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Libri di Giovanni Zuanazzi

Hegel e l'«Antigone». Il tramonto del mondo greco nella «Fenomenologia dello spirito»

Hegel e l'«Antigone». Il tramonto del mondo greco nella «Fenomenologia dello spirito»

Giovanni Zuanazzi

Libro: Libro in brossura

editore: Studium

anno edizione: 2024

pagine: 288

L’Antigone di Sofocle è, come noto, la tragedia preferita da Hegel. «Di tutti i capolavori del mondo antico e moderno […] l’Antigone mi sembra da questo punto di vista l’opera d’arte più eminente e soddisfacente». Questo giudizio, espresso nelle Lezioni di estetica, è confermato dal biografo Karl Rosenkranz, il quale riferisce che il filosofo fin da giovane leggeva assiduamente e traduceva l’Antigone, «che rappresentava per lui più compiutamente di ogni altra cosa la bellezza e la profondità dello spirito greco», e poi aggiunge: «L’entusiasmo per la sublimità e la grazia del pathos etico di questa tragedia rimase immutabile per tutta la sua vita». Sebbene nella vasta produzione hegeliana, e soprattutto nei Lineamenti di filosofia del diritto e nelle lezioni berlinesi, non manchino i riferimenti all’Antigone, è nella Fenomenologia dello spirito, e in particolare nelle due sottosezioni iniziali della prima parte del capitolo sullo spirito dedicate al «mondo etico» e all’«azione etica», che si trovano le pagine più originali e filosoficamente più impegnative. L’analisi illustra qui i momenti decisivi della tensione fondamentale, nel cuore stesso del mondo greco, tra la legge umana (che corrisponde al principio maschile della città e delle divinità olimpiche) e la legge divina (che rinvia al principio femminile della famiglia e delle divinità ctonie). Questa tensione porterà il mondo greco al suo inesorabile declino. L’Antigone non è vista da Hegel come un’opera letteraria ma come un documento etico-storico che gli serve per caratterizzare ciò che egli considera il destino del popolo greco, ossia la necessità del suo trapassare in un’altra forma dello spirito. Quello che l’autore della Fenomenologia ci propone non è dunque un semplice commento alla tragedia: è una vera e propria assimilazione creativa, una sorta di interiorizzazione filosofica che non ha eguali nella storia del pensiero. Nell’interpretare l’Antigone, Hegel mette in scena la sua filosofia ma insieme riesce a valorizzare alcuni dei nuclei più incandescenti del dramma sofocleo. Introduzione di Massimo Borghesi.
28,00

La valutazione delle azioni educative

La valutazione delle azioni educative

Charles Hadji

Libro: Libro in brossura

editore: Scholé

anno edizione: 2022

pagine: VIII-208

Nell'ambito dell'azione sociale, e in particolare nel mondo della scuola, valutare costituisce un'esigenza imprescindibile. A tal punto che in questi ultimi anni si è imposta un'autentica frenesia valutativa. Ma si ha sempre una chiara consapevolezza di che cosa comporti l'attività di valutazione, dal triplice punto di vista dei fini, delle modalità e della deontologia? Perché la valutazione non avvenga nel segno di facili illusioni (e quindi della delusione), è urgente mettere ordine nelle idee e dare un senso alla prassi. Nel momento in cui gli istituti scolastici diventano sempre più autonomi, o si moltiplicano e si diversificano le azioni educative (progetti educativi d'istituto, interventi didattici ed educativi integrativi), e in cui si lanciano operazioni di ampio respiro (flessibilità dei curricoli, percorsi di apprendimento personalizzati...), è necessario proporre un quadro capace di aiutare i protagonisti della scuola (dirigenti, insegnanti, genitori) a valutare in maniera pertinente. Vale a dire mettere davvero la valutazione al servizio dell'azione educativa. «È questa valutazione, la valutazione formatrice, che il libro di Hadji profeticamente propone in anticipo di oltre trentanni rispetto al dibattito e alla normativa attuale della scuola. I vantaggi di questo modo di lavorare sono indiscutibili» (Pier Cesare Rivoltella).
18,00

Proslogion. Con «In difesa dell'insipiente» di Gaunilone di Marmoutier e «Risposta» di Anselmo

