Libri di ESCHILO.
Orestea. Testo greco a fronte
Eschilo
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2022
pagine: 320
“Sia questa la promessa per la terra: chiedo giustizia dalle ingiustizie; ascoltatemi Terra e potenze infere.” La più celebre fra le opere di Eschilo, unica trilogia sopravvissuta del ricco corpus teatrale greco antico, l’Orestea mette in scena la sanguinosa catena di vendette che devasta la famiglia reale di Argo. In Agamennone l’eroe, di ritorno trionfante dalla guerra di Troia, trova ad attenderlo la moglie Clitennestra, decisa a vendicare la figlia Ifigenia, sacrificata dal marito agli dei in vista dello scontro con la casa di Priamo. Ma nemmeno la morte di Agamennone è destinata a rimanere impunita, e altro sangue si prepara a essere versato, stavolta per mano di Oreste, figlio esiliato che nelle Coefore ritorna nella terra natia e, incitato da Apollo, pianifica di uccidere gli assassini del padre. Un ulteriore delitto che scatenerà l’ira delle divinità protettrici del diritto materno, le Erinni, protagoniste delle Eumenidi, che perseguitano coloro che alzano la mano contro la propria madre. Attraverso la tragedia di una famiglia, Eschilo mette in scena la nascita e l’affermarsi della democrazia ateniese, un nuovo ordine che succede a un periodo di caos e distruzione. La vicenda degli Atridi diventa così metafora del passaggio da un mondo basato sul legame familistico a un altro, in cui sono le leggi a costituire il legame che unisce gli uomini e fonda la società.
Le tragedie
Eschilo
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2022
pagine: 320
Una lettura altamente poetica ma perfettamente comprensibile del più antico, più arduo e forse più affascinante fra i tragici greci: dai Persiani – la prima opera del teatro attico pervenuta fino a noi e l’unica a carattere storico – alle Supplici – dramma corale delle figlie di Danao che cercano rifugio in Argo per evitare le nozze con gli odiati cugini –, ai grandi miti che sfidano il tempo con la loro potenza e i loro enigmi e che trovano espressione nella saga degli Atridi – Agamennone, Coefore, Eumenidi, unica trilogia pervenuta per intero –, al dramma dei Labdacidi – di cui ci rimangono i Sette contro Tebe che narrano la guerra fratricida tra i figli di Edipo – e alla vicenda di Prometeo, crocifisso per amore degli uomini a cui ha voluto fare dono del fuoco, sfidando l’ira degli dei. Sette tragedie fondanti, di immediato impatto drammaturgico, di estrema tensione linguistica e concettuale, affidate a un’unica penna: quella del traduttore/poeta che si cimenta in un’impresa di grande rilievo editoriale.
Agamennone. Testo greco a fronte
Eschilo
Libro: Libro in brossura
editore: La Vita Felice
anno edizione: 2024
pagine: 268
Con l’"Orestea", l’unica trilogia tragica a noi pervenuta per intero, Eschilo ottenne la vittoria nel 458 a.C., durante le Grandi Dionisie. La trilogia, costituita da Agamennone, Coefore ed Eumenidi, è incentrata sulla storia degli Atridi, i discendenti di Atreo (il padre di Agamennone e di Menelao) e sui tre momenti cruciali della successione di delitti che insanguinano la casa di Agamennone ad Argo. Nell’Agamennone il poeta mette in scena l’assassinio del conquistatore di Troia che, appena tornato in patria, viene ucciso a tradimento dalla moglie Clitennestra, con la complicità dell’amante Egisto, per vendicare la morte della figlia Ifigenia, sacrificata da Agamennone per placare l’ira di Artemide, che impediva la partenza della spedizione. Anche la morte di Agamennone richiederà di essere vendicata e questo compito spetterà al figlio Oreste, che riceve da Apollo l’incarico di fare a sua volta giustizia, uccidendo Egisto e Clitennestra. Il matricidio è quindi il nucleo della seconda tragedia, Coefore, ma continua a proiettare la sua ombra angosciosa anche sulla terza, Eumenidi, in cui Oreste viene perseguitato dai dèmoni della vendetta, le Erinni.
