Libri di Giacomo Magrini
Saggi critici
Giacomo Magrini
Libro: Libro in brossura
editore: Pacini Editore
anno edizione: 2021
pagine: 200
Dodici saggi pubblicati originariamente tra il 1979 e il 2011 e riuniti in volume nella collana «Strumenti di filologia e critica» per ripercorrere la lunga attività di Giacomo Magrini, professore di Storia della critica letteraria e di Letterature comparate all’Università di Siena fino al 2014. Dodici racconti critici che rileggono da una prospettiva originale, ricavata incrociando la tradizione della stilkritik alla lezione di Lacan, i grandi autori della modernità: da Leopardi, Hugo, Pascoli, Yeats e Thomas Mann fino a Montale, Fortini, Sereni ed Amelia Rosselli. A completamento del libro, una bibliografia completa degli scritti dell’autore.
Tutti pazzi per Marx! Una sera con Francesco Orlando
Marco Grondona
Libro: Libro rilegato
editore: Djinn
anno edizione: 2019
pagine: 152
È sera: non vediamo quasi più il fiume. Io esco sul pianerottolo, entro nell’ascensore che scuote i suoi poveri specchi, i legni graffiati e le moquettes come nei grandi «palazzi» senza nome degli anni Sessanta. Apro la porta di vetro e il fresco della notte accoglie sul Lungarno la mia Tommasini: «Dawn comes up so young, dreams begin so young»! Prefazione di Giacomo Magrini.
Il braccio della poesia. Il sostegno e l'abbandono
Giacomo Magrini
Libro: Copertina morbida
editore: Quodlibet
anno edizione: 2017
pagine: 89
Benché adiacenti e cooperanti nell'anatomia umana, la mano e il braccio sono non raramente pensati e sentiti come divergenti, se non confliggenti, dalla letteratura. E, prima della letteratura, dal linguaggio stesso. Proprio le lingue che li nominano con una sola parola, rendono sensibile l'abisso che li separa, che può separarli, e che quella parola cerca di colmare, o di coprire. Intorno a questa semplice scoperta (le vere scoperte sono sempre semplici) gira il presente saggio. Esso ha radice in un momento particolare della mia storia personale: per dire addio ai miei studenti, non ho voluto sventolare la mano, ma ho voluto ricordare loro il potere del braccio della poesia, che sostiene e abbandona, forse nello stesso momento. Questo libro è perciò, anche, quello che è stato: una lezione. Il lettore noterà un infittirsi di "braccia" molto significative nel periodo che va dal 1850 al 1950. C'è un perché, una ragione. Mentre la civiltà occidentale veniva sempre più stretta nelle maglie delle formazioni reattive, la poesia ha mantenuto una zona libera da esse, contraria ad esse, rappresentabile nel braccio, che allora è un po' come l'inconscio della fraterna e reattiva mano.
Biondo era e bello
Mario Tobino
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2016
pagine: LXXII-173
"Da ragazzo, da adolescente, da giovane, da uomo, lessi i versi di Dante: mi rimasero addosso come il caldo del cappotto d'inverno". L'endecasillabo dantesco è un filo rosso che attraversa la vita di Tobino, con letture solitarie e condivise, e recitazioni agli amici in osteria e ai pazienti del manicomio. Biondo era e bello è una biografia personalissima che di Dante racconta soprattutto la passione politica e i fervori battaglieri, le dissipazioni amorose, i dolori e le amarezze dell'esilio, come avrebbe potuto fare un contemporaneo: l'arte di Tobino, infatti, affonda le radici nella stessa Toscana rissosa e gentile, le cui linfe nutrirono la poesia dantesca. Introduzione di Giacomo Magrini.