Il tuo browser non supporta JavaScript!
Vai al contenuto della pagina

Libri di Loredana Lipperini

L'ho uccisa perché l'amavo

Loredana Lipperini, Michela Murgia

Libro: Libro in brossura

editore: Einaudi

anno edizione: 2025

pagine: 96

Anni di storie, veicolate da libri, film o melodrammi, ci hanno abituato a pensare che uccidere una donna che fugge, che si nega, è qualcosa che può essere tollerato. È chi uccide che va compreso, perché in preda a un raptus o troppo innamorato. Ma chiamare “gelosia” l’ansia del controllo perso e “amore” il rifiuto di accettare la libertà dell’altra persona è un’insopportabile manipolazione del significato delle parole. Un invito potente a riconsiderare il linguaggio con cui parliamo di femminicidio, e a non cedere alle narrazioni che tendono a giustificare o minimizzare la violenza di genere. Lo schema è sempre lo stesso: lei gli dice che vuole lasciarlo, o lo ha appena lasciato, ma accetta volentieri di rivederlo. E lui, quel lui che verrà descritto così mite e disperato, arriva all’appuntamento con un coltello o una pistola o una tanica di benzina, oppure con le mani sole. Nella testa un pensiero fisso: o mia o di nessun altro. Secondo l’Istat, in Italia più di cento donne vengono uccise ogni anno da uomini che spesso, come recita il titolo di questo saggio, dichiarano di amarle. Tutti episodi di violenza che nella maggior parte dei casi vengono poi commentati sui giornali, sui social, in tv. Solo che quando leggiamo la notizia di un femminicidio, ancora troppo spesso leggiamo la storia e la prospettiva di chi quel gesto l’ha compiuto, e quasi mai di chi l’ha subito. Di volta in volta si partecipa, con le parole che la raccontano, alla violenza contro le donne, parlando di delitto passionale, di gelosia, di raptus, oppure di depressione, e la vittima viene cancellata, come se non fosse al centro della vicenda e non avesse diritto – neppure da morta – al proprio punto di vista. Dunque bisogna imparare a parlare di femminicidio. Dobbiamo farlo tutti: perché siamo ormai, ognuno nel proprio ambito, comunicatori. Dobbiamo trovare le parole. Loredana Lipperini e Michela Murgia le hanno trovate e ce l’hanno donate con questo libro: sta a noi raccogliere il testimone.
11,00

Mozart in rock. Il genio dal classico alla cultura pop

Mozart in rock. Il genio dal classico alla cultura pop

Loredana Lipperini

Libro: Libro in brossura

editore: Tlon

anno edizione: 2025

pagine: 264

Mozart è il motore di una rivoluzione culturale che ha cambiato profondamente il modo di ascoltare la musica: le sue composizioni non sono più confinate alle sale da concerto ma risuonano ovunque, frammentate, citate, riciclate, mescolate al pop, al rock, alla pubblicità e ai media. Non si tratta di un "tradimento" ma di una nuova esperienza estetica, che mette in crisi la distinzione tra ascolto colto e ascolto comune. Loredana Lipperini esplora la diffusione bizzarra e incontrollata dell'immagine e delle note del compositore più famoso del mondo, che hanno invaso gli spazi più inattesi - dal fumetto alla televisione, dal cinema al merchandising - trasformandolo in una rockstar eterna. Mozart diventa il punto d'incontro tra alto e basso, tra sacro e profano, rivelando una nozione di cultura non più rigida, ma fluida e condivisa, che fa della contaminazione la sua forza vitale.
18,00

Le parole sono uno sciame d'api. La violenza contro le donne: una questione culturale

Le parole sono uno sciame d'api. La violenza contro le donne: una questione culturale

