Libri di Giovanni Borgognone
La democrazia e i suoi critici
Robert A. Dahl
Libro: Libro in brossura
editore: Editori Riuniti
anno edizione: 2023
pagine: 492
Che cosa designa un qualsiasi aggregato di persone come «popolo» capace di autogovernarsi? La democrazia è un insieme di istituzioni politiche o un processo? Il processo democratico è giustificato anche quando conduce a risultati ingiusti o immorali? Dahl risponde di volta in volta ai critici della democrazia, e giunge a interrogarsi sulla possibile «terza trasformazione» dopo quelle della nascita della città-Stato e dello Stato-nazione. Sono qui riproposte le sue ormai classiche argomentazioni a favore della democrazia economica, dell’introduzione di norme democratiche anche nel governo attualmente dispotico dell’impresa, e si interroga sulle due principali minacce che insidiano oggi la democrazia. Introduzione Giovanni Borgognone.
Il socialismo dal basso. Hal Draper e la rifondazione democratica del marxismo
Giovanni Borgognone
Libro
editore: Olschki
anno edizione: 2008
Il lavoro ricostruisce la biografia intellettuale di Hal Draper (1914-1990), uno dei più noti e apprezzati studiosi di Marx nel Novecento. Esponente di primo piano del socialismo statunitense, poi "eminenza grigia" del movimento studentesco di Berkeley a metà degli anni Sessanta, Draper ravvisò nelle più frequenti forme di "socialismo dall'alto", da quella stalinista a quelle socialdemocratiche, riformiste e liberal occidentali, una distorsione dell'autentico significato delle tesi marxiane, incentrate invece sull'autoemancipazione delle masse.
L'idea della storia. Per le Scuole superiori. Volume Vol. 3
Giovanni Borgognone, Dino Carpanetto
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Edizioni Scolastiche Bruno Mondadori
anno edizione: 2017
L'idea della storia. Atlante geopolitico-Lezioni di cittadinanza e Costituzione. Per le Scuole superiori. Volume Vol. 1
Giovanni Borgognone, Dino Carpanetto
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Edizioni Scolastiche Bruno Mondadori
anno edizione: 2017
Storia del pensiero politico
Alan Ryan
Libro: Libro in brossura
editore: UTET Università
anno edizione: 2017
pagine: XVI-736
“L'approccio alla storia delle idee politiche adottato da Ryan è, come egli stesso afferma, «fortemente incentrato sul presente». Non nel classico senso di una concezione «didattica» della storia, in base a cui si tenta di trarre da essa «lezioni» per il futuro, bensì nel senso di una storia nella quale siamo consapevoli dei nostri interessi in campo e ci immaginiamo impegnati in un dialogo con i testi, che attraversa il tempo. Il volume ripercorre la storia del pensiero politico mettendo a fuoco alcune grandi questioni, a partire dalla contrapposizione tra l'antica Persia, quale prototipo dello Stato centralizzato e burocratico, e l'antica Atene, quale modello democratico e partecipativo, e tra la nozione ateniese di cittadinanza da un lato e quella romana dall'altro, le cui restrizioni all'accesso alle funzioni politiche, con la loro configurazione «oligarchica», costituiscono, secondo Ryan, le premesse alla distinzione moderna, effettuata da molti autori da Machiavelli in avanti, tra un'élite di adepti e la maggioranza «incompetente». Ryan rintraccia così, nel percorso storico della teoria politica, un lungo dibattito che giunge fino alle odierne polemiche contro la forma moderna di democrazia quale governo dei politici di professione. Dalla Repubblica di Platone all'Utopia di Moro, da Marx a certe tendenze della scienza politica del XX secolo, egli mette in luce, inoltre, il ricorrente orizzonte di un superamento della politica, nella presunzione che a essa possa subentrare la sola «amministrazione» e la discussione «tecnica» sulla forma migliore di management sociale.” (Dalla Prefazione di Giovanni Borgognone.)
Tecnocrati del progresso. Il pensiero americano del Novecento tra capitalismo, liberalismo e democrazia
Giovanni Borgognone
Libro: Libro in brossura
editore: UTET Università
anno edizione: 2015
pagine: 384
Tra la fine del XIX e l'inizio del XX secolo, la cultura politica statunitense, per molti versi, cambiò volto: prendendo le mosse da un fruttuoso confronto con suggestioni provenienti dal Vecchio Continente, intellettuali e scienziati sociali, interrogandosi sui possibili rimedi ai malfunzionamenti del capitalismo privato e alla tendenziale distruzione dell'armonia sociale causata dagli effetti dell'industrialismo e della società di massa, abbandonarono, almeno in parte, il precedente ottimismo sull'"eccezionalità" americana rispetto allo statalismo europeo e riconsiderarono il ruolo del potere politico. In una costante tensione tra slancio utopistico e visione disincantata della democrazia, essi tendenzialmente sostituirono, dunque, a una mitica fiducia nel popolo l'aspirazione alla formazione di una nuova "élite", basata sulle "competenze". "Tecnocrati del progresso" propone, in tale prospettiva, un viaggio attraverso le idee che hanno plasmato le scienze sociali e ispirato le teorie politiche progressiste e "liberal" statunitensi nel corso del Novecento, producendo altresì significative reazioni, sia sul versante del conservatorismo, sia nell'ottica di un rinnovamento del radicalismo e del populismo.
