Libri di Giuliano Amato
Non solo sulla Carta. Quattro lezioni necessarie sulla Costituzione
Giuliano Amato, Augusto Barbera, Enzo Cheli, Andrea Manzella
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2025
pagine: 112
«Al dibattito odierno a noi sembra mancare il filo, la trama, il contesto che legano il passato all'avvenire. Soprattutto quando si riforma, bisogna trasmettere lo spirito della Costituzione». Dopo un lungo silenzio, le riforme costituzionali sono tornate sulla scena della politica. Accade perché è un dibattito ineludibile, cominciato subito dopo la Costituente. Questa volta, però, il contesto è inedito, sia sul piano interno che internazionale. Data la delicatezza del momento, gli autori si collocano volutamente al di fuori dallo scontro ideologico e cercano di fornire le basi fondamentali a una discussione che deve essere ben posta: attenta ai bisogni di riforma che emergono dai mutamenti in atto, ma senza mai trascurare la perdurante vitalità della nostra Carta e la sua ispirazione originaria.
Storie di diritti e di democrazia. La Corte costituzionale nella società
Giuliano Amato, Donatella Stasio
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2023
pagine: 288
La Corte costituzionale incarna i diritti che la Costituzione riconosce a tutti noi, li nutre e li difende. Ha un potere enorme perché con le sue decisioni insindacabili incide profondamente nella vita delle persone, della politica e delle istituzioni. Eppure, pochi la conoscono, al contrario di quanto accade alle Corti supreme di altri paesi. Non c’è americano o israeliano che non sappia che cos’è, e che cosa fa, la propria Corte, percepita come coscienza del popolo e dei suoi valori. In Italia, invece, la nostra Corte è una semisconosciuta e questo analfabetismo è grave in tempi di “regressioni democratiche” che, in Europa e nel mondo, stanno mettendo a rischio lo Stato di diritto proprio con un attacco alle Corti. Perciò, a un certo punto della sua storia, la Corte italiana decide di cambiare passo e di “viaggiare” – tra i giovani, nelle carceri, nelle piazze – per farsi conoscere. E conoscere. Decide di essere il corpo e soprattutto la viva voce della Costituzione per contribuire a formare una vera “mentalità costituzionale” e una piena coscienza dei diritti. Questo libro racconta i cinque anni in cui quel cambiamento ha preso corpo, le difficoltà, le sfide, i traguardi, le donne e gli uomini che ne sono stati protagonisti, le loro emozioni, le decisioni più delicate. È un pezzo di storia del nostro paese, che i coautori hanno attraversato insieme dentro la Corte, in ruoli e con responsabilità diversi. In quei cinque anni emerge con chiarezza il “dovere” di creare un legame di fiducia con i cittadini, essenziale per la tenuta di una democrazia costituzionale. Questo è il senso politico della comunicazione istituzionale, che non conosce zone franche. La polis, la cittadinanza, ha il diritto di conoscere e di capire, e chi amministra giustizia in nome del popolo non può sottrarsi alla responsabilità di spiegare e farsi capire. Che non è una prerogativa esclusiva di chi fa politica né un compito da delegare a terzi, né un mezzo per guadagnare consensi. È un dovere di ogni potere dello Stato. Un viaggio negli anni dell’apertura della Corte costituzionale alla società civile, per conoscere un’istituzione che ha cambiato l’Italia. Quando nel mondo soffia il vento di sovranismi e populismi, quando i diritti fondamentali vacillano e si aprono scenari di riforme, le Corti costituzionali sono l’antidoto migliore contro le regressioni democratiche.
Regioni sì, ma non così. Riflessioni e proposte in memoria di Valerio Onida
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2025
pagine: 448
Cinquant'anni fa, quando nacquero le Regioni a statuto ordinario, era diffusa la speranza che avrebbero contribuito a migliorare il funzionamento dell'amministrazione, l'efficienza dei servizi pubblici, la qualità della vita e il benessere degli italiani. Che il decentramento di molte decisioni avrebbe favorito la partecipazione dei cittadini e avrebbe consentito di meglio adattare quelle decisioni alle caratteristiche delle realtà territoriali e delle comunità locali di un paese plurale come il nostro; e avrebbe così contribuito al consolidamento della nostra democrazia. Molte di quelle speranze sono state deluse. Tra luci e ombre, prevalgono spesso le ombre. Molti si chiedono così se il regionalismo non abbia fatto il suo tempo; se il tempo nuovo, quello delle emergenze e delle sfide globali, non esiga il ritorno al centralismo. Nel solco dell'insegnamento di Valerio Onida - che alla riforma regionale ha dedicato ricerche che resteranno nella storia del diritto pubblico - noi pensiamo che non sia così. Ma che occorra ripensare radicalmente il nostro regionalismo, che ha smarrito nella sua attuazione l'originaria ispirazione costituzionale, quella del regionalismo cooperativo basato sui principi di solidarietà e di leale collaborazione. Anziché fare sistema, ceti politici e burocrazie nazionali e regionali hanno finito per contendersi (o spartirsi confusamente) poteri e competenze: prigionieri gli uni di un mai rimosso centralismo, gli altri di una logica conflittuale e autoreferenziale. Il regionalismo cooperativo va, naturalmente, reinventato per adattarlo alle grandi trasformazioni che stiamo vivendo. Raccogliamo in queste pagine le nostre prime riflessioni su ciò che, in quest'ottica, deve essere fatto (e deve essere cambiato). Per avere, alla fine, Regioni ben funzionanti in uno Stato ben funzionante.
