Libri di M. Leonardi
L'uomo e le acque nella storia e nella cultura euromediterranea: aspetti inediti di una civilizzazione plurimillenaria (secc. VII a.C.-XX)
Libro: Copertina morbida
editore: Algra
anno edizione: 2019
pagine: 212
La presente miscellanea di studi è incentrata su un aspetto finora poco considerato dalla "storiografia ufficiale", occupatasi di ricostruire la storia della Sicilia dal Novecento ai giorni nostri: l'utilizzazione, la percezione e la riflessione sulle risorse idriche. Dalle necessità della vita quotidiana ai grandi accadimenti politici, dalla speculazione a sfondo teologico e filosofico alla lotta incessante per ottenere l'egemonia sulle risorse idriche presenti nell'isola: non è esagerato asserire come l'elemento-acqua abbia permeato di sé, direttamente o indirettamente, ogni singolo accadimento storico-culturale in Sicilia nel vastissimo arco cronologico compreso tra il VII sec. a.C. e il secolo XX. La presente raccolta di saggi, finanziata dal DISUM dell'Università degli Studi di Catania (Progetto Prometeo 2018), nasce dalla cooperazione scientifica tra il medievista Marco Leonardi, che ne ha curato la forma e la "gestazione", la storica dell'Età Moderna Lavinia Gazzè e lo storico della filosofia Daniele Iozzia. La finalità dei contributi raccolti mira a restituire al lettore un quadro organico e omogeneo del rapporto plurimillenario tra l'uomo e le acque in Sicilia.
Qui si trova la chiave per comprendere il tutto. Aspetti storici della Sicilia dall'età medievale all'età contemporanea
Libro: Copertina morbida
editore: Algra
anno edizione: 2017
pagine: 228
"Solo la storia può rivelare quale sia la più intima essenza dell'essere umano": quanto asserito dal teologo Wilhelm Dilthey (1833-1911) evidenzia, nel migliore dei modi, l'insostituibile valore conoscitivo della storia per la piena comprensione delle azioni degli uomini. La storia plurimillenaria della Sicilia, con il suo ininterrotto susseguirsi di forme di governo e manifestazioni culturali tra le più svariate per provenienza e ispirazioni di fondo, offre al lettore una nuova prospettiva di analisi per comprendere il mondo in cui oggi viviamo. Dall'epoca medievale all'età contemporanea l'isola è stata un vero e proprio 'laboratorio' di esperienze storiche che hanno poi conosciuto un ulteriore sviluppo nell'Europa continentale e nel bacino mediterraneo. Dalla spinosa questione della condivisione degli stessi spazi tra cristiani ed ebrei nel secolo V alle accese polemiche sull'uso politico della storia nel secolo XIX, dalla promulgazione di leggi atte a contenere il prepotere regio nella seconda metà del secolo XIII alla formulazione dei principi dell'economia corporativa negli anni trenta del Novecento.
Libro delle tre scritture
Bonvesin de la Riva
Libro: Copertina morbida
editore: Longo Angelo
anno edizione: 2014
pagine: 291
Bonvesin da la Riva è il più illustre poeta in lingua padana del Duecento. Contemporaneo di Dante, visse a Milano, dove divenne celebre come filantropo e come finanziatore di ospedali cittadini. Aderì all'ordine religioso degli Umiliati e si rivolse all'ammaestramento del popolo, fondando scuole e dedicandosi alla scrittura. Bonvesin fu un autore molto prolifico: scrisse opere in latino e nella propria lingua volgare, cioè nel milanese del Duecento. Il più celebre testo in latino di Bonvesin è senz'altro il "De magnalibus urbis Mediolani", una lode delle meraviglie di Milano, ricchissima di dati e di informazioni. Il capolavoro in lingua volgare è invece il "Libro delle tre scritture", che appartiene al genere delle "visioni", cioè delle rappresentazioni letterarie dell'aldilà: una tradizione che annovera numerosi precedenti arabi e mediolatini. La visione dell'inferno e del paradiso di Bonvesin si distingue però da altri analoghi testi medievali per la vivacità delle figure e per la complessa architettura strutturale, che richiama alla mente la "Commedia" di Dante Alighieri, di poco posteriore. Al posto della raffigurazione del purgatorio Bonvesin preferisce raccontare la passione di Cristo, l'evento cardine della storia dell'umanità, che ha spalancato agli uomini proprio le porte del paradiso. Questa edizione del "Libro" è per la prima volta corredata da un ampio apparato di note che permettono al lettore di accedere "dentro" al testo, per apprezzare la singolarità della sua lingua.
Le laude
Iacopone da Todi
Libro
editore: Olschki
anno edizione: 2010
pagine: LXXVI-440
Questa edizione delle laude di Iacopone da Todi, per la prima volta corredata da un commento integrale, fornisce al lettore e allo studioso del Tudertino uno strumento nuovo per apprezzarne la ricchezza della scrittura. Dopo un ampio quadro di sintesi sulla figura e sull'opera di Iacopone, il volume riporta l'intero laudario: ciascuna lauda è introdotta e accompagnata da un articolato apparato di note, arricchito da due indici, biblico e francescano.
Spazio Wenders. Ediz. italiana e inglese
Roberto De Gaetano, Bruno Roberti, Emilio Arnone
Libro
editore: Librare
anno edizione: 2009
pagine: 64
Vittorio Casetti. Una vita per la pittura. Catalogo della mostra
Libro
editore: Osiride
anno edizione: 1997
pagine: 168
Summa radiologica. Volume Vol. 6
Libro
editore: Piccin-Nuova Libraria
anno edizione: 1989
pagine: 476
Il viaggio, il sogno e altre storie. L'alfabeto della poesia. Per le Scuole superiori
Paolo Badellino, Ulisse Jacomuzzi, M. Leonardi
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: SEI
anno edizione: 2020
Il mio diritto al ritorno. Intervista con Ari Shavit, Ha'aretz Magazine, Tel Aviv 2000
Edward W. Said
Libro
editore: Nottetempo
anno edizione: 2007
pagine: 49
In questa intervista dell'estate del 2000, rilasciata subito dopo il ritiro delle forze israeliane dal Libano e al momento delle trattative di Camp David, Edward Said riflette in maniera coraggiosa e lucida sul destino del conflitto mediorientale. Contrario all'istituzione di due stati separati e fautore della creazione di uno stato binazionale in cui ebrei e palestinesi abbiano uguali diritti, egli è convinto che una vera pace non sarà possibile senza l'ammissione da parte israeliana del torto che deriva dall'aver occupato e colonizzato una terra altrui. Non è l'esistenza dello stato di Israele a essere messa in discussione, ma l'idea sionista che ne è alla base: l'idea cioè del diritto a uno stato nazionale ebraico, etnicamente omogeneo. Scritta in un linguaggio chiaro e vivace, ricco di riferimenti autobiografici, l'intervista apre una prospettiva inedita per uscire dall'attuale impasse.