Libri di Luigi Weber
Amleto. Testo inglese a fronte
William Shakespeare
Libro: Libro in brossura
editore: Foschi (Santarcangelo)
anno edizione: 2017
pagine: LXIII-333
L'"Amleto" rappresenta uno dei più grandi capolavori di Shakespeare. Composta agli inizi del '600, mette in scena una grande metafora della vita in cui bene e male si affrontano costantemente coinvolgendo l'omonimo protagonista in un vortice di dubbi e di incertezze esistenziali. Le domande che si pone Amleto sono le stesse che si pone l'uomo moderno: vivere o morire, agire o non agire? Proprio questa caratteristica rende questa tragedia un'opera sempre attuale che grazie alla sapiente drammaturgia shakespeariana, attenta soprattutto a far emergere le sfumature psicologiche dei suoi personaggi, coinvolge ogni tipo di lettore, trasportandolo in una dimensione profonda e complessa. Saggio introduttivo di Luigi Weber.
Romeo e Giulietta
William Shakespeare
Libro: Libro in brossura
editore: Foschi (Santarcangelo)
anno edizione: 2017
pagine: 121
Parabola di un amore fulgido e totale, Romeo e Giulietta narra della passione tra i giovani figli di due casate nemiche e delle tragiche conseguenze di questa rivalità. L'amore incondizionato dei due protagonisti causerà infatti, per una sciagurata combinazione di circostanze esterne, la loro rovina. La vicenda è diventata il simbolo per eccellenza di un sentimento profondo che si oppone con coraggio, ma senza successo, alla cultura di un'epoca, all'odio e alla lotta di due famiglie divise da un rancore antico e implacabile. Scritta tra il 1591 e il 1595, l'opera rappresenta il passaggio dal periodo iniziale a quello più maturo della produzione shakespeariana; ricca di metafore che toccano tutte le note del sentimento, inneggia ad un amore che supera le barriere della morte.
Doppie esposizioni. Forme dell’iconotesto italiano contemporaneo
Lavinia Torti
Libro: Libro in brossura
editore: Biblion
anno edizione: 2023
pagine: 320
Guardando all’interazione tra immagine e testo ma soprattutto al contenuto delle immagini, in questo libro si prendono in esame diversi iconotesti contemporanei, perlopiù italiani, che presentano al loro interno immagini nelle immagini, ossia metapictures. In quello che qui viene definito l’iconotesto metafigurativo, si notano certe strategie adottate da Warburg nel suo atlante Mnemosyne e si assiste a una doppia esposizione, in quanto un’immagine è presentata due volte, attraverso la riproduzione fotografica e la sua descrizione, l’ekphrasis, che assume un ruolo inedito in presenza dell’immagine, trasformandosi in didascalia oppure diventando il motore per una narrazione. È tramite una ibridazione sempre meno sistematica tra letteratura e visività, allora, che gli autori degli iconotesti contemporanei espongono un archivio visuale, recuperato e combinato al fine di ricostruire una storia, spesso la propria. (Premessa di Luigi Weber)
Navi nel deserto
Luigi Weber
Libro: Copertina morbida
editore: Il ramo e la foglia edizioni
anno edizione: 2023
pagine: 376
Se c'era un detto autentico in bocca a quello sputasentenze di Schomberg, era "la mia strada la segnano i fuochi nella notte". In un deserto punteggiato di piccole oasi, di rocche fortificate alte su speroni di pietra, tra piste di terra battuta per navi a ruote e città abbandonate che emergono dalle sabbie come relitti, giocano a scacchi con il destino e la morte un giovane capitano inesperto, un traditore, un naufrago, un uomo ossessionato dal desiderio di vendetta, una ragazza inquieta e la sua nutrice. Naviganti, Pirati, Isolane e Cittadini dividono una terra aspra, inospitale, e se la contendono intrecciando odio, pregiudizi, incomprensioni. Attorno a loro, da ogni parte, si innalzano lenti nel cielo i sette pilastri della distruzione. I grandi romanzi e i personaggi di Joseph Conrad, affondati, sbriciolati e dispersi in un mare solido, tornano a incontrarsi e scontrarsi lungo le piste di una storia tutta nuova.
