Libri di ANGELA CONDELLO
Vita e parole. La violenza e la discesa nell'ordinario
Veena Das
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2024
pagine: 370
Due eventi «critici» hanno profondamente segnato la storia indiana: gli stupri di massa di donne in seguito alla Partizione del 1947 e il massacro di migliaia di sikh nel 1984 dopo l’assassinio del primo ministro Indira Gandhi. Questi episodi di violenza hanno lasciato un’impronta indelebile nelle comunità colpite, insinuandosi nella vita quotidiana delle persone, siano esse vittime o carnefici. Ma in che modo la violenza discende «nei recessi dell’ordinario»? Come diventa pratica giornaliera, abituale, locale? Sulla base di ricerche etnografiche condotte tra i poveri di Delhi, Veena Das interroga e insegue vite sconvolte e violate, attraversate da conflitti familiari, povertà e ingiustizia. In un continuo intreccio tra corpi sofferenti e teorie filosofiche, tra lutto e gioia infantile, Das offre un’interpretazione innovativa della violenza come fenomeno che ridefinisce la soggettività, il genere e il linguaggio, che è anche un’originale rielaborazione della filosofia di Wittgenstein e del suo concetto di «ordinario». Introduzione di Piergiorgio Donatelli. Prefazione di Stanley Cavell.
Il diritto come metodo e la scienza algoritmica. Una critica a partire da Bobbio e Scarpelli
Angela Condello
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2023
pagine: 284
Questo libro interpreta l’attuale e progressiva apertura del diritto verso l’algoritmizzazione come un “fatto sociale totale” generato da una rivoluzione grafica e linguistica che interessa il diritto anzitutto a livello metodologico. Alcuni aspetti ritenuti centrali nella tradizione della scienza giuridica – in particolare da Bobbio e Scarpelli – vengono riletti in un confronto critico con la «scienza algoritmica». Questo confronto conduce, in estrema sintesi, a una domanda chiave: cos’è il diritto? Di fronte a una vera e propria sfida di civiltà, superando l’alternativa fra atteggiamenti apocalittici e integrati, non resta che attraversare questa trasformazione radicale consapevoli che se si asseconda un certo metodo si asseconda un certo ideale di diritto: il diritto infatti non ha un metodo, ma è il proprio metodo.
Rivista di estetica. Volume Vol. 79
Libro: Libro in brossura
editore: Rosenberg & Sellier
anno edizione: 2022
pagine: 144
Rivista di estetica. Volume Vol. 65
Libro
editore: Rosenberg & Sellier
anno edizione: 2020
pagine: 208
Siamo immersi nel tempo dei pluralismi giuridici, culturali, religiosi, e politici: giudicare costituisce certamente un nodo problematico, spesso impossibile. Con l’obiettivo di ritornare sulle relazioni complesse tra giudizio e sistema normativo, questo fascicolo di “Rivista di estetica” si apre con due testi di Jean-François Lyotard e Jean-Luc Nancy che analizzano come gli organi di giustizia si trovino continuamente a trattare casi individuali senza disporre di categorie generali cui ricondurli per contestualizzarli e interpretarli. Restituendo il tema del giudizio al suo terreno filosofico, tutti i testi contenuti in questo numero dimostrano come le leggi non implichino un giudizio morale: non statuiscano, cioè, che chi le rispetta sia virtuoso e integrato nella società e chi le trasgredisce non lo sia. La normatività giuridica si deve invece basare sul presupposto che le leggi non possano costituire sempre dei principi unificatori validi per tutti preservando, in tal modo, il dissidio e il carattere eminentemente politico del giudizio.
Scienza nuova. Mobilitazione, burocrazia, normatività. Un dialogo tra Maurizio Ferraris e Gianluca Cuozzo
Libro
editore: Rosenberg & Sellier
anno edizione: 2019
pagine: 136
"Mentre lo scorpione della favola di Esopo può giustificare il fatto di pungere la rana che sta traghettandolo sulla propria schiena dicendo "è la mia natura", nessun umano potrà mai fare nulla di simile. Il gesto dello scorpione è irricevibile sia perché è moralmente deplorevole (ammazzare la rana non è un bel modo per ricambiarne la generosità) sia perché è economicamente folle, trattandosi di una scelta in cui entrambi perderanno la vita. Essere umani non necessariamente significa chiedere a Dio "rimetti a noi i nostri debiti così come noi li rimettiamo ai nostri debitori" (una preghiera, la sola attribuita a Cristo, in cui la grazia divina è chiamata a prendere modello dai rapporti tra debitori e creditori); né richiede per forza di cose che il modello essenziale della giustizia consista in un concordato fiscale tra ciò che si deve a Cesare e ciò che si deve a Dio. Queste saranno magari delle peculiarità del cristianesimo. Resta che abbiamo irrefutabili testimonianze del fatto che all'inizio non era il Verbo come parola, ma il Logos come rapporto, come relazione di equivalenza, e in particolare come debito e credito." (dall'intervento di Maurizio Ferraris)
Femminismo giuridico. Teorie e problemi
Anna Simone, Ilaria Boiano, Angela Condello
Libro
editore: Mondadori Università
anno edizione: 2019
pagine: VIII-192
Viviamo in un momento storico fortemente segnato dall’uso politico del diritto utilizzato per ripristinare o per contenere le derive democratiche del presente, nonché i principi cardine di una civiltà giuridica e politica occidentale sempre più debole. Parallelamente, assistiamo a una progressiva erosione della possibilità di esigere i diritti, specie quelli fondamentali sanciti dalle Carte Costituzionali e dai Trattati internazionali, senza sapere mai bene come orientarci tra l’evocazione degli ordinamenti giuridici interni e il diritto internazionale. Con il concetto di ‘femminismo giuridico’, invece, il diritto assume un respiro critico, certamente non schiacciato solo sulla funzione normativa e ‘normalizzante’ dello spirito coercitivo della Legge. Fuori dalla retorica dei cosiddetti ‘diritti delle donne’ questo libro rimette al centro la necessità di ripensare la giustizia anziché il potere, la democrazia anziché l’autoritarismo, trasformando il femminismo in un pensiero alternativo e fecondo per tutte e tutti.
Analogica. Il doppio legame tra diritto e analogia
Angela Condello
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2018
pagine: XV-184
Il termine "analogica", in questo libro, indica lo scarto tra due codici con cui si esprime il discorso giuridico: la logica e l'analogia. Questi due codici, sulla scorta delle ricerche filosofiche di Enzo Melandri, sono complici e rivali. Rispetto allo studio ormai pioniere di Bobbio, secondo cui l'analogia è intesa essenzialmente come argomento da giustificare razionalmente attraverso "leggi di validità", dall'analisi di Melandri l'analogia emerge come un vero e proprio campo di operazioni, in cui l'argomentazione si affianca alla conoscenza e alla classificazione della realtà. A cavallo tra epistemologia e ontologia del diritto, l'analogia si presenta oggi, in un regime di pluralismo degli ordinamenti, come tecnica giuridica fondamentale, basata su continue approssimazioni. L'idea centrale di "Analogica" è che nel diritto l'uso dell'analogia, multiforme e talora oscuro sul piano logico, sia sempre necessario: è questo il "doppio legame" tra diritto e analogia.