Libro: Libro in brossura

editore: Sperling & Kupfer

anno edizione: 2025

pagine: 208

Siamo stanche (e stanchi, anche) di sentir parlare di violenza di genere. Non passa giorno senza la notizia di una donna picchiata, abusata, uccisa. Il femminicidio è diventato «normale»: se una donna muore, viene quasi naturale pensare che il colpevole sia un uomo, probabilmente qualcuno che la conosceva bene. Siamo stanche di sentir parlare di emergenza ogni volta che una compagna, una moglie, una madre viene assassinata. Solo finché fa notizia, però. Siamo stanche di parole commosse, di gesti eclatanti che servono soltanto, forse, a ripulirsi la coscienza. Certo non a cambiare le cose. Perché, per ottenere un cambiamento reale, bisogna prima saper vedere davvero il problema, e riconoscere che la violenza sulle donne è una questione che non riguarda il singolo, ma che affonda le radici nella cultura, nella storia, nell'arte, nella società stessa. Il «mostro» non esiste. E se è vero che la violenza di genere è una questione culturale, proprio la cultura, le parole, lo studio, l'educazione sono gli strumenti necessari per sviscerare il fenomeno e comprenderne origini e possibili soluzioni. È l'obiettivo che si pongono le voci che si alternano in questo libro, tutte provenienti da mondi diversi - dalla letteratura, alla psicologia, alla linguistica - e tutte, quindi, in grado di illuminare una faccia nuova e complementare del problema. Senza puntare il dito né andare a caccia di colpevoli, e senza la presunzione di trovare risposte immediate, ognuna esamina il tema da un punto di vista unico, fornendo spunti di riflessione che illuminano la strada verso un futuro più consapevole, e più sicuro. Da questa polifonia nasce un libro necessario, destinato a diventare un riferimento fondamentale nel dibattito intorno alla violenza di genere.
18,90

Storie di montagna

Storie di montagna

Christian Antonini, Giuditta Campello, Carolina D'Angelo, Valentina Federici, Alessandro Q. Ferrari, Dimitri Galli Rohl, Christian Hill, Pierdomenico Baccalario, Destiny Igiewe, Gisella Laterza, Loredana Lipperini, Marco Magnone, Sara Mezzetti, Davide Morosinotto, Angelo Mozzillo, Andrea Pau, Giada Pavesi, Elena Peduzzi, Marco Ponti, Andrea Tullio Canobbio

Libro: Libro in brossura

editore: Gallucci Bros

anno edizione: 2024

pagine: 288

Storie per avvicinarsi alla montagna con lo stesso amore e rispetto con cui si frequenta una creatura unica, eternamente misteriosa, sorprendente, crudele, struggente, viva. Cime e valli collegate le une alle altre da una fitta rete di sentieri, che esistono solo e fino a quando li camminiamo, un po’ come le parole importanti che, se lo sono davvero, vanno pronunciate. Autori: Christian Antonini, Pier Domenico Baccalario, Giuditta Campello, Carolina D'Angelo, Valentina Federici, Alessandro Q. Ferrari, Dimitri Galli Rohl, Christian Hill, Destiny Igiewe, Gisella Laterza, Loredana Lipperini, Marco Magnone, Sara Mezzetti, Davide Morosinotto, Angelo Mozzillo, Andrea Pau, Giada Pavesi, Elena Peduzzi, Marco Ponti, Andrea Tullio Canobbio. Età di lettura: da 10 anni.
14,90

Questo trenino a molla che si chiama il cuore. La Val di Chienti, le Marche, lungo i confini

Questo trenino a molla che si chiama il cuore. La Val di Chienti, le Marche, lungo i confini