Proslogion. Con «In difesa dell'insipiente» di Gaunilone di Marmoutier e «Risposta» di Anselmo

Anselmo d'Aosta (sant')

Libro: Libro in brossura

editore: Scholé

anno edizione: 2021

pagine: 224

Il Proslogion, la più conosciuta opera di Anselmo d'Aosta, è certamente uno dei più importanti testi del pensiero medievale. La sua fama è legata soprattutto alla dimostrazione dell'esistenza di Dio, destinata a diventare celebre nella storia della filosofia – sotto il nome di "argomento a priori" o "prova ontologica" – e a sollevare infinite discussioni nei secoli successivi (tra i critici Tommaso d'Aquino e Kant, tra i sostenitori Descartes, Leibniz e Hegel). Ma il significato del Proslogion va oltre la famosa prova, in esso confluisce la teologia della tradizione monastica, che invitava ad accostarsi a Dio con il cuore prima ancora che con l'intelletto, a farne oggetto di silenziosa e devota meditazione. Anselmo, maestro di logica ed esperto conoscitore degli strumenti razionali della dialettica, fa del Proslogion (che è insieme un testo di spiritualità e di filosofia) l'espressione più alta del suo programma di ricerca, nel quale la solidità della fede stimola le speculazioni della ragione.
18,00

La valutazione delle azioni educative

La valutazione delle azioni educative

Charles Hadji

Libro: Libro in brossura

editore: La Scuola SEI

anno edizione: 2017

pagine: 224

Nell'ambito dell'azione sociale, e in particolare nel mondo della scuola, valutare costituisce un'esigenza imprescindibile. A tal punto che in questi ultimi anni si è imposta un'autentica frenesia valutativa. Ma si ha sempre una chiara consapevolezza di che cosa comporti l'attività di valutazione, dal triplice punto di vista dei fini, delle modalità e della deontologia? Perché la valutazione non avvenga nel segno di facili illusioni (e quindi della delusione), è urgente mettere ordine nelle idee e dare un senso alla prassi. Nel momento in cui gli istituti scolastici diventano sempre più autonomi, o si moltiplicano e si diversificano le azioni educative (progetti educativi d'istituto, interventi didattici ed educativi integrativi), e in cui si lanciano operazioni di ampio respiro (flessibilità dei curricoli, percorsi di apprendimento personalizzati...), è necessario proporre un quadro capace di aiutare i protagonisti della scuola (dirigenti, insegnanti, genitori) a valutare in maniera pertinente. Vale a dire mettere davvero la valutazione al servizio dell'azione educativa. «È questa valutazione, la valutazione formatrice, che il libro di Hadji profeticamente propone in anticipo di oltre trentanni rispetto al dibattito e alla normativa attuale della scuola. I vantaggi di questo modo di lavorare sono indiscutibili» (P.C. Rivoltella).
16,50

Pensare l'assente. Alle origini della teologia negativa

Pensare l'assente. Alle origini della teologia negativa

Giovanni Zuanazzi

Libro

editore: Città Nuova

anno edizione: 2005

pagine: 200

Di fronte all'impossibilità per il linguaggio di comprendere e comunicare l'essenza di Dio, la teologia apofatica sceglie il metodo della negazione. Nella consapevolezza del significato e dell'importanza della tradizione apofatica, il volume ripercorre il formarsi della teologia negativa: le origini, dai presocratici ai primi autori cristiani, la tarda antichità rappresentata dal neoplatonismo pagano e cristiano, per giungere all'alto Medioevo e la prima età moderna, che segna lo sviluppo di tale metodo con Giovanni Scoto Eriugena, Meister Eckhart e Niccolò Cusano.
16,00

In Cristo nuova creatura

In Cristo nuova creatura

Giovanni Zuanazzi

Libro

editore: Lateran University Press

anno edizione: 2001

Il volume, senza ignorare i problemi di ordine teorico, mostra come deve essere svolta una ricerca bibliografica: quale biblioteca scegliere, come consultare un repertorio o un catalogo, come citare correttamente un libro e così via. Accanto agli strumenti e alle procedure tradizionali è dato il giusto rilievo alle fonti d'informazione messe oggi a disposizione dalle moderne tecnologie info-telematiche (Cd-rom, Opac, Internet).
32,02

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