Libri di Ippolito Nievo
Le confessioni di un italiano
Ippolito Nievo
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2025
pagine: 1184
Nulla sarebbe di strano o degno da essere narrato, se la mia vita non correva a cavalcione di questi due secoli. Carlo Altoviti è l'indimenticabile protagonista di queste "confessioni" composte tra 1857 e 1858: lo seguiamo dall'incanto dell'infanzia al maturare della passione civile, dal mondo arcaico e ristretto del castello di Fratta alle vie d'Italia e del mondo. Attraverso i suoi occhi e le sue parole assistiamo alla storia d'amore con la Pisana così come ai grandi eventi politici del tempo. Carlino diventa un compagno di strada, sulla quale uomini e donne camminano insieme alla Storia. Proprio questa inclinazione per l'uomo comune fa delle Confessioni il più significativo romanzo italiano fra Manzoni e Verga, il primo dell'Italia unita, innovativo per la pluralità dei modelli cui s'ispira - romanzo storico e di avventure, narrazione di memorie e Bildungsroman -, per la molteplicità dei toni e la varietà delle scelte stilistiche.
Le confessioni di un italiano
Ippolito Nievo
Libro
editore: Mondadori
anno edizione: 1988
pagine: 1230
Romanzo per molto tempo conosciuto col titolo di "Confessioni di un ottuagenario", titolo voluto dagli editori, che lo pubblicarono postumo nel 1867, perché i lettori non avessero il dubbio si trattasse di un libro di propaganda politica. Il protagonista, Carlo Altoviti (Carlino) che l'autore dice essere nato nel 1775, narra nel 1858, i propri casi intrecciandoli con quelli dell'Italia, dal crollo della società settecentesca sotto i colpi dei nuovi tempi rivoluzionari, al temprarsi della nazione italiana durante la Restaurazione, alle prove di libertà sui campi di battaglia.
Scritti giornalistici
Ippolito Nievo
Libro
editore: Sellerio Editore Palermo
anno edizione: 1996
pagine: 408
Poco noti, questi scritti, pur destinati al grande pubblico della stampa periodica, sono tuttavia di grande importanza per delineare non solo le peculiarità del Nievo scrittore, ma soprattutto per mettere meglio a fuoco il suo contributo ai temi più stringenti del dibattito politico nell'Italia pre-unitaria.
Storia filosofica dei secoli futuri (e altri scritti umoristici del 1860)
Ippolito Nievo
Libro: Libro in brossura
editore: Salerno Editrice
anno edizione: 2003
pagine: 139
Il volume raccoglie gli scritti di Nievo apparsi sul periodico "L'Uomo di Pietra" nelle prime settimane del 1860. Due le sezioni individuabili nell'antologia: da un lato cinque articoli, "scherzi" umoristici variegati nell'impostazione, ora di taglio teatrale ora narrativo, ma tutti intessuti sulla situazione politica internazionale venutasi a creare dopo l'accordo di Villafranca del luglio 1859. Su un versante diverso, meno radicata in quell'attualità pure cosí amaramente presente a Nievo, sta la "Storia filosofica dei secoli futuri", racconto-profezia sull'avvenire del mondo dal 1860 al 2222 entro cui Nievo proietta i suoi timori e le sue speranze, in una sequenza di invenzioni dalla straordinaria freschezza narrativa.
Il barone di Nicastro
Ippolito Nievo
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Efesto
anno edizione: 2024
pagine: 164
Conte philosophique dal ritmo incalzante, un po’ à la Candide ma anche autonomo rispetto all’esempio volterriano, le avventure del barone di Nicastro sono state scritte nel momento della massima maturità della penna di Nievo, vicinissimo alle Confessioni d’un italiano. Dopo essere vissuto fino ai quarant’anni chiuso nella sua biblioteca, il protagonista di questo romanzo ne esce per misurare con l’esperienza «il valore degli uomini e delle cose», alla ricerca della virtù e – perché dev’essere virtù «a cavallo d’un bel numero» – della sua rappresentazione numerica. Inizia così un rocambolesco viaggio nell’incubo del numero due, simbolo di divisione, di contraddizione, e perciò nemico della virtù. Ciò che Nicastro troverà nel suo peregrinare sarà però sempre l’ubiquità del due, fonte di ogni sciagura umana. Non gli resterà alla fine che ricondursi nel suo castello, provato nello spirito e nel corpo. A proprie spese aveva visto confermato un vecchio presentimento, cui non saranno estranee la cultura risorgimentale e l’intraprendenza politica – ma quanto piena di malinconie – dello stesso Nievo: «temo assai,» si era confessato in un minuto di scoramento, «che vi sieno due vite; l’una piena di ragioni e di sogni che si pensa nelle biblioteche, l’altra ispida di contraddizioni e di verità, che si agita pazzamente nel mondo».
