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Libri di Dylan Thomas

La forza che spinge il fiore

La forza che spinge il fiore

Dylan Thomas

Libro: Libro in brossura

editore: Ponte alle Grazie

anno edizione: 2025

pagine: 108

Dylan Thomas è il poeta che ha reso la parola un atto di creazione: la sua poetica scava nel confine tra vita e morte, tra il visibile e l'invisibile, e trova nell'intensità dei suoni e delle immagini il mezzo per esprimere le verità più profonde e misteriose dell'esistenza. Con un linguaggio denso e viscerale, Dylan Thomas ci conduce in un universo fatto di luce e ombra, di memoria e oblio, esplorando con straordinaria intensità le dinamiche della vita, del tempo e della mortalità. Questa raccolta, a cura di Sara Ventroni, raccoglie alcuni dei suoi testi più iconici, tra cui "Do Not Go Gentle into That Good Night", un appello feroce alla resistenza contro la fine, e "Fern Hill", una celebrazione nostalgica dell'infanzia.
10,00

Poesie

Poesie

Dylan Thomas

Libro

editore: Einaudi

anno edizione: 2016

Nel novembre del 1953, quando fu ricoverato con urgenza al Roman Catholic Hospital, Dylan Thomas era in preda a un attacco di delirium tremens probabilmente scatenato dai diciotto whisky tracannati poco prima. Non si salvò, e concluse così la sua esistenza da "poeta maledetto". L'ultimo, forse. Il suo straordinario carisma, unito a un talento creativo notevolissimo, contribuì a creare un mito che già all'epoca ebbe uno straordinario impatto mediatico e che sopravvive fino ai giorni nostri. Dell'universo poetico di Dylan Thomas, enigmatico e sublime, questo volume offre un'antologia che raccoglie i componimenti migliori: dalle poesie giovanili degli anni Trenta, a lungo rimaste inedite, ai testi più celebri della maturità artistica, come I dreamed my genesis, And death shall have no dominion e The air you breath.
14,50

Avventure nel commercio delle pelli

Avventure nel commercio delle pelli

Dylan Thomas

Libro

editore: Guanda

anno edizione: 1992

pagine: 128

12,91

Ritratto dell'artista da cucciolo e altri racconti

Ritratto dell'artista da cucciolo e altri racconti

Dylan Thomas

Libro

editore: Einaudi

anno edizione: 2008

Dylan Thomas fu anche prosatore: e se la diffusa idea che lirica e narrativa siano non solo due generi, ma quasi due categorie mentali inconciliabili, porterebbe forse a sospettare in questi racconti una vena elegiaca o intimista, in realtà si incontra un linguaggio denso di cose, persone, eventi. Un'autobiografia, due racconti, un romanzo incompiuto: in ognuna delle opere che compongono questa raccolta, Thomas narra delle vere e proprie avventure. Grottesche, pietose, sempre tese sul filo che conduce dalla quotidianità alla favola: storie a volte ovvie, ma raccontate come se fossero i capitoli di un gioco meraviglioso.
11,50

Milk Wood

Milk Wood

Dylan Thomas

Libro: Copertina morbida

editore: Einaudi

anno edizione: 2021

pagine: 89

La messa in scena di un ideale paese del Galles: una sessantina di personaggi, tutti parecchio strambi, con i loro sogni e i loro pensieri nell'arco di una giornata. C'è Capitan Gatto, un vecchio uomo di mare ormai cieco che parla con i fantasmi di tutti i suoi compagni morti in mare. Anche Mrs Ogmore-Pritchard, maniaca della pulizia, riceve ogni notte in sogno la visita dei due mariti morti e li costringe a sottoporsi ai medesimi riti di igiene domestica e personale coi quali aveva rovinato loro la vita. E poi c'è il postino Willy Nilly che è abituato ad aprire la corrispondenza dei compaesani e consegna le lettere anticipandone a voce il contenuto. E Polly Garter che rievoca continuamente l'unico amore della sua vita, il dolce e tenero Willy Wee, ma si concede a tutti gli uomini del paese ricavandone figli in abbondanza, che cresce tutti amorevolmente. E ancora il piú stravagante di tutti, Lord Cut-Glass: vive in una piccola casa decrepita arredata con sessantasei orologi che segnano ognuno un'ora diversa. Spassosissimi i coniugi Pugh, lei che tiranneggia sadicamente il marito, lui che coltiva in segreto elaboratissimi progetti di uxoricidio. In questo testo, scritto originariamente come radiodramma da Dylan Thomas nei suoi ultimi mesi di vita, pubblicato postumo e messo in scena molte volte sia a teatro che al cinema, l'autore mescola prose poetiche, battute comiche, giochi di parole, versi di ascendenza classica, filastrocche: un mix stilistico che ben rende la varia ed eccentrica umanità rappresentata. A dominare è un forte senso di pietà per gli umani, per la loro innocenza perduta, per il destino mortale che li lega insieme.
12,00

