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Libri di Enrico Ganni

La metamorfosi

La metamorfosi

Franz Kafka

Libro: Libro in brossura

editore: Einaudi

anno edizione: 2014

pagine: 70

Nell'autunno del 1912, a Praga, tra 17 novembre e il 7 dicembre, Franz Kafka scrisse "La metamorfosi", l'incubo sotterraneo e letterale di Gregor Samsa, un commesso viaggiatore che si sveglia un mattino dopo sogni agitati e si ritrova mutato in un enorme insetto. La speranza di recuperare la condizione perduta, i tentativi di adattarsi al nuovo stato, i comportamenti familiari e sociali, l'oppressione della situazione, lo svanire del tempo sono gli ingredienti con i quali l'autore elabora la trama dell'uomo contemporaneo, un essere condannato al silenzio, alla solitudine e all'insignificanza.
9,00

Il mago dei numeri. Un libro da leggere prima di addormentarsi, dedicato a chi ha paura della matematica

Il mago dei numeri. Un libro da leggere prima di addormentarsi, dedicato a chi ha paura della matematica

Hans Magnus Enzensberger

Libro: Libro in brossura

editore: Einaudi Ragazzi

anno edizione: 2014

pagine: 234

Roberto detesta la matematica, non ci capisce nulla! Ma una notte, in sogno, incontra un piccolo e collerico diavolo che pretende di insegnargliela giocando. Nel corso di dodici notti, il diavolo lo accompagna nello strano e appassionante mondo dei numeri; le cifre prendono vita, le leggi e i meccanismi che le governano diventano sempre più affascinanti. Strapazzato da questo maestro così esigente Roberto impara a giocare con le radici quadrate, le frazioni e, improvvisamente, capisce tutto! E così anche il lettore che, insieme a Roberto, viene invogliato ad addentrarsi in quest'universo misterioso ma appassionante. Età di lettura: da 10 anni.
13,90

I dolori del giovane Werther

I dolori del giovane Werther

Johann Wolfgang Goethe

Libro: Libro in brossura

editore: Einaudi

anno edizione: 2022

pagine: 144

Consegnando nel 1774 all'editore Christian Friedrich Weygand di Lipsia il manoscritto del suo primo romanzo, il ventiquattrenne Johann Wolfgang Goethe si compiacque che quel suo «libretto» in forma epistolare gli fruttasse abbastanza da coprire i debiti contratti per via del precedente dramma Götz von Berlichingen. Ma "I dolori del giovane Werther" era destinato ad assicurare al suo autore ben altri riconoscimenti. «Il successo del libretto fu grande», scriveva un Goethe maturo nella sua autobiografia, «addirittura straordinario, soprattutto perché colse appieno lo spirito del tempo. Come infatti basta una breve miccia per far detonare un'enorme mina, così l'esplosione che si verificò fra il pubblico fu tanto potente perché i giovani avevano già scavato i cunicoli, e lo sgomento tanto intenso perché di ciascuno esplosero gli esasperati aneliti, le passioni insoddisfatte, i dolori immaginari». Aneliti, passioni e dolori scaturiscono da quelli del protagonista Werther, giovane d'animo sensibile e ardente, per la virtuosa Lotte dagli occhi neri, già promessa sposa di un altro uomo e dunque a lui preclusa. La frustrazione e la disperazione che ne conseguono inducono lo sfortunato amante dapprima a tentare la sublimazione del suo trasporto amoroso coltivando una fraterna amicizia con il legittimo pretendente e poi consorte di Lotte, Albert, e in seguito a spezzare il triangolo filadelfico da lui stesso architettato togliendosi la vita. Le sue gesta incendiarono la sensibilità di un'intera generazione, quella dello Sturm und Drang , che del Werther goethiano – «il primo dandy della letteratura europea, il tipo del soggetto narcisista che tutto vorrebbe afferrare e consumare, il cui vitalismo si ribalta in pulsione di morte» come si legge nella postfazione di Luigi Forte – fece il suo eroe, e della cultura ribelle che preferiva l'intensità del sentimento e l'immediatezza della natura all'aridità della ragione e delle convenzioni borghesi, il proprio manifesto. La «febbre wertheriana» che si scatenò prima in Germania e presto, al seguito delle molte traduzioni, in tutta Europa e perfino in Cina, contribuendo a fare de I dolori del giovane Werther il primo best seller internazionale, investì ogni aspetto della vita sociale e culturale, dalla moda nell'abbigliamento fino all'estenuata voluttà del suicidio, con il conseguente stigma di opera «altamente perniciosa» che tanto amareggiò il suo autore. Ma questo non impedì l'immediata e permanente consacrazione di J. W. Goethe che, nella sua critica della conformità sociale, nell'interpretazione penetrante del proprio tempo, nell'innovazione formale del romanzo epistolare a una sola voce, nella finezza psicologica dei ritratti, nella scelta ardita, scrive ancora Forte, di uno stile «ritmato e liricheggiante, con frasi smozzicate, iterazioni e libere costruzioni sintattiche che rispondono, più che a regole grammaticali, a un'intemperante individualità, che scioglie il lamento d'amore in suono e ritmo», mostrava i tratti inconfondibili del genio. «Ogni giovane desiderò amare così, ogni fanciulla di essere così amata. Un'intera generazione riconobbe in quello di Werther il proprio stato d'animo». «Qui mi importunano con le traduzioni del mio Werther, me le mostrano e chiedono quale sia la migliore e se la storia sia vera! È una sciagura che mi perseguiterebbe anche in India».
10,00