Sfuggente madrepatria. Presenza e assenza del paesaggio nella letteratura italiana della Grande Guerra
Luigi Weber
Libro: Libro in brossura
editore: Cesati
anno edizione: 2023
pagine: 196
Il libro è nato da un biennio di corsi universitari bolognesi e insieme dalle sollecitazioni ricevute, oltre che dai classici studi dedicati alla Grande Guerra, da autori e discipline diverse, dalla storia all’antropologia agli studi sui media e le culture visuali. Se la Grande Guerra ha avuto, dal Carso alle Alpi, un effetto devastante non solo sugli uomini ma anche sui paesaggi, e se i paesaggi, in primis le altissime quote, hanno imposto regole e sforzi inediti per combattere in ambienti così ostili, che cosa è passato, di tale impatto nelle rappresentazioni letterarie? Che cosa diventa, nell’esperienza di reduci-scrittori come Stuparich, Alvaro, Soffici, Malaparte, Marinetti e altri, il paesaggio di quella guerra? Come si fa testo un territorio annichilito, ma soprattutto invisibile e inconoscibile? La Prima guerra mondiale ha più spesso cancellato che rappresentato il paesaggio in letteratura in conseguenza delle condizioni, mai prima date e mai più ripetute, di quel conflitto, e sempre la rappresentazione dei luoghi si è fatta estremamente problematica.
Il «Werther» di Foscolo. Una lettura
Riccardo Stracuzzi
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Pendragon
anno edizione: 2020
pagine: 686
Le Ultime lettere di Jacopo Ortis sono anzitutto un grido di dolore per la patria svenduta? Sono l'accorata espressione del disinganno morale e umano di un giovane scrittore, o la testimonianza non sempre pervenuta a vera realizzazione d'arte dell'amarezza che segue alle illusioni rivoluzionarie? Insomma, il romanzo di Ugo Foscolo è l'esile travestimento autobiografico delle vicissitudini politiche e amorose occorse al suo autore? E il volto del personaggio-Jacopo deve e può geometricamente sovrapporsi a quello dello scrittore-Ugo? Se tutto ciò fosse vero, cosa farne di alcuni fatti empirici che meritano - invece - di essere interpretati? Anzitutto, la precisa divaricazione della parabola di Jacopo rispetto a quella di Ugo. Comune l'angoscia del Dopo Campoformio (per dirla con Roversi), ma opposto il séguito: il ricovero nel romitorio euganeo, per Jacopo; per Ugo, Bologna, Milano, l'esercito, la militanza politica nel cuore della Cisalpina e poi della Repubblica Italiana, l'opera intellettuale sempre dedicata alle vicende dell'oggi. E poi, che genere di racconto autobiografico è quello assemblato sulla falsariga del romanzo (Die Leiden des jungen Werthers) di un altro scrittore (Goethe)? Studiare metodo e forma di questo remake foscoliano significa guardare alle Ultime lettere come a un romanzo, e leggerne il messaggio non consolatorio sulla funzione che letteratura ha in una società in formazione, com'è quella italiana negli anni del proto-Risorgimento.
Luci sulla contea. D'Arzo alla prova della critica tematica
Giulio Iacoli
Libro: Libro in brossura
editore: Mucchi Editore
anno edizione: 2017
pagine: 191
Lungo la Contea sono allora i grandi temi di fondo a venirci incontro, sotto forma di figurazioni e parole chiave, costanti descrittive, toni e atmosfere capaci di assicurare continuità fra i racconti brevi e le più ambiziose forme del racconto lungo o del “romanzo lirico”. L’indagine dà voce a pensieri riposti e disarmati, rivelatori della diversità di sentire propria di un testo in genere negletto dagli interpreti. Essi pensano ad altro, per estendersi a temi e figure, spesso pensosamente zoomorfiche, della narrativa per ragazzi, all’angustia dell’insegnare, quali attestazioni di un preciso sentimento: la complicatezza di stare al mondo. Ai paesaggi di Casa d’altri e all’interpretazione filmica del racconto-capolavoro, da parte di Blasetti, sono affidate le ultime note di una descrizione critica animata tutta da una necessaria tensione: leggere D’Arzo in maniera dinamica e approfondita, oltre il tempo della sua breve esistenza.
Edoardo Sanguineti: ritratto in pubblico
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2017
pagine: 157
Non mancava certo, a Edoardo Sanguineti una spiccata vocazione testamentaria, né un'ironica inclinazione a rappresentarsi, da poeta, in una posa loquacemente postuma. Mentre il tempo passa e ci inoltra in una condizione postuma a Sanguineti, il suo profilo di intellettuale si ingigantisce sempre più, e le sue opere continuano a rappresentare un corpus di straordinaria originalità nel panorama del XX secolo. A cinque anni dalla sua scomparsa, la città e l'Università di Bologna gli dedicarono un convegno internazionale di studi, intensamente voluto e organizzato da Niva Lorenzini, i cui atti sono contenuti in questo volume. Erano trascorsi dieci anni dal grande evento bolognese che il convegno evocava fin dal titolo, il “Ritratto del Novecento”, maxi-installazione e performance audio-visiva realizzata con la regia di Giuseppe Bertolucci e Luisa Grosso, ma soprattutto immensa opera-testamento e insieme autoritratto di Sanguineti, che coinvolse centinaia di spettatori in cinque memorabili serate. E dunque questo è ancora “un ritratto”, e ancora “in pubblico”, perché legato al rapporto dell'autore con il teatro, con il cinema, con la voce, la recitazione, con tutto ciò, insomma, che è pubblico, e res publica.