Come nasce una dittatura. L'Italia del delitto Matteotti
Giovanni Borgognone
Libro: Libro in brossura
editore: Laterza
anno edizione: 2013
pagine: 266
"Matteotti procedeva a passo svelto. Era assorto nelle sue riflessioni e non badava molto alle persone che in quel momento lo circondavano. All'improvviso due uomini interruppero il corso dei suoi pensieri. Lo bloccarono e lo afferrarono bruscamente, cercando di trascinarlo a forza verso la strada. Ad attenderli, accostata al marciapiede, un'elegante auto scura, una Lancia Lambda a sei posti, modello limousine chiusa": è il 10 giugno 1924 quando il parlamentare socialista Giacomo Matteotti viene rapito in pieno giorno. Ci sono tutte le premesse di un terremoto istituzionale, l'Italia è percorsa da un sentimento diffuso d'indignazione. I giornali seguono passo passo le indagini, che mostrano chiaramente come i mandanti dell'agguato siano da ricercarsi nelle alte sfere del potere politico, prefigurando un possibile coinvolgimento dello stesso presidente del Consiglio Benito Mussolini. Lo sdegno dell'opinione pubblica, lo scandalo delle forze politiche non bastano a proteggere la democrazia. Giovanni Borgognone tesse la storia di quei mesi convulsi e indaga sull'intreccio tra politica, affarismo e violenze che ha visto protagonisti esponenti di primo piano del fascismo, sulle reazioni scomposte di Mussolini e i suoi, sulla crescente tensione fino al ritrovamento del cadavere, che si rivelò un vero e proprio giallo.
Superpower Europe? Interpretazioni statunitensi del «sogno europeo»
Giovanni Borgognone
Libro
editore: Giuffrè
anno edizione: 2010
pagine: XV-358
Max Eastman e le libertà americane
Giovanni Borgognone
Libro
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2004
pagine: 336
Radicale bohémien all'inizio del '900, poi "compagno di strada" del bolscevismo, trockista negli anni Venti, antistalinista radicale e campione della destra americana nel secondo dopoguerra: l'itinerario politico di Max Eastman (1883-1969) rappresenta una straordinaria avventura intellettuale, espressione di uno spirito anticonformista e libertario. Eastman, che nel '25 fu al centro delle discussioni sul "Testamento" di Lenin, aprì la strada al successo di Trockij negli Stati Uniti, ma poi avviò altresì quel processo di revisione del trockismo che avrebbe condotto molti intellettuali americani, negli anni della seconda guerra mondiale, dal radicalismo antistalinista all'anticomunismo tout court e alla difesa risoluta dell'americanismo.
L'idea della storia. Con CLIL. Per le Scuole superiori. Volume Vol. 2
Giovanni Borgognone, Dino Carpanetto
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Edizioni Scolastiche Bruno Mondadori
anno edizione: 2017
Sogno cose che non sono state mai
Robert F. Kennedy
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2012
pagine: 90
Impulsivo e senza paura, Robert F. Kennedy credeva nell'esigenza di una profonda rivoluzione politica a "misura d'uomo" che restituisse dignità alle persone e colmasse le distanze tra neri e bianchi, ricchi e poveri, giovani e vecchi. Fra tutti i Kennedy era forse il più Kennedy. E di certo il più lungimirante. "Sogno cose che non sono state mai" raccoglie i suoi discorsi più significativi a partire dal 1964, quando, dopo la morte del fratello John, tornò alla politica, fino al 1968, anno della sua campagna per la presidenza conclusasi con l'attentato di Los Angeles. In tutti gli interventi viene fuori il "Bobby" che decise di proseguire il lavoro del fratello, ma anche il promotore di politiche sociali che richiedevano oltre al denaro, immaginazione, coraggio, determinazione e sincerità. Una figura di straordinario spessore umano, che, attraverso ideali e programmi, obiettivi e scelte, pensò e agì in modo nuovo, consegnandoci una visione politica attualissima ancora oggi. Prefazione di Kerry Kennedy.