Libri di Antonello Mangano
La Spoon River dei braccianti
Antonello Mangano
Libro: Libro in brossura
editore: Meltemi
anno edizione: 2023
pagine: 174
Ioan Puscasu viveva a trenta chilometri da Torino ed è morto in una serra incandescente, dove lavorava in nero senza limiti di orario e per pochi soldi. Come in un film dell’orrore, quando i padroni hanno visto il cadavere, lo hanno spogliato, lavato e rivestito per evitare sanzioni. Ioan è soltanto uno degli eroi dimenticati di un’immaginaria Antologia di Spoon River dei campi italiani. Decine di braccianti, uomini e donne, italiani e stranieri, accomunati da una morte atroce sullo sfondo del lavoro agricolo: chi bruciato vivo nei ghetti, chi ricacciato nell’emarginazione dal rifiuto della richiesta di documenti, chi vittima del razzismo istituzionale e chi ammazzato nei più violenti luoghi del Paese dove prevale ancora una mentalità mafiosa. I drammi e le ingiustizie raccontati in queste pagine non conoscono latitudine e nazionalità, perché le morti nelle campagne hanno spesso radici ben più profonde. Sono storie che rivelano in filigrana la società italiana: il razzismo diffuso, l’economia tribale di imprenditori improvvisati e onnipotenti. Sono storie che meritano di essere ricordate affinché tutto questo non si ripeta.
Lo sfruttamento nel piatto. Quello che tutti dovremmo sapere per un consumo consapevole
Antonello Mangano
Libro: Copertina morbida
editore: Laterza
anno edizione: 2022
pagine: 192
Al supermercato siamo contenti di trovare passate di pomodoro e arance 'sottocosto'. Spesso le compriamo, soddisfatti del risparmio. Poi capita di indignarci leggendo certe notizie spaventose sui lavoratori delle campagne. C'è un filo comune che lega quelle notizie ai nostri comportamenti d'acquisto. Questo libro indaga la filiera di alcuni prodotti agricoli ad alto rischio, dalle arance ai pomodori, all'uva. Andando a ritroso dal supermarket ai centri di distribuzione, fino alle serre e ai campi, scopriamo che la brutalità del caporalato e la 'modernità' della globalizzazione convivono senza scontrarsi. E che l'economia globale porta i contadini di Rosarno a competere con quelli brasiliani; i pugliesi con i cinesi; i piemontesi con gli spagnoli. I ghetti sono la parte visibile del problema. Le cause vanno cercate in una filiera dominata dagli intermediari e sovrastata da oligopoli capaci di imporre i prezzi, a ogni costo. Antonello Mangano ci accompagna in un lungo viaggio dagli agrumeti di Rosarno alle industrie di succo d'arancia tra Messina e Catania, dai supermercati del milanese ai campi di pomodori di Foggia e Ragusa, fino alle centrali logistiche padane. Infine, scopriremo i frutteti di Saluzzo e i vigneti del Chianti, perché lo sfruttamento si annida persino nelle aree più ricche. Il libro si chiude con una domanda cruciale: se non voglio essere 'complice' di un sistema ingiusto, come devo comportarmi? Le alternative, per fortuna, sono numerose.
Arafat va alla lotta
Maria Elena Scandaliato, Mohamed Arafat
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2021
pagine: 168
La storia vera di un giovane egiziano imbarcatosi in Libia per raggiungere l'Italia. Il viaggio in mare, la vita senza documenti e l'impatto con il mondo del lavoro, che per un migrante irregolare significa sfruttamento e difficoltà insormontabili; poi il carcere, a Piacenza, per scontare il reato di clandestinità; e l'incontro con il sindacato, che farà prendere coscienza ad Arafat – questo il nome del protagonista – della sua condizione di sfruttato e della necessità di lottare per reclamare i propri diritti di uomo, di lavoratore, di cittadino del mondo. Prefazione di Antonello Mangano.
Lo sfruttamento nel piatto. Quello che tutti dovremmo sapere per un consumo consapevole
Antonello Mangano
Libro: Copertina morbida
editore: Laterza
anno edizione: 2020
pagine: 182
Al supermercato siamo contenti di trovare passate di pomodoro e arance 'sottocosto'. Spesso le compriamo, soddisfatti del risparmio. Poi capita di indignarci leggendo certe notizie spaventose sui lavoratori delle campagne. C'è un filo comune che lega quelle notizie ai nostri comportamenti d'acquisto. Questo libro indaga la filiera di alcuni prodotti agricoli ad alto rischio, dalle arance ai pomodori, all'uva. Andando a ritroso dal supermarket ai centri di distribuzione, fino alle serre e ai campi, scopriamo che la brutalità del caporalato e la 'modernità' della globalizzazione convivono senza scontrarsi. E che l'economia globale porta i contadini di Rosarno a competere con quelli brasiliani; i pugliesi con i cinesi; i piemontesi con gli spagnoli. I ghetti sono la parte visibile del problema. Le cause vanno cercate in una filiera dominata dagli intermediari e sovrastata da oligopoli capaci di imporre i prezzi, a ogni costo. Antonello Mangano ci accompagna in un lungo viaggio dagli agrumeti di Rosarno alle industrie di succo d'arancia tra Messina e Catania, dai supermercati del milanese ai campi di pomodori di Foggia e Ragusa, fino alle centrali logistiche padane. Infine, scopriremo i frutteti di Saluzzo e i vigneti del Chianti, perché lo sfruttamento si annida persino nelle aree più ricche. Il libro si chiude con una domanda cruciale: se non voglio essere 'complice' di un sistema ingiusto, come devo comportarmi? Le alternative, per fortuna, sono numerose.