Lezioni dalla crisi
Giuliano Amato, Fabrizio Forquet
Libro: Copertina morbida
editore: Laterza
anno edizione: 2013
pagine: 116
Lezioni dalla crisi è una guida d'autore alla crisi economico-finanziaria. E un racconto che con linguaggio semplice e divulgativo aiuta a capire le ragioni delle difficoltà che tutti ci troviamo ad affrontare: dalle loro origini lontane agli impatti che più direttamente interessano tutti gli italiani. Giuliano Amato, che nel '92 ha affrontato una precedente crisi da Presidente del Consiglio salvando - secondo molti - l'Italia, dà il suo punto di vista, ma soprattutto - con il vicedirettore del "Sole 24 Ore" Fabrizio Forquet - spiega, racconta, rende chiaro. Lo spread, i Btp, il fondo Esm perdono la loro sacralità astratta e scendono tra noi. Il lettore viene portato a capire e a volte a sorridere. La crisi viene spiegata come quella di un matrimonio che sta saltando, la finanza speculativa viene raccontata nei suoi meccanismi in fondo elementari. "Pinocchio", dice Amato, "passò da babbeo quando, credendo al Gatto e la Volpe, seminò zecchini d'oro sperando di trovarne di più. Oggi con la finanza del nostro tempo sarebbe al vertice di una grande banca d'affari americana".
Forme di Stato e forme di governo
Giuliano Amato, Francesco Clementi
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2012
pagine: 115
Gli assetti istituzionali sono l'esito delle correlazioni tra le vicende storiche, politiche, sociali, economiche e le organizzazioni statuali. Il volume ne traccia una breve ma limpida analisi, in riferimento sia agli Stati contemporanei sia all'Unione europea, delineando anche le più recenti tendenze e i possibili sviluppi.
Alfabeto italiano. Fatti e persone di una storia al presente
Giuliano Amato, Paolo Peluffo
Libro: Libro in brossura
editore: Università Bocconi Editore
anno edizione: 2011
pagine: 276
I problemi di oggi non possono essere affrontati se siamo inconsapevoli della storia, studiata con impegno, anche da non specialisti. È questo l'intento del libro, nato nella squadra del 150° Anniversario dell'Unità d'Italia: un alfabeto che permetta di appuntare le cose essenziali, che giovani e meno giovani è giusto sappiano per ricercare un senso complessivo allo stare insieme come italiani, come italiani in Europa e come italiani nel mondo. Fuori da ogni retorica il libro, articolato in 70 brevi capitoli in ordine alfabetico, racconta l'Italia così come si è formata, con le sue spinte ideali, con i compromessi, con la qualità delle sue élite dirigenti, con i problemi che in quel contesto seppero risolvere e quelli che lasciarono al futuro. Con le incompiutezze e gli errori, che tocca a noi contemporanei affrontare. L'alfabeto, con i tanti fatti, le mille storie, i luoghi, le persone, le parole-chiave, è un contributo a trovare le ragioni per un futuro comune, da Nord a Sud, anche se la risposta alla domanda sull'esistenza di un sentimento nazionale o sulla volontà di costruire tale futuro è in ciascuno di noi. E si proietta ben oltre le celebrazioni dei 150 anni.
Il gioco delle pensioni: rien ne va plus?
Giuliano Amato, Mauro Marè
Libro
editore: Il Mulino
anno edizione: 2007
pagine: 128
Non resta molto tempo: ci stiamo avvicinando al "rien ne va plus" del gioco delle pensioni, nel quale, tra 10 anni, non solo non sarà più possibile puntare, ma nemmeno giocare. Garantire oggi, inscrivendoli in norme, diritti formali non implica purtroppo che la solidarietà intergenerazionale sarà assicurata. Se vi saranno ancora risorse finanziarie, dopo che le "giocate" dell'attuale generazione saranno giunte all'incasso, lo scambio tra generazioni potrà continuare; ma se si ridurranno, come molto plausibilmente accadrà, cosa ne sarà di quei diritti e di quei patti? La profonda mutazione demografica che ci porta verso una società con molti anziani e pochi giovani mina alla base i sistemi pensionistici a ripartizione attivati negli anni '60, quelli cioè che sono basati sull'equilibrio del rapporto tra lavoratori attivi e pensionati e che scaricano il costo delle pensioni sulle generazioni successive. Sono sistemi che hanno richiesto implicitamente la definizione di un contratto sociale tra generazioni, i cui termini però sono sempre stati scritti dai beneficiari. E quando i governi hanno tentato di ridistribuire più equamente i costi hanno spesso incontrato difficoltà e ferme opposizioni, sì da vanificare gli sforzi fatti. Giuliano Amato e Mauro Marè tornano a sostenere, alla vigilia di riforme decisive, la necessità di un sistema pensionistico complementare a capitalizzazione, l'unico che non fa gravare sulle generazioni future il costo di qualsiasi aggiustamento.
