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Libri di Federico Melotto

Fascismo. Resistenza. Libertà. Verona 1943-1945. Catalogo della mostra (Verona, 14 marzo-27 luglio 2025)

Fascismo. Resistenza. Libertà. Verona 1943-1945. Catalogo della mostra (Verona, 14 marzo-27 luglio 2025)

Andrea Martini, Federico Melotto, Marta Nezzo, Francesca Rossi

Libro: Libro in brossura

editore: Electa

anno edizione: 2025

pagine: 400

Il volume accompagna la mostra allestita a Verona, presso il Museo di Castelvecchio, dal 14 marzo al 27 luglio 2025, in occasione degli ottanta anni dalla Liberazione dal Nazifascismo. 1943-1945: l'Italia, preda dei raid aerei, vive la guerra civile e l'occupazione. A Verona il fascismo rinasce, stavolta repubblicano. Mentre i "traditori" di Mussolini vengono condannati a morte, poli direttivi e carceri proliferano, si organizzano convogli di deportazione, si tortura. Come si è giunti a tanto? Come ne usciranno la città e l'intero Paese? Immagini e parole restituiscono quel dramma, fino all'alba della libertà.
35,00

Un antichista di fronte alle leggi razziali. Mario Segre 1904-1944

Un antichista di fronte alle leggi razziali. Mario Segre 1904-1944

Federico Melotto

Libro: Libro in brossura

editore: Viella

anno edizione: 2022

pagine: 340

Una storia normale in tempi di criminale anormalità. Questa, in estrema sintesi, la tragica vicenda di Mario Segre, uno dei più promettenti studiosi italiani di epigrafia greca, scomparso ad Auschwitz, assieme alla moglie e al figlio, nella primavera del 1944. Nato trentanove anni prima a Torino in una famiglia di religione ebraica, nel corso degli anni Trenta aveva condotto numerose campagne di studio epigrafico nelle isole italiane dell'Egeo, guadagnandosi la stima e l'apprezzamento di alcuni tra i più illustri antichisti del suo tempo: Gaetano De Sanctis, Alessandro Della Seta, Arnaldo Momigliano, per citare solo i nomi maggiori. Poi, le leggi antisemite volute dal regime fascista sconvolsero la sua vita lavorativa e privata. La storia di questo uomo mite e gentile viene per la prima volta ricostruita integralmente, calandola nel contesto storico in cui Segre si trovò, suo malgrado, a vivere: un punto d'osservazione privilegiato in grado di farci cogliere tutta l'assurda tragicità della persecuzione antisemita.
24,00

1866. Il Veneto all'Italia

1866. Il Veneto all'Italia

Libro: Libro in brossura

editore: Cierre edizioni

anno edizione: 2019

pagine: 248

I diversi saggi proposti in questo volume affrontano a tutto campo i principali nodi storici che hanno segnato il 1866, un anno fondamentale per la storia d’Italia e d’Europa. Vengono indagati i rapporti diplomatici tra l’Italia e l’Impero austriaco prima della Terza guerra d’indipendenza e poi nel corso della crisi geopolitica che portò al conflitto, che lo accompagnò nel suo svolgersi e che lo seguì. Sono approfonditi il ruolo strategico del Quadrilatero – la regione fortificata più importante d’Europa –, l’importanza della battaglia di Custoza e della sua memoria, oltre che, ovviamente, l’apporto del volontariato militare garibaldino, indagato sia a livello nazionale che locale. Infine, sono stati oggetto d’esame altri importanti temi come la gestione del dissenso all’interno della Venezia da parte della polizia austriaca e l’uso pubblico della memoria risorgimentale e dei suoi “martiri”.
14,00

Una città di retrovia. Verona nella grande guerra (1914-1918)

Una città di retrovia. Verona nella grande guerra (1914-1918)

Libro: Libro in brossura

editore: Cierre edizioni

anno edizione: 2018

pagine: 464

La grande guerra non fu solo trincea, e il tema della guerra guerreggiata non esaurisce il variegato mosaico della storia della prima guerra mondiale. Per gran parte della popolazione civile, la guerra fu di un altro tipo: quella delle retrovie, combattuta non con artiglierie e baionette, ma con sofisticate strategie di adattamento sociale. Anche perché l’esito del conflitto, lungo e usurante, dipese dalla capacità dei vari Paesi di mobilitare l’intero corpo nazionale. Per questo fu coniata, a guerra in corso e in tutti gli Stati coinvolti, la definizione di “fronte interno”, metafora che suggeriva la trasposizione dello spirito delle trincee all'interno del territorio fisico e mentale di ogni nazione. Era necessario uno sforzo comune da cui nessuno poteva esimersi e che compendiava e supportava quello dei soldati sulla linea del fuoco. I quattordici saggi di questo volume indagano la mobilitazione economica e civile che coinvolse la popolazione di Verona, città posta nelle immediate retrovie del fronte, e le ricadute materiali e simboliche della guerra nel tessuto sociale e nell'universo collettivo cittadino.
22,00

Resistenza e guerra civile. Fonti, storie e memorie

Resistenza e guerra civile. Fonti, storie e memorie

Libro: Libro in brossura

editore: Cierre edizioni

anno edizione: 2017

pagine: 240

Prima, durante, dopo. Una raccolta di saggi, frutto di un convegno tenutosi a Verona nell'aprile 2016, che offrono uno spaccato decisamente originale delle più recenti piste di ricerca sul tema della Resistenza. Le biografie dei reduci di Spagna nell'Europa in guerra; il rapporto tra associazioni combattentistiche e Resistenza; le truppe cobelligeranti italiane; la Resistenza e la persecuzione degli ebrei; l'evoluzione della "Ettore Muti" di Padova; la repressione antipartigiana e il controllo del territorio dal Veneto all'Istria; i processi per collaborazionismo in Friuli; il mito del bandito Giuliano nella transizione repubblicana. Un volume che offre spunti innovativi e prospettive in parte inedite per gli studi futuri su uno dei periodi più densi della storia dell'Italia contemporanea.
14,00

L'arena del Duce. Storia del Partito Nazionale Fascista a Verona

L'arena del Duce. Storia del Partito Nazionale Fascista a Verona

Federico Melotto

Libro: Copertina morbida

editore: Donzelli

anno edizione: 2016

pagine: 295

"Niente cannibalismo e niente politica" era la frase che amava ripetere il federale Giuseppe Frediani, giunto alla guida della federazione fascista veronese nel maggio 1934. Un motto semplice, schiettamente fascista, che nella sostanza riassumeva i nuovi sistemi di gestione del partito voluti da Mussolini e da Achille Starace, tesi a eliminare ogni residuo di politica liberal-democratica che minacciava di riproporsi, nel sistema a partito unico, come "cannibalismo" e "lotta di fazione". La vicenda del Fascio scaligero, detto anche "Terzogenito" perché nato dopo quelli di Torino e di Genova, fu infatti caratterizzata dal "beghismo" e da lotte intestine al partito e prese corpo nelle piazze della città e della provincia veronese, uscite esangui dalla prima guerra mondiale per merito di uno sparuto gruppo di diciannovisti, fascisti della prima ora, che accolsero e imposero con la forza il verbo mussoliniano. Da lì gli eventi si dipanano passando attraverso la fascistizzazione della società e le dinamiche del consenso. Un consenso plasmato da una classe dirigente periferica rissosa, talvolta corrotta, spesso incapace e arrivista, che fece scempio delle fragili strutture dello Stato liberale.
28,00

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