiani

Stephen Gregory

Libro

editore: Wojtek

anno edizione: 2020

David Kewish è un goffo diciottenne che vive con il compagno della madre a Caernarfon, nel nord del Galles, una cittadina sorta intorno all'omonimo borgo medievale, dominato dal Castello e dalle mura del XIII secolo. La vita di David è stata difficile oltre ogni immaginazione, eppure il protagonista, alle soglie dell'età adulta, sente di essere circondato da un mondo di possibilità. Il giorno del suo diciottesimo compleanno David si imbatte in un gabbiano e lo salva liberandone il becco dalla linguetta di una lattina. Questo gesto segna per lui l'inizio di una relazione conflittuale con l'uccello: il rapporto tra i due si fa sempre più ambiguo, mentre una serie di incidenti causati dai gabbiani diffondono ansia e timore tra gli abitanti della città. I gabbiani con il loro stridio minacciano le strutture di senso che avevano fino a quel momento conferito un ordine al mondo: non esiste strategia per affrontarli, né spiegazione del loro comportamento anomalo. Pubblicato nel 2018 dall'inglese PS Publishing, Plague of Gulls è dominato dal garrito dei gabbiani, un verso misterioso, disumano, forse soprannaturale.
14,00

Il rito del fuoco

Il rito del fuoco

John Hart

Libro: Copertina morbida

editore: Nutrimenti

anno edizione: 2019

pagine: 496

Il dodicenne Johnny Merrimon e sua sorella Alyssa hanno un rapporto unico, speciale come solo quello tra fratelli gemelli può essere. Un giorno, dopo la scuola, Alyssa non fa ritorno a casa. Un testimone dice di aver visto la ragazzina salire su un furgone e da quel momento di lei si perdono completamente le tracce. Il detective Hunt, incaricato di risolvere il caso, non riesce a dare una risposta ai tanti interrogativi che sorgono intorno al presunto rapimento. A un anno di distanza dal tragico evento, le indagini sono a un punto morto e dell'armonia familiare dei Merrimon non resta che il ricordo: il padre di Johnny, consumato dai sensi di colpa, è andato via, abbandonando moglie e figlio; la madre, totalmente incapace di reagire alla perdita, si è smarrita in un vortice senza scampo di droghe e antidepressivi. Johnny si ritrova così completamente solo. È l'unico a credere che Alyssa sia ancora viva e, nonostante i numerosi tentativi di dissuasione di Hunt, si mette sulle tracce dei peggiori malviventi della contea alla disperata ricerca di indizi che lo conducano alla verità.
20,00

Il circo

Il circo

Miranda Mellis

Libro

editore: Wojtek

anno edizione: 2019

pagine: 80

Per conoscere questo mondo devi poter morire. Una donna si imbarca su un traghetto all'apparenza comunissimo, ignara che quel viaggio improvvisato la condurrà in un luogo senza tempo percorso da un incessante flusso di anime disorientate. È un aldilà fatto di stazioni sotterranee in cui i defunti vagolano indefinitamente e si concedono come unico svago la visione di film su un mega schermo. L'incontro con la madre, acrobata circense da viva e sibillina guida nell'oltretomba, insinua nell'involontaria viaggiatrice il desiderio di restare per capire le leggi che regolano il dopo-morte e gli enigmatici sogni che la invitano a ricomporre un misterioso puzzle di immagini del passato. Ricordi di più generazioni conservati nella memoria collettiva della grande famiglia di circensi. Con una prosa attenta alla valenza simbolica di ogni parola, Miranda Mellis trascrive nella forma di una fiaba mitologica la riflessione filosofica sull'esistenza di un canale di comunicazione tra terreno e ultraterreno.
10,00

Credevo fosse colpa mia (ma non era vero). Come sconfiggere la cultura della vergogna e riprendersi la propria vita

Credevo fosse colpa mia (ma non era vero). Come sconfiggere la cultura della vergogna e riprendersi la propria vita