Loredana Lipperini

Libro: Copertina morbida

editore: Laterza

anno edizione: 2014

pagine: 166

"La Valle è abituata al doppio. Doppia è l'erba che spunta nei prati della Valle e che le donne sapienti usavano per dare concordia o sconcordia a seconda di quale parte veniva usata, e se cresceva verso l'alba o verso il tramonto. Doppie sono le antiche divinità dei luoghi, doppio è il confine, perché l'Umbria annoda le sue curve con le Marche senza che il paesaggio cambi: semmai è la superstrada che sta rompendo quelle curve, tagliando in due gole con i piloni e i viadotti." Anche la scrittura è fatta di confini, e la vita stessa di chi narra e che in quei luoghi è tornata negli anni della maturità, per ragionare su cosa significhi essere due in una, e su cosa intendeva Pessoa quando sosteneva che non c'è nulla di più reale di un personaggio di finzione.
12,00

Ancora dalla parte delle bambine

Ancora dalla parte delle bambine

Loredana Lipperini

Libro: Libro in brossura

editore: Feltrinelli

anno edizione: 2014

pagine: 284

Le eroine dei fumetti le invitano a essere belle. Le loro riviste propongono test sentimentali e consigli su come truccarsi. Nei loro libri scolastici, le mamme continuano ad accudire la casa per padri e fratelli. La pubblicità le dipinge come piccole cuoche. Le loro bambole sono sexy e rispecchiano (o inducono) i loro sogni. Questo è il mondo delle nuove bambine. Negli anni settanta, Elena Gianini Belotti raccontò come l'educazione sociale e culturale all'inferiorità femminile si compisse nel giro di pochi anni, dalla nascita all'ingresso nella vita scolastica. Le cose non sono cambiate, anche se le apparenze sembrano andare nella direzione contraria. Ad esempio, libri, film e cartoni propongono, certo, più personaggi femminili di un tempo: ma confinandoli nell'antico stereotipo della fata e della strega. Sembra legittimo chiedersi cosa sia accaduto negli ultimi trent'anni, e come mai coloro che volevano tutto (il sapere, la maternità, l'uguaglianza, la gratificazione) si siano accontentate delle briciole apparentemente più appetitose. E bisogna cominciare con l'interrogarsi sulle bambine: perché è ancora una volta negli anni dell'infanzia che le donne vengono indotte a consegnarsi a una docilità oggi travestita da rampantismo, a una certezza di subordine che persiste, e trova forme nuove persino in territori dove l'identità è fluida come il web. Prefazione di Elena Gianini Belotti.
13,00

Di mamma ce n'è più d'una

Di mamma ce n'è più d'una

Loredana Lipperini

Libro: Copertina morbida

editore: Feltrinelli

anno edizione: 2013

pagine: 314

Il Palazzo d'Inverno di Pechino era luogo di meraviglie e splendore. L'imperatore della Cina, che deteneva il potere più alto, era prigioniero del suo palazzo, proprio in virtù di quel potere. Anche la maternità è un Palazzo d'Inverno: dove è splendido aggirarsi ma da dove non si può uscire. Per secoli è stato l'unico potere concesso alle donne, e oggi torna a essere prospettato come il più importante: l'irrinunciabile, anzi. Lo ribadiscono televisione, giornali, libri, pubblicità, blog. Alle donne, in nome del nuovo culto della Natura, si chiede di allattare per anni e di dedicare ogni istante del proprio tempo ai figli: si dice loro che tornando a chiudersi in casa, facendo il sapone da sole e lasciando libero il proprio posto di lavoro salveranno il paese, e forse il mondo, da una crisi economica devastante. Oppure, se proprio vogliono lavorare, devono diventare "mamme acrobate" in grado non solo di conciliare lavoro e famiglia, ma di farlo con il sorriso sulle labbra e la battuta pronta, magari per raccontarsi su blog che sono il territorio di caccia preferito per tutte le aziende che producono passeggini e detersivi. Nell'Italia dove il mito del materno è potentissimo per le madri si fa assai poco sul piano delle leggi, dei servizi, del welfare, dell'occupazione, dell'immaginario. Ma invece di unirsi, le donne si spaccano: le fautrici dei pannolini lavabili contro le "madri al mojito", madri totalizzanti contro le madri dai mille impegni, femminismi contro femminismi.
15,00