Poesie. Testo inglese a fronte

Poesie. Testo inglese a fronte

Dylan Thomas

Libro: Libro in brossura

editore: Guanda

anno edizione: 2017

pagine: 224

In una sua nota d'apertura ai "Collected poems", pubblicati nel 1952, Dylan Thomas scriveva: "Ho letto da qualche parte di un pastore che, quando gli chiesero perché rivolgesse, dal centro di cerchi magici, ossequi rituali alla luna per proteggere il suo gregge, rispose: 'Sarei un pazzo dannato se non lo facessi!' Queste poesie, con tutte le loro crudezze, dubbi e confusioni, sono scritte per amore dell'Uomo e in lode di Dio, e sarei un pazzo dannato se non lo fossero". La nascita e la morte, visioni bibliche ed echi letterari, significati soggettivi e puri suoni, tutto confluisce a creare l'immenso e variegato immaginario poetico di Dylan Thomas. Una voce, quella del poeta, che può risultare a tratti oscura, ma che, come scrive Roberto Sanesi nel suo saggio introduttivo, "riesce a far presa su chiunque".
13,00

Il Natale di un bambino nel Galles

Il Natale di un bambino nel Galles

Dylan Thomas

Libro: Libro in brossura

editore: Orecchio Acerbo

anno edizione: 2022

pagine: 39

A Natale nel Galles nevica sempre. E così i due amici s’immaginano nella Baia dell’Hudson combattere i terribili gatti come fossero linci e giaguari. Il gong che suona non è per la cena, ma per l’incendio che li accoglie sulla porta di casa. A pallate di neve danno un contributo, ma poi corrono a chiamare i pompieri… Un tempo mitico, quello che un bambino racconta dei propri natali: i regali utili e quelli inutili, ma mai che arrivasse quella catapulta. Soldatini, costruzioni e dolci, e per gli immancabili zii, qualche nuovo sigaro da fumare in poltrona, a pranzo finito. Gli odori della cucina, i suoni dei fischietti, i colori delle guance intirizzite: giornate di bambini che, abbassando il lume, prima di dormire ringraziano il buio vicino e santo. E poi dormono. Premio Andersen 2021 miglior collana di narrativa. Età di lettura: da 8 anni.
9,50

Venticinque poesie

Venticinque poesie

Dylan Thomas

Libro: Libro in brossura

editore: Passigli

anno edizione: 2025

pagine: 176

Nel 1936, a soli due anni di distanza dal libro d’esordio, “18 Poesie”, Dylan Thomas pubblica la sua seconda raccolta, “Venticinque Poesie”: ancora un titolo estremamente sobrio – col numero dei componimenti ora svolto in lettere anziché in cifre – quasi a rivendicare un’autonomia di ispirazione tutta interna alle poesie stesse e al loro musicalissimo linguaggio. Le due raccolte sono figlie di uno stesso arco di tempo; in molti casi, i testi che le compongono sono attinti dai quaderni che il poeta andava compilando sin dalla gioventù: quattro dall’aprile del 1930 all’aprile del 1934, più un quinto, da poco ritrovato, che arriva fino all’agosto del 1935. Basti pensare che, delle venticinque poesie di questa seconda raccolta, ben diciannove sono coeve o antecedenti all’opera d’esordio. Tra tutte, spicca però una delle più recenti, la conclusiva “Verso l’altare, sotto la luce del gufo”, autentica impresa letteraria che testimonia l’ardire dell’immaginazione poetica di Thomas in questi anni. Si tratta di una sequenza di dieci sonetti, legati tra loro da un’unica narrazione, ma dotati di piena autonomia; non a caso il poeta chiese all’editore di impaginarli separatamente, volontà che non fu accolta e che viene qui ripristinata. Al di là di tali aspetti, le “Venticinque Poesie” rappresentano un tassello fondamentale per accedere, nella sua organica interezza, al mondo poetico di Dylan Thomas: uno dei più complessi dell’intero Novecento, ma la cui oscurità non vuole mai essere programmatica. Come scrive Federico Mazzocchi nella sua prefazione, infatti, per comprendere e amare nel modo più giusto le poesie di questo grande poeta bisogna partire proprio dalla loro «forte coesione interna, dalla coincidenza assoluta tra ragioni formali e di poetica; bisogna lasciarsi alle spalle le categorie di semplicità e oscurità intese come effetti ricercati, e accettare di leggere i componimenti secondo i loro stessi principi».
19,50