Brené Brown

Libro: Libro in brossura

editore: Ultra

anno edizione: 2014

pagine: 334

Se nei "Doni dell'imperfezione" Brené Brown ha indicato le coordinate per una vita libera dai condizionamenti del perfezionismo e in "Osare in grande" ha rivendicato l'importanza di avere il coraggio della propria vulnerabilità, in "Credevo fosse colpa mia (ma non era vero)" la celebre ricercatrice statunitense va dritta al cuore del problema: la vergogna. C'è infatti "la sensazione intensamente dolorosa di essere difettosi e quindi immeritevoli di accettazione e appartenenza" alla base del disagio che nella nostra società avvolge molte esistenze, soprattutto quelle di donne che si trovano a gestire un crescente senso di colpa a causa del conflitto fra i multiformi ruoli che sono quotidianamente impegnate a impersonare. Con la sua prosa insieme rigorosa ed emotiva e il ricorso costante all'esempio tratto dalle esperienze vissute delle centinaia di donne intervistate, Brown ci mostra come sia fondamentale individuare il senso di vergogna, anche quando si presenta nelle sue forme più insidiosamente mascherate, comprendere le ragioni psicologiche e sociali dalle quali viene generato e alimentato, esporlo con coraggio all'empatia delle persone che ci circondano e riuscire così a lasciarselo alle spalle, disinnescando tutte le "trappole della colpa" che ci impediscono di vivere la vita con pienezza.
18,50

Bandiere bucate. Viaggio dentro una rivoluzione
12,91

Pio XII e gli ebrei. L'archivista del Vaticano rivela finalmente il ruolo di papa Pacelli durante la Seconda guerra mondiale

Pio XII e gli ebrei. L'archivista del Vaticano rivela finalmente il ruolo di papa Pacelli durante la Seconda guerra mondiale

Johan Ickx

Libro: Copertina rigida

editore: Rizzoli

anno edizione: 2021

pagine: 416

Il 2 marzo 1939 il cardinale Eugenio Pacelli veniva eletto papa, e dieci giorni dopo saliva al soglio pontificio con il nome di Pio XII. Fu dunque suo il compito - tutt'altro che semplice - di guidare la Chiesa negli anni terribili del-la Seconda guerra mondiale. A conflitto finito, Pacelli fu salutato come il salvatore di Roma dallo scempio dell'occupazione nazista: politici di primo rango e influenti personalità del mondo ebraico ne elogiarono il comportamento e l'operato. Di lì a poco, però, quella visione cambiò radicalmente. Prima la stampa sovietica poi la celebre pièce teatrale "Il vicario" lo descrissero all'opinione pubblica sotto tutt'altra luce. Cominciò a serpeggiare la cosiddetta «accusa del Silenzio», che voleva Pio XII omertoso rispetto all'orrore dei campi di concentramento e in buona sostanza complice dei nazisti. Dove stava la verità? Cosa sapeva davvero il papa delle atrocità commesse durante la guerra? Quanto erano fondate le ricostruzioni che parlavano di uno scambio epistolare tra lui e Roosevelt per prevenire l'escalation della guerra, di reti segrete per supportare la fuga dei perseguitati dal regime, di battesimi improvvisati volti a salvare migliaia di ebrei dalla deportazione? Da allora le valutazioni su Pio XII non si sono più ricomposte, e ciclicamente le discussioni sulla sua controversa figura tornano a infiammarsi. Così, deciso a spiegare le azioni del suo predecessore, papa Francesco ha da poco desecretato i documenti a riguardo. Johan Ickx lavora da più di due decenni negli archivi della Santa Sede, e oggi dirige l'Archivio Storico della Sezione per i rapporti con gli Stati della Segreteria di Stato: chi meglio di lui, dunque, può raccontarci cosa dicono quelle carte, e fare finalmente chiarezza? Affidandosi alle sole testimonianze documentali autentiche, l'autore di questo libro ricostruisce per noi le vicende che videro protagonisti Pacelli e i suoi più stretti collaboratori, il celebre Bureau, dipingendo una serie di ritratti tanto vividi quanto accurati. E provando a fare luce su uno dei grandi misteri irrisolti della Seconda guerra mondiale.
22,00

