Libri di Alessandro Giampaoli
Alla fine del tempo. Sulle tracce della dimenticanza
Loris Ferri, Alessandro Giampaoli
Libro: Libro rilegato
editore: NFC Edizioni
anno edizione: 2024
pagine: 80
"Dove la strada discende per una lunga serpe di ciottoli, rotolata fra le umide conche terrose, l’Alpe − tagliata da un vento dell’ovest − sibila come nudi sonagli di pietre nude. Nudi persino gli orizzonti; incagliata verso il principio nascente d’un perduto luglio, carico di more, s’erge una pieve: diroccata come diroccato è il signore dei dirupi nel primo sole torrentizio dell’anno, che concede il suo subisso di rocce, incastonato in un viluppo di rami franti e sterpaglie; mistici e impennacchiati suoni frinenti di cicale oblique nei boschi, aride sabbie e polverose, segnano il respiro nei danzanti voli d’uccelli che uggiosamente canicolano nel crepuscolo delle forme terrestri; lontane, già spente nei lumi delle notti giacciono sgualcite, come coperte rotte, le città − tra spettri e grembi luccicanti di fanali. A quale senso giungiamo? Alle civette che guizzano come un demone - squittendo − e seguono il vorticoso sangue nelle vene."
Alessandro Giampaoli. Se puoi, perdi i tuoi passi
Alessandro Giampaoli, Livia Savorelli
Libro: Libro in brossura
editore: Vanillaedizioni
anno edizione: 2023
pagine: 80
Catalogo della mostra Alessandro Giampaoli. Se puoi, perdi i tuoi passi presentata da Civiero Art Gallery presso la Sala “R. Falchi” Palazzo del Parco di Diano Marina (IM) dal 16 dicembre 2023 al 11 gennaio 2024. “Molto spesso, nella vita, per “ritrovarsi” bisogna “perdersi”, attuare una fuga, provare l’ebrezza del volo e il tonfo della caduta, abbandonare il precostituito, il conosciuto, per liberarsi e rinnovarsi. Ognuno di noi può scegliere con quale modalità attuare questo percorso di riscoperta del proprio sé, dell’intima profondità del proprio essere. [...] Proprio al perdersi invita Alessandro Giampaoli, con un suo recente lavoro Se puoi, perdi i tuoi passi, scelto anche come titolo di questa monografia. Un invito ad abbandonare tutte le strade precostituite, un progredire come atto responsabile ed evolutivo. Ma, leggendo con attenzione, il titolo esprime una possibilità, un “poter fare qualcosa”, un’azione in fase di concepimento ma non ancora di attuazione. La “scelta di perdersi”, infatti, potrebbe essere atto che non compete a tutti, sembrerebbe presupporre una capacità di aprirsi al raggiungimento di un traguardo, tanto arduo quanto elevante”.
Natura naturans
Alessandro Giampaoli
Libro: Libro rilegato
editore: NFC Edizioni
anno edizione: 2021
pagine: 80
Alessandro Giampaoli in questa ultimissima serie di opere ha saputo mettere allo scoperto la sua vocazione pittorica affiancata a quella della fotografia, con un lirismo dedicato al punto di mutamento tra il paesaggio e la natura con una chiara adesione ad una visione di quest’ultima come essere vivente. Natura naturans, come la definì il filosofo olandese Baruch Spinoza, entità che è causa efficiente di se stessa, sempre in trasformazione e in perpetua attività rigeneratrice. Una visione totale, panteista del cosmo naturale come spazio di vita e di essenze, di storia e di quotidiano stupore. Ma anche luogo di sentimenti irriducibili al silenzio, lo spazio naturale attorno a noi in qualche modo segna sempre un confine, diventa la parafrasi dei nostri desideri e delle nostre paure. In attesa dello scorrere della piena pandemica, Giampaoli ha messo insieme un poema pittorico sul trasmutare della natura in immagine interiore. Ha saputo cogliere l’intersezione in cui l’espressione tocca un sentimento comune, lo stupore si unisce alla meraviglia, il desiderio alla realtà.
Mario Giacomelli. Leopardi, L'infinito, A Silvia. Catalogo della mostra (Recanati, dicembre 2018-maggio 2019)
Libro: Libro in brossura
editore: Silvana
anno edizione: 2019
pagine: 112
Mario Giacomelli ha elevato la fotografia a quella nobiltà appartenente al segno che, riprendendo le parole di Roland Barthes, le ha permesso di “accedere alla dignità di una lingua”. Negli anni sessanta l’artista elabora, su sceneggiatura di Luigi Crocenzi, la trasposizione fotografica della lirica di Giacomo Leopardi A Silvia. Di questo primo seme, da cui nasceranno negli anni ottanta le note serie leopardiane del fotografo marchigiano – L’Infinito e A Silvia, nella sua versione definitiva – fino a oggi si erano perse le tracce. Riscoprirne lo sviluppo non solo ci riporta a uno snodo cruciale nella storia della fotografia italiana, ma ci mostra anche la straordinaria evoluzione stilistica ed espressiva di Mario Giacomelli e il suo stretto rapporto con la poesia.