Dall'Italia. Diari, poesie, saggi e racconti

Dall'Italia. Diari, poesie, saggi e racconti

Hermann Hesse

Libro: Libro in brossura

editore: Mondadori

anno edizione: 2024

pagine: 456

Nella nostalgia di Hermann Hesse per il meridione del mondo, l'Italia occupa, accanto e in perfetta sintonia con l'Oriente, uno spazio centrale, con le sue promesse di una natura ancora intatta ma capace di offrire tutte le seduzioni intellettuali della più raffinata civiltà. Hesse trovò infatti nei suoi itinerari italiani un'occasione insostituibile per riconciliare cultura e spontaneità e per portare alla luce e sperimentare i propri mezzi espressivi. Questa antologia, ricca di materiali diaristici, di prose, di liriche, consente di ripercorrere le tappe della lunga assiduità emotiva e poetica dello scrittore con i paesaggi e con la gente, con l'arte e con la letteratura italiane.
17,00

I «passages» di Parigi

I «passages» di Parigi

Walter Benjamin

Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio

editore: Einaudi

anno edizione: 2010

pagine: 1280

Opera incompiuta alla quale l'autore lavorò per tredici anni, "I passages di Parigi" si presenta come affascinante espressione di quella continua proliferazione dei materiali e infinita esplorazione del reale storico che è una delle chiavi di lettura della modernità. Combinando testi, intuizioni ed elaborazione teorica, e lasciando quest'ultima programmaticamente in secondo piano, Walter Benjamin si propone di risalire alle origini dell'epoca moderna, studiata a partire dalla specifica realtà di Parigi come ideale centro del mondo, colta in una miriade di dettagli eterogenei e apparentemente marginali: accanto ai passages, la merce, la prostituzione, il "flâneur", il gioco, la moda, l'art nouveau, la modernizzazione urbanistica di Haussmann, il collezionismo (uno dei tanti motivi autobiografici dalla ricerca benjaminiana), ma anche Blanqui, Nietzsche, Poe e soprattutto Baudelaire, autentico nume tutelare dell'intero progetto. Con una sezione di "Testimonianze" sulla genesi dell'opera, una di "Paralipomeni" e - per la prima volta - un completo "Indice dei nomi".
50,00

Ma dove sono finito?

Ma dove sono finito?

Hans Magnus Enzensberger

Libro: Libro in brossura

editore: Einaudi

anno edizione: 2011

pagine: 236

Protagonista del romanzo è ancora una volta Roberto, che era stato al centro anche del "Mago dei numeri" e ora ha quindici anni. La sua nuova avventura è un viaggio nello spazio e nel tempo: mentre una sera è a casa davanti alla televisione, si frega gli occhi e questo gesto è sufficiente per trasportarlo nella realtà che si trova a osservare in quel momento. Il primo viaggio lo condurrà in Russia, nel dopoguerra, il secondo negli Stati Uniti, il terzo in Germania anni Venti, e così via, sempre più indietro nel tempo e a zig-zag sulla Terra. L'ultima tappa è Amsterdam, nel 1621, dove Roberto, che rimane sempre consapevole di non essere nel tempo e nel luogo giusto e che continua a indossare i suoi vestiti moderni, lavora nella bottega di un pittore.
11,00

Intellettuale a Auschwitz

Intellettuale a Auschwitz

Jean Améry

Libro: Libro in brossura

editore: Bollati Boringhieri

anno edizione: 2011

pagine: 176

Con inesorabile precisione e passione di verità, Améry registrò in questa sua vertiginosa discesa nell'abisso concentrazionario le disfatte dello spirito, a cominciare dalla peculiare inferiorità nella quale venne a trovarsi nel Lager. L'inadeguatezza alla dimensione meramente fisica cui a Auschwitz era ridotta la vita lo rese paria tra i paria. Era un intellettuale, un uomo infinitamente più indifeso rispetto a chi, come i credenti di qualsiasi fede o i militanti di ogni ideologia, possiede certezze assolute e spiegazioni inoppugnabili per tutto, stampelle che aiutano a sopportare umiliazioni, privazioni, torture e morte. In questo senso la sua riflessione si rivela di un'ancor più insidiosa , fragilità, impedendogli di illudersi e costringendolo a scrutare sino in fondo l'annientamento della morale. Proprio attraverso la disillusa assolutezza con cui seppe misurare le nostre implacabili "perdite di terreno", Jean Améry si rivela alla fine un maestro di dignità e di libertà. Pubblicato quasi in sordina nel 1966 e diventato nel volgere di qualche anno un classico imprescindibile della letteratura concentrazionaria, "Intellettuale a Auschwitz" è un lucidissimo regesto sul tema del Male in una delle sue più abiette manifestazioni. La sua precisione evocativa penetra nelle fibre della mente lasciando segni indelebili nelle coscienza di ognuno. Presentazione di Claudio Magris.
15,00

