Libri di L. Novati
Nonsense e altro
Paolo De Benedetti
Libro: Copertina morbida
editore: Morcelliana
anno edizione: 2018
pagine: 160
Poesie nonsense, cantilene, strofe dedicate ai tanto amati gatti delineano il volto sconosciuto ai più di Paolo De Benedetti. Una raccolta di componimenti che svela l'ironia sottile del Rabbi di Asti, la passione per i giochi linguistici, sensati e non, nati nelle redazioni dell'editore Bompiani dall'intesa con Celestino Capasso, Mario Spagnol, Umberto Eco e Giampaolo Dossena, e proseguiti poi come attività parallela ai libri di esegesi biblica e teologia. Completano la produzione nonsensica una lettera a Eco, Micceide e le melanconiche lamentazioni per la perdita degli amici felini, "angeli" del Creatore, per i quali l'autore litiga con Dio.
Memorie della campagna del 1860. Scritte da Pini Giuseppe volontariato dell'esercito meridionale
Giuseppe Pini
Libro: Copertina morbida
editore: Museo Etnografico Tiranese
anno edizione: 2011
pagine: 175
Breve relazione di Valtellina
Paolo Sarpi, Mario Soldati, Camillo De Piaz
Libro: Copertina morbida
editore: Museo Etnografico Tiranese
anno edizione: 2010
pagine: 96
Linea retica. Scritti d'arte 1969-2007
Camillo De Piaz
Libro: Copertina morbida
editore: Museo Etnografico Tiranese
anno edizione: 2008
pagine: 127
Investire per crescere. Materiali per una discussione
Libro: Copertina rigida
editore: AIE
anno edizione: 2006
pagine: 124
Conti o la condizione sperimentale
Libro: Libro in brossura
editore: Jaca Book
anno edizione: 2016
pagine: 117
Se l'opera di Laura Conti merita di essere letta e studiata meglio di quanto sia avvenuto sino a oggi, se l' ambientalismo italiano deve riconoscere quanto le deve per la sua stessa nascita, resta vero che la sua più preziosa eredità va ritrovata soprattutto nel suo atteggiamento di fondo: evitare posizioni preconcette; studiare il problema sotto i diversi punti di vista; cercare ogni volta la migliore mediazione possibile tra teoria e prassi, tra sapere scientifico e scelte politiche. In questo senso la Conti resta un modello di comportamento: in una dimensione evolutiva, darwiniana del pensiero, che è quella che più le appartiene e in cui si riconosce, il suo cammino procede per correzioni di rotta, scostamenti, nuovi accertamenti, ma senza mai rinunciare al ben fare, all' onestà intellettuale e morale di chi si pone al servizio del bene comune. Bene per l'uomo, bene per l'ambiente.
La quinta stagione. Il fondo del mare muto
Giovanni Maraboli
Libro: Libro in brossura
editore: L'Obliquo
anno edizione: 2009
pagine: 78
La buona morte
Libro: Copertina morbida
editore: Morcelliana
anno edizione: 2009
pagine: 176
Buona o malvagia, amica o nemica, la morte è la vera prospettiva della vita. C'è una naturalità della morte che noi però abbiamo oggi perduta: nel pensiero antico il buio che si oppone alla vita è fonte di lamento o rimpianto, ma non di scandalo, è nell'ordine del destino che può essere crudele, come lo è perfino la morte di un bambino: Rachele può piangere i suoi figli, ma sa che il potere della nascita è il suo potere, un potere che genera sopravvivenza. Allora - al di là di ogni pianto - la morte si inserisce in questo piano creaturale, è premessa o condizione di nuova vita. La "civiltà" moderna e postmoderna ha però devastato questo ritmo biologicamente determinato con le guerre di massa, con lo sterminio di massa, con il genocidio ideologicamente predeterminato; a milioni ancor oggi si muore di fame, di sete, di corpi spogliati e venduti. Se la vita non conta nulla, che può allora contare la morte? Dove la vita è invece diventata potenzialmente lunghissima, la biologia, la medicina tecnologica operano continue "scoperte", in una incessante modifica dell'esistente in una disarmante o orripilante rassegna. A questa vita dilatata corrisponde, contradditoriamente, la "morte celata", nascosta nel gelo degli obitori, nella volontà di rimozione. Vale allora per noi la preghiera forse più umana: la preghiera per una "buona morte" del De profundis, un grande grido che dal buio profondo dell'anima sale alla speranza. Speravit anima mea...
