Libri di Filippo Maria Ferro
Sul cibo, sul corpo e sul divenire della forma. Anoressia, bulimia e molto altro
Lucio Rinaldi
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2021
Il volume offre, attraverso numerose esperienze cliniche, una possibilità di comprensione del sintomo alimentare (anoressia, bulimia, ecc.) che può essere di sostegno a pazienti e familiari e di supporto per la pratica clinica e psicoterapeutica. Più in generale, il libro può essere una grande opportunità per tutti coloro che sono interessati a riflettere sulla complessa relazione che intratteniamo nel corso della vita col cibo e con il corpo. Rifacendosi a Mondrian e soprattutto a Paul Klee con quelle che sono state definite le “anomalie controllate”, attraverso questo suo lavoro l’autore ci accompagna in una riflessione sul senso primario che il cibo assume nel corso della vita in termini di desiderio, relazione, dipendenza, crescita e sulla necessità dell’uomo di gestire mediante la forma profondi livelli emozionali, angosce, vissuti dolorosi e “minacce” evolutive. Ci riporta alla necessità di guardare al sintomo alimentare come rischio, come patologia, ma soprattutto come tentativo che, accolto in una prospettiva terapeutica multidisciplinare, può avviare mutamenti della forma di corpo, mondo affettivo e relazionale, proiettandoli verso una dimensione armonica non raggiunta fino a quel momento. Nella clinica questo significa che è indispensabile tollerare i tempi del costruirsi di forme della relazione terapeutica, ma soprattutto tollerare un’asimmetria temporale che investe il campo della cura tra urgenze e necessità del concreto e tempi di una costruzione interna e relazionale. L’autore ci propone anche quanto l’esperienza emotiva e relazionale correlata alla pandemia Covid-19 abbia avuto implicazioni a carattere catastrofico sulla forma della relazione con il cibo e con la corporeità, portando all’attenzione terapeutica l’esito di questo profondo sconvolgimento del vivere. Prefazione di Sandra Zampa, postfazione di Pietro Bria, introduzione di Filippo Maria Ferro.
Sigmund Freud. L’origine dell’angoscia
Rosa Romano Toscani
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2021
Affrontare il tema dell’angoscia non è semplice: spesso l’angoscia viene confusa e assimilata all’ansia. Lo stato ansioso rappresenta una situazione psichica in genere di natura consapevole, sotto forma di paura associata a manifestazioni corporee, quali sudorazione, tremori, palpitazioni, affanno, senso di oppressione, derivate da stimoli oggettivi o soggettivi. Se invece ci riferiamo all’angoscia, il quadro diagnostico cambia. Ci troviamo di fronte a una condizione esistenziale, difficile da definire, a-specifica, spesso generata da un oggetto esterno o interno, da una sensazione catastrofica alla quale è complicato dare un senso o un nome. L’etimologia della parola “angoscia”, dal latino “angustia”, “angere”, indica un passaggio stretto, per cui approfondire l’angoscia significa misurarsi con il senso stesso della vita. Ci si sente strozzati, chiusi in una morsa angosciosa, impotenti, in pericolo, senza un oggetto a cui fare riferimento. Il saggio di Rosa Romano Toscani ripercorre il pensiero di Sigmund Freud sull’origine dell’angoscia, uno studio obbligato per chi vuole intraprendere o ha già intrapreso la formazione in psicoterapia psicoanalitica. E l’evoluzione della psicoanalisi e le diverse applicazioni in setting modificati non possono prescindere dall’approfondire il percorso sull’origine dell’angoscia che parte, in questo scritto, dalle Minute teoriche per Wilhelm Fliess, considerate dall’autrice “l’Alfabeto della Psicoanalisi”. A partire dalla prima topica, fino ad approdare all’ultima teorizzazione freudiana, viene così messo in luce il concetto di angoscia. Prefazione di Filippo Maria Ferro. Presentazione di Cristiano Rocchi.