Ruspe o biberon. Migranti. Oltre i luoghi comuni dei buoni e dei cattivi
Antonello Mangano
Libro: Copertina morbida
editore: StreetLib
anno edizione: 2017
A cena con vecchi amici. Su Internet e in autobus. Ovunque siamo avvelenati da luoghi comuni razzisti o paternalisti. Quelli dei cattivi e quelli dei buoni: la ruspa (dobbiamo cacciarli) o il biberon (dobbiamo assisterli). Ma qual è la realtà? Perché i somali si bruciano le dita, gli eritrei vogliono sfondare il confine italiano, gli egiziani mettono in crisi le multinazionali e tutti hanno il terrore di "Dublino"? Perché invochiamo la chiusura dei confini adesso che siamo noi a partire? È vero che c'è un'invasione in corso? Allora perché aiutiamo i dittatori africani? Le storie delle migrazioni sono articolate e affascinanti. Eppure ovunque siamo avvelenati dalla semplificazione e dai luoghi comuni razzisti. Quelli dei cattivi e quelli dei buoni: la ruspa ("dobbiamo cacciarli") o il biberon ("dobbiamo assisterli"). Ma il migrante non esiste, è una figura creata dalla nostra immaginazione In questo libro la potenza narrativa delle storie di vita e la chiarezza dei numeri irrompono mostrandoci un mondo pulsante del tutto diverso dalla rappresentazione comune.
Zenobia. Dalla Salerno-Reggio Calabria ai cantieri del Nord. Il laboratorio dei rapporti tra 'ndrangheta e imprese
Antonello Mangano
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2013
pagine: 175
Lavori eterni, incidenti mortali, operai deceduti e ben undici inchieste della magistratura sulla "signoria territoriale" della 'ndrangheta. Un libro che racconta il meccanismo criminale che decide sui cantieri dell'autostrada più importante del Sud Italia. Lungo la Salerno-Reggio Calabria c'è chi corre e chi guadagna "appaltando con lentezza". Corrono le imprese dei subappalti e soprattutto gli operai. Lavorano a qualunque ora, senza protezioni e senza badare agli straordinari. Allora è facile cadere nel cemento e morire soffocati, perdere la vita fulminati da un cavo elettrico o schiacciati da un rullo per l'asfalto. Nessuno, però, protesta. Il terrore è il filo rosso di questa vicenda. Solo il dominio basato sul terrore può permettere ingiustizie così evidenti. Non solo la paura di perdere il lavoro ma il timore che determinano i boss assunti nei cantieri. Ci troviamo di fronte a una gestione mafiosa della forza lavoro con l'imposizione di veri tributi e l'annullamento del conflitto sindacale e dei diritti. Il giornalista Antonello Mangano racconta il "sistema A3", che non è solo un problema calabrese. Il modello si estende verso Nord. I rapporti tra clan e imprese nati in Calabria si sono riprodotti tali e quali in zone fino a poco tempo fa immuni dal problema. Un testo che fonde il lavoro giudiziario alla pura narrazione, grazie a testimonianze inedite di persone rimaste invischiate nell'ingranaggio mafioso.
Gli africani salveranno l'Italia
Antonello Mangano
Libro: Copertina morbida
editore: Rizzoli
anno edizione: 2010
pagine: 169
Tra la fine del 2008 e l'inizio del 2010 Rosarno è balzata all'attenzione dei media per ben due volte. Sfruttati, ammassati in baraccopoli, emarginati e spesso aggrediti, in un crescendo di tensione e violenza i migranti lottano per il diritto al lavoro ma anche per quello alla vita. In un comune commissariato per infiltrazioni mafiose, la voce degli africani è l'unica a levarsi con forza contro le 'ndrine, e a far paura al sistema. Antonello Mangano, con un'analisi storica e economica, spiega come e perché siano proprio gli stranieri a reagire dove gli italiani si sono abituati ad accettare, vittime del racket e delle intimidazioni. Secondo Mangano, saranno gli immigrati a salvare Rosarno e forse l'Italia: "Non hanno un tetto, non hanno soldi, vivono in condizioni limite. Al Nord non trovano lavoro, ma un clima di razzismo. Al Sud la situazione è spesso disumana. Indirettamente, in modo forse non cosciente, la loro è una reazione alla mafia, a una situazione che la mafia contribuisce a produrre". Una tesi coraggiosa, che spiega come le ribellioni di Rosarno siano soprattutto una lotta alla 'ndrangheta, che può dare la spinta a un Paese da troppo tempo rassegnato alla malavita.
Voi li chiamate clandestini
Laura Galesi, Antonello Mangano
Libro: Copertina morbida
editore: Manifestolibri
anno edizione: 2010
pagine: 143
Un'inchiesta da Castel Volturno a Foggia, da Rosarno a Cassibile, sulle terribili condizioni di vita e di lavoro dei migranti. Un viaggio nel Sud invisibile, nelle campagne degli stagionali, dei rumeni, dei maghrebini, degli africani, degli imprenditori senza scrupoli, della 'ndrangheta e della camorra. Cosa sappiamo della produzione dei pomodori, dei vini doc, delle arance? Questi tradizionali prodotti italiani sono spesso il frutto di lavoro nero, malpagato e ricattato. Il libro smonta uno dopo l'altro i pregiudizi e i luoghi comuni veicolati dalla retorica della "clandestinità", smaschera quella "filiera lunga" dei prodotti agricoli meridionali fatta di passaggi inutili, mediazioni estorsive e caporalato, un'economia dell'assurdo i cui costi sono pagati dagli anelli più deboli della catena, i lavoratori stranieri e i consumatori finali. Un'inchiesta che vuole ristabilire la verità sulla situazione di lavoratori stretti tra uno Stato sempre più pressante e razzista e una criminalità organizzata violenta e feroce.