Genesi e natura. Racconti di creazione e modelli scientifici
Libro: Copertina morbida
editore: Morcelliana
anno edizione: 2009
pagine: 240
Génesis in greco, prima di indicare il racconto biblico della creazione, allude a ciò che diviene e il latino natura significa "quello che dovrà nascere", in una visione dinamica della vita e dell'universo. E il nesso tra passato-presente-futuro di ogni racconto si coglie nell'ebraico toledot storie, letteralmente "generazioni" - che implica un costante pensiero rivolto a coloro che verranno. Ogni narrazione delle origini è un discorso di "natura", proprio per la natura proiettiva del discorso. Fino a Galileo alla sua condanna - e a Darwin, libro della Natura e libro della Scrittura dovevano, potevano coincidere. Poi i due libri divergeranno sempre più, fino al 1859, quando esce L'origine delle specie di Darwin. Ne derivò il cosiddetto "conflitto epistemologico" che oppone sino ad oggi scienza e fede, scienza e Bibbia. Eppure il rapporto tra Bibbia e scienza non può più porsi in questi termini: come infatti vi è una scienza della natura che procede secondo i propri canoni, per quanto complessi e riformabili, così vi è una scienza esegetica che ha ormai alle spalle una lunga storia, ben diversa dal letteralismo interpretativo, il quale dimentica, come già diceva Maimonide, che la Genesi non insegna come Dio ha creato il mondo, ma come dal mondo si va a Dio.
L'Italia di Nietzsche. Città, giardini e palazzi
Tilmann Buddensieg
Libro: Libro in brossura
editore: Libri Scheiwiller
anno edizione: 2007
pagine: 269
Come si è spesso affermato, le difficoltà alla vista impedirono a Nietzsche di visitare con particolare assiduità musei, gallerie o monumenti; inoltre, il suo forte legame con la musica lo induceva a porre in secondo piano le arti figurative. Eppure Buddensieg, nelle pagine di questo libro, invita a riconsiderare queste interpretazioni sin troppo consolidate partendo da ciò che il filosofo ha scritto nelle sue opere e nelle tante lettere indirizzate agli amici e alla famiglia. I luoghi in cui Nietzsche ha soggiornato, più o meno a lungo, una o più volte - Napoli e Sorrento, Genova, Roma, Venezia, Nizza (ormai francese) e Torino - scandiscono il ritmo di questo volume, da cui emergono interessanti indicazioni sulla biografia e sullo sviluppo intellettuale del filosofo e, soprattutto, un legame più profondo di quanto finora si pensasse con l'ambiente italiano.
Vita privata e pubblica a Brescia (1580-1650). I fondamenti del potere nella Repubblica di Venezia
Joanne M. Ferraro
Libro
editore: Morcelliana
anno edizione: 2000
pagine: 304
Il libro intende analizzare soprattutto il comportamento delle famiglie dominanti a Brescia, città ricca e strategicamente vitale per i domini veneziani, durante il tardo secolo XVI e l'inizio del XVII. Nella prima parte si definisce il carattere della leadership civile di Brescia, tracciando un breve profilo delle sue origini e ripercorrendo la storia del processo di consolidamento politico di questa aristocrazia urbana. Nella seconda parte, l'élite bresciana è considerata nel contesto dello stato veneziano.
Osservazioni sul sentimento del bello e del sublime
Immanuel Kant
Libro
editore: Rizzoli
anno edizione: 1989
pagine: 138
È noto che Kant ha affrontato alcuni dei problemi più ardui della storia della filosofia nel campo della conoscenza e della morale. È meno noto che il grande pensatore di Königsberg ha affrontato anche problemi meno vertiginosi in uno stile agile e popolare. Una delle sue opere più accessibili e divertenti è proprio questa sul sentimento del bello e del sublime. Del bello si discute e si discuteva nei salotti e nei caffè: il bello è soggettivo o oggettivo? è bello quel che è bello o è bello quel che piace? Certamente è un sentimento legato al piacere mentre il sublime è legato al timore, all'angoscia, alla terribilità, il sublime ispira rispetto, il bello amore, il sublime commuove, il bello attrae.