Teatri del sacro e del dolore. I compianti in Lombardia e Piemonte tra Quattrocento e Cinquecento
Libro: Libro con legatura in pelle o di pregio
editore: Edizioni dei Soncino
anno edizione: 2020
pagine: 496
Non è la prima volta. Epidemie e pandemie: storie, leggende e immagini
Renzo Dionigi, Filippo Maria Ferro
Libro: Libro in brossura
editore: Nomos Edizioni
anno edizione: 2020
pagine: 102
“E non è la prima volta”. Una pandemia ancora ha colpito, e ci siamo confrontati con l’impotenza, quasi increduli che all’improvviso lo spettro del morbo ha rivelato una fragilità che nessun progresso può modificare. Le narrazioni e le immagini dell’arte possono trasformare lo sgomento in riflessione e avviare un necessario cambiamento della nostra “visione del mondo”. Quelle che credevamo fantasie allucinate abbiamo scoperto essere più che mai attuali, quasi si confondono con gli scatti dei fotografi e le riprese trasmesse dagli schermi televisivi, hanno eguale fisicità e crudezza, e anche la stessa funzione nell’aiutarci a sciogliere la paura. È il percorso scelto dagli autori: non sistematico, associando liberamente emozioni e figure, cogliendo di ogni stagione inquietudini e interrogativi: dal Medioevo europeo alle “pesti” di Lombardia, quella di San Carlo e di Federigo Borromeo di manzoniana memoria, dall’influenza spagnola alle fantasie malate della Sezession mitteleuropea, fino ad arrivare alle ipertecnologiche ricostruzioni visive del SARS-CoV-2 che danno un volto al famigerato “nemico invisibile”. Un piccolo livre de chevet, per ricordarci che nulla sarà più come prima.
Natività
Caravaggio
Libro: Libro in brossura
editore: Interlinea
anno edizione: 2017
pagine: 64
«Ne li occhi di Maria tutta la malinconia e la pena di me medesimo che pigliami a sera isguardando lo mare da la finestra» immagina Andrea Camilleri che Caravaggio annoti sul suo diario a Messina mentre dipinge l'«Adorazione dei pastori», uno dei suoi capolavori in una Sicilia dove dipinge un'altra «Natività» che sarebbe poi stata trafugata dalla mafia. In occasione della grande mostra «Dentro Caravaggio» (a Palazzo Reale a Milano) un piccolo libro a colori a cura di un critico cresciuto sotto l'ala di Giovanni Testori, Filippo Maria Ferro. Con testo di Andrea Camilleri.
Affettività, suggestione, paranoia
Eugen Bleuler
Libro: Libro in brossura
editore: Fattore Umano
anno edizione: 2017
Attraverso un’analisi approfondita e l’inserimento di illuminanti casi clinici, Eugen Bleuler affronta, con sguardo nuovo rispetto alla psichiatria dell’epoca, il quadroclinico della paranoia. Il leitmotiv sta nel mostrare come il delirio, pur avendo una progressione che va oltre i confini dell’affettività, non comprometta il funzionamento del soggetto e ambisca ad una considerazione a parte... Sono brevi pagine che si allineano a quanto Karl Jaspers chiarirà con esemplare rigore e anticipano le Daseinformen di Ludwig Binswanger. In questa accezione la Paranoiafrage si conferma quale una cartina di tornasole per la psicopatologia e, per Bleuler, un passaggio di riflessione cruciale nell’elaborazione del suo pensiero sulle psicosi.
Un'altra volta, ancora
Marco Bettoni Pojaghi, Livio Capocaccia, Antonio Ciocca, Filippo Maria Ferro, Marta Rizzo
Libro
editore: Giovanni Fioriti Editore
anno edizione: 2016
pagine: 148
Monaco, anni '20. Ellen West, una giovane di importante famiglia israelita, vive una sofferenza psicologica di amara intensità: mentre attorno fermentano espressioni artistiche e idee di assoluta modernità, antichi e familiari conflitti interiori si dilatano nella preveggenza dell'incubo nazista. Ellen segue le cure di due psicoanalisti geniali e brillanti, Viktor von Gebsattel e Hans von Hattingberg: vede spiegati i suoi sintomi, ma non li risolve, la scena della sua esistenza e del suo mondo sembra non avere uscite. Incontra Ludwig Binswanger che dirige la clinica Bellevue a Kreuzlingen, fondata nel 1857 dall'antenato di cui porta il nome. In prospettiva interdisciplinare (Marta Rizzo, Livio Capocaccia, Marco Bettoni Pojaghi, Antonio Ciocca, Filippo Maria Ferro) si intrecciano e compongono vicende biografiche, vissuti, scritti, sogni, relazioni culturali, domande di psicopatologia e nosografia, "nodi" della fenomenologia e della psicoanalisi: in un affascinante anche se tragico mosaico.
