Libri di Camilla Cederna
Le pervestite
Camilla Cederna
Libro: Libro in brossura
editore: Nottetempo
anno edizione: 2024
pagine: 240
“Ecco una serie di pezzi scritti nel corso di dodici mesi, ecco una fetta della recente attualità italiana, una variegata baraonda fatta di balli, rapine, flirt più o meno principeschi, ribellioni di giovani, evasioni varie e viltà, moda, mode e modi nuovi, i problemi di oggi confrontati con quelli di ieri, un mucchio di cose bizzarre, molto da ridere, ma non tutto, ché ogni tanto vien da scuotere amaramente la testa davanti a tante frivolezze, goffaggini, cattivo gusto e volgarità”. È il 1968 e, mentre in America Joan Didion raccoglie in Verso Betlemme i suoi interventi sulla California della controcultura, tra sogni ed eccessi, in Italia un’altra scrittrice e giornalista di enorme talento, Camilla Cederna, riunisce in Le pervestite le sue cronache sulla fine degli scatenati anni Sessanta nel Belpaese, tra banditi che sparano in strada, salotti d’alta borghesia, “figli dei fiori” e tensioni sociali sempre più forti. Un giornalismo, il suo, che sotto il velo di leggerezza mostra squisita cultura e impegno civile, con la tenace determinazione a guardare oltre i fatti e le apparenze per inserirli in un contesto politico e morale. “Tra l’antropologia e il pettegolezzo”, come ricorda Irene Soave nella sua prefazione. “Parlare di un’epoca a partire dal suo ‘lato debole’ è stata sempre la cifra programmatica del lavoro di Cederna. Teorizzò sempre la mescolanza dell’indignazione con il sentimento, e della frivolezza con l’impegno”. Per dipingere, partendo dagli aspetti di costume, il ritratto di un paese intero.
Maria Callas
Camilla Cederna
Libro: Libro in brossura
editore: Nottetempo
anno edizione: 2023
pagine: 108
“Il palco della Sovrintendenza (proscenio, prima fila a sinistra) addirittura bolliva d’entusiasmo. ‘Non si può andare più in là, stupefacente, più di così è impossibile,’ e tutti in piedi ed eccitati battevano le mani sporgendosi col busto fin quasi in palcoscenico, mentre, nell’immenso mantello di velluto rosso, i capelli rossi sparsi sul velluto, il vasto occhio egeo ancora più enfatizzato dalla matita nera, Maria Callas sorrideva commossa dopo il primo atto di Medea. Era il dicembre 1953”.Così comincia il ritratto delizioso che, nel 1968, Camilla Cederna dedica alla “divina”. Nelle sue pagine la cronaca diventa romanzo, e la vita si dispiega in tutte le sue contraddizioni: ritroviamo la Callas rigorosa e la Callas volubile, la grande artista e la donna irrequieta, la soprano che incanta e la diva a cui tutto si perdona. Cederna ha conosciuto, intervistato e seguito la “divina” sin dai leggendari primi anni Cinquanta dei trionfi alla Scala, e intorno a lei vediamo comparire i protagonisti di un’epoca, da Luchino Visconti a Renata Tebaldi, da Franco Zeffirelli ad Aristotele Onassis. Oggi abbondano gli studi su Maria Callas, che spesso però non registrano le oscillazioni capricciose del personaggio “Maria Callas”, non mostrano come a ogni meraviglioso vezzo della sua voce corrispondesse un altrettanto vivace mormorio di pettegolezzi. Cederna, con grazia e sensibilità perfette, racconta tutte le facce di questo grande mito moderno.
Cronache scomode. L'Italia da cui veniamo
Camilla Cederna
Libro: Copertina morbida
editore: E/O
anno edizione: 2021
pagine: 103
La storia del potere delle parole in mano alle donne: Camilla Cederna e le sue inchieste dimostrano gli effetti di un libro scomodo nell'Italia da cui veniamo. In questa antologia sono raccolti gli articoli e le inchieste che Camilla Cederna, una delle più note giornaliste del nostro Novecento, ha dedicato ai fatti di piazza Fontana, dell'omicidio Pinelli e di quello del commissario Calabresi. Sempre dalle colonne dell'"Espresso", a partire dal 1975, Camilla Cederna iniziò una campagna critica contro Giovanni Leone, Presidente della Repubblica in carica, ed i suoi familiari per lo scandalo Lockheed (illeciti nell'acquisto da parte dello Stato italiano di velivoli dagli USA). Nel 1978 uscì il suo libro Giovanni Leone: la carriera di un presidente (Feltrinelli) che vendette oltre 600mila copie e che fu determinante nella decisione di Leone di dimettersi da Capo dello Stato. Diffamata, accusata, odiata e amata allo stesso tempo, Camilla Cederna è stata una precorritrice dei tempi e una donna emancipata e realizzata nella sua professione, modello ed esempio per tante altre.