Il Varmo
Ippolito Nievo
Libro: Libro in brossura
editore: Tracciati
anno edizione: 2021
pagine: 96
Novella di Ippolito Nievo, pubblicata dal marzo al maggio 1856 sulla rivista “L’Annotatore Friulano”, racconta la storia da bambini all'età adulta dei due protagonisti, la Favitta e lo Sgricciolo, nei quali si è voluta ravvisare un'anticipazione dei personaggi che daranno vita alle celeberrime "Le confessioni d'un italiano". Prefazione di Mariangela Lando.
Confessions of an italian man
Ippolito Nievo
Libro: Libro in brossura
editore: BooksprintEdizioni
anno edizione: 2017
pagine: 196
Le confessioni di un italiano
Ippolito Nievo
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2017
pagine: 896
Questo libro di Nievo è un romanzo di educazione dei sentimenti. È incentrato sulla figura di Carlo Altoviti che attraverso le sue vicende sentimentali ripercorre il processo di formazione dell'Unità d'Italia, dal senile tramonto della Repubblica di Venezia fino agli avvenimenti del 1856. Alle vicende di Carlo fa da contraltare - modernissima e spregiudicata - la Pisana, un personaggio femminile di assoluta complessità, di cui il protagonista si innamora fin dalla più tenera età. Quando Venezia viene svenduta da Napoleone con il trattato di Campoformio, vediamo la Pisana sdegnarsi verso il suo amante còrso, un ufficiale napoleonico di stanza in Veneto. La Pisana fugge a questo punto verso Milano, Firenze e Roma assieme a Carlo. Questi verrà a sua volta fatto prigioniero dai sanfedisti mentre combatte in difesa della Repubblica partenopea. Condannato a morte, viene rocambolescamente salvato proprio da un intervento della Pisana. Dopo la caduta di Napoleone, Carlo diventa liberale e si arruola tra le forze di Guglielmo Pepe. Ferito e catturato, viene processato per alto tradimento. Ancora una volta l'intervento della Pisana riesce a salvargli la vita e a farlo esiliare a Londra, dove lei amorevolmente si dedicherà a curarlo e a rimetterlo in sesto. Ma stremata dalle privazioni la Pisana muore, non nell'animo di Carlo, però, che continuerà a ricordarla per sempre come propria guida spirituale.
Scritti garibaldini
Ippolito Nievo
Libro
editore: Marsilio
anno edizione: 2017
pagine: 264
Ippolito Nievo nacque a Padova il 30 novembre 1831, morì la notte fra il 3 e il 4 marzo 1861, nel naufragio del vapore «Ercole», sulla rotta Palermo-Napoli. Visse fino ai vent'anni tra il Veneto, la Lombardia e il Friuli. L'ultimo dei tre decenni che gli toccarono in sorte - oltre alla sua partecipazione alle imprese garibaldine dei Cacciatori delle Alpi e poi dei Mille - risulta straordinariamente ricco di scrittura: poesie, collaborazioni giornalistiche, cronache di costume, drammi, commedie, tragedie, saggi letterari e politici, racconti e romanzi, fino alla grande epopea progettuale - di una vita e di una nazione - de "Le confessioni d'un italiano", a compendiare e immaginare nello spazio di una lunga esistenza romanzesca l'esemplare di innumerevoli sorti individuali.
Confessioni d'un italiano
Ippolito Nievo
Libro: Libro in brossura
editore: Garzanti
anno edizione: 2019
pagine: L-976
Scritto di getto tra il dicembre del 1857 e l'agosto del 1858, ma pubblicato postumo nel 1867, le "Confessioni di un italiano" narra attraverso l'educazione della sensibilità e della coscienza del protagonista Carlo Altoviti il travagliato processo dell'unificazione dell'Italia, dal tramonto della repubblica di Venezia al 1856. Entro la cornice del romanzo patriottico, con il suo inevitabile apparato scenografico, rivivono l'infanzia e la giovinezza di Carlino e la sua storia d'amore con la cugina, la Pisana - personaggio femminile modernissimo per complessità e spregiudicatezza - in una trasposizione idilliaca, quasi fiabesca, venata di nostalgia ma illuminata dalla consapevolezza della maturità e da uno slancio morale che si ispira agli ideali foscoliani e mazziniani. Nonostante diseguaglianze e squilibri, il racconto risulta pervaso da una vitalità e una freschezza così straordinarie da far nascere nel lettore la certezza dell'imminente risorgere di un popolo. Autobiografia sentimentale e romanzo di formazione, ma al tempo stesso storia di una nazione e del suo riscatto politico, il capolavoro di Nievo si conferma uno dei romanzi più suggestivi dell'Ottocento italiano. Introduzione e note di Paolo Ruffilli.
Le maghe di Grado
Ippolito Nievo
Libro: Copertina morbida
editore: Gaspari
anno edizione: 2020
pagine: 84
Le Maghe di Grado è la novella umoristica della prima villeggiatura marina di due gentiluomini nel 1856, tre anni prima dell'impresa dei Mille. Un paese di pescatori, senza alberghi, con una lunga spiaggia, vino aspro. Dopo una notte di battaglia con insetti invadenti e la puzza di pesce i due sarebbero ripartiti, sennonché incontrano una contessina con le sue due amiche, piuttosto emancipate...