Il caso Vivarini a Barletta. Dalla Madonna in trono (1483) nella chiesa di Sant'Andrea ai percorsi di Alvise Vivarini sulla costa adriatica
Giuseppe Riefolo, Filippo Maria Ferro
Libro: Libro in brossura
editore: Rotas
anno edizione: 2016
pagine: 176
La chiesa di S. Andrea a Barletta conserva una tavola raffigurante la Madonna in trono col Bambino, dipinta da Alvise Vivarini nel 1483. Forse i 26 frati francescani, in fuga dall'assedio dei francesi nel 1528, l'hanno messa in salvo, abbandonando le immagini laterali. Da allora la Madonna è al centro di un vero caso: che fosse sola dall'inizio appare fatto singolare per le commesse dell'epoca, eppure del complesso non resta traccia. Giunta dalla bottega muranese alle nostre coste, il suo destino si interseca con numerosi percorsi dei Vivarini, con altre icone di eguale magia nello sfavillio di colori brillanti e ori preziosi, tavole disperse nelle terre di Puglia e in varie collezioni: Bari, Napoli, Denver, Berlino, Madrid, Kreuzlingen. Dipinti eccellenti affiancano le ricerche di Clara Gelao, Vincenzo Buonocore, Giuseppe Porzio. Non sappiamo cosa sia accaduto alla Madonna dopo la distruzione della prima chiesa. Il 31 gennaio 1851 il vescovo Giuseppe de' Bianchi Dottula visita S. Andrea, trova la pala "di ottimo pennello" già sola, su una parete della sacrestia, e dispone "non si toccasse e si cercasse onde meglio custodirla e conservarla".
Giuseppe Antonio Pianca
Filippo Maria Ferro
Libro: Copertina morbida
editore: Edizioni dei Soncino
anno edizione: 2015
pagine: 350
Giuseppe Antonio Pianca. Pittore valsesiano del '700
Filippo Maria Ferro
Libro
editore: Libro Co. Italia
anno edizione: 2013
pagine: 352
Isteria e campo della dissociazione
Filippo Maria Ferro, Giuseppe Riefolo
Libro: Copertina morbida
editore: Borla
anno edizione: 2006
pagine: 232
Filippo Abbiati regista del Barocco in Lombardia
Filippo Maria Ferro, Marina Dell'Omo
Libro: Copertina morbida
editore: Interlinea
anno edizione: 2018
pagine: 336
Filippo Abbiati è stato tra i pittori milanesi di maggior rilievo nel panorama del secondo Seicento lombardo. Si assiste a un crescendo mirabile: dai quadroni dei fasti borromei ad Angera alla decorazione della Villa Arcivescovile a Groppello, dalla gloria di sant'Alessandro per i Barnabiti al ciclo dedicato a san Lorenzo al Pozzo e ai primordi cristiani nella cattedrale di Novara, dalla ripresa dei teleri per san Carlo nel Duomo milanese alle storie dipinte della Corona Ferrea a Monza. Questo volume per la prima volta, con nuovi studi e documenti inediti, delinea una figura di artista originale, sensibile nel captare lo spirito dell'epoca e capace di avventurarsi in spazi di sinestesia con la narrativa e la poesia, dialogando con intellettuali e letterati religiosi. Ma l'oblio cala presto sulla sua opera, eppure una premonizione, quasi una profezia vichiana, rimane sospesa, attiva e tenace, tra le navate del Duomo e le ombre di cattedrali romaniche, sul sito del carcere di Zebedia e attorno al monile barbarico di Monza: in attesa che si affermi la pittura romantica e s'accendano le passioni della coppia Manzoni-Hayez per la storia.