Viaggiare. Istruzioni per l'uso

Viaggiare. Istruzioni per l'uso

Ilija Trojanow

Libro: Libro in brossura

editore: EDT

anno edizione: 2022

pagine: 216

L'ideale sommo del viaggiare è che il viaggiatore cambi. I viaggi che soddisfano questa aspirazione sono stancanti e irti di difficoltà, richiedono tempo e fatica. Dobbiamo ribellarci alla perdita di incanto del mondo.
13,50

Levar la mano su di sé. Discorso sulla libera morte

Levar la mano su di sé. Discorso sulla libera morte

Jean Améry

Libro: Libro in brossura

editore: Bollati Boringhieri

anno edizione: 2012

pagine: 160

Un libro terribile, questo. Un libro scritto da un pensatore profondo, un uomo deportato e torturato ad Auschwitz, che torna e ritorna su quella indicibile sofferenza ("chi è stato torturato resta tale"), e che si porta dentro un carico di male che lo tiene per tutta la vita in stretta contiguità con la morte. "La tortura è stata per lui una interminabile morte", scriverà Primo Levi. È un libro scritto da chi ha già deciso e può permettersi di abbandonare la logica della vita per avvicinarsi al gesto definitivo di levare la mano su di sé, di darsi la morte volontariamente, osservandolo dall'interno, sino in fondo "sin dove può giungere la parola". È questo che rende unico questo scritto: rendersi conto che chi uccide e chi viene ucciso sono la stessa persona, vanificando così ogni logica, demolendo la dicotomia tra vita/bene e morte/male, rendendo l'atto estremo che l'autore compirà due anni dopo aver pubblicato questo libro una disperata affermazione di libertà, completamente slegata da ogni giudizio morale.
17,00

Rivolta e rassegnazione. Sull'invecchiare

Rivolta e rassegnazione. Sull'invecchiare

Jean Améry

Libro: Libro in brossura

editore: Bollati Boringhieri

anno edizione: 2013

pagine: 160

Solitamente ci affrettiamo a togliere dalla vista ogni segno o richiamo della nostra debolezza, della nostra mortalità, e ciò è più che comprensibile. In un'epoca in cui l'intelligenza si distoglie non solo dalle vicende immediate della coscienza, ma più in generale dall'uomo, Améry riflette in questo suo libro sul vissuto, sui segni che la vita lascia sul nostro corpo, registrando con la maggiore lucidità e fedeltà possibili i processi nei quali si trova invischiato chi invecchia, cioè tutti noi. Le sue sono le riflessioni di uno stoico estremo, che procedono sostanzialmente con il metodo dell'introspezione, senza tuttavia trascurare l'osservazione e l'immedesimazione, ma tralasciando volutamente ogni criterio di scientificità, o tantomeno di rigore logico. Jean Améry riflette su quell'implacabile perdita di terreno che chiamiamo invecchiare, e, anche se la sua analisi mette in gioco la sua propria sfera personale, e nonostante non vi sia traccia di dubbie attribuzioni di valore del declino - la saggezza dei vecchi, la nobiltà della rassegnazione -, le sue parole riguardano tutti noi. Presentazione di Claudio Magris.
17,00

Il mago dei numeri. Un libro da leggere prima di addormentarsi, dedicato a chi ha paura della matematica

Il mago dei numeri. Un libro da leggere prima di addormentarsi, dedicato a chi ha paura della matematica

Hans Magnus Enzensberger

Libro

editore: Einaudi

anno edizione: 2014

pagine: 264

Un diavoletto dai mille giochi di prestigio conduce Roberto, un ragazzino che odia la matematica perché insegnata male da un professore antipatico, alla scoperta del paese incantato dei numeri. E il mondo della matematica diventa fantasioso come una fiaba. Età di lettura: da 10 anni.
14,00

La novella degli scacchi

La novella degli scacchi

Stefan Zweig

Libro

editore: Einaudi

anno edizione: 2015

pagine: 82

Chi è lo sconosciuto in grado di tenere testa al grande Czentovic, il campione del mondo di scacchi? Dice il vero, quando sostiene di non giocare da più di venti anni? Quale mistero nasconde in realtà quest'enigmatico giocatore? Scritto pochi mesi prima che Zweig si suicidasse nella città brasiliana di Petrópolis, "Novella degli scacchi" è una inquietante favola, "un piccolo contributo - come sostiene con dolorosa ironia il protagonista - a questa nostra epoca cosi grande e soave". "Fra i due si instaurò di colpo un rapporto diverso; una pericolosa tensione, un odio appassionato. Ormai non erano più due persone che volevano mettere alla prova la propria perizia nel gioco, erano due nemici che avevano giurato di distruggersi a vicenda".
10,00

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