Il cormorano

Il cormorano

Stephen Gregory

Libro: Libro in brossura

editore: Elliot

anno edizione: 2016

pagine: 124

Una giovane coppia riceve in eredità un cottage nel nord del Galles dal vecchio zio Ian. A suo nipote e alla moglie Ann sembra un incredibile colpo di fortuna, che permette loro di abbandonare una insoddisfacente vita di città per cominciare una nuova esistenza in una casa tra le montagne e il mare. Nel testamento dello zio Ian, noto per la sua eccentricità, c'è però una strana clausola: gli eredi devono accogliere nella loro famiglia il suo cormorano, altrimenti perderanno il lascito. Una richiesta che non sembra particolarmente impegnativa da soddisfare, perché non dovrebbe essere difficile prendersi cura di un innocuo uccello. Ma il cormorano inizia lentamente a mostrare un lato violento e malevolo...
16,50

I corpi del potere. Il cinema di Aleksandr Sokurov

I corpi del potere. Il cinema di Aleksandr Sokurov

Libro: Libro in brossura

editore: Jaca Book

anno edizione: 2012

pagine: 217

Secondo Walter Benjamin, il cinema è l'arte emblematica del mondo moderno, di cui riflette i ritmi, l'esperienza e la tragica discontinuità. Gli scritti proposti in questo volume intendono riflettere sui film di Sokurov in modo "saggistico", come è da tempo normale per opere di letteratura o di arti figurative. La critica del cinema, differentemente da una semplice "storia", interroga i fotogrammi e le sequenze come fossero "immagini di pensiero", che ci rivelano le dimensioni dello spazio e del tempo in cui viviamo e la struttura profonda del nostro immaginario. D'altra parte alcuni registi si prestano in modo evidente a questo lavoro di riflessione, perché essi stessi rifiutano il cinema commerciale e spettacolare e la loro opera contiene un'esplicita interrogazione sulla natura delle immagini e sul loro ruolo nella modernità (artistica e politica). Questo libro analizza l'opera di A. Sokurov, considerato dalla critica come uno dei migliori registi europei attuali e l'unico vero erede di A. Tarkovskij. Metafisica, storia e politica si intrecciano nei suoi film in modo indissolubile. In particolare, Sokurov è autore di una "quadrilogia del potere", Moloch (1999), Taurus (2000), Il Sole (2004), Faust (2011), opere in cui considera la costituzione e il disfacimento dei totalitarismi del '900.
20,00

Per una filosofia politica critica

Per una filosofia politica critica

Miguel Abensour

Libro: Libro in brossura

editore: Jaca Book

anno edizione: 2011

pagine: XIII-358

La filosofia politica di Miguel Abensour si definisce "critica" perché non smette mai di interrogarsi sul problema del dominio e della servitù volontaria, che spinge gli uomini ad accettarlo. In queste pagine compare inoltre una dimensione utopica e si presta molta attenzione a coloro che - per usare le parole di Marx - hanno saputo dar vita all'"espressione immaginativa di un mondo nuovo". In forme diverse, e attraverso l'analisi delle opere di Claude Lefort, Hannah Arendt, Pierre Leroux ed Emmanuel Lévinas, Abensour propone un confronto serrato fra democrazia e utopia: entrambe sono considerate una via d'uscita, una evasione verso l'alterità, al di là della compatta opacità del potere, che ha trovato la sua drastica espressione nei totalitarismi del Novecento e riaffiora nei governi neoautoritari dell'Europa attuale. La democrazia non può essere pensata che come insorgenza al di là dei poteri istituiti e critica radicale dell'ordine esistente, restituendo al termine il significato rivoluzionario che aveva alle sue origini e strappandolo alla banalizzazione corrente.
40,00

Segnalatore d'incendio

Segnalatore d'incendio

Michael Löwy

Libro

editore: Bollati Boringhieri

anno edizione: 2004

pagine: 136

"Segnalatore d'incendio" è il titolo di un testo di Walter Benjamin risalente agli anni Venti che anticipa la critica del progresso compiutamente sviluppata nelle tesi "Sul concetto di storia" del 1940. A quest'ultimo, uno dei testi filosofici e politici più importanti del XX secolo, è dedicato il libro di Michael Löwy che ne propone un'analisi "talmudica", parola per parola, frase per frase, fornendo nello stesso tempo una ricostruzione dell'intero percorso benjaminiano nel contesto dell'epoca.
16,00

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