Camilla, la Cederna e le altre
Camilla Cederna
Libro: Libro in brossura
editore: Bompiani
anno edizione: 2021
pagine: 368
La delusa, la snob, l'eterna bambina, l'ex bellissima. Ma anche Maria Callas, Anna Magnani, Ava Gardner. La fioraia della Scala e la regina Elisabetta; le pareti nere dell'inventata (ma quasi vera) contessa di Belminy e la vestaglietta rosa di Licia Pinelli la notte in cui rimase vedova. Le donne di Camilla Cederna sono tante che bastano da sole a raccontare un'epoca. E in questa raccolta di articoli pubblicati tra il 1939 e il 1991 emerge anche il ritratto di una cronista al lavoro, che svela trucchi del mestiere ancora attuali: quasi un manuale di scrittura di costume. Sono gli anni in cui nelle redazioni ci sono solo bagni maschili; e in cui i colleghi scrivono di lei che è una "merlettaia", una "zitella", e che difende gli anarchici perché "perlomeno odorano d'uomo". Ma sono anche gli anni in cui solo le giornaliste - come la Cederna così la Fallaci, la Mulassano, la Aspesi, tutte con l'articolo davanti al cognome come una tassa o la cifra di una carboneria - si accorgono della rivoluzione più radicale tra quelle in atto: quella, appunto, delle donne. E nel racconto degli amori, delle frustrazioni, dei vezzi e delle nevrosi delle signore che diventano "moderne" si vedono i germogli dei nostri vezzi, delle nostre frustrazioni, delle nostre nevrosi. E naturalmente dei nostri amori.
Pinelli. Una finestra sulla strage
Camilla Cederna
Libro: Copertina morbida
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2015
pagine: 152
È il 15 dicembre 1969, a Milano è da poco passata la mezzanotte. Da tre giorni non si parla d'altro che dell'attentato alla Banca dell'Agricoltura, in piazza Fontana. Per Camilla Cederna è stata una lunga giornata, quella dei funerali in Duomo delle diciassette vittime della strage. Si è appena addormentata, quando all'improvviso squilla il telefono. Sono gli amici e colleghi giornalisti Corrado Stajano e Giampaolo Pansa: "Fatti trovare in strada tra cinque minuti, è successo qualcosa in questura". Così inizia il libro che state per leggere. Un libro che Camilla Cederna scrisse dopo le sue indagini di quei giorni e destinato a suscitare scalpore ancora per molto tempo. All'origine, piazza Fontana: il luogo in cui un'intera generazione perse l'innocenza, in cui l'entusiasmo e la positività della contestazione si dileguarono di fronte alla strategia della tensione. Cercando i responsabili della bomba, la polizia ferma alcuni esponenti del movimento anarchico, tra cui Giuseppe Pinelli e Pietro Valpreda. Dopo tre giorni di interrogatori, Pinelli vola giù da una finestra della questura, in circostanze mai del tutto chiarite. Gli inquirenti e l'opinione pubblica, tutti gli italiani si dividono: è stato suicidio, incidente o forse qualcosa di peggio? Chi era presente in quella stanza al momento del fatto, con una finestra aperta in pieno dicembre?