I sette contro Tebe-Le supplici. Testo greco a fronte
Eschilo
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2025
pagine: 208
“Capo contro capo, fratello contro fratello, nemico contro nemico.” Tese sul filo che separa giustizia e destino, queste tragedie esplorano la difficoltà di fare quel che va fatto quando ogni scelta conduce alla rovina. I sette contro Tebe è il racconto dello scontro fra i gemelli Eteocle e Polinice, figli della colpa di cui lo sventurato Edipo si è macchiato congiungendosi con la propria stessa madre. Quando Eteocle rifiuta di cedere il trono di Tebe al fratello, questi arma un esercito contro le sette porte della città e a ciascuna assegna un campione. Come attraverso uno specchio, Eteocle risponde schierando i suoi più valenti guerrieri; ma quando scopre che l’ultimo varco verrà assediato proprio da Polinice, capisce che lo scontro fratricida è inevitabile, e si appresta a compiere il suo destino di sangue. Nelle Supplici invece seguiamo la storia delle cinquanta figlie di Danao che, in fuga dai cugini per evitare un matrimonio forzato, trovano asilo presso la corte di Argo: la dignità della donna si oppone alle pressioni di una società patriarcale, in una tragedia che mette in scena il dolore di quanti, ogni giorno e da sempre, prendono il mare nella speranza di un futuro, affidandosi al valore sacro dell’ospitalità. Due opere in cui Eschilo porta le contraddizioni dell’esistenza fino all’estremo. Lì, nell’inevitabile frattura tra forze inconciliabili, leggiamo qualcosa di profondo e sincero, una verità che sfida il tempo e parla a ciascuno di noi.
Persiani-Sette contro Tebe. Testo greco a fronte
Eschilo
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2022
pagine: 192
Nel chiuso della città assediata, tra sinistri clamori di guerra, Eteocle è quasi il prigioniero di un incubo. Su di lui incombe la maledizione del padre Edipo, che lo condanna a un destino di morte, mentre intorno alle mura si accalcano guerrieri disumani e terribili. Gli stessi clangori di battaglia dei Sette contro Tebe risuonano anche nella vicenda dei Persiani: lo scontro navale di Salamina, pagina gloriosa nella storia di Atene, è qui visto attraverso lo sguardo dolente e annichilito degli sconfitti. Il lamento di Serse, il grande re caduto nella rete degli inganni divini, riassume la sorte effimera degli umani in un mondo inafferrabile ed enigmatico.
Prometeo incatenato. Testo greco a fronte
Eschilo
Libro: Libro in brossura
editore: Lindau
anno edizione: 2015
pagine: 174
"'Quello che soffro è contro la giustizia!'. Da venticinque secoli il grido di Prometeo evoca simbolicamente lo strazio degli oppressi, di chiunque sia incatenato a un duro destino dal Potere e dalla Forza. Il tempo mitico di tanta pena crudele - trentamila anni - lo rende fraterno all'umanità fin dal suo inizio. Le epoche rivoluzionarie lo esaltarono come emblema della rivendicazione politica e sociale: Enzo Mandruzzato, nel saggio introduttivo, invita ad ascoltarne anche l'energia profetica, la sua sfida come riformatore religioso. Avere 'troppo amato gli uomini' è la colpa, il dono della 'speranza cieca', che impedisce loro di 'vedere' la morte e li salva dalla rinuncia alla vita, è il suo atto di 'superbia'. Zeus fa incatenare il 'ribelle' a una rupe della Scizia, remota da ogni consorzio divino e umano, ma alla fine della trilogia sarà costretto a liberarlo, a riconciliarsi con lui e con gli uomini; e se non giungerà ad amarli, perlomeno li accetterà, permettendo che nasca la Storia. Avviene un grande dramma nel Divino, ben degno di Eschilo, l'inventore del teatro. La traduzione di Enzo Mandruzzato è all'altezza di tanta potenza." (Giuliano Pisani)