Noi in bilico. Inquietudini e speranze di un cittadino europeo
Giuliano Amato
Libro: Libro in brossura
editore: Laterza
anno edizione: 2005
pagine: 183
"Mentre noi costruivamo l'Europa per farne un soggetto in grado di contare nel mondo, il mondo è cambiato ancora, mettendoci di fronte a nuove sfide e nuove opportunità, ma anche e soprattutto ad altri pericoli e altre incertezze. Potenze economiche e politiche recenti si impongono a una velocità straordinaria, conflitti terribili minacciano la realtà di pace che gli europei si sono costruiti dopo la seconda guerra mondiale, nuove povertà e nuove tensioni finiscono per scaricare i propri effetti nel cuore del nostro continente..." Una critica serrata all'Europa che ha perso la capacità di guardare al futuro e non ha ancora trovato il modo di far sentire la sua voce.
Le pensioni. Il pilastro mancante
Giuliano Amato, Mauro Marè
Libro
editore: Il Mulino
anno edizione: 2001
pagine: 256
Europa perduta?
Giuliano Amato, Ernesto Galli Della Loggia
Libro: Copertina morbida
editore: Il Mulino
anno edizione: 2014
pagine: 131
È ancora possibile un'Europa non matrigna ma fonte di benefici? Per Ernesto Galli della Loggia uccidere l'europeismo è la condizione necessaria per far ripartire l'Europa, rifondandola su identità, condivisione e riscoperta di una storia comune, e senza sognarne retoricamente l'estensione a confini impossibili. Pur mostrando tutte le contraddizioni che hanno portato al collo di bottiglia in cui si dibatte oggi il processo di integrazione, da parte sua Giuliano Amato resta persuaso che "Europa conviene", a patto di intraprendere il difficile cammino che porti a superare le fratture tra Nord e Sud, tra paesi debitori e non debitori, e a sconfiggere la crescente ostilità dei populismi antieuropei.
Grandi illusioni. Ragionando sull'Italia
Giuliano Amato, Andrea Graziosi
Libro: Copertina morbida
editore: Il Mulino
anno edizione: 2013
pagine: 285
Il grande slancio e i sogni generati dal miracolo economico ci hanno fatto credere che una crescita indefinita avrebbe permesso di garantire senza aggravi fiscali i diritti sociali ed economici. In realtà, dagli anni settanta in poi l'Italia ha pagato benessere e diritti anche ipotecando il proprio futuro. Secondo la stringente interpretazione proposta in questo volume, fenomeni come l'industria di stato, il crollo delle nascite, il Servizio sanitario nazionale hanno avuto un peso maggiore di quello del terrorismo o del compromesso storico nelle vicende di un paese che ha scelto di rinviare finché possibile il faccia a faccia con il declino demografico, il ristagno e ora la decrescita, la perdita di posizioni dell'Occidente. Appendice statistica a cura di Carlo d'Ippoliti.
Le istituzioni della democrazia. Un viaggio lungo cinquant'anni
Giuliano Amato
Libro: Copertina morbida
editore: Il Mulino
anno edizione: 2015
pagine: 472
Storia costituzionale e forma di governo, crescita della democrazia ed espansione delle libertà, mercato e interesse pubblico, costruzione europea e prospettive sovranazionali: sono i percorsi lungo i quali si è venuta articolando, nell'arco di cinquant'anni, la riflessione giuridica di Giuliano Amato. Un impegno instancabile e fecondo, dedicato non solo a innovare ricerca e saperi ma anche a coniugarli con le domande via via più urgenti poste dalle nostre democrazie, sempre fragili e non sempre in grado di affrontare le sfide dei tempi. Analisi fini e penetranti che hanno avuto come stella polare la realizzazione compiuta di una democrazia pluralista, partecipata, solidale e responsabile, e che trovano ora in questo volume un loro ordine. Augusto Barbera, Sabino Cassese, Maurizio Fioravanti, Giulio Napolitano contribuiscono ciascuno con un proprio commento a illustrare le tappe di questo viaggio intellettuale.