La mia ferita è il mondo

La mia ferita è il mondo

Dylan Thomas, Raffaele La Capria

Libro

editore: Magog

anno edizione: 2024

18,00

Deaths and entrances-Morti e iniziazioni

Deaths and entrances-Morti e iniziazioni

Dylan Thomas

Libro

editore: Eretica

anno edizione: 2025

pagine: 120

15,00

18 poesie- 18 poems

18 poesie- 18 poems

Dylan Thomas

Libro: Libro in brossura

editore: Passigli

anno edizione: 2025

pagine: 144

«...18 poesie consente di circoscrivere un preciso momento nell’elaborazione stilistica di Thomas (…) È da quel momento che Thomas inizia a elaborare la sua peculiare “poetica del processo”, secondo l’ormai nota definizione del critico Ralph Maud, che ne mutuò il nome dalla poesia Un processo nel clima del cuore, inclusa in 18 Poesie. Tale poetica si fonda, da un lato, su una precisa visione della natura, dell’uomo e dei processi vitali; dall’altro, su una stringente resa formale che ne veicola il senso profondo. Per Thomas l’universo è caratterizzato da una sostanziale unità, che si attua e si manifesta nei continui processi di mutamento che investono tutti i suoi elementi, e a cui presiedono le due forze simultanee di creazione e distruzione. I contrari convivono, riunificati nell’esperienza ed espressi dalle immagini poetiche giustapposte e polarizzate… Da qui deriva anche la nuova e radicale compressione formale di queste poesie, unita all’utilizzo sistematico della strofa regolare e della rima. All’uscita di 18 Poesie questo aspetto non fu compreso e la critica fu semmai abbagliata dal caleidoscopio di immagini visionarie esibito nelle poesie. È un equivoco che ha tenuto lungamente in scacco Thomas – l’idea semplificatoria e falsa di una poesia delirante, nella migliore delle ipotesi associata agli automatismi psichici del surrealismo, nella peggiore a pretestuose derivazioni biografiche – e che ha adombrato la lucidissima e per niente allucinata elaborazione formale che rende le sue poesie così dense e impenetrabili. Si tratta invece del tentativo ad altissima intensità di serrare in unità linguistica gli opposti, di articolare la loro inconciliabilità logica entro argini ritmici e metrici, di tener dietro al processo di metamorfosi verbale attraverso una sintassi spezzata, che salta i passaggi logici intermedi e frantuma le categorie grammaticali…» (Dalla prefazione di Federico Mazzocchi)
18,00

Se anche gli amanti si perdono. Lettere d'amore

Se anche gli amanti si perdono. Lettere d'amore

Dylan Thomas

Libro: Libro in brossura

editore: Nuova Editrice Berti

anno edizione: 2024

pagine: 140

Geniale e cialtrone, lirico e volgare, Dylan Thomas scriveva in fretta, spesso per soldi, ma era sinceramente ossessionato dalla sua vocazione di poeta. A Pamela, Caitlin, Edith, Liz e le altre scrive lettere d'amore appassionate, inscenando un teatro in cui mescola farsa e melodramma, nel tentativo di nascondere il peggio di sé e assicurarsi un posto nel loro cuore. Come un illusionista, riesce a distillare dalle sue debolezze e dai suoi catastrofici difetti lo slancio lirico a testimonianza di un sentimento eterno e perfetto – poi sempre immancabilmente smentito dalla sostanza dei fatti. La leggenda lo vuole malato, ladro, alcolizzato, la sigaretta sempre penzoloni tra le labbra: lo immaginiamo così mentre scrive, corregge, riscrive, in un continuo esercizio di stile, restituendoci il suo mondo di poeta eccessivo e ubriaco di vita. Postfazione di Massimo Scotti.
16,00

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