Formidabili quegli anni
Mario Capanna
Libro: Libro in brossura
editore: Garzanti
anno edizione: 2017
pagine: 288
Sono passati cinquant'anni ma il Sessantotto – il «rasoio che separò il passato dal futuro», come ha scritto Time – continua a far discutere e riflettere. Quell'anno ha visto esplodere straordinarie invenzioni o ha dato inizio a un degrado forse irreparabile? È stata la necessaria svolta che ha liberato il costume e la politica dalle gabbie della vecchia società, oppure una pestilenziale epidemia di egualitarismo, un'ubriacatura demagogica di cui paghiamo tuttora le conseguenze? È stata l'alba della nuova società o l'ultimo soprassalto del vecchio mondo? Prima di sparare giudizi, è indispensabile capire quello che è davvero successo in quei mesi, e quali sono state le reali speranze e visioni di chi ha partecipato al più straordinario movimento giovanile della storia. Formidabili quegli anni è la ricostruzione del maggio italiano da parte di un ragazzo come tanti, che si ritrovò protagonista di una rivolta che coinvolse un'intera generazione. Prefazione di Camilla Cederna.
Il mio Novecento
Camilla Cederna
Libro: Copertina morbida
editore: Rizzoli
anno edizione: 2011
pagine: 443
La moda delle donne, un articolo in cui si raccontano le loro goffe divise di lana nera, ed è la galera fascista. Così, nel 1943, esordisce Camilla Cederna, con il suo primo articolo di "costume" che le varrà una condanna a sette anni per aver offeso la Patria. Dopo la guerra saranno le grandi rivoluzioni del boom economico, i nuovi ricchi e gli aspiranti "inseriti", i grandi maestri dell'arte e le dive del cinema che la Cederna saprà ritrarre con intelligenza smagliante, tutta ironia e garbato sospetto, rovesciando il dramma con l'arguta leggerezza di un aggettivo. Alla fine del 1969 esplode una bomba in piazza Fontana e Giuseppe Pinelli cade da una finestra della questura di Milano. E allora la soavemente perfida Camilla, la giornalista dallo sguardo fulmineo, sarà di nuovo lì, come nel 1943, a tendere il suo filo sottile, nel quale inciampano non solo i presuntuosi, gli arrampicatori sociali e gli sciocchi, ma anche i potenti, e forse la Storia.
Pinelli. Una finestra sulla strage
Camilla Cederna
Libro: Libro in brossura
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2009
pagine: 196
Milano, 12 dicembre 1969: una bomba esplode nella Banca dell'Agricoltura di piazza Fontana causando 17 morti e 95 feriti. La polizia ferma alcuni esponenti del movimento anarchico, tra cui Pietro Valpreda e il ferroviere Giuseppe Pinelli che, la notte tra il 15 e il 16 dicembre, precipiterà da una finestra delle questura milanese. È suicidio, incidente o "defenestrazione"? La cronista dell'"Espresso" Camilla Cederna è tra i primi ad arrivare sul luogo della tragedia. Attraverso interviste, testimonianze e trascrizioni delle udienze, la ricostruzione della Cederna svela incongruenze e occultamenti sulle cause della morte del ferroviere anarchico e restituisce con fedeltà il clima politico di quegli anni. (Introduzione di Enzo Deaglio)
Maria Callas
Camilla Cederna
Libro: Libro in brossura
editore: Calypso
anno edizione: 2008
pagine: 93
Scomparsa da soli trent'anni, Maria Callas è già oggetto di serioso studio storico e filologico: un approccio che perde spesso di vista i fremiti della sua vita movimentata, sempre in bilico tra gli abissi del pettegolezzo e le vette delle sue interpretazioni da soprano. In questo volumetto scritto nel 1968, Camilla Cederna racconta da contemporanea la vita della cantante con il linguaggio tra il rispettoso e il divertito proprio della smaliziata cronista di costume.
Pinelli. Una finestra sulla strage
Camilla Cederna
Libro: Libro in brossura
editore: Net
anno edizione: 2006
pagine: XIII-153
Milano, 12 dicembre 1989: una bomba esplode nella Banca dell'Agricoltura di piazza Fontane causando 17 morti e 95 feriti. La polizia ferma alcuni esponenti del movimento anarchico, tra cui Pietro Valpreda e il ferroviere Giuseppe Pinelli che, la notte tra il 15 e il 16 dicembre, precipiterà da una finestre delle questura milanese. È suicidio, incidente o defenestrazione? La cronista dell'"Espresso" Camilla Cederna è tra i primi ad arrivare sul luogo della tragedia. Attraverso interviste, testimonianze e trascrizioni delle udienze, la ricostruzione della Cederna svela incongruenze e occultamenti sulle cause della morte del ferroviere anarchico e restituisce con fedeltà il clima politico di quegli anni.