«Due diversi deliri». Manzoni storiografo della peste e della Rivoluzione francese
Luigi Weber
Libro
editore: Giorgio Pozzi Editore
anno edizione: 2014
pagine: 200
Nell’introduzione alla "Storia della Colonna infame", il suo testo più drammatico e attuale, Manzoni afferma che, di fronte alla tragedia dell’ingiusto processo a due sfortunati popolani, capri espiatori accusati d’essere gli untori della peste, la mente si trova con raccapriccio di fronte a «due deliri: negar la Provvidenza o accusarla». Ma proprio per non cedere a entrambi i deliri, il Manzoni ingaggia una straordinaria lotta di ragione con il processo seicentesco, con i suoi abusi, gli arbitrî, l’orrore delle torture e delle promesse ingannevoli, e infine con l’intera tradizione degli storici, per riscoprire e restituire ai posteri la verità dell’innocenza. Lo stesso tentativo tiene in piedi il grande saggio incompiuto della vecchiaia manzoniana, una storia parallela e utopica della Rivoluzione Francese volta a dimostrare come fosse possibile evitare il Terrore, la guerra civile e le sue tante vittime. Il libro cerca così di riscoprire un altro Manzoni, storico e narratore insieme, attraverso le sue opere meno conosciute, ma non per questo meno significative del grande romanzo.
Con onesto amore di degradazione. Romanzi sperimentali e d'avanguardia nel secondo Novecento italiano
Luigi Weber
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2007
pagine: 245
Questo volume indaga una vicenda eversiva - quella del romanzo sperimentale e d'avanguardia - che ha percorso il ventesimo secolo, per poi esaurirsi, fino all'estinzione. Il Novecento è stato, come già aveva compreso Bachtin, il tempo della definitiva "romanzizzazione" della letteratura, e malgrado le avanguardie abbiano spesso avversato, denigrato, sabotato il genere romanzo, la narrativa si è proficuamente avvalsa delle istanze sperimentali degli anni Cinquanta e Sessanta. Oggi, il canone e il mercato sembrano essersi spartiti equamente la tradizione e il presente della prosa romanzesca. Resta però un interstizio tra questi due mondi: quello dei refusés che il tempo non risarcisce, rifiutati dall'accademia, rifiutati dal pubblico. Avanguardia e sperimentalismo che se, in questo secolo di conflitti, sono stati intesi come sinonimi, o almeno come fenomeni complementari, nella storia particolare del romanzo furono forse addirittura opposti. Una dialettica che si riconosce nella contiguità stretta, divenuta poi contrapposizione, tra James Joyce e Samuel Beckett: l'onnipotenza della parola contro una poetica dell'impotenza. E anche in seno alla letteratura italiana vi furono una "funzione Joyce" e una "funzione Beckett". In sede romanzesca, il nichilismo dell'avanguardia, che si incarnò essenzialmente nel Gruppo 63, si è espresso in una tensione alla non-significazione, allo smontaggio programmatico di ogni coerenza narrativa, alla vanificazione delle attese.
Canone occidentale. Per le Scuole superiori. Volume Vol. 1
Francesca Fabbri, Rossella Terreni, Luigi Weber
Libro
editore: Alice Edizioni
anno edizione: 2005
Romeo e Giulietta
William Shakespeare
Libro: Libro rilegato
editore: Barbera
anno edizione: 2009
pagine: 90
Notissima è la leggenda dei cosiddetti "amanti di Verona", di cui scrissero, fra gli altri, Luigi da Porto e Matteo Bandelle Tale vicenda, che Shakespeare conobbe in forma largamente rimaneggiata, gli ispirò la sua prima tragedia, che mette in scena l'infelice storia d'amore di due giovani i quali, per una moltitudine di circostanze nefaste, si danno la morte in nome di una concezione assoluta e totalizzante del loro sentimento, che va ben oltre le gravi, insanabili inimicizie delle rispettive famiglie. Questa tragedia dell'amore giovane - destinata poi a trasformarsi in un vero e proprio mito letterario - è forse la più celebre ed amata fra le pièces di Shakespeare; d'altro canto, "Romeo e Giulietta" (1594-95) non è soltanto una grande storia dai risvolti indubbiamente romantici, in quanto vi si ritrovano anche passioni quali odio, crudeltà, invidia, onore e paura, in una lucida, accattivante rappresentazione dei rapporti umani e sociali.