Mozart in rock. Il genio dal classico alla cultura pop
14,46

On writing. Autobiografia di un mestiere

On writing. Autobiografia di un mestiere

Stephen King

Libro: Libro in brossura

editore: Sperling & Kupfer

anno edizione: 2017

pagine: 283

Più che un manuale tecnico per aspiranti scrittori, questo libro è un'autobiografia del mestiere, in cui la storia personale e professionale di King si fondono totalmente. Il capitolo d'apertura, «Curriculum vitae» ripercorre gli anni della formazione attraverso i momenti di crescita fino al grande successo di «Carrie». «La cassetta degli attrezzi» è invece una disincantata elencazione dei ferri del mestiere. «Sullo scrivere» illustra le fasi del racconto creativo fino all'approdo editoriale; infine «Sul vivere» racconta come l'autore abbia visto la morte da vicino dopo lo spaventoso incidente in cui è stato coinvolto e come, grazie alla scrittura, sia tornato alla vita.
10,90

Il bazar dei brutti sogni

Il bazar dei brutti sogni

Stephen King

Libro: Libro in brossura

editore: Sperling & Kupfer

anno edizione: 2017

pagine: 516

L'ironia, la ferocia, la malinconia, l'amore. E la paura, certo. Le storie raccolte qui - venti più una inedita, “Il vaso dei biscotti” - toccano tutta la gamma delle emozioni, come ci illustra Loredana Lipperini, curatrice del libro: «Vi spaventerete per un bambino cattivo che uccide e per piccoli demoni che si nutrono del dolore. Imparerete a temere anziani giudici in grado di prevedere la scomparsa degli altri e giornalisti di gossip in grado di provocarla. Uomini in soprabito giallo vi attenderanno in salotto... Vi interrogherete sulla vita dopo la morte. Perché solo la scrittura riesce a parlare la lingua di Dio, e a consolarci dei nostri dolori. A questo servono i sogni, del resto. Anche quelli brutti. Soprattutto quelli brutti».
12,90

Magia nera

Magia nera

Loredana Lipperini

Libro: Libro in brossura

editore: Bompiani

anno edizione: 2019

pagine: 240

E se fosse vero? È questo che ci si chiede dopo aver letto i racconti di Loredana Lipperini. Squarci di luce e ombre lunghe su vite all’apparenza normali: mogli che perdono i mariti nella monotonia della quotidianità, madri che vivono nel ricordo di figli morti troppo presto o che devono fare i conti con la depressione post partum. Ma. C’è sempre un ma, perché all’improvviso le pagine prendono fuoco, e passioni, paure, rabbia si fanno incandescenti e bruciano di magia, annichiliscono, salvano o condannano senza rimedio. Con omaggi innamorati a Stephen King e H.P. Lovecraft e una scrittura sicura e limpida, l’autrice ci rapisce dalla realtà e ci regala quel finale inatteso a cui finora non abbiamo ancora assistito. Ma forse, chissà.
16,00

La strada giusta

La strada giusta

Loredana Lipperini

Libro: Libro in brossura

editore: Tetra

anno edizione: 2023

pagine: 76

Francesca scrive libri e gira l’Italia per presentarli. Nonostante alcuni acciacchi dovuti all’età, ama ancora il proprio lavoro che le consente di essere in continuo movimento. La sua vita procede tranquillamente fino a quando, attraversando un sottopassaggio per uscire da una stazione, si trova catapultata nel 1971. Ha di nuovo venticinque anni e la possibilità di rivivere quel periodo con una diversa consapevolezza. Un regalo o una condanna? Francesca sarà costretta a prendere una difficile decisione: scegliere il presente o continuare a galleggiare nel passato. Ne "La strada giusta" Loredana Lipperini dipinge un racconto dai toni surreali, in cui il desiderio di giovinezza si risolve in un perturbante refrain che genera inquietudini.
4,00

Inserire il codice per il download.

Inserire il codice per attivare il servizio.