Agamemnon. Testo greco a fronte
Eschilo
Libro
editore: La Finestra Editrice
anno edizione: 2015
pagine: 176
Coefore
Eschilo
Libro
editore: Fabrizio Serra Editore
anno edizione: 2015
pagine: 192
L'interpretazione metrica dei cantica delle Coefore proposta nel presente volume prende le mosse dall'analisi della colometria esibita nel ms. Laurenziano 32.9 (M). Il testo è corredato da un apparato critico, nel quale sono registrate le varianti metricamente rilevanti, e da un apparato colometrico, nel quale si dà conto delle eventuali divergenze del codice M rispetto alla colometria adottata. Nell'ampio commento trova spazio la discussione di alcune questioni testuali di particolare rilievo; in particolare, sono stati discussi sia i passi in cui il testo tràdito appare corrotto e difficilmente emendabile, sia i punti in cui si accolgono nel testo lezioni e congetture rifiutate dalla maggioranza degli editori.
Le supplici. Testo greco a fronte
Eschilo
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2016
pagine: 112
Il rifiuto della violenza maschile, e in particolare il terrore dello stupro, costituisce il cuore pulsante delle Supplici di Eschilo: per questo le Danaidi fuggono dai cugini che vorrebbero imporre loro il matrimonio, trovando rifugio nell'antica madrepatria Argo. La volontà delle donne, che per la prima volta si afferma nella storia dell'Occidente, costruisce con disperata lucidità e tenacia un progetto di salvezza che si fonda sulla funzione rituale della supplica, ma ha per contenuto il linguaggio universale dei valori etici. Il fatto che al centro dell'azione sia non un individuo ma una collettività cambia lo statuto dell'espressione corale, che a differenza delle altre tragedie non ha carattere sapienziale, ma di viva e bruciante esperienza.
I tragici greci. Eschilo, Sofocle, Euripide
Eschilo, Sofocle, Euripide
Libro: Copertina rigida
editore: Newton Compton Editori
anno edizione: 2016
pagine: 1268
Altissima espressione poetica, nonché specchio degli sviluppi politici della polis ateniese nell'epoca classica, la tragedia greca è giunta fino a noi attraverso i secoli mantenendo inalterato il fascino archetipico che ne costituisce l'impronta originaria. Nella rielaborazione drammatica del mito rivivono le convinzioni del singolo poeta ma anche l'eco delle discussioni e della vita civile e morale di un popolo. Così i personaggi di Eschilo non sono più semplici mortali in balia di forze cieche e oscure, ma uomini e donne coscienti e responsabili delle proprie scelte, vittime e colpevoli insieme (basti pensare a Clitennestra), spesso stupendamente delineati nella loro profondità emotiva. Sofocle rispecchia nelle sue opere l'ideale di sereno equilibrio che permeava la cultura greca in quegli anni. Eppure, nelle sue tragedie la lucida consapevolezza dell'infelicità umana, unita al sentimento della dignità insita in ogni sofferenza, e l'analisi razionale coesistono con la percezione di pulsioni insondabili cui soggiace il destino degli uomini (si pensi a Antigone o Elettra o Èdipo). Profondo conoscitore dell'animo umano, Euripide ha creato indimenticabili figure tragiche, da Alcesti a Medea, a Oreste, scegliendo i suoi argomenti tra i miti meno noti e soffermandosi su aspetti secondari dei grandi cicli epici ed eroici. Le sue opere hanno influenzato attraverso i secoli il teatro di tutti i tempi: da quello romano a quello rinascimentale e barocco, dai romantici a D'Annunzio, fino a oggi.