Libri di Davide Bertolotti
Storia della decadenza e rovina dell'impero romano
Edward Gibbon
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Marcovalerio
anno edizione: 2024
pagine: 3030
Il respiro letterario del poderoso e talvolta tragico affresco che Gibbon elabora sulle vicende che portarono al declino e, infine, al crollo di un’entità statuale immensa e articolata come l’Impero d’Occidente prima e quello Bizantino mille anni più tardi, è ancora fonte di fascino per il lettore appassionato, quanto di ispirazione per moltissimi scrittori, e narratori, che a quei secoli attingono per nuove epopee, storicamente fondate o soltanto vagamente correlate. La Storia di Gibbon ci restituisce una romanità multietnica, consumistica e, in senso lato, capitalistica. Una società dominata da famiglie che utilizzano la leva finanziaria per assumere il controllo della leva politica e militare, nell’esclusiva ricerca dell’interesse proprio. Un fenomeno che per Gibbon assume carattere estremo con la divisione dell’apparato imperiale e la nascita dell’Impero Bizantino.
Viaggio al lago di Como
Davide Bertolotti
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Insubria
anno edizione: 2021
pagine: 230
Da Milano a Ginevra pel Sempione (rist. anast.)
Davide Bertolotti
Libro: Libro in brossura
editore: Andrea Pacilli Editore
anno edizione: 2019
pagine: 182
Il Sempione fu sentiero nell'antichità, mulattiera nel medioevo, via lastricata nel '600, strada carrozzabile nell'800, traforo ferroviario nel primo '900 e, oggi, percorso autostradale. Volendo esprimersi con un'iperbole, potrebbe essere definito il "passaggio a Nord-Ovest". Nel 1822, anno di pubblicazione di questo libro, per andare da Milano a Ginevra scavalcando le Alpi si percorreva in carrozza la famosa strada napoleonica del Sempione, da poco conclusa: un'opera faraonica, con arditissimi ponti e gallerie, e l'arco celebrativo del Sempione come ideale punto di partenza. Questa ottocentesca proto-autostrada, progettata dall'imperatore francese per scopi militari, fu invece sfruttata in tempo di pace dai romantici Grand tour dell'epoca. Il volume, nella presente riedizione, ci testimonia un sincero sentimento di meraviglia verso quella nuova via, che seppe superare le tante difficoltà costruttive di un passaggio così avverso e ostico, meraviglia che rimane immutata ai giorni nostri, per una "passaggio" che continua a raccontare l'Italia e l'Europa. Edizione anastatica rieditata con apparato iconografico d'epoca.
Il filtro degli inchi
Davide Bertolotti
Libro
editore: Sellerio Editore Palermo
anno edizione: 1992
pagine: 60
Viaggio al lago di Como e alcuni cenni intorno a Varese (rist. anast. 1824)
Davide Bertolotti
Libro
editore: Forni
anno edizione: 2015
pagine: 350
La calata degli Ungheri in Italia
Davide Bertolotti
Libro: Copertina morbida
editore: Manni
anno edizione: 2006
pagine: 168
Descrizione di Torino (rist. anast. 1840)
Davide Bertolotti
Libro
editore: Forni
anno edizione: 1976
pagine: 482
La calata degli Ungheri in Italia nel Novecento
Davide Bertolotti
Libro: Libro in brossura
editore: La Scuola di Pitagora
anno edizione: 2023
pagine: 264
Scritto e pubblicato in rivista nel 1822, e poi in volume nel ’23, "La calata degli Ungheri in Italia nel Novecento" è il primo romanzo storico italiano. Supportato da una solidissima documentazione storica, realizza una convincente mistione fra storia e invenzione imperniandosi – secondo il precetto scottiano – sul vivace tratteggio di un momento nodale dell’età di mezzo in Italia. Bertolotti vi ha messo a frutto le sue indubbie doti di narratore, rendendo vivi e attrattivi gli inserti antropologici che caratterizzavano gli usi e i costumi, le tradizioni e le ritualità e le superstizioni del popolo magiaro. Il taglio breve dei capitoli – davvero un unicum nella storia ottocentesca del romanzo storico – è finalizzato a una rapidità diegetica che, però, non deve occultare il ritmo innovativo della metrica del racconto e la costruzione accurata della struttura narrativa, purtroppo insidiati dalla stereotipia dei personaggi. A mancare, purtroppo, è una coerente fusione di lingua e stile in sintonia con la tecnica diegetica; e il registro espressivo è fin troppo proteso a ricercare esiti nobili ed alti (frequente il costrutto inverso dei segmenti frastici e periodali, caro a d'Arlincourt), di contro alla magrezza della struttura